
"Sono come un albero. Il vento disperde i semi che spando. A volte ricadono su terreni aridi; in altri casi germoglieranno, lontanissimo da qui."
Ciascuno dei pensieri di Edgar Morin è un seme di saggezza. L’autore prova a guidarci su un terreno impervio e si fa voce della speranza in un mondo di guerre e di odio. È cruciale, oggi più di ieri, che i semi di questo umanesimo emancipatore volino, si disperdano e mettano radici.
Edgar Morin è una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea. Con Raffaello Cortina ha pubblicato, tra gli altri, l'edizione di Il metodo in 6 volumi, La testa ben fatta (2000) Sette lezioni sul pensiero globale (2016), Conoscenza, ignoranza, mistero (2018), I ricordi mi vengono incontro (2020), Sul cinema (2021), Di guerra in guerra (2023), L'avventura del Metodo (2023), Ancora un momento (2024), La nostra Europa (con M. Ceruti, 2025) e Semi di saggezza (2025).
Nel 1993, quattro anni dopo la caduta del Muro di Berlino e nel bel mezzo del trionfo della democrazia liberale, Derrida scrisse un libro precursore sull'eredità di Marx. Non si tratta di un tardivo allineamento al marxismo, ma di un ritorno di Marx e di tutti coloro che lo hanno abitato come spettri del nuovo ordine mondiale. È una decostruzione fedele allo spirito del marxismo; o almeno a uno di essi, perché ce n’è più di uno. La riconciliazione è possibile tra un'idea divenuta spettrale e l'imparare finalmente a vivere, tra un tempo disgiunto e un tempo dalla lunga durata. Per vegliare sul futuro e pensare a ciò che potrebbe ancora accadere, è necessario lasciare o ridare parola ai fantasmi; ci richiameranno sempre alla nostra responsabilità. Presa di posizione, gesto politico, dichiarazione di resistenza allo Stato globale, decostruzione del diritto internazionale, c’è tutto. Leggere Spettri di Marx a trent'anni dalla sua pubblicazione significa anche dialogare con gli spettri di Derrida, cogliere l'idea di una possibile rivoluzione a venire. Questa nuova edizione include un dibattito inedito con Étienne Balibar, tenutosi il 1º febbraio 1994 presso il Collège international de Philosophie, correzioni infratestuali dello stesso Derrida ed estratti di corrispondenza.
In Immagini che curano, Horst Bredekamp indaga il legame inedito tra arte e psicoanalisi che ha caratterizzato la vita e la pratica terapeutica di Sigmund Freud. Contrariamente all’idea diffusa di psicoanalisi come mero scambio verbale e alla sua presunta inclinazione aniconica, se non apertamente iconoclasta, Bredekamp dimostra come le immagini abbiano avuto un ruolo cruciale nel pensiero e nel metodo del suo fondatore. L'autore si concentra su due aspetti emblematici: da un lato, l'ossessione per il Mosè di Michelangelo, un'opera con cui Freud stabilì un profondo legame identificatorio e che lo spinse più volte a tornare a Roma; dall'altro, la sua vasta collezione di statuette e idoli in gran parte antichi, raccolti in anni di viaggi e disposti con cura nel suo studio, prima a Vienna e poi a Londra. Questi manufatti, lungi dall'essere semplici oggetti da ammirare nelle vetrine, svolgevano un ruolo attivo nell’indagine dell'nconscio, contribuendo a neutralizzare i fantasmi e i traumi sepolti nel profondo dei pazienti. Un libro che rivela la potenza terapeutica delle immagini e offre una nuova chiave di lettura per comprendere le origini del pensiero freudiano.
Dalla diagnosi al trattamento: un manuale completo e aggiornato per il clinico. I disturbi di personalità sono un tema centrale nella ricerca clinica, oggetto di continuo dibattito e revisione. Sebbene si siano succeduti diversi volumi sull’argomento, le questioni diagnostiche rimangono controverse: prima fra tutte, il confronto tra approcci categoriali e dimensionali. Gli autori decidono in questo testo di focalizzarsi in principio sulla descrizione delle categorie diagnostiche comuni, integrandole successivamente con un approccio dimensionale che ne favorisca la comprensione. Il lettore viene guidato in ogni passo che rende possibile il trattamento, l’organizzazione della valutazione dei test, l’assessment clinico, il primo colloquio, la diagnosi differenziale e la strutturazione della supervisione. Vengono sintetizzate le prove di efficacia, quando presenti, e si mostra in che modo le neuroscienze aiutano nella comprensione della psicopatologia. Particolare rilievo è dato agli aspetti epidemiologici e alla gestione del rischio suicidario. Un testo che mette ordine in un ambito caratterizzato da grande complessità, utile sia a chi deve formarsi sull’argomento sia a chi cerca un aggiornamento approfondito.
Perché un trattamento abbia successo è indispensabile scegliere la modalità terapeutica adatta a ogni paziente. Questo volume insegna a compiere tale scelta. Le psicoterapie offre un'analisi aggiornata e completa delle pratiche terapeutiche, riflettendo le trasformazioni sociali e culturali che hanno influenzato la professione. La seconda edizione, completamente aggiornata, integra i risultati più recenti della ricerca in psicoterapia e gli studi sul rapporto mente-cervello; esplora i cambiamenti nella società contemporanea e offre una rara visione d'insieme sulle diverse forme di psicoterapia nella loro evoluzione attuale. Strutturato per facilitare il confronto tra le diverse modalità di trattamento, questo manuale contiene: un esame approfondito di tutte le principali scuole psicoterapia psicodinamica, terapia cognitivo-comportamentale, terapia dialettico-comportamentale, psicoterapia interpersonale, psicoterapia supportiva e delle forme di psicoterapia integrata; una sezione dedicata alla psicoterapia familiare, di coppia e di gruppo e alle relative tecniche; alcuni capitoli dedicati alle identità sessuali e di genere, con approfondimenti specifici sul lavoro clinico con persone gay, lesbiche, bisessuali, trans e non binarie; un'analisi del rapporto con i pazienti, dell'etica professionale e delle problematiche legate alla supervisione; un focus sul ruolo crescente della psicoterapia online. Il volume costituisce così una guida indispensabile per professionisti e studenti, indipendentemente dal loro background culturale, con sintesi e letture consigliate per un ulteriore approfondimento.
Un diario che ti accompagnerà verso l’indipendenza emotiva dal tuo passato e da quello della tua famiglia. La vita di ciascuno di noi è influenzata da quella dei nostri genitori e dei nostri nonni. I loro sogni, le loro ferite, i loro ricordi e i loro segreti hanno contribuito a plasmare chi siamo e condizionano ancora oggi il modo in cui affrontiamo le sfide quotidiane. Dopo "L’eredità emotiva", Galit Atlas torna a esplorare la forza dei legami intergenerazionali, invitandoci a intraprendere un percorso ancora più intimo e trasformativo. Affrontare la propria eredità emotiva è un processo di crescita intenso. Grazie a questo diario, attraverso una serie di semplici esercizi e riflflessioni guidate, potrai acquisire maggiore consapevolezza di te stesso, delle tue radici e del modo in cui sei stato cresciuto, scoprendo aspetti sconosciuti del passato della tua famiglia. Seguendo queste tracce, raggiungerai intuizioni sorprendenti che ti aiuteranno a capire meglio non solo chi sei oggi, ma anche il significato delle lacune e dei silenzi che punteggiano la tua storia personale. Queste pagine saranno uno strumento prezioso che ti aiuterà a entrare in contatto con le tue emozioni, a comprendere i legami, spesso invisibili, tra passato, presente e futuro, e a trovare una via verso la serenità.
I fondamenti della psicologia dinamica e clinica sono sempre più necessari nelle professioni educative. Un manuale rivolto a educatori e insegnanti che mostri come le dinamiche affettive e relazionali con gli alunni e i contesti istituzionali influenzino la capacità di apprendimento e di adattamento lungo lo sviluppo è fondamentale. Il testo esplora il ruolo delle emozioni, degli affetti e delle relazioni nel processo di apprendimento-insegnamento, fornendo strumenti di lettura teorici e pratici che possono guidare educatori e insegnanti nella loro prassi professionale. L'atto di apprendere comporta cambiamenti nella relazione con se stessi, con i pari e con il mondo degli adulti. Il libro analizza le dinamiche sottese a questo processo, considerando l'insegnamento e l'educazione come opportunità di condividere esperienze e promuovere la disponibilità ad apprendere all'interno di un contesto facilitante. Il testo si suddivide in tre parti: la prima esplora i processi emotivi nell'apprendimento, la seconda analizza le dinamiche relazionali nei contesti istituzionali, mentre l'ultima parte si concentra sulle traiettorie evolutive adattive e disadattive.
"Metodi e strumenti di valutazione in psicopatologia dello sviluppo" offre un’analisi approfondita e aggiornata delle tecniche diagnostiche per valutare il bambino e le sue relazioni, dalla prima infanzia all’età scolare. Il testo esplora strumenti consolidati come scale di sviluppo, questionari sul temperamento e il funzionamento emotivo-adattivo, osservazioni cliniche, test cognitivi e di linguaggio, e analizza attaccamento e interazioni familiari. L’edizione rivede il confronto tra approcci categoriali e dimensionali nella diagnosi, approfondendo le fasi della valutazione psicodiagnostica, il colloquio clinico con la famiglia e il bambino, l’uso clinico dei test nello sviluppo. Nuove sezioni affrontano la valutazione intellettiva attraverso test come la WPPSI-IV e la WISC-V, i disturbi del neurosviluppo, come i disturbi del linguaggio e i disturbi specifici dell’apprendimento. Inoltre, vengono introdotti strumenti performance-based per valutare la personalità e le dinamiche affettivo-relazionali. Ogni capitolo integra teoria e pratica con casi clinici, esaminando le traiettorie evolutive e i rischi psicopatologici. Questo manuale, ricco di contributi specialistici, costituisce uno strumento indispensabile per chi si occupa di diagnosi e intervento nello sviluppo.
Allan Schore ripercorre qui l’evoluzione del concetto di inconscio da astrazione intangibile e metapsicologica a funzione psiconeurobiologica di un cervello tangibile. L’integrazione delle più recenti scoperte nella neurobiologia e nella psicologia dello sviluppo consente una comprensione più profonda dei meccanismi dell’inconscio. Citando studi che incrociano differenti discipline, Schore elabora in modo convincente una base neurologica per le sue concettualizzazioni teoriche e applica queste riformulazioni a rilevanti questioni cliniche legate alla vulnerabilità, al trauma, alle differenze sessuali e all’autismo.

