
Il libro di Michele Scaringella presenta i discorsi dei Papi nelle Giornate Mondiali della Comunicazione Sociale insieme ad un’attenta analisi delle relazioni e degli atti dei diversi convegni sulla Comunicazione tenuti dal Episcopato italiano. Un’articolazione di riflessioni e una serie di rimandi che testimonia l’evoluzione del pensiero sui media sempre al passo con gli sviluppi della tecnologia e degli spazi comunicativi. Questo testo è principalmente rivolto a coloro che intendono accostare con serietà l’argomento. È anche un libro di grande giovamento per chi, pur non essendo specialista, vuole farsi un’idea del rapporto tra Vangelo e nuovi media.
Il primo capitolo definisce i mezzi di comunicazione di massa, ed analizza l’evoluzione in new media, fino a considerarne, nello specifico, Internet, con cenni storici, potenzialità e prospettive. La definizione della nuova Evangelizzazione vede nella Chiesa una nuova presa di coscienza, maturata nel tempo fin dal Concilio Vaticano II, che conduce al I Convegno Italiano sulle Comunicazioni Sociali, promosso dalla CEI, avente per tema: Parabole Mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione.
Il secondo capitolo, invece, cerca di tracciare il percorso che la Chiesa compie, a partire dalle «Parabole Mediatiche», alla luce delle indicazioni emerse dal Convegno. La Chiesa cammina sempre più nel mondo digitale come testimone della Parola di Vita che è Cristo risorto fino ad arrivare ad un nuovo grande convegno: Testimoni digitali. Se non diventiamo testimoni non possiamo portare la Parola di Dio nel mondo digitale.
Il tema della Misericordia è stato al centro del Giubileo appena concluso. Al di la degli aspetti prettamente religiosi il libro analizza la misericordia da un punto di vista psicologico come una “grande virtù per nutrire il nostro cuore”.
La misericordia a un primo giudizio potrebbe sembrare una debolezza, un sentimentalismo. L’uomo quando esprime un giudizio o prende una decisione è portato naturalmente a sostenerla, anche indurendosi quasi per non venir meno alla propria serietà di adulto.
La misericordia è un allargamento del proprio cuore per andare oltre se sessi, incontro all’altro per ricreare nuove relazioni. Perdono, compassione e pietà sono sorelle della misericordia.
Durante i primi due anni di vita il bambino è sempre un vero tesoro. Poi diviene un enigma. Spesso si adira e, se qualcosa non si realizza secondo i suoi desideri, si butta per terra, urla, va fuori di sé. Eppure questo comportamento è un segnale positivo. Ostinarsi è parte integrante della prima infanzia, come imparare a camminare e a parlare. Mostra che il bambino sta scoprendo il proprio io. Gli attacchi d'ira lo aiutano a superare la frustrazione. In questi casi provare a convincerlo con le buone non serve, né si ottengono migliori risultati sgridandolo. Allora che si può fare? Molte cose possibili, come dimostra questo volume, nel quale sono contenuti molti preziosi suggerimenti per superare con serenità i momenti più difficili.
A partire dai tre anni circa i bambini non giocano più soli ma insieme. Così scoprono il valore delle regole. All'inizio non è facile e questo spesso mette a dura prova i nervi dei genitori. Specie per i bambini più piccoli non è facile distinguere i comportamenti accettabili da quelli inaccettabili, imparare a negoziare le regole ma anche riconoscere quelle che non ammettono assolutamente repliche. Le regole sono indispensabili per sviluppare fiducia e sicurezza, per maturare un positivo senso della convivenza e per strutturare parametri educativi attendibili. Dunque, apprendere le regole non è affatto sinonimo di educazione severa, benché non sia affatto semplice per gli adulti costruire regole "giuste".
Quando due genitori litigano i figli sono le prime vittime. Ciascun genitore è così coinvolto nel conflitto con l'altro che non si rende conto degli effetti sui propri figli. Anche quando sono apparentemente "tenuti fuori", i figli condividono sempre la "relazione sofferente" dei propri genitori. La reazione di un bambino davanti a due genitori che urlano è altra cosa rispetto a quella di un adolescente. Questo agile volume rappresenta un'utile guida offerta ai genitori affinché acquisiscano consapevolezza degli effetti dei loro conflitti sui propri figli. Queste pagine riconducono gli adulti alla loro unica, vera sfida educativa: testimoniare che i conflitti si possono gestire in modo non distruttivo.
Quale sarà il mio posto nel mondo? E’ la domanda intorno al quale ruota ogni vita. In questo libro un imprenditore, un rettore di università, un economi- sta e un politico raccontano come sono riusciti a trovare se stessi e a realizzare i loro sogni, e ci danno strumenti e consigli preziosi per condividere la loro esperienza.
Con questo libro l’autrice ha voluto raccontare la sua vita e le sue esperienze con lo scopo di aiutare chi si trova nella stessa situazione che ha vissuto lei a uscire dal tunnel dell’anoressia e del disturbo ossessivo-compulsivo. “Guardarti allo specchio” può voler dire tante cose... Non solo guardarsi per controllare il proprio aspetto fisico, ma anche e soprattutto rispecchiarsi nella propria vita per lasciarsi il passato alle spalle e ricominciare a vivere nel presente, affrontando piano piano tutti gli ostacoli della vita.
Il testo qui presentato riprende, e amplia, una relazione tenuta a Torino in un seminario di psicologia social nell'anno accademico 1990/91. Il tema del viaggio dell'eroe, interpretato dallo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, è svolto dall'autrice prendendo a modello San Francesco d'Assisi. Un ritratto inedito in cui risaltano la complessa figura e la poliedrica personalità del Santo.