
La rappresentazione simbolica dell'infanzia diffusa dai mezzi di comunicazione ripete lo stesso inquietante messaggio: da una parte la società adulta cura amorevolmente il bambino, ne soddisfa i bisogni, dall'altra lo brutalizza, lo offende nei suoi diritti fondamentali. Quando l'intimità dell'infanzia viene negata, il senso di appartenenza ad un contesto umano, affettivo e culturale è compromesso e, in una società in cui il pubblico invade il privato, i bambini rischiano di diventare vittime passive di una cultura seduttiva che li fa consumatori di prodotti preconfezionati da adulti interessati e distratti: nel rumore del nostro tempo, occorre riscoprire la sensibilità, il godimento del gioco proprie dell'infanzia.
Noia, passività, demotivazione, tendenza al fallimento o alla distruttività spesso nascono dal tentativo di compensare uno stato di anomia, di tradimento della propria autenticità esistenziale, dall'incapacità di soddisfare propri i bisogni e desideri; di realizzare se stessi. Sulla base di tale presupposto è stato concepito questo manuale sull'assertività, che si fonda non sull'idea di un addestramento all'uomo vincente, all'ideologia del successo a tutti i costi - tipica di una cultura fortemente competitiva di stampo occidentale - ma sulla rappresentazione di un soggetto umano che, indipendentemente dall'esito dei suoi sforzi di dominio, riesca a fare scelte coerenti coi propri valori, a superare momenti di crisi e conflitti relazionali, ad approdare ad atteggiamenti improntati al coraggio e all'empatia. Questo testo, grazie anche alla presenza di materiale per esercitazioni pratiche individuali e di gruppo, risulta uno strumento di formazione integrata indispensabile per educatori, operatori del settore socio-sanitario, psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, esperti in pubbliche relazioni, manager, e per chiunque, sia in ambito affettivo che professionale, desideri migliorare la propria capacità di comunicare e di affermarsi in modo efficace e costruttivo.
L'esperienza professionale e di ricerca di Angelo Bona, medico psicoterapeuta, apre le porte di un mondo affascinante e sconosciuto ai più: la vita nella vita. Attraverso l'ipnosi regressiva, tecnica con cui è possibile indagare gli aspetti più nascosti dell'anima, l'autore ci conduce al di là dei confini biologici segnati da nascita e morte, avvalorando i presupposti teorici della sua metodica con il racconto dei casi clinici (reali e documentabili) dei pazienti sottoposti a regressione. Le loro storie ci accompagneranno alla scoperta degli scenari dimenticati che l'ipnosi permette di riportare alla luce.
Il volume intende offrire una disamina dei numerosi interventi normativi adottati, negli ultimi anni, dalla Chiesa cattolica contro mafie e corruzione. In assenza di una normativa di carattere universale, tale impegno si è finora tradotto nell'emanazione di "normative canoniche antimafia" da parte delle Chiese particolari che, in molti casi, hanno rappresentato il risultato di direttive comuni elaborate d'intesa tra i Vescovi delle relative Conferenze Episcopali Regionali. Soprattutto le Diocesi del Mezzogiorno d'Italia si sono così munite di apposite disposizioni dirette a prevenire le possibili infiltrazioni del crimine organizzato nelle associazioni ecclesiali, anche attraverso la comminazione di specifiche sanzioni per gli affiliati alle cosche. Particolarmente rilevante è stata, inoltre, la produzione normativa in tema di feste religiose, materia che investe la dinamica dei rapporti tra ordinamento canonico e ordinamento statuale, entrambi chiamati, seppure da prospettive diverse, «alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese» anche attraverso la previsione di un'adeguata azione di contrasto al crimine organizzato e al fenomeno corruttivo.
Il volume si propone non solo di presentare il pensiero dei principali autori che a partire dall'avvento della società industriale hanno studiato, con gli strumenti della sociologia, il tema della famiglia, ma anche di approfondire i modelli e le strutture che hanno caratterizzato e che caratterizzano la famiglia contemporanea. Questo manuale vuole essere uno strumento per la didattica capace di collegare le indagini sulla specificità della famiglia a quelle che definiscono il sistema delle relazioni (strumentali ed espressive, affettive e produttive, di comunità e di scambio, di cooperazione e di dominio) nei tessuti della moderna Società civile. Nelle pagine che seguono sono stati sviluppati concetti e saperi elaborati dai "classici" della disciplina fino a giungere al pensiero contemporaneo, in un'ottica diacronica e sincronica. Si è cercato di non perdere le concatenazioni tra differenti scuole e approcci sociologici, ma insieme di evidenziare i caratteri specifici di ciascuna corrente di pensiero. Gli studiosi che vengono presentati nel testo si sono occupati della famiglia facendo confluire nell'analisi sociologica dati provenienti da una vasta gamma di scienze sociali e naturali (la storia, l'antropologia, il diritto, l'economia, la psicologia).
Un'introduzione sintetica e accessibile, e allo stesso tempo scientificamente rigorosa, ai fondamenti della psicologia sociale. Il modello didattico adottato da questo manuale risulta estremamente coinvolgente, ricco di spunti di riflessione sugli scenari problematici che riguardano la vita di ogni giorno, e capace quindi di appassionare gli studenti e tutti coloro che si accostano per la prima volta allo studio di questa disciplina. Il codice di registrazione presente sulla copertina del libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma web-based che integra e monitora l'attività individuale di studio: risorse multimediali fruibili autonomamente o per assegnazione del docente, esercitazioni e test, registrazione puntuale dei risultati e della loro progressione, gruppi di studio e aule virtuali animate da strumenti per l'apprendimento collaborativo (chat, forum, wiki, blog).
L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente
digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificatamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. MyLab offre la possibilità di accedere al manuale online: l'edizione digitale del testo arricchita da funzionalità che permettono di personalizzarne la fruizione, attivare la lettura audio digitalizzata, inserire segnalibri anche su tablet e smartphone. Le attività formative e valutative sono dettagliate nella pagina di catalogo dedicata al libro, consultabile all'indirizzo link.pearson.it/EFBC6D3 o tramite QR code.
Tutti hanno bisogno di essere oggetto di cura e di avere cura. L'essere umano necessita di essere accudito perché, a partire dalla nascita, questa è la condizione necessaria affinché si dischiudano le stesse possibilità di vita. Allo stesso tempo, ha bisogno di avere cura di sé, degli altri e del mondo per costruire il significato nella sua esistenza. Con un'attenzione particolare alla cura nell'ambito della pratica educativa, Luigina Mortari esamina le radici filosofiche di questo concetto, istituendo un nesso chiarissimo con le modalità fondamentali delle concrete pratiche di cura (dalla relazione madre-bambino alla relazione amicale, fino al rapporto paziente infermiere) e costruendo una sorta di mappa delle "buone pratiche".
Etty illesum, questa giovane donna ebrea alle prese con la violenza nazista, ci dice con la sua vita che in ogni situazione è possibile salvare l'umanità che ci abita e il divino che ci visita, e che in ogni storia personale si può costruire un frammento di vita buona.
Sulla scuola italiana sono stati scritti molti libri, negli anni fra il 70 e l'80. Io li ho letti quasi tutti.Alcuni mi sono piaciuti, altri meno, altri per niente. Mi rendo conto, comunque, che in questo momento, nessuno sente il bisogno di un altro libro sulla scuola italiana. In realtà, questo libro non aggiunge nulla a ciò che è stato detto: presenta solo un'altra esperienza umana vissuta nello stesso contesto. Tuttavia, c'è qualcosa che lo differenzia nettamente dagli altri: almeno da quelli che ho letto io.
E cioè il fatto che questo libro è tutto impastato di Dio. Non già perché io lo volessi impastare; ma Dio s'è impastato da sé. Non so se questo è successo quando è morto Robert Kennedy e io ho partecipato per la prima volta a un'assemblea non autorizzata; o se è stato quando sono andata a vedere con i miei alunni una favolosa edizione di una commedia di Shakespeare.
Clara D'Esposito è nata a Roma nel 1934 da una famiglia borghese napoletana. Laureata in lettere classiche all'Università di Roma nel 1956, ha insegnato lettere nei licei statali dal 1961 al 1990. Nel 1971 ha emesso la professione nell'Ordine Francescano Secolare e in esso è stata maestra di formazione a livello locale e regionale, vicepresidente nazionale e ministra di fraternità.