
Nato nel 1900, da una nobile famiglia decaduta, Antoine de Saint-Exupéry si diede all'aviazione e ne divenne uno dei pionieri come pilota dell'Aéropostale dal 1920 al 1930. La sua vita avventurosa e la sua morte, avvenuta in circostanze misteriose, hanno contribuito a farne un eroe romantico. Stacy Schiff, basandosi su una ricerca puntuale attraverso tre continenti, ci consegna la verità sulla vita dello scrittore. Ciò che lo ha reso straordinario non è stata la sua vita, e neppure la sua morte, ma la letteratura che per lui era indissolubilmente legata alla vita.
Questo libro si occupa del "tempo" negli audiovisivi: dei modi secondo i quali si realizza la rappresentazione del tempo in un testo audiovisivo e dell'articolazione temporale nella quale vi si struttura il materiale significante. I problemi del "tempo" nel cinema sono stati affrontati e studiati nei campi delle diverse teoriche, delle attenzioni "filmologiche" e delle più recenti distanze semiotiche. Questo testo si occupa, invece, dell'organizzazione temporale dell'enunciazione filmica, del modo secondo il quale si articolano temporalmente i significanti del film, del rapporto fra queste articolazioni e tutte le significazioni in gioco.
Queste conferenze che Franco Basaglia tenne a San Paolo, Rio de Janeiro e Belo Horizonte tra il 18 giugno e il 7 luglio 1979 sono oggi il modo migliore per avvicinare i più giovani al suo lavoro e alle sue idee, e per fare un bilancio, a vent'anni dalla "legge 180" , delle ragioni e dei metodi di chi ha voluto quella riforma e ne ha preparato il terreno.
Possiamo davvero fare a meno del fragile equilibrio di convenzioni che rende più semplice la vita con gli altri? Menzogna e malinteso non costituiscono la trama sottile dell'agire comune? E' o non è forse per questo che la verità "protesta" nelle parole maldestre del gaffeur o nelle battute sprezzanti dell'enfant terrible? Scritte di getto queste pagine offrono una testimonianza di quella "fenomenologia del quotidiano" che attraversa l'intera opera di Jankélévitch. Dando dignità filosofica alla gaffe, al pudore e allo humour, l'autore invita ad avere il coraggio della parola "inopportuna" che interrompe il gioco di maschere in cui siamo immersi. Gesto etico per eccellenza, essa appare l'unica in grado di farci ritrovare l'innocenza perduta.
Gli autori descrivono un tipo specifico di trattamento psicodinamico importante per un grande gruppo di pazienti (con disturbo antisociale, narcisistico, istrionico, ecc.) caratterizzati da un'organizzazione di personalità borderline. Teoria e clinica si alternano per identificare il trattamento adeguato al percorso di ogni singolo paziente nei differenti stadi della terapia. Il volume costituisce un testo operativo per i professionisti della salute mentale.
Il clima affettivo in cui si dipana l'adolescenza è radicalmente cambiato perché è mutato il modo in cui gli adulti si trovano a esercitare il mestiere di padre e madre. Gli adolescenti attuali vivono il passaggio da un'infanzia privilegiata all'età adulta con grande intensità emotiva. Noia, tristezza, paura e vergogna si alternano come affetti capaci di governare il comportamento dei ragazzi e il disagio che sperimentano. Questo imprime alle loro relazioni modalità espressive che pongono ai padri e alle madri ardui problemi di comprensione e difficili scelte di intervento, che l'autore passa in rassegna, suggerendo risposte possibili.
E' possibile fare previsioni sul destino dei nostri figli? E curare le ferite precoci in modo che non lascino traccia? Ecco la storia di Gwenn, bambina che voleva diventare androgina; di Jimmy, che voleva sempre dormire con i genitori; di Maria, ragazzina priva di identità; di Marielle, dalla straordinaria capacità di ascoltare e capire gli altri. Storie di bambini difficili, seguiti fin dall'infanzia dal noto psichiatra che indica punti di riferimento per genitori, insegnanti ed educatori.
La autrici rivoluzionano le nostre conoscenze sulle prime forme di interazione bambino-adulto, classicamente centrate sullo studio esclusivo del rapporto madre-bambino, ipotizzando l'esistenza di una triangolazione primaria alla base della comunicazione che il bambino rivolge fin dai primi mesi di vita a entrambi i genitori. Sono descritte sia le modalità di sviluppo normali sia le modalità comunicative patologiche che possono intercorrere tra i membri di questo triangolo primario, la famiglia, intesa come unità di base. Il volume si rivolge sia a psicologi e operatori che lavorano nell'ambito della prima infanzia sia a terapeuti interessati a interventi precoci sulla comunicazione patologica tra il bambino e i suoi partner.