
Il tramonto delle ideologie ha determinato la solitudine dell'agire politico. Si è quasi in obbligo di dichiararsi non-ideologici, anti-ideologici, post-ideologici. Cosi la politica, smarrita nella quotidianità e povera di orizzonte culturale, si trova stretta fra economia e fedi religiose, fra tecno-crazia e clero-crazia: le due potenze che in Italia riempiono il deserto lasciato dalle ideologie. Ecco la tenaglia, che la preme e serra con inaudita energia. "c'è modo di rompere la morsa e di restituire dignità di pensiero alla vita politica?"
Il diritto è un "affare tra uomini": posto da uomini per altri uomini. La positività è la sua stessa umanità. E ne svela anche l'intima artificialità, l'esser fatto con la volontà umana, e non ricevuto dal di fuori o dal di sopra. La natura sollevata contro il diritto positivo, è, anch'essa, la "nostra natura", osservata e interpretata dal pensiero umano.
Il libro si compone di tre parti. La prima offre riflessioni sul problema della tecnocrazia, quale si è andato svolgendo nella nostra cultura. Il tono d'insieme è più teorico che storiografico, più attento a dottrine che a scelte e prassi di governo. La varietà delle occasioni di studio anche spiega certe riprese di concetti, e ritorni di temi, e affinamenti definitori. La seconda coglie riflessi tecnici o tecnocratici nella nuova fisionomia degli studî giuridici, ormai volti dalla formazione alla competenza, dal sapere al saper fare. L'ultima raccoglie saggi su figure, che o vissero l'esperienza del corporativismo tecnocratico o, su sfondi più alti e gravi, toccarono il rapporto fra decisione politica e competenze esecutive.
Quando, nel 1900, Lord Kelvin dichiarò che la fisica non aveva ormai "nulla di nuovo da scoprire", il mondo scientifico non sospettava che, di lì a pochi anni, gli articoli di un giovane impiegato dell'Ufficio brevetti di Berna, basati su esperimenti mentali, avrebbero rivoluzionato la scienza. Albert Einstein, il mite rifugiato in fuga dall'oppressione, con la sua aureola di capelli arruffati, gli occhi pensosi, la sua accattivante umanità e il suo limpido genio spicca come icona suprema del Novecento. Gli impulsi ribelli, la curiosità, le passioni e l'elegante distacco che permeano la sua produzione scientifica hanno dominato anche la vita affettiva e la dimensione politica dell'uomo Einstein. A un secolo di distanza dalle sue straordinarie scoperte risulta ancora stupefacente che un giovane studioso sia riuscito da solo a ridisegnare l'universo. Come funzionava la sua mente? Quanto influiva l'intuizione e quanto la logica nel suo modo di pensare? Che cosa fece di lui un genio? Walter Isaacson ci offre una biografia completa di Einstein, probabilmente lo scienziato più famoso e più amato di tutti i tempi, cercando di indagare lo stretto legame tra creatività e libertà che fece di un fisico teorico capace delle più complicate astrazioni un personaggio pubblico di grande carisma, impegnato a difendere la causa della pace e della giustizia sociale.
In seguito alla notizia della morte di Steve Jobs, l’uscita della biografia ufficiale dell’ex CEO di Apple è stata anticipata ulteriormente: la data d’arrivo del libro intitolato semplicemente Steve Jobs è infatti stata fissata per il prossimo 24 ottobre in Nord America (data di uscita prevista anche per l'Italia per i tipi di Mondadori), con circa un mese d’anticipo rispetto alla data precedentemente prevista per il 21 novembre. In realtà anche tale giorno era stato fissato con netto anticipo rispetto alla data originaria d’arrivo della biografia, fino ad agosto prevista per marzo 2012. Nel frattempo, sull’onda emotiva della morte di Jobs il libro ha raggiunto il top delle classifiche Amazon, vedendo le prenotazioni aumentate del 40.000%: la biografia, che ricordiamo è stata completamente autorizzata da Steve Jobs, sarebbe stata secondo quanto rivela il Wall Street Journal aggiornata costantemente fino a poche settimane fa, con l’ultima intervista a metà agosto dell’autore Walter Isaacson a Jobs, durante la quale quest’ultimo avrebbe anche rivelato di sapere di avere ancora poco tempo da vivere.
Il giorno di Capodanno del 2009 Walter Isaacson riceve una lunga telefonata da Steve Jobs, con il quale già alcuni anni prima era nato il progetto di una biografia. Il creatore di Apple insiste sul fatto che è arrivato il momento di raccontare la sua vera storia: "Ho fatto tante cose di cui non sono fiero ma non ho scheletri nell'armadio che non possano essere mostrati e penso che tu sia bravo a far parlare le persone". Oltre a raccontare a lungo in prima persona, Steve invita quindi Isaacson a contattare le persone che hanno attraversato la sua vita, nel bene e nel male: il risultato è un eccezionale racconto e un documento unico sulla storia di Steve Jobs e di Apple. Dall'infanzia, insieme alla famiglia adottiva, all'adolescenza a Cupertino, tra i pionieri dell'informatica, dai mesi passati in India alla ricerca del lato filosofico e spirituale della vita alla fondazione di Apple con l'amico Steve Wozniack, dal successo commerciale all'uscita temporanea dall'azienda, dal boom planetario nell'ultimo decennio alla verità sulla sua malattia, la storia di un imprenditore la cui passione per la perfezione e il carisma unico hanno rivoluzionato per sempre l'industria della comunicazione e della tecnologia. La storia vera di Steve Jobs, l'uomo che ha cambiato il modo di lavorare e di pensare di milioni di persone. Disponibile dal 24 ottobre 2011.
Il computer e Internet sono innovazioni fondamentali della nostra epoca, eppure pochi conoscono come sono nati e i nomi dei loro inventori. Contrariamente a ciò che si crede, questi strumenti ormai indispensabili nella nostra vita quotidiana non sono stati ideati in soffitte e garage da scienziati solitari e un po' stravaganti, ma sono il frutto dell'incontro e della collaborazione di tante persone diverse, alcune particolarmente intelligenti, altre addirittura geniali. Sulla scia del successo della biografia di Steve Jobs, Walter Isaacson continua a raccontare la storia della rivoluzione digitale, attraverso la vita dei grandi pionieri, uomini e donne, che l'hanno resa possibile raggiungendo vette esaltanti di creatività. Ne emerge una galleria di personaggi affascinanti e di vicende incredibili. Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, appassionata studiosa di matematica, a metà Ottocento annotò intuizioni così acute da venire oggi ricordata come la prima programmatrice della storia. Alan Turing, brillante matematico inglese, ritenuto da molti il padre dell'informatica, condusse una vita leggendaria fino all'inaspettato e tragico epilogo. E poi, ancora: il genio eclettico e instancabile di John von Neumann, che fu il primo a costruire una macchina simile a un computer moderno; la sfrenata ambizione del premio Nobel per la fisica William Shockley, che progettò il transistor; l'interminabile battaglia legale tra Jack Kilby, Robert Noyce e Gordon Moore...
Archetipo ed emblema dell'uomo rinascimentale, Leonardo da Vinci è universalmente riconosciuto come il genio più creativo e multiforme della storia. Dalla sua straordinaria capacità di osservare la natura, indagandone le leggi e i misteri, e di coniugare ricerca scientifica ed espressione artistica sono nati capolavori quali la Gioconda e l'Ultima Cena, ma anche strabilianti intuizioni, come l'idea che un giorno l'uomo, al pari degli uccelli, avrebbe potuto librarsi in cielo a bordo di macchine volanti. Il tratto peculiare di Leonardo è dunque un'insaziabile curiosità nei confronti del mondo circostante, ma alimentata e illuminata da una potente immaginazione visionaria. Ed è proprio questa la caratteristica che ha indotto Walter Isaacson a includere il più celebre artista italiano di tutti i tempi nella cerchia degli «innovatori», che sono l'oggetto privilegiato dei suoi interessi di studioso: come Benjamin Franklin, Albert Einstein e Steve Jobs, Leonardo incarna la capacità di rivoluzionare la propria epoca - e di segnare il destino di quelle a venire - grazie a un'originalissima combinazione di inventiva e raziocinio, realismo e fantasia. Ma il genio di Leonardo, sottolinea Isaacson, era qualcosa di squisitamente «umano», forgiato dalla sua volontà e dalle sue ambizioni, basato su abilità che ognuno di noi potrebbe addirittura aspirare a coltivare, e non esente da imperfezioni e debolezze.
Con il libro dedicato a Leonardo, Walter Isaacson indaga il campo della genialità, raccontando la vita e le opere del genio per eccellenza e simbolo stesso del Rinascimento. Scavando tra i codici e interrogando la splendida produzione artistica, l’autore cala il lettore nell’Italia quattrocentesca dei sanguinosi scontri di potere (per cui Leonardo progettava modernissime macchine da guerra) e del fervore creativo. Leonardo fu un genio in molteplici discipline, dall’architettura all’arte, passando per la meccanica e gli studi anatomici; realizzò i due dipinti più famosi della storia, L’Ultima cena e la Gioconda, e s’interessò di scienza e di tecnologia. La biografia di Isaacson, riproposta in occasione dei cinquecento anni della morte, anniversario celebrato in Italia e nel mondo, ci ricorda l’importanza non solo di apprendere, ma anche di non smettere di interrogarci e di far sempre ricorso al "think different" che ha caratterizzato il genio di ogni epoca.
Dall'autore di "Steve Jobs" e altre biografie di successo, il ritratto sorprendentemente intimo dell'innovatore più affascinante e controverso della nostra epoca: un visionario che ha infranto le regole e portato il mondo in un'era di veicoli elettrici, missioni spaziali private e intelligenza artificiale. E ha anche acquistato Twitter. Quando Elon Musk era ragazzino, in Sud Africa, veniva picchiato regolarmente dai bulli. Un giorno un gruppo lo spinse giù per una scalinata di cemento e lo prese a calci fino a ridurgli la faccia gonfia come un pallone. Elon rimase in ospedale per una settimana. Ma le cicatrici fisiche non furono paragonabili a quelle emotive inflitte poi dal padre - ingegnere, disonesto e carismatico. L'influenza del padre sarebbe durata a lungo. Musk è diventato un uomo-bambino duro e vulnerabile al tempo stesso, incline a bruschi sbalzi d'umore alla dottor Jekyll e mister Hyde, con un'elevata propensione al rischio e un senso epico per le missioni che intraprende e porta avanti con intensità maniacale e talvolta distruttiva. Agli inizi del 2022 - dopo un anno segnato da trentun razzi lanciati in orbita dalla sua azienda, SpaceX, dalla vendita di quasi un milione di auto da parte di Tesla, e dalla sua ascesa come uomo più ricco della Terra - Musk ha parlato con amarezza della sua inclinazione a suscitare drammi. «Devo allontanare la mia mentalità dalla modalità di crisi, in cui si trova da circa quattordici anni, o forse da quasi tutta la vita» ha detto. Era un commento malinconico, non un proposito per l'anno nuovo. Ma già mentre faceva questa promessa, comprava in gran segreto quote di Twitter, il parco giochi per definizione. Nel corso degli anni, ogni volta che si è trovato in un momento buio, è tornato agli orrori di quando veniva bullizzato al parco giochi. Lo stesso che ora ha la possibilità di possedere. Per due anni, Isaacson ha seguito Musk, partecipando alle sue riunioni, l'ha accompagnato nelle sue aziende, e ha passato ore a intervistare lui, la sua famiglia, gli amici, i colleghi e gli avversari. Il risultato è una storia intima, colma di racconti straordinari di trionfi e turbolenze, che risponde alla domanda: i demoni che spingono Musk sono anche ciò che serve per guidare l'innovazione e il progresso?
Più di quaranta colloqui personali con Steve Jobs in oltre due anni, e più di cento interviste a familiari, amici, rivali e colleghi, hanno permesso a Walter Isaacson di raccontare l'avvincente storia del geniale imprenditore la cui passione per la perfezione e il cui carisma feroce hanno rivoluzionato sei settori dell'economia e del business: computer, cinema d'animazione, musica, telefonia, tablet, editoria elettronica. Mentre tutto il mondo sta cercando un modo per sviluppare l'economia dell'era digitale, Jobs spicca come la massima icona dell'inventiva, perché ha intuito in anticipo che la chiave per creare valore nel ventunesimo secolo è la combinazione di creatività e tecnologia, e ha costruito un'azienda basata sulla connessione tra geniali scatti d'immaginazione e riconosciute invenzioni tecnologiche. Nonostante abbia collaborato in prima persona alla stesura di questo libro, Jobs non ha imposto nessun vincolo sul testo né ha preteso di leggerlo prima della pubblicazione. E non ha posto alcun filtro, incoraggiando anzi i suoi conoscenti, familiari e rivali a raccontare onestamente tutta la verità. Lui stesso parla candidamente, talvolta in maniera brutale, dei colleghi, degli amici e dei nemici, i quali, a loro volta, ne svelano le passioni, il perfezionismo, la maestria, la magia diabolica e l'ossessione per il controllo che hanno caratterizzato il suo approccio al business e i geniali prodotti che ha creato.
Mario Pomilio (1921-1990), letterato e critico originale, approdò negli anni Cinquanta al cattolicesimo, che visse come continua e appassionata ricerca. Cattolicesimo che non mancò d'esercitare un'influenza anche sulla sua produzione letteraria. La letteratura, infatti, fu per Pomilio via ausiliatrice verso una maggiore e più consapevole adesione alla sua identità di uomo e, poi, di cristiano. Esemplare in questo senso "Scritti cristiani", silloge d'interventi che dalla letteratura si aprono alla filosofia, alla metodologica critica nell'indagine storica, sino alle riflessioni sul costume e sulle dinamiche sociali di un periodo complesso quale quello degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Gli Scritti cristiani sono ora esplorati in questo volume con particolare attenzione critica ed esegetica, permettendo così al lettore di conoscere meglio questo autorevole scrittore e, per suo tramite, di accostarsi a temi e figure rilevanti del panorama culturale italiano ed europeo.
La pedagogia dello sport è una scienza specialistica che affronta tutti i problemi educativi inerenti le attività motorie e sportive, sia dal punto di vista teorico sia dal punto di vista pratico. Il libro di Emanuele Isidori, primo docente universitario di pedagogia dello sport in Italia, tratta i principali temi della disciplina, ancora quasi del tutto sconosciuta nel nostro paese: i fondamenti epistemologia, gli ambiti di studio, le metodologie di ricerca, i problemi della formazione degli educatori e quelli riguardanti l'educazione fisica e sportiva in genere nella società complessa. Lo scopo del volume è quello di offrire ai ricercatori, agli insegnanti e agli studenti un primo strumento di studio scientifico per affrontare questa disciplina.