
Con "Lessico amoroso" Massimo Recalcati ha dato vita a un'operazione culturale che riprende e aggiorna i "Comizi d'amore" di Pasolini: partendo dalla constatazione del fatto che "non sappiamo più parlare d'amore", Recalcati ha usato la televisione per provare a ridare una lingua poetica all'amore. Il volume, che contiene un dialogo inedito tra Recalcati e i due curatori, raccoglie una serie di saggi di psicoanalisti, filosofi, giornalisti che provano a indagare, in tutti i suoi aspetti, l'esperimento del "Lessico amoroso" e i suoi effetti in un serrato dialogo con il pensiero di Recalcati.
Quarant'anni fa, il 9 ottobre 1967, moriva nella selva boliviana Ernesto Guevara, il "Che". Un'icona che è sopravvissuta intatta al crollo degli ideali del Novecento. Se c'è una persona che ha conosciuto bene l'uomo Che, che ha lottato e lavorato per anni al suo fianco, che ne ha condiviso i sogni e le battaglie, questa è Fidel Castro, il leader della rivoluzione cubana. La loro storica amicizia cambiò il volto dell'America Latina ed ebbe un impatto enorme e duraturo sul mondo intero. Questa selezione di scritti, interviste e discorsi di Fidel, alcuni mai pubblicati in Italia, costituisce una sorta di biografia, ricca di riflessioni teoriche sull'operato del Che, ma soprattutto di aneddoti e di commosse rievocazioni. Un libro che contribuisce a delineare i contorni di un personaggio recuperando il contenuto originale delle sue idee.
Pilone della squadra nazionale di rugby, centoventi chili di muscoli per un metro e novanta di vitalità, lealtà ed entusiasmo: Martin Castrogiovanni, il gigante gentile del mondo della palla ovale, è uno degli sportivi italiani più amati. Con la maglia azzurra e non solo, ha imparato le grandi lezioni del suo sport: lo spirito di squadra, la filosofia del gioco, il proverbiale fair play, l'importanza del terzo tempo, in cui una birra riunisce i team rivali al termine della partita. Ma nel 2011 Martin scopre che un nemico invisibile lo perseguita anche dopo il fischio dell'arbitro. La "Cosa" che cerca di fermarlo, causandogli perdita di peso e di sonno, dolori addominali e terribili rush cutanei, è la celiachia. Infida e subdola, difficile da diagnosticare, non è riuscita a placcare Castro, anzi: gli ha imposto una svolta che ha migliorato le sue performance, lo ha spinto ad affrontare lo sport con più consapevolezza e ad avere un'alimentazione controllata, ma senza rinunciare al gusto. In questo libro l'atleta racconta la sua storia e, tra aneddoti e curiosità, parla della celiachia con voce onesta e sincera: come ha reagito, come la gestisce, quali sono le sue ricette preferite e come eseguirle. Una testimonianza che insegna a non arrendersi, a trovare l'atteggiamento mentale per iniziare un grande cambiamento e a trasformare la celiachia in un'alleata.
All'orizzonte si profila una svolta epocale negli equilibri geopolitici e nel quadrante dell'economia mondiale che rappresenta per l'Europa un'autentica nemesi storica, la rivincita dell'Asia nei suoi confronti. Numerosi segni lo lasciano presagire: la Cina affianca il Giappone nel ruolo di potenza industriale, l'India è in ascesa, si va cementando l'integrazione economica tra questi giganti e le 'piccole Tigri' del Sud-Est asiatico. Lo racconta Valerio Castronovo in questa grande opera di sintesi che ricostruisce la curva fluttuante delle relazioni economiche e politiche fra Oriente e Occidente dal Quattrocento a oggi.
La nascita dell’Euro è stata salutata in tutto il Vecchio Continente come il primo passo verso il superamento dei vecchi stati nazionali e la creazione di un nuovo ordinamento capace di creare pace e prosperità. Non è andata così. Paradossalmente, proprio la creazione di una moneta unica ha finito invece per accentuare le differenze di ordine strutturale esistenti fra i paesi dell’Eurozona. E ciò in seguito a una politica economica di rigida austerità, prevalsa a Bruxelles sotto l’egida della Germania e perseguita anche dopo l’esplosione nel 2008 della Grande Crisi provocata da un turbo capitalismo finanziario e speculativo. Parallelamente a questi fenomeni di declino economico e di degrado sociale sono venuti al pettine i nodi critici di ordine politico. Inoltre l’allargamento delle frontiere della Ue ha dato luogo a un groviglio di contrasti e di tensioni: non esiste una linea di condotta valida e omogenea né di fronte all’emergenza immigrazione, né in materia di politica estera e di sicurezza. Stiamo così assistendo a una crescente disaffezione verso la causa europeista, al ripristino delle frontiere interne, alla reviviscenza di forti istanze identitarie e nazionaliste, all’avanzata di un’estrema destra populista e xenofoba, al ritorno di una profonda cesura politica e normativa dei paesi dell’Est rispetto a quelli dell’Ovest. In pratica, mai come in questo momento è apparso così lampante lo scarso grado di coesione dell’Europa e, per contro, così evidenti e preoccupanti i sintomi di una sua pericolosa disgregazione.
Dall'inizio degli anni Novanta l'Occidente vive una concatenazione di grandi eventi politici, di mutazioni economiche e di cambiamenti strutturali. La formazione di un universo multipolare insieme a una reviviscenza di nazionalismi e di conservatorismi autoritari; la rivoluzione tecnologica del digitale e le conseguenze di una lunga recessione; una massiccia immigrazione verso il Vecchio Continente e l'irruzione del terrorismo islamista. In questo contesto, segnato da svolte epocali, la sinistra europea avrebbe dovuto dar vita a una nuova cultura politica e progettuale, capace di incanalare le innovazioni emerse su ogni versante in funzione dell'interesse collettivo e dell'inclusione sociale. Invece essa, oltre a subire una trafila di sconfitte elettorali, dà l'impressione di aver smarrito la bussola, cosicché i 'perdenti' e i 'marginalizzati' dai drastici mutamenti di scenario vengono attratti dal populismo.
Oggi non è più possibile tenere separati i discorsi che riguardano i diversi mezzi di comunicazione di massa. C'è l'esigenza di cogliere insieme, in un confronto costante, l'evoluzione del sistema dei media in un paese come l'Italia, che non ha conosciuto a suo tempo una larga diffusione dei quotidiani e che dagli anni Ottanta registra una centralità del mezzo radiotelevisivo. Questa edizione aggiorna la storia della stampa italiana ai profondi rivolgimenti avvenuti nel campo dell'informazione con la diffusione di Internet, discutendone pregi e difetti e non trascurandone gli effetti sulla stampa quotidiana nazionale. Dalle importanti trasformazioni che hanno caratterizzato negli ultimi decenni sia il settore dell'informazione scritta e radiotelevisiva sia il più vasto contesto della società italiana, il libro giunge a esaminare le questioni più scottanti che hanno animato il passaggio nel nuovo millennio. Particolare attenzione viene dedicata all'influenza della televisione sulla stampa e sul mercato pubblicitario.
Nel cinquantenario del primo sbarco sulla Luna, questo libro fa un excursus sull'immaginario generato nell'ambito della narrativa e del cinema, ma anche nel fumetto, nell'arte e nell'illustrazione, nella pubblicità, nella musica e in televisione. Ripercorreremo le pagine scritte da Jules Verne e da Herbert G. Wells fino a grandi scrittori di fantascienza quali Arthur Clarke e Robert Heinlein, i film di grandi registi a partire dal Viaggio nella Luna di Georges Méliès del 1902 e proseguendo con Fritz Lang, Robert Altman e Stanley Kubrick fino al recente biopic su Neil Armstrong. Poi i fumetti di Tintin, serie televisive come ufo e Spazio: 1999, il rock spaziale di David Bowie e vari altri gruppi, le illustrazioni di Chesley Bonestell e Karel Thole... Non mancherà l'aspetto scientifico, con un riepilogo della storia delle missioni spaziali e ipotesi sul futuro della colonizzazione lunare, e il ricordo emozionante di quella notte del 20 luglio 1969.
Uscita dal ventennio della dittatura fascista e dalla tragedia della guerra, tra la liberazione, la scelta per la Repubblica, la stesura e approvazione della Costituzione e l'avvio della vita democratica, l'Italia visse anni di tensioni. Il nostro Paese ospitava il più seguito Partito comunista dell'Europa occidentale e si avviava lentamente verso una nuova fase della modernizzazione del suo sistema sociale, della sua economia e della sua cultura. In quest'epoca di cambiamenti, la Chiesa svolse un ruolo attivo: sotto la guida attenta di Pio XII essa cercò di imporre la costruzione di una nuova "società cristiana", che avrebbe dovuto fare da modello per tutte le nazioni d'Europa e del mondo. Questo disegno fu perseguito a più livelli e con diversi interventi. La Democrazia Cristiana dava visibilità e influenza alla cultura cattolica, largamente diffusa, ma a un certo punto rivendicò la sua autonomia dalle direttive del Vaticano e dell'episcopato, non senza aspri confronti, veti e ingerenze. Leggendo e presentando anche fonti d'archivio da poco tempo disponibili agli studiosi, Catananti racconta passo passo quella stagione, offrendoci un quadro delle origini dell'Italia contemporanea interessante, istruttivo e persino curioso, che fa luce su una questione ancora aperta: qual è il contributo che la fede di molti e la Chiesa possono e devono svolgere nella costruzione e nello sviluppo della vita democratica?
400 persone occupano le poltrone che contano del potere economico italiano: le principali banche e assicurazioni, le imprese quotate alla Borsa di Milano, le aziende pubbliche, i vertici del sistema cooperativo, i grandi studi legali, le società di consulenza strategica. Hanno alcune caratteristiche in comune: sono maschi, detengono molti incarichi, i loro guadagni continuano a essere elevati mentre la gran parte degli italiani si impoverisce, e la loro età media è prossima ai 70 anni. Ancor più della vituperata classe politica o burocratico-amministrativa, essi rappresentano un sistema bloccato che accompagna il declino dell'Italia. In forza di una lunga esperienza nel mondo dell'economia e della finanza, Sandro Catani svela il funzionamento della comunità italiana degli affari e le ragioni strutturali dei nostri ritardi, descrivendo un mondo gerontocratico in cui le relazioni contano più del merito, il ricambio generazionale procede lentamente e solo per cooptazione, e il nepotismo rappresenta una pratica comune e accettata. La ricostruzione delle nostre debolezze si alterna però a esempi di leader illuminati del presente e del passato, capaci di innovare e competere, vincendo, sul mercato globale. "Gerontocrazia" ci offre così un'immagine severa di un'Italia in cui le forze conservatrici si scontrano con le spinte positive delle nostre eccellenze, ma allo stesso tempo indica con fiducia la strada da seguire per realizzare un profondo cambiamento culturale.
In questo libro ci sono sette storie. Possono essere lette come sette indagini poliziesche che hanno per oggetto un animale. L'animale in questione non è necessariamente dei più esotici: si inizia con le talpe dal muso stellato, ma poi si trovano anche serpenti marini, toporagni, anguille elettriche e vespe. C'è sempre un mistero da risolvere, e c'è l'avventura della sua ingegnosa soluzione, che prende il lettore pagina dopo pagina, come accade in un poliziesco di qualità. Ma è solo quando si giunge alla soluzione del caso che si insinua davvero la meraviglia. Certi animali, anche comuni, visti da vicino mostrano adattamenti e strategie di vita che hanno del miracoloso. L'evoluzione ha scolpito col tempo comportamenti che lasciano letteralmente a bocca aperta, e il gusto della loro scoperta è impagabile. Di storia in storia, non solo impariamo dettagli stupefacenti sul mondo naturale, ma apprezziamo anche in maniera vivida l'eleganza e la creatività del metodo sperimentale. Kenneth Catania rende vivo e palpabile sotto i nostri occhi quel guizzo creativo che è sempre necessario mettere in campo se si vuole risolvere un enigma scientifico, perché la scienza è innanzitutto divertente e appagante, e il mondo naturale che svela è un vero miracolo di inventiva, una fonte continua di stupore e meraviglia.

