
Il volume è suddiviso in due parti, dedicate ai temi relativi alla conoscenza di base della materia e a quelli relativi al "saper fare". La prima parte è articolata in due capitoli: uno di taglio definitorio e l'altro storico. Il primo capitolo affronta le definizioni di base partendo da quella di editoria e focalizzando l'attenzione sul concetto di multimediale. Il secondo capitolo traccia il percorso storico dell'editoria digitale, prosegue con la nascita dell'editoria ipertestuale, per concludersi con la maturazione dei prodotti e del mercato negli anni Novanta. La seconda parte è dedicata al "saper fare"; la parte teorica esplicativa è accompagnata dalla discussione di un "caso di studio" connesso, che concretizza le impostazioni tecniche esposte.
Prima viene la Costituzione; poi, eventualmente, l'ingegneria costituzionale. L'Autore, già presidente della Consulta, lo ricorda preoccupato a lettori ed elettori di fronte al processo di revisione costituzionale voluto dal centrodestra. Spiega, cioè, che la controriforma della Cdl rischia di compromettere anche la tenuta della prima parte della Costituzione, quella che tutela i diritti fondamentali di tutti. E allora anche l'ultima lezione di Giuseppe Dossetti torna di preziosa attualità. I saggi e gli interventi qui raccolti (scritti tra 2002 e 2005) analizzano sia le proposizioni normative che riguardano la cosiddetta devolution, investendo l'organizzazione verticale della Repubblica, sia le proposte di revisione della forma di governo.
Leggere o rileggere gli scritti di Leopoldo Elia significa rileggere sub specie Constitutionis la storia politica dell'Italia repubblicana, rivisitare più ampiamente la storia del costituzionalismo, confrontandosi con i suoi nodi essenziali, ideologici e pratici, e riproporsi ricorrenti domande su oggetto e metodi della scienza costituzionalistica. Come sottolinea Valerio Onida nel presentare questa raccolta, teoria e prassi, diritto e politica, sistematica e giurisprudenza, storia delle idee e storia dei fatti, nella vita e nell'azione di Leopoldo Elia si intrecciano e si alimentano a vicenda. Quello che si delinea è un percorso ricchissimo, nel quale le sue diverse esperienze, di giudice costituzionale, di costituzionalista, di intellettuale, di studioso e uomo politico, vanno a comporre una straordinaria testimonianza di impegno etico e civile.
Testimonianza conclusiva di una vita interamente dedicata alla ricerca scientifica e alla scrittura letteraria, il "Diario 1970-1985" di Mircea Eliade si presenta quale documento poliedrico di una feconda e appassionata apertura all'universo umano e alla sua storia. Note e riflessioni critiche, riletture ad appunti di viaggio ma soprattutto incontri e conversazioni e, al centro, una «geografia spirituale»: Parigi (la città dell'esilio); Bucarest e la terra romena (sempre dolorosamente presenti nella consapevolezza dell'impossibilità del ritorno); Chicago (il luogo dell'affermazione professionale) e l'Italia (direttamente scoperta nella prima giovinezza e sempre rivisitata, frequentata o sognata). «La vita come iniziazione labirintica», cifra dell'esistenza e personale religiosità, è il tema costante del Diario.
Frutto delle ricerche condotte in India sotto la guida di S. Dasgupta e redatto nei primi anni Trenta, "Psicologia della meditazione indiana" (Psihologia meditatiei indiene) è il primo lavoro scientifico di ampio respiro del giovane Eliade: si tratta della sua tesi di dottorato, sostenuta nel 1933, che gli aprì le porte alla carriera universitaria. Il dattiloscritto della tesi fu scoperto negli archivi dell'Università di Bucarest dallo studioso Constantin Popescu-Cadem che lo pubblicò, inizialmente sulla "Revista de Istorie si teorie literarà" (1983-1985) e, successivamente (1992), come volume indipendente. Il lettore ha davanti il testo-base o lo "Yoga zero", all'origine degli sviluppi successivi sfociati nei vari libri che lo studioso romeno avrebbe dedicato all'argomento a partire dal 1936; esso getta nuova luce sull'approccio e le fonti di una ricerca sullo yoga, pionieristica e ancora in fieri, intrapresa da Mircea Eliade durante il suo decisivo contatto con la cultura indiana.
Walt Disney, creatore di Topolino e Paperino, autore di capolavori del cinema d'animazione, fu un uomo pieno di conflitti, insicuro, affetto da comportamenti fobici e manie ossessive, che spesso piombava in uno stato di depressione e affogava la paura nell'alcol. La grande fortuna, per lui e per il mondo intero, fu di riuscire a sublimare i propri traumi infantili nella creazione artistica, dando così vita a storie e film indimenticabili. In questo libro, Marc Eliot non solo racconta la vita di Walt Disney con precisione e impertinenza, ma propone anche una chiave di lettura innovativa della sua opera.
Scritti tra il 1917 e il 1920, e ripubblicati nel 1928, i saggi che compongono Il bosco sacro costituiscono la prima fondamentale affermazione di Eliot come critico e teorico. Incentrato sul concetto di “integrità della poesia”, il volume rappresenta una vera e propria introduzione all’estetica eliotiana così come al suo mondo poetico. “La tradizione non è un patrimonio che si possa tranquillamente ereditare; chi vuole impossessarsene deve conquistarla con grande fatica.” Impostato come confronto costante con l’individualità del poeta (tra gli altri, Swinburne, Rostand, Ben Jonson, Dante, Blake) e come storia della poesia quale esperienza collettiva, il pensiero critico di Eliot è volto a tessere le connessioni tra “senso storico” e “esistenza simultanea della letteratura”. Punto di partenza per tutta la successiva produzione, Il bosco sacro è un testo fondamentale per conoscere l’opera di Eliot, ma anche una prova sorprendente del fascino della sua prosa.
Questo volume è una guida alla poesia di Leopardi a partire dai luoghi che alcuni versi hanno reso immortali - il Colle dell'Infinito, la Torre del passero solitario, la Piazzuola del sabato del villaggio... - per verificare come in lui dal temporale nasca il desiderio dell'eterno, dal contingente l'anelito all'assoluto. Proprio questa tensione rese Leopardi "amico" di un giovane seminarista che a tredici anni imparò tutti i suoi canti, nei quali sentiva espressa la nostalgia della bellezza, profezia della Bellezza fatta carne.
Persone e libri, viaggi e incontri, eventi mondiali e interiori sono gli spunti di questo diario che svela il lato intimo di uno scrittore, le sue riflessioni sullo tzunami che ha colpito il sud-est asiatico e la commozione di fronte alla via crucis del Papa. Spaziando dalla meditazione sul valore dei sentimenti al mestiere dello scrittore, dall'importanza del dialogo tra le religioni all'impotenza dell'uomo di fronte alla violenza della natura, criticando la spettacolarizzazione dell'Olocausto e interrogandosi sul singolare destino di ebreo vicino al mondo cattolico, Alain Elkann, con uno stile nitido e penetrante, ci racconta il nostro tempo, i suoi drammi, le sue speranze e il suo bisogno di eternità.
Questo libro raccoglie un ventennio di ricordi,
di happening, un pezzo di storia del nostro paese,
restituito in un itinerario curioso e trasversale,
da ripercorrere in tempo reale
e anche sull’onda della memoria.
Alain Elkann ci ha abituati, ormai da tempo, ai suoi garbati ed eleganti appuntamenti con i più noti protagonisti del nostro tempo. Come ama egli stesso ricordare: “L’intervista è una visita che si fa a qualcuno, è un piacere che ha lo scopo di fissare in uno schema quel momento”. Così le parole, le idee, i gesti e i sentimenti rivelati quasi en passant si cristallizzano, e in un unico e coinvolgente racconto ci parlano delle abitudini, delle passioni, della carriera e degli amori di uomini e donne straordinari e conosciuti. I volti più noti del giornalismo italiano – da Indro Montanelli a Enzo Biagi – della moda e dello spettacolo – da Miuccia Prada a Alberto Sordi e Sophia Loren – si alternano ai nomi più illustri della scienza – Umberto Veronesi – e della letteratura mondiale – da Alberto Moravia a Josif Brodskij. L’autore parla con loro delle loro vite, collezionando le migliori interviste, edite e inedite, dall’inizio degli anni novanta ai giorni nostri.