
La testa degli italiani resta l'ultima regione inesplorata del Paese, e vale un viaggio. Un viaggio attraverso l'Italia con amici stranieri, ai quali viene "tradotto" sistematicamente il Paese: le regole imperscrutabili della strada e l'anarchia ordinata di un ufficio, la loquacità dei treni e la saggezza di un albergo, la rassicurazione di una chiesa e l'affollamento in camera da letto, l'importanza di una spiaggia e la democrazia del soggiorno (anzi: del tinello). Dieci giorni, trenta luoghi. Da nord a sud, dal cibo allo sport, dalla morale alla politica. Un'esplorazione ironica, metodica e sentimentale.
Un libro che unisce autobiografia storia del cinema, spiritualità e appunti sulla meditazione. In queste pagine il celebre regista David Lynch racconta come la meditazione trascendentale gli abbia cambiato la vita e lo abbia aiutato a concentrare le sue energie, sprigionando creatività e consapevolezza. Il tutto inframezzato da inediti aneddoti sulla produzione dei suoi capolavori cinematografici: una lettura non solo per tutti gli appassionati cultori del cinema di Lynch, ma anche per chiunque desideri sviluppare capacità di concentrazione e creatività.
II metodo educativo Montessori, applicato in centinaia di scuole in tutto il mondo, ha rivoluzionato nel profondo la pedagogia degli ultimi cent'anni, proponendo un'idea del bambino completamente diversa da quella fino allora accettata. Il fanciullo viene visto come un essere completo, dotato naturalmente di un'energia creativa e affettiva, e il principio fondamentale che deve improntare la sua educazione è quello della libertà, da cui naturalmente emergerà la disciplina. Questo volume comprende alcuni dei brani chiave del pensiero montessoriano che offrono ai genitori e agli educatori di oggi utili spunti di riflessione per crescere dei bambini liberi, autentici, spontanei, responsabili.
Non c'è alcun dubbio che l'esistenza di tutti noi si sia fatta più complicata. Il problema è che nella maggioranza dei casi siamo noi stessi, seppur inconsapevolmente, a incasinarla. Con questo libro Roberto Re svela i meccanismi psicologici che costituiscono le cause principali dei nostri casini. Con stile chiaro e pratico, l'autore descrive così le dieci situazioni-tipo di casino, offrendo per ognuna di queste le contromosse adeguate. L'obiettivo, nelle parole dello stesso Re, è quello "di pensare in maniera diversa, di desiderare qualcosa di più per te stesso, di reclamare il tuo diritto di nascita come essere umano: la felicità. Insomma, spingerti a fare qualcosa di diverso, per ottenere risultati migliori. Per te stesso. E scoprire che la vita, alla fin fine, è molto meno complicata di quello che si dice in giro".
Nel 2008 saranno passati trent'anni dal rapimento di Aldo Moro. Il 16 marzo 1978 venne rapito dalle Br in via Fani, a Roma. Nei 55 giorni di prigionia scrisse numerosissime lettere, alcune delle quali furono secretate dal Parlamento dopo il primo processo. I politici italiani, nonché i giornalisti, si affannarono a dichiarare che le lettere erano prive di valore perché risultanti da una costrizione. Erano certo lettere criptiche, allusive, scritte da un uomo che vedeva progressivamente chiudersi gli spazi di ascolto. Miguel Gotor riordina cronologicamente l'intero carteggio, con alcune lettere mai prima d'ora pubblicate, e ne offre un'edizione critica cui applica il rigore interpretativo della filologia storiografica. Il risultato è un quadro impressionante dell'Italia di quegli anni, con un uomo prigioniero al culmine della sua carriera politica che giudica la nazione e i colleghi politici; senza ipotesi immaginifiche ma con una serie di informazioni suggestive e inquietanti.
Questo studio si pone questioni antiche, ma non ancora affrontate sulla base delle conoscenze scientifiche moderne. Siamo violenti per natura? La guerra è l'espressione umana della lotta naturale per la sopravvivenza? La presentazione è accessibile e multidisciplinare per rivolgersi a chi s'interessa di problemi socio-culturali in generale e di studi sulla pace in particolare. Le problematiche affrontate riguardano le origini del comportamento umano, la cooperazione, la violenza, la nonviolenza, la soluzione dei conflitti e la guerra.
Un vero e proprio manifesto per una nuova Italia. Lamberto Dini traccia un percorso preciso attraverso una Carta dei valori dei liberaldemocratid con proposte concrete. In un paese in cui tanti si dicono liberali, ma frenano le liberalizzazioni e imperversano con le lottizzazioni, Dini indica una vera mappa per una via liberaldemocratica per un paese attorcigliato nelle rendite, nei corporativismi, nei privilegi, negli sprechi grazie all'opera di buona parte delle classi politiche. Un vero e proprio progetto per sradicare la partitocrazia e liberare la crescita.
Nell'attuale disgregazione etico-sociale, lo sfaldamento del soggetto e dei suoi legami assume rilievi senza precedenti. E' stato Sigmund Freud a intuire che a questa ferita si poteva rispondere solo a partire dalla domanda «Che cos'è un padre?». La psicoanalisi nacque e si sviluppò per difendere la funzione paterna, senza tuttavia fornire una lettura capace di superare il complesso edipico. Oltre e contro l'interpretazione junghiana, è spettato a Jacques Lacan (1901-1981) elaborare la dottrina freudiana, che, grazie a innovazioni teoriche determinanti, è atto efficace per la cura e riferimento inevitabile per leggere l'attuale disagio della civiltà. Così, la funzione paterna, intersecata da desiderio, Legge e godimento perde i connotati del padre veterotestamentario per assumere quelli del padre dell'amore. A presiedere questo passaggio è «La donna» a cui Lacan ha dato un fondamentale luogo di eccezione (pp. 232).
Giuliana Kantzà , psicoanalista, membro A.M.E. della Scuola lacaniana di psicoanalisi e dell'Associazione mondiale di psicoanalisi, ha insegnato al corso di Specializzazione in psicologia clinica all'Università statale di Milano. Docente all'Istituto freudiano di Milano, è autrice di: Althusser, il filosofo uxoricida; Passione dell'amore passione dell'odio; Come uccidono le donne.
Questo testo nasce dall’esperienza dell’autrice nello studio per la preparazione delle lezioni e dai suggerimenti dei suoi allievi. È quindi un’opera che sintetizza apporti molteplici. Benché la sua origine sia didattica, non si rivolge solo al mondo della scuola, ma vorrebbe raggiungere anche coloro che amano la letteratura italiana e desiderano leggere piccoli saggi introduttivi ai secoli, agli autori, a qualche esempio di lettura delle opere più famose.
È anche questo un modo per contribuire a cementare la coscienza civile di una nazione che sovente stenta a percepire e dunque a ricostruire la propria memoria storica e letteraria come cosa preziosa, utile e bella.
GLI AUTORI
LAURA CIONI (Milano, 1951) insegna lettere in un liceo scientifico statale. È autrice de L'incanto delle parole: appunti di lettura (Forlì, 1997) e ha collaborato alla pubblicazione di alcuni titoli per Rizzoli: Al Dio ignoto. Preghiere degli antichi (1998), Dante, Commedia. Inferno Purgatorio Paradiso (2001), Il poema del destino. Virgilio, Eneide (2004), Manzoni. I Promessi Sposi (2005), Il poema degli uomini e degli dèi. Omero, Iliade (2007). Per Marietti ha pubblicato Il santo semplice. Vita di San Riccardo Pampuri (1996).
La nuova edizione del Dizionario di Scienze dell’Educazione mantiene sostanzialmente l’impostazione generale e i tratti caratteristici della prima, che ha trovato ampi consensi da parte degli utenti. L’impegno di revisione e aggiornamento ha comportato, tuttavia, diverse operazioni di non poco significato: 1) Inserimento di nuove voci di particolare rilevanza nel clima culturale attuale; in questa seconda edizione le voci autonome trattate direttamente sono 983 (78 in più che nella prima edizione); i rimandi a voci collettive sono 605 (84 in più che nella edizione precedente). 2) Rielaborazione di alcuni testi: riguardanti un piccolo numero di voci segnate dal passo dei tempi. 3) Rilettura di tutti testi, che ha comportato: l’introduzione di lievi ritocchi, aggiunte e correzione di eventuali sviste sfuggite nella prima edizione. 4) Aggiornamento della bibliografia: inserimento di alcuni titoli di opere di particolare importanza o attualità.
Destinatari prioritari del DSE sono gli studenti di scienze dell’educazione delle Facoltà universitarie e delle Scuole superiori. Il DSE si rivolge anche ai docenti, agli educatori, ai genitori e, in generale, alle persone interessate ai problemi educativi e scolastici a diversi livelli e in differenti contesti. Il DSE si propone di essere uno strumento di lavoro e di consultazione seria e scientificamente qualificata. In tal senso intende rendere conto dello stato attuale degli studi e della ricerca relativa all’argomento o soggetto trattato.
Nel pieno rispetto della serietà scientifica, lo stile dei contributi cerca di essere chiaro e semplice, evitando, nella misura del possibile, terminologie eccessivamente specialistiche che solo gli addetti ai lavori potrebbero comprendere. Trattandosi di un dizionario e non di una enciclopedia, le singole voci sono essenziali e sintetiche. La breve bibliografia che completa ciascuna voce consente ulteriori approfondimenti. Si tratta, inoltre, di un dizionario di scienze pedagogiche. Di conseguenza, il discorso si riferisce e si pone nella prospettiva appunto delle scienze dell’educazione e della formazione, evidenziando la valenza educativa e pedagogica di quanto viene presentato. La sottolineatura degli aspetti teorici si coniuga con l’attenta considerazione delle possibili realizzazioni nei diversi ambiti attinenti l’educazione e la formazione.
I collaboratori che hanno partecipato alla redazione dei testi, nel suo insieme, sono 184 (24 in più che nella prima edizione), appartenenti a 15 diversi paesi (europei, africani, asiatici e americani). Al volume è allegato un CD-ROM per la consultazione off-line. È una risorsa ulteriore che facilita la consultazione e consente un accesso rapido e diretto alle singole voci o ai rimandi. Il DSE prossimamente sarà ulteriormente arricchito da un sito internet (http://dizionariofse.unisal.it).
Un giornalista televisivo e un prete televisivo dicono il loro amore - odio per la TV e aiutano genitori, educatori, autori, registi e programmisti a cercare strade nuove
Giovanni Anversa: “Il volume è una sorta di percorso dentro la mia esperienza umana e professionale per offrire un punto di vista, piccolo e parziale, sul fare televisione. Le dita della mano mi hanno offerto lo spunto giusto per ragionare, con l’aiuto di autorevoli interlocutori, sui meccanismi che caratterizzano il mezzo, la sua evoluzione, le sue potenzialità. La tv in mano, dunque, non è l’affermazione presuntuosa di chi ne possiede la conoscenza, ma la simbolica osservazione di chi tiene tra le mani un oggetto familiare e nello stesso tempo soverchiante ed estraneo.”
Don Antonio Mazzi: “Bisogna decidere se la televisione è una malattia grave, perniciosa, letale, più o meno come l’Aids, oppure se è quasi una malattia come l’influenza. Come guarire? Posologia: spenta la televisione leggere un libro o cantare in gregoriano, piantare l’insalata, percorrere quaranta chilometri in mountain bike con tutta la famiglia, giocare a Monopoli, comporre un puzzle di 5.000 pezzi fare un’ora di yoga. Il giorno dopo riprendere con tranquillità gli affanni quotidiani tra cui anche qualche mezz’ora di televisione.”
Don Antonio Mazzi, il prete del Lambro. Il prete dei marciapiedi, delle stazioni, dei disperati. Il prete più massmediatico d’Italia (interviene sui giornali, parla alla radio, è familiare in tutte le tv, scrive libri). Soprattutto il prete che ri-motiva a vivere, accendendo la speranza anche dentro situazioni estreme. Questo prete è don Antonio Mazzi: un uomo che non ha paura di parlar schietto e di andare controcorrente, ama l’essenziale, il senso della misura, i valori, le sfide di un’educazione solida, che parte dalla famiglia, arriva alla scuola, alla società. Ogni giorno è confrontato con i drammi: ma non si arrende all’evidenza della negatività. Anzi, si impone e si batte per l’espansione dell’ottimismo, della gioia e della serenità.
Giovanni Anversa nasce a Viadana (Mantova) il 25/10/1958. Nel 1983 si laurea in sociologia presso l’Università’ di Trento. Dopo gli studi universitari si occupa di critica teatrale e di sociologia della comunicazione e nel 1985 si trasferisce a Milano dove si diploma in organizzazione dello spettacolo presso la Civica Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grassi”. Nel 1990 diventa giornalista professionista e nel ‘91 si trasferisce a Roma per realizzare il programma di Raidue, “Il coraggio di vivere”, una delle prime trasmissioni orientate al sociale. Nei successivi dieci anni realizza e conduce programmi per Raidue dedicati alle tematiche sociali e alla solidarietà da “Ho bisogno di te” a “Diversi”, da “La cronaca in diretta” a “Sotto la tenda” fino a “La giornata particolare” e a “Racconti di vita”. Nella stagione 2000/2001 inizia la collaborazione con Raitre e realizza un’edizione di “Racconti di vita” dedicata a personaggi di grande rilievo nel mondo del volontariato e dell’impegno sociale. Collabora stabilmente, fin dalla sua istituzione, con il Segretariato Sociale Rai e partecipa ai gruppi di lavoro della Sede permanente di confronto tra Rai, Consiglio nazionale degli utenti e Associazioni del terzo settore, del Volontariato e dei Consumatori. Numerosi i riconoscimenti ricevuti per la sua attività professionale.
Il testo propone un'indagine psicodinamica sull'invecchiamento, ardua fase evolutiva della vita. Il giovane Telemaco, apprestandosi a interrogare il vecchio Nestore sulla sorte del padre Odisseo, si domanda in cuor suo come potra' andargli vicino, come potra' parlargli. Sulla scia di questa domanda, gli autori propongono un'indagine psicodinamica sull'invecchiamento, ardua fase evolutiva della vita, che richiede un delicato lavoro di ascolto psicologico non solo della persona anziana, ma anche di chi lavora quotidianamente nell'assistenza e nella cura degli anziani. Il libro si articola in tre parti.