
Le mutevoli forme istituzionali del cristianesimo rappresentano un elemento tutt’altro che secondario nel processo di costruzione dello Stato moderno. I percorsi storici tracciati in questo volume costituiscono altrettante riflessioni sull’attitudine culturale delle forme istituzionali del messaggio cristiano a proporsi, nella storia europea, come stabili interlocutrici dei processi di integrazione politica della società.
Credere in Dio al tempo della rete: il ritorno al politeismo, la religiosità diffusa nei mondi virtuali, la nuova dimensione del reale che modifica le nostre ansie, i nuovi messianismi elettronici, i rischi e le opportunità per le fedi tradizionali.
Internet è molto più di un semplice mezzo comunicativo. È una nuova dimensione del reale che influenza e modifica le nostre ansie, le nostre domande di senso, le nostre rappresentazioni simboliche, i nostri comportamenti rituali, ossia tutto ciò che concorre a definire quel fenomeno che chiamiamo religione. A loro volta, le comunità religiose, anche dei grandi culti monoteisti, utilizzano gli strumenti delle nuove tecnologie per fare proselitismo o per accogliere le nuove generazioni che difficilmente fanno a meno di una connessione al mondo virtuale.
La Chiesa cattolica in un documento ufficiale parla della rete come «un mezzo di comunicazione sociale», da intendersi, al pari di radio e televisione, come un «dono di Dio» che illumina il «lungo viaggio dell’umanità». Attingere, dunque, alla nuova realtà digitale si configura come un’esigenza culturale, spirituale e rituale che accentua il legame fra religione e capacità immaginativa umana. Sommando in sé l’incomprensibilità del cosmo e il senso del limite dell’uomo, Internet diviene per alcuni il nuovo luogo della trascendenza. Tuttavia, quella che s’incontra nella rete è una trascendenza vicina, con cui è possibile entrare in contatto, persino ‘armeggiare’: basta picchiettare su di una tastiera, forgiarsi identità effimere e rinnovabili, condurre vite alternative per sperimentare un oltre altrimenti inaccessibile.
Fabrizio Vecoli fornisce al lettore una presentazione chiara delle questioni aperte, degli interrogativi posti dalla realtà virtuale, delle riflessioni che il nuovo intreccio tra Internet e religione ha suscitato. Come misurare, ad esempio, l’impatto del cambiamento sulle religioni tradizionali? Come coglierne l’influenza sui nuovi culti? Come comprenderne le conseguenze sul modo di concepire e vivere quel che, malgrado tutto, si dovrà ancora chiamare con il nome di religione?.
Lucia Cagnacci Vedani, sposata con Enzo Vedanie madre di quattro figli, è il cuore e l'anima di CasAmica, una straordinaria impresa di condivisione e solidarietà.
CasAmica Onlus è un'organizzazione di volontariato che dal 1986 accoglie i malati e i loro famigliari in difficoltà provenienti da tutta Italia e dall'estero per curarsi negli ospedali di Milano, Lecco e Roma. L'Ambrogino d’Oro che l'ha premiata come esempio di "generosità e coraggio" per la città di Milano, è solo uno dei numerosi riconoscimenti che CasAmica ha ricevuto.
Questo libro non è il semplice resoconto delle finalità di un'associazione benefica, bensì il viaggio appassionato nella vita di Lucia, una donna che ha sentito e seguito la chiamata che ha cambiato la sua esistenza.
L'incontro con un pover uomo: una panchina per letto e una valigia per cuscino. Tanto le è bastato per capire che toccava proprio a lei fare qualcosa.
E, da quel momento tutta l'esistenza di Lucia — supportata dal generoso sostegno della sua famiglia — è stata trascinata in questa inaspettata avventura.
Nel desiderio di fare il bene, nella passione per l'altro, seguendo la spinta interiore che porta ad aiutare e consolare chi soffre ed è nel bisogno.
La linguistica educativa studia le questioni dell’apprendimento e dell’insegnamento della lingua, delle lingue, dei linguaggi e lo sviluppo delle competenze e delle abilità linguistico-comunicative in risposta alle sollecitazioni provenienti dalla società. Il volume ripercorre l’evoluzione storica della linguistica educativa in Italia e ne delinea la posizione rispetto alle altre scienze del linguaggio; propone inoltre una mappa dei problemi e dei temi che incontrano coloro che, operando nella scuola, vivono le questioni dello sviluppo linguistico: i discenti, gli insegnanti e chi definisce le linee dello sviluppo linguistico e comunicativo di una società.
"Perché un libro sulle passioni? Raramente un'epoca si è sentita così 'spassionata' come la nostra. Le passioni, che hanno costituito per secoli il fulcro dell'affermazione di sé e un nesso potente tra l'individuo, i rapporti privati e la vita pubblica, sembrano aver esaurito la loro funzione. Eppure, nel bene e nel male, nella forma della presenza o dell'assenza, dell'affermazione o del diniego, esse orientano ancora la riflessione e l'agire umano". (Dall'Introduzione di Silvia Vegetti Finzi)
Nel momento in cui le tecniche si stanno impadronendo della procreazione questo libro intende andare controcorrente, ribadendo l'importanza della mente e del corpo della donna nella maternità. Attraverso la narrazione di una analisi, l'autrice ricostruisce il lungo processo che conduce dall'essere figlia all'essere madre.
Che cosa accade ai figli quando i genitori si separano? La domanda riguarda ormai molti bambini e ragazzi, spesso lasciati soli ad affrontare un evento sempre destabilizzante e talora carico di conseguenze per il loro futuro. Se non è il caso di drammatizzare, non è neppure opportuno sottovalutare il loro disagio. In questo libro Silvia Vegetti Finzi affronta il disfarsi dei rapporti familiari dando appunto la parola a chi, come figlio, la separazione ha dovuto subirla. I suoi consigli e le sue riflessioni si alternano alle testimonianze dei protagonisti che rievocano un periodo cruciale della loro vita. E ci mettono di fronte, con crudele evidenza, all'immaturità e all'impreparazione di cui troppo spesso gli adulti danno prova, In questo intreccio di riflessione e di vita si compone un grande romanzo corale sulle inquietudini e sui fermenti che turbano le famiglie in quest'epoca di transizione, in cui le istanze di conservazione e di rinnovamento sono alla ricerca di un nuovo equilibrio.
Silvia Vegetti Finzi offre un interessante spaccato della realtà dei nonni partendo dall'inedito rapporto tra l'ultima generazione di nonni e quella dei loro giovanissimi nipoti. I nonni di oggi, cresciuti per lo più negli anni del miracolo economico, hanno partecipato alla modernizzazione della società e fruito di un benessere diffuso, ma hanno anche assistito agli sconvolgimenti prodotti dagli anni della contestazione, al rovesciamento dei canoni e dei valori della tradizione. Ora, in uno scenario caratterizzato dall'eclisse degli ideali politici, dalla precarietà del lavoro, dalla crisi della coppia e della scuola, nonne e nonni, seppure in modo diverso, sembrano costituire l'unica solida architrave della famiglia. Spesso garantiscono ai figli un aiuto economico e suppliscono alla generale carenza di servizi per l'infanzia prendendosi cura dei nipoti. Esentati da compiti educativi diretti, possono sperimentare il piacere di condividere con i bambini ambiti di libertà, di fantasia e di gioco, ricevendone in cambio affetto e complicità. La "nonnità" svolge quindi una funzione importante, talora essenziale, ma proprio per questo è sottoposta più che in passato a un carico di aspettative, richieste, pressioni e ricatti affettivi difficile da governare. Le numerose testimonianze raccolte, organizzate e analizzate per argomenti, fanno di queste pagine un racconto a più voci in cui caratteri e storie molto diverse si incontrano e si confrontano.
In questo libro l'autrice narra e commenta, con profonda sensibilità, una storia di maternità con l'intento di valorizzare una esperienza fondamentale, che non sempre occupa il posto che merita nella vita delle donne. Già i mesi dell'attesa costituiscono, se non vengono prevaricati da altre richieste, un periodo di straordinaria intensità emotiva. Ma, nell'epoca della fretta, molte giovani donne si trovano sole e smarrite al momento di realizzare il desiderio di un figlio. Per aiutarle è allora opportuno riallacciare un dialogo tra le generazioni ove alcune troveranno la possibilità di rievocare situazioni ed emozioni che credevano dimenticate, altre di sentirsi motivate e preparate ad accogliere «l'ospite più atteso», il figlio che nascerà.
Silvia Vegetti Finzi raccoglie in questo libro le lettere più significative che le lettrici di "Io donna" le inviano ogni settimana e le dispone lungo un percorso accidentato e affascinante: dai primi passi dell'innamoramento alle diverse declinazioni delle relazioni amorose, dal vivere in coppia al desiderio di maternità, dall'abbandono al tradimento, fino agli anni della maturità e della vecchiaia, ancora ricchi di nuove, impreviste opportunità. L'autrice ne individua gli snodi cruciali in una conversazione spontanea e consapevole che mette in luce la straordinaria ricchezza della vita femminile, il coraggio con cui le donne, attraversando prove e difficoltà, pretendono e ottengono la loro parte di felicità.