
Quanto dovremo aspettare prima che venga detta la verità su alcuni alimenti, additivi, coloranti e molto altro che arriva sulle nostre tavole? O sulla contaminazione senza confini della chimica nell'agricoltura e nell'allevamento?
Dopo vent'anni di inchieste che hanno scosso l'opinione pubblica e i palazzi del potere, Sabrina Giannini conosce bene le tattiche con cui si eludono i regolamenti, o le strategie per insinuarsi nelle pieghe delle norme e non dichiarare informazioni che allerterebbero il consumatore. Riprendendo e approfondendo alcuni dei temi scottanti che ha affrontato nelle sue indagini sull'industria alimentare, la giornalista denuncia e rivela come lobby, aziende e anche molta politica avallino verità scientifiche discutibili per salvaguardare i propri interessi, mettendo ogni giorno nel piatto di noi cittadini sostanze rischiose per la salute. Ma afferma anche che come consumatori abbiamo il potere di avviare una vera rivoluzione, scegliendo che cosa mettere nel carrello. Dall'inganno delle «dosi accettabili» allo scandalo dei fanghi di depurazione, dai pesticidi che fanno strage di api ai semi ibridi che minacciano la biodiversità, questo libro svela molte verità capaci di disinnescare pericoli e abusi e ci fornisce una mappa chiara per fare le scelte giuste per la nostra salute e per l'ambiente.
Italia, anni Settanta. Mentre piombo e tritolo infiammano il Paese, si combatte una guerra più sotterranea e silenziosa tra le cosiddette fonti ufficiali dell'informazione e i molti rivoli della militanza democratica. Di fronte alle azioni di depistaggio dei servizi segreti "deviati", nascono gruppi di controinformazione impegnati a costruire, svelare e diffondere le notizie attraverso strumenti nuovi e alternativi: non più solo i giornali, ma anche il cinema, la radio, il teatro, i fumetti, la canzone, la satira. Per la prima volta, una generazione attenta e politicizzata tenta di smascherare le menzogne del potere. Grazie a numerosi documenti inediti, Aldo Giannuli ricostruisce con il rigore dello storico una stagione tormentata, dal Sessantotto al sequestro Moro, che ha contribuito in modo fondamentale alla costruzione dell'identità italiana.
Un libro che fornisce un'introduzione completa, appassionante, progressiva e persino, sotto molti aspetti, pratica a tutti gli aspetti della moderna attività d'intelligence. Attingendo a molteplici esempi tratti dalle attività dei servizi italiani, statunitensi, israeliani, inglesi, francesi, tedeschi, cinesi, vaticani ecc., Aldo Giannuli, conduce il lettore in una strabiliante rassegna delle "missioni": dall'ABC della manipolazione informativa e delle veline ai giornali, passando per l'omicidio e il rapimento, fino ai ben più complessi e inquietanti scenari della lotta al terrorismo, dei progetti eversivi, della guerra finanziaria, psicologica, culturale e delle altre guerre non convenzionali. Ma Giannuli fa anche di più, ci fa scoprire i tanti modi in cui i servizi già oggi praticano "guerre a bassa intensità ": guerre invisibili e distruttive in cui nessun governo può fare a meno di investire risorse crescenti. Dunque nel cuore di ogni Stato, per democratico che sia, esiste chi non agisce in base alle leggi, ma gode di una licenza al "tutto per tutto", spesso servendo gli interessi di fazioni politiche, grandi imprese, poteri forti. Fatto sta che, come dimostra Giannuli, i servizi "sono ormai un gorgo che risucchia sempre nuovi ambiti: la cultura, la comunicazione, la scienza, l'economia, la finanza, il commercio, l'immigrazione, la dimensione cognitiva". Siamo già al Grande Fratello? Ed esiste un antidoto a questo stato di cose?
Aldo Giannuli, tra i maggiori esperti italiani di intelligence e geostrategia, si cimenta in un'inchiesta sull'ISIS: un "mostro" che tutti dicono di voler combattere, alcuni cercano di pilotare a proprio vantaggio (finanziandolo o contrastandolo timidamente) e, soprattutto, pochi dimostrano di aver compreso a fondo. Dopo quindici anni di guerre e centinaia di migliaia di morti, la "coalizione dei volenterosi", guidata dagli USA a partire dal 2001, ha ottenuto il paradossale risultato di rafforzare o addirittura trapiantare lo jihadismo in tutti i teatri in cui, a vario titolo, è intervenuta. Ne è derivata una centrale del terrorismo internazionale che sembra essere stata partorita dalla mente di un romanziere eccentrico. Un soggetto "liquido" in grado di passare dalla clandestinità al governo di uno Stato nel volgere di pochi anni; di rompere gli steccati fra le nazioni per fare proseliti ovunque, persino nei Paesi occidentali; di promuovere una sofisticata guerra psicologica fatta di atrocità reali e suggestioni simboliche; e di inserirsi a pieno titolo nel "gioco dei troni" che contrappone potenze maggiori e minori nello scacchiere mediorientale. Capire l'effettiva natura di Daesh, i suoi obiettivi strategici di fondo come i suoi ripiegamenti tattici, significa fare fronte al rischio, sempre più tangibile, di una sua catastrofica vittoria. Questo volume vuole suggerire il necessario cambio di rotta in una lotta che interessa tutti, se oggi è troppo presto, domani sarà troppo tardi.
Quali siano i poteri del Capo dello Stato o del Governo è scritto nella Costituzione ma, come tutti sanno, non esiste solo la Costituzione scritta, c'è anche quella non scritta (che i giuristi chiamano "Costituzione materiale") che è la vera architettura di potere di un paese. Accanto al potere politico, con i suoi ruoli e le sue sedi istituzionali, esistono molti altri soggetti "pesanti": la burocrazia, il potere finanziario, i sindacati, le grandi multinazionali, i media, l'intelligence, le influenze esterne, gli apparati militari... Questa architettura è molto cambiata negli ultimi venti anni, per effetto della globalizzazione e della crisi di legittimazione dei primi anni novanta, seguita a Mani Pulite. Una tempesta congiunta che ha distrutto vecchi soggetti e ne ha creati di nuovi, alterando rapporti di forza e spostando il potere decisionale da una sede ad un'altra. E dunque: "Chi comanda in Italia?". E come esercita questo potere? Questo libro cerca di descrivere la mappa dei nuovi poteri, i loro equilibri, i loro conflitti, i loro "casi celebri".
Licio Gelli, capo indiscusso della P2, la più potente e controversa loggia massonica italiana, non è stato semplicemente un grande cospiratore, appartenente a un'epoca ormai superata. Al contrario, le idee promosse dal "maestro venerabile" sono progressivamente confluite nella cultura politica dei partiti che avrebbero governato l'Italia dagli anni Ottanta in poi. In questo saggio-inchiesta, che ricostruisce la parabola della P2 al di là del mero piano giudiziario o cronachistico, si mettono a nudo - attraverso un'accurata analisi della sostanza del programma gelliano - i tanti elementi di continuità con la situazione attuale. Ne emerge un quadro sconvolgente: il famigerato Piano di Rinascita Democratica sequestrato nel 1985, appare oggi come una sorta di prontuario delle "riforme" che sarebbero state attuate nel trentennio successivo, e insieme un documento profetico in grado di descrivere i processi degenerativi avvenuti nello stesso periodo sul piano sociale, culturale e dell'informazione; una lenta e inesorabile discesa verso forme di autoritarismo "dolce"...
Scopo di questo libro è rimettere la Strategia della Tensione nel suo contesto storico complessivo, interno ed internazionale... Che conseguenze ha avuto la strategia della tensione? Certamente essa fu sconfitta, nel senso che non ci fu nessun colpo di stato e che le organizzazioni di estrema destra coinvolte in essa furono disciolte ed i loro dirigenti costretti spesso all'esilio. Ma si può dire che essa si sia esaurita senza lasciare alcun sedimento nella cultura del paese e nel funzionamento delle sue istituzioni?
In fondo, se ci pensate, non serve nessuna arte per camminare. L'abbiamo imparata da piccoli e non l'abbiamo più scordata. Basta alzarsi, uscire di casa, e mettersi in marcia. Ma per farlo in modo cosciente, occorre qualche premessa, qualche attenzione. L'arte del camminare è rivolto sia a chi non ha mai camminato per più di una giornata, sia a chi già trascorre il suo tempo libero camminando e vuole aggiungere qualcosa al proprio bagaglio di conoscenze. Come preparare uno zaino? Usare o non usare i bastoncini? È possibile dormire serenamente sotto le stelle? Che cos'è la meditazione camminata? Sono solo alcune delle domande cui l'autore risponde in modo chiaro ed esauriente. Questo libro è rivolto a chi vuole partire per un lungo cammino, per esempio andare a Santiago, ma anche a chi vuole fare semplici passeggiate con una maggiore consapevolezza. Prefazione di Wu Ming 2.
Viaggiare camminando vuol dire entrare in contatto con la Terra, che calpestiamo passo dopo passo, e con la sua Natura a cui abbandonare i nostri sensi per farsi accogliere da Lei in un abbraccio ristoratore e rigenerante. E dunque abbracciare un albero, dormire sotto le stelle, ascoltare il silenzio, annusare e assaggiare le erbe incontrate, bagnarsi nei torrenti o nelle calette isolate dei mari mediterranei, ammirare il volo di un rapace, sono tutte emozioni che ci riempiono di energia. È un viaggiare a bassa velocità, e quindi è la forma di viaggio che consente maggiormente un approfondimento verticale dei luoghi attraversati. Il camminare si è evoluto in questi anni da attività sportiva e performante (arrivare sulla cima) a attività di vagabondaggio, spirituale, di crescita interiore. Il camminare sempre di più è un gesto rivoluzionario, controcorrente, ma anche un bisogno profondo che torna a galla. Di tutto questo vogliamo parlarvi, introducendovi a questa nobile arte. La nuova edizione, riveduta e aggiornata, del primo manuale accessibile e divulgativo sul camminare scritto da uno dei maggiori esperti sull'argomento. Prefazione di Wu Ming 2.
Perché molti governanti amano sfilare sotto la pioggia? Perché i bambini sorridono quando regalano un biscottino e cosa c'entra con la leadership? E ancora, quali caratteristiche fanno crescere la fiducia nel leader? Quali, invece, la fanno perdere? E cosa succede nella mente di chi gestisce il potere? A queste e altre domande risponde il libro, che coniuga gli studi scientifici più recenti con l'esperienza dei grandi leader di tutti i tempi, da Gandhi a Malala Yousafzai, da Marco Aurelio a Winston Churchill. L'autore ribalta alcuni luoghi comuni sul tema attingendo alle conoscenze di diverse aree di studio - dalla psicologia sociale all'antropologia, dalla biologia alla storia - per indagare un campo che è per sua natura complesso e multidisciplinare. Il testo è uno strumento utile ad approfondire l'argomento della leadership in ambito politico, istituzionale, sociale e aziendale.
Come usare la rete per creare un rapporto di fiducia con i cittadini e ampliare il proprio pubblico di sostenitori? Come trasformare la partecipazione online in partecipazione attiva fuori dalla rete? A queste domande risponde il libro che, per la prima volta, mette insieme l'approccio scientifico e l'esperienza sul campo nella gestione di una campagna elettorale. L'autore ribalta alcuni luoghi comuni sul web, mostrando ad esempio che la rete non rende le campagne più automatizzate e distanti ma fornisce gli strumenti per farle diventare più vicine e più umane, per rimettere le persone e i rapporti diretti al centro del processo politico. Il testo è uno strumento utile per chi lavora nella comunicazione, non solo in ambito politico, ma anche istituzionale, sociale e aziendale.