Dinanzi all'antisemitismo che periodicamente divampa, il presente saggio del cardinal Kasper è di grande rilevanza per alimentare stima e attenzione reciproche fra ebrei e cristiani. In questo libro il teologo e pastore sviluppa idee nuove per l'ulteriore intensificazione del dialogo, dopo la catastrofe della shô'âh, affinché ebrei e cristiani possano assieme rendere testimonianza di un Dio che cammina con gli uomini. «Sollecitato a ripensare agli anni nei quali sono stato responsabile del dialogo internazionale tra ebrei e cristiani, ho raccolto i contributi più importanti di quel periodo e li ho integrati con ricerche e considerazioni che mi si sono delineate nel frattempo» (Walter Kasper). «Mi auguro che questa pubblicazione possa stimolare a opporsi, con tutte le forze, all'antisemitismo che purtroppo ancora divampa. Ho il piacere di dedicare il libro agli amici ebrei che ho potuto incontrare e con i quali ho avuto l'onore di collaborare» (Walter Kasper).
I mutamenti culturali in atto, in particolare la nuova visione dell'uomo, interrogano la fede e la teologia. Quest'ultima, se vuole essere "per questo uomo, per questo tempo", è chiamata a abbandonare schemi consolidati e a partecipare al dibattito pubblico. È possibile per la teologia situarsi in un contesto civile, al di fuori delle comunità cristiane? Come riflettere sulla fede usando le categorie della cultura contemporanea? Il volume è un contributo che la teologia italiana offre per arricchire la comprensione del senso della vita e vivere un'esistenza più autenticamente umana. Il volume contiene gli atti del XXVII Congresso Nazionale dell'Associazione Teologica Italiana (Napoli, 30 agosto-3 settembre 2021).
Da più di 2000 anni il Corpo martoriato e il Volto tumefatto dell'Uomo della Sindone commuovono e interrogano. Davanti al lenzuolo funebre vuoto Giovanni vide e credette. Da allora santi, papi, vescovi, intellettuali, pellegrini si sono accostati al Sacro Lino esprimendo la loro devozione con toccanti riflessioni e pensieri spirituali, che vengono commentati in questo volume da due noti esperti della Sindone, Emanuela Marinelli e Domenico Repice. Il volume contiene anche le insuperate meditazioni del vaticanista Orazio Petrosillo (1947-2007), profondo conoscitore e devoto del Sacro Lino.
Da duemila anni, ciascuna Chiesa cristiana ha amato, onorato, formato una sua dottrina nei riguardi della Madre di Dio, tanto che talvolta Maria appare causa di divisione. In questo volume tre teologhe appartenenti alle principali confessioni cristiane provano a interrogarsi su Maria, nella consapevolezza che ciascuna Chiesa può offrire alle altre la sua specifica spiritualità e teologia, foriera di nuovi sviluppi dal punto di vista ecumenico. Nel primo contributo, Adriana Valerio mette a fuoco la ricezione femminile presente nella storia della spiritualità cattolica avendo in filigrana i pochi brani biblici che riguardano Maria di Nàzaret. Segue il saggio della patrologa siro-ortodossa Mervat Kelli, che concentra lo sguardo su Maria nella Chiesa delle origini, declinandolo in particolare in cinque ambiti: teologia, poesia, dogma, liturgia e icone. Chiude il volume la storica luterana Nicole Grochowina che, partendo da Martin Lutero e giungendo agli ordini evangelici contemporanei, offre una prospettiva nuova sulla figura di Maria.
Romano Guardini nel corso della sua vita ha sempre nutrito un vivo interesse per la liturgia, come testimoniano i due scritti qui per la prima volta tradotti in italiano e accomunati dal tema del tempo liturgico, fondamentale nel rito cristiano. Il primo scritto difende la domenica dagli attacchi della modernità, non tanto in nome del cristianesimo, quanto dell'uomo che necessita del riposo settimanale per integrare nella sua esistenza la dimensione religiosa che lo completa. Il secondo scritto rispecchia il progetto di far incontrare la liturgia con la preghiera personale e la cosiddetta pietà popolare. L'intenzione è mostrare come la figura di Gesù Cristo - la sua vita, la sua morte e la resurrezione - possa diventare il contenuto della preghiera. Nonostante il mezzo secolo di riforma liturgica intercorso, resta attuale l'invito a una preghiera personale schietta e fiduciosa, ispirata dalla Rivelazione contenuta nelle Scritture e custodita dalla liturgia.
L’incontro di Gesù con il giovane ricco suscita inevitabilmente alcune domande a quanti si occupano di formazione. Come conciliare la proposta di mete elevate nella vita spirituale con il rispetto di un eventuale risposta negativa a questi stimoli? Come creare nei seminari e negli enti formativi un clima di pietà, lavoro, sacrificio, comprensione e rispetto delle regole che stimoli la maturazione umana degli alunni? E, soprattutto, come farlo in modo che non venga percepito come un mero obbligo esterno ma come un aiuto per lo sviluppo della loro personalità e della loro identità vocazionale? Nel mese di febbraio del 2022, il Centro di Formazione Sacerdotale della Pontificia Università della Santa Croce ha organizzato a Roma la "VII Settimana di Studio per Formatori di Seminari", dal titolo "Se il figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero". La formazione nella e per la libertà nel cammino sacerdotale, a cui hanno partecipato, sia in presenza che on line, sacerdoti provenienti da diversi paesi.
Questo volume raccoglie tutti i contributi presentati dai diversi autori che hanno preso parte alla VII Settimana di Studio, e vuole essere uno strumento utile per quanti ricoprono incarichi formativi nei seminari e nei vari istituti per aiutare i candidati a maturare umanamente e soprannaturalmente, a beneficio della comunità che sarà loro affidata.
Lo studio vuole offrire maggiore chiarezza a coloro che ricercano la propria vocazione, vogliono approfondire il mistero della loro chiamata o della condizione che stanno vivendo. Partendo dalla constatazione che la categoria "stati di vita" è un concetto socio-giuridico, problematico per la stessa riflessione canonistica, si ripercorrono le obiezioni che la teologia solleva alla bipartizione/tripartizione del popolo di Dio, formulando un nuovo vocabolario per definire la condizione di ogni cristiano. L'alleanza nuziale tra Dio e il suo popolo è riconosciuta come l'origine rivelata della sponsalità e verginità, proprie di ogni battezzato ed espresse esistenzialmente, in modo differente, nel matrimonio e nel celibato. La relazione tra Maria e Giuseppe, simbolo storicamente compiuto, unico e irripetibile, di queste due vocazioni paradigmatiche, anche per i non battezzati, è il luogo nel quale il compimento dell'alleanza si fa carne, significando e relativizzando il matrimonio e il celibato al regno dei cieli.
Con il termine "anima" la teologia cristiana, riprendendo alcune acquisizioni della cultura biblica e della filosofia greca, ha voluto salvaguardare l'identità singolare dell'essere umano e la sua destinazione a superare la morte. Negli ultimi decenni, alcuni orientamenti delle neuroscienze hanno invece ritenuto che anche la dimensione "spirituale" degli esseri umani sarebbe espressione di processi neuronali. Il libro si confronta con questi orientamenti per verificare se quanto la tradizione ci ha lasciato in eredità sia da abbandonare o non piuttosto da interpretare come utile strumento per riaffermare l'originalità dell'essere umano tra i viventi. L'obiettivo che l'autore si prefigge è anzitutto metodologico: di fronte al fenomeno umano qual è la spiegazione che meglio corrisponde all'aspirazione al trascendimento che anche la cultura e la tecnica testimoniano? Il confronto si sviluppa a partire dai grandi pensatori del passato - in particolare Tommaso d'Aquino - e dalla ricerca esegetica attuale.
Perché Gesù ha scelto di morire sulla croce, di rinunciare alla gloria che gli sarebbe derivata dall'impedire la sua stessa crocefissione, dal risorgere davanti agli occhi di tutti? Perché Dio sembra restare nascosto durante la Passione di suo Figlio? E perché pare essere così sfuggente anche quando siamo noi, persone comuni, credenti e non, ad affrontare la nostra passione? Affidandosi con sapienza alle parole ora dell'Antico ora del Nuovo Testamento, Giuseppe Florio ci accompagna nella passione di Gesù Cristo, nella sua scelta di morire come l'ultimo degli uomini, di svuotare se stesso (la kenosis del titolo) per diventare servo, per mostrare a tutti da che parte sta Dio, che mai lo ha abbandonato. Florio non solo ci offre una ricca e profonda riflessione sul passato della Chiesa, con brevi ma efficaci incursioni nell'iconografia e in religioni altre, ma ci invita anche a ripensare le modalità con cui la Chiesa di oggi vive e opera l'evangelizzazione.
Dalla filosofia alla teologia il "darsi" di dio. Il volume è dedicato al rapporto fenomenologia/rivelazione e intende offrire sentieri di approfondimento a più voci sul dirsi/darsi di dio in relazione al nostro abitare questo tempo e questo spazio che sono la realtà creata. Il versante fenomenico interpellato e coinvolto dal suo "oltre" viene indagato a partire da quei differenti punti di impatto che ne descrivono la plurale sinfonicità e che portano ad approfondire il modo personale e performativo del rivelarsi di dio dentro il nostro esserci. La posta in gioco è tanto più alta quanto più ci si avvicina al concetto teologico di rivelazione. Pur presente nella letteratura cristiana fin dalle origini, il termine deve attendere molti secoli prima di assurgere a nozione chiave nella strutturazione della teologia contemporanea. Non senza problemi e non senza interpretazioni contrastanti. Qual è, se c'è, l'orizzonte entro il quale si dà una rivelazione? Ma prima e innanzitutto, di che cosa parliamo quando diciamo rivelazione?
Assistiamo oggi ad una crisi della fede cristiana che è inseparabile dalla crisi dell’amore. Per superare questa condizione, quale direzione possono prendere la riflessione teologica e l’impegno pastorale ecclesiale? Il presente volume intende proporre delle vie di risposta, presentando le linee fondamentali di un’iniziativa che ha preso il nome di Veritas Amoris Project. Ispirato dagli insegnamenti di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, l’eredità intellettuale del progetto si basa su tre pilastri: una teologia del corpo, una teologia dell’amore e una pedagogia dell’amore.
Con un inedito di Benedetto XVI, L’immagine cristiana dell’uomo.
Livio Melina è Teologo Moralista e cofondatore del Veritas Amoris Project. Già Ordinario di Teologia morale (dal 1996 al 2019) presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia a Roma, di cui fu Preside dal 2006 al 2016. Vi ha fondato e diretto l’Area Internazionale di Ricerca in Teologia morale. Membro ordinario della Pontificia Accademia di Teologia, è stato Direttore scientifico della rivista Anthropotes e visiting Professor a Washington DC e a Melbourne. Ha tenuto e tiene corsi e conferenze in varie Università internazionali. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui Camminare nella luce dell’amore: i fondamenti della morale cristiana (insieme a J. Noriega e J.J. Pérez-Soba), Cantagalli, 2017 e Il discernimento nella morale coniugale, Cantagalli, 2019.
José Granados è Teologo Dogmatico e cofondatore del Veritas Amoris Project. Insegna come Professore invitato al St. John Vianney Theological Seminary, Denver, CO. Tra il 2010 e il 2020 ha insegnato come Ordinario di Teologia dogmatica del matrimonio e della famiglia al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia a Roma, di cui fu Vicepreside. Tra il 2004 e il 2009 è stato Professore di Teologia alla sezione di Washington, DC dello stesso Istituto Giovanni Paolo II. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui Una sola carne in un solo spirito. Teologia del matrimonio, Cantagalli, 2014 e, in questa stessa collana, Teologia dei sacramenti. Segni di Cristo nella carne, Cantagalli, 2023.
La fede cristiana espressa in modo piacevole e accessibile, senza mai perdere in incisività Riuscire a spiegare la fede cristiana parlando alla cultura dei nostri giorni, cioè in una maniera che sappia porsi in dialogo con le realtà in cui viviamo, è senz'altro una sfida enorme. Perché è decisivo farlo senza rinunciare alla profondità e alla ricchezza spirituale dei concetti teologici, dei simboli, delle tradizioni. Questo volume riesce nell'impresa: ottimo compendio della fede dei cristiani, è una "teologia" per non addetti ai lavori, che presenta con assoluta serietà e con grande chiarezza di linguaggio i capitoli fondamentali del credo cristiano. È anche un libro di formazione, rivolto a chi va in cerca di una consapevolezza critica nel proprio credere. L'autore sa essere molto convincente anche quando, nell'esposizione, affronta aspetti difficili del cristianesimo (la spiegazione del peccato originale, per esempio). Le sue pagine si leggono con interesse e piacere, perché non annoiano mai, ma anzi stimolano a pensare. 200.000 copie vendute in Spagna: edizione aggiornata, con una organizzazione tematica rielaborata, contenuti aggiornati e molti capitoli completamente nuovi. Un testo estremamente valido, tradotto in sette lingue. Pensato per la formazione personale e di gruppo, è utilizzabile nelle parrocchie (per l'iniziazione cristiana), nei centri educativi, negli istituti di vita consacrata e in molti altri ambiti ecclesiali.