
A partire dagli studi dell'etologia, l'autrice spiega le radici biologiche che stanno alla base delle nostre relazioni affettive e sessuali e ripercorre tappe e snodi dei legami di coppia. Chi scegliamo come partner? Perché gli uomini sono attratti da donne giovani e belle e le donne da uomini che possano garantire sicurezza a sé e alla propria prole? Si tratta di criteri non dettati solo dal gusto e dall'interesse, ma piuttosto da un'astuta strategia della specie volta ad assicurare il processo riproduttivo. Completa il volume l'analisi dei diversi modi di amare e di reagire alla rottura di un legame affettivo, incluse alcune patologie della vita di coppia, dalla gelosia ossessiva all'incapacità di amare.
Madri accoglienti o intrusive, distanti o iperprotettive, madri fredde o incoraggianti, madri che sbagliano: amor di madre o "mal di madre"? Le madri possono essere molto diverse da come ce le aspetteremmo: possono assicurare il benessere psicologico dei figli ma anche arrecare loro gravi danni psicologici, o addirittura essere così violente da ucciderli. Come mai? E i padri? Padri autorevoli, autoritari, assenti, padri "mammo". Quanto è cambiato questo ruolo nel corso della storia? E come mai è così diverso da quello materno? Due storie parallele nella loro complessità che l'autrice scandaglia a partire da fattori evoluzionistici che ci fanno capire cosa può rendere ambivalente l'amore dei genitori. Tra letteratura, cinema, mitologia e cronaca, ancora una volta le vicende storiche e culturali affondano nella biologia.
Quando all'inizio di una storia d'amore il nostro cuore batte all'impazzata, in realtà è il cervello, con le sue componenti chimiche, a scatenare quell'insieme di emozioni e di euforia. Ma anche quando l'amore finisce le aree cerebrali hanno un ruolo nella disperazione che subentra dopo la rottura. Nei tanti modi di amare, a cominciare da quello così differente tra donne e uomini, sono allora i neurotrasmettitori, i geni, o i fattori relazionali, i responsabili di tanta diversità? Qui si parla di rapporti di coppia, del loro nascere e mutare nel tempo, di crisi e infedeltà, e del buon andamento di una relazione: un racconto rigoroso e divertente, in cui ciascuno di noi si riconoscerà, che combina la prospettiva evoluzionistica con le neuroscienze, ma anche con storie di vita, letteratura e cinema. Per conoscere le ragioni biologiche del come e del perché amiamo.
Il volume presenta una revisione e un adattamento italiano ad uno strumento di tipo semiprotettivo utilizzabile sia per fini clinici che di ricerca, che consente di misurare le caratteristiche di personalità e i rischi di esiti psicopatologici in bambini di 4-7 anni, attraverso le reazioni e le risposte a ipotetiche separazioni dei genitori; nella versione italiana, il test permette di rilevare i modelli mentali dell'attaccamento anche in bambini più grandi e in età adulta.
La qualità dei legami affettivi in cui si è inseriti da piccoli ha un forte impatto sulla formazione della personalità. Essa infatti fornisce la capacità di affrontare le difficoltà del mondo, sia da bambini che da adulti o anziani. I legami di attaccamento della prima infanzia rendono inoltre possibile la costruzione di relazioni felici con il proprio partner in età adulta. Ma cosa accade quando le relazioni di attaccamento sono state caratterizzate da cure carenti o distorte? È possibile costruire la propria sicurezza in età più tarda? È possibile recuperare il senso della propria amabilità e riuscire ad avere fiducia negli altri e nella loro disponibilità a starci vicini? Ed è possibile trasmettere sicurezza ai propri figli quando non si è stati o non si è sicuri?
Attraverso esempi concreti, consigli pratici e test, questo libro aiuta a modificare e migliorare la natura dei propri legami.
Uno strumento pratico sia per costruire la sicurezza dei propri figli, così da fornire loro uno sviluppo sano dalla culla all’età adulta, sia per acquisire una propria sicurezza nel caso si sia avuta una infanzia caratterizzata da relazioni di attaccamento inadeguate.
Il programma di Terapia Cognitivo Comportamentale "Esplorare i Sentimenti" consente ad ogni bambino di partecipare ad attività volte ad esplorare sentimenti specifici quali felicità, ansia e rabbia. "Esplorare i Sentimenti" comprende due progetti: uno ha lo scopo di insegnare a gestire l'ansia, l'altro mira ad educare al controllo della rabbia. Il programma è stato concepito per bambini con la Sindrome di Asperger, Autismo ad Alto Funzionamento (HFA), Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (DGS NAS), Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) e con difficoltà nella sfera della regolazione emotiva.
I bambini piccoli con autismo hanno particolari difficoltà nella comprensione e nella gestione delle loro emozioni, specialmente quando quest'ultime sono negative. Il presente manuale pratico illustra un insieme di strategie per aiutare i bambini con autismo ad alto funzionamento, Sindrome di Asperger e Disturbi dello Spettro Artistico Lievi, che hanno difficoltà nella modulazione dell'umore.
"Debito": una parola molto di moda in questo tempo scosso dalla crisi. Una parola sempre di moda, racconta Margaret Atwood, visto che il meccanismo del dare-avere è vecchio quanto l'uomo e che su di esso l'immaginazione umana ha costruito precetti religiosi, codici morali, sistemi giuridici e capolavori poetici e letterari. Il debito lega inestricabilmente denaro, cultura e religione; quando parliamo di dare e avere, e abbiamo a che fare con Cesare o con Dio, con la Giustizia, la Fortuna e il Destino, parliamo dei nostri desideri più profondi e delle nostre paure più tremende. Ecco allora che la Atwood ci guida in un viaggio nella storia, nelle religioni e nei libri alla ricerca dei mille volti del debito. Ma non solo. Risponde anche alla domanda più attuale, la stessa a cui oggi stanno rispondendo i politici più lungimiranti. Con il denaro bisogna cominciare a fare cose diverse da quelle fatte finora, e "calcolare il costo reale del nostro stile di vita e delle risorse naturali che abbiamo sottratto alla biosfera". La Terra non è nostra, come diceva Antoine de Saint-Exupéry: l'abbiamo avuta in prestito dai nostri figli, e a loro dovremo restituirla. Questo è il debito che dobbiamo prendere più sul serio.
"Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda. Dobbiamo fermarci in tempo, prima di diventare quello che gli altri si aspettano che siamo. È nostra responsabilità darci la forma che vogliamo, liberarci di un po' di scuse e diventare chi vogliamo essere, manipolare la nostra esistenza perché ci assomigli. Non importa se hai le braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un tappo, se sei bianco, nero, giallo o verde, se ci vedi o sei cieco o hai gli occhiali spessi così, se sei fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso storto, se sei immobilizzato a terra o guardi il mondo dalle profondità più inesplorate del cielo. La diversità è ovunque, è l'unica cosa che ci accomuna tutti. Tutti siamo diversi, e meno male, altrimenti vivremmo in un mondo di formiche." Questo è un memoir che diventa libro inspirational. Simona Atzori è nata senza braccia, ma ha saputo trasformare questo handicap in un punto di forza, e realizzare i suoi grandi sogni: dipingere e diventare una ballerina (ha danzato anche con Roberto Bolle). Da qualche anno Simona viene chiamata da scuole, associazioni, aziende (e programmi tv), per raccontare la sua storia, ma soprattutto la sua filosofia. Ovvero che ognuno è diverso a modo suo, e non ci manca proprio niente per essere felici.
"Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda. Dobbiamo fermarci in tempo, prima di diventare quello che gli altri si aspettano che siamo. È nostra responsabilità darci la forma che vogliamo, liberarci di un po' di scuse e diventare chi vogliamo essere, manipolare la nostra esistenza perché ci assomigli. Non importa se hai le braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un tappo, se sei bianco, nero, giallo o verde, se ci vedi o sei cieco o hai gli occhiali spessi così, se sei fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso storto, se sei immobilizzato a terra o guardi il mondo dalle profondità più inesplorate del cielo. La diversità è ovunque, è l'unica cosa che ci accomuna tutti. Tutti siamo diversi, e meno male, altrimenti vivremmo in un mondo di formiche." Questo è un memoir che diventa libro inspirational. Simona Atzori è nata senza braccia, ma ha saputo trasformare questo handicap in un punto di forza, e realizzare i suoi grandi sogni: dipingere e diventare una ballerina (ha danzato anche con Roberto Bolle). Da qualche anno Simona viene chiamata da scuole, associazioni, aziende (e programmi tv), per raccontare la sua storia, ma soprattutto la sua filosofia. Ovvero che ognuno è diverso a modo suo, e non ci manca proprio niente per essere felici.
"Mentre mia madre moriva, io piano piano perdevo, insieme a lei, anche le braccia e le mani che mi sostenevano e mi accompagnavano ovunque." La morte di un genitore segna per tutti un momento di passaggio e lascia un senso di vuoto. A maggior ragione nel caso di Simona Atzori, ballerina e pittrice nata senza le braccia. Con "Cosa ti manca per essere felice"? Simona ha dato emozioni e coraggio a moltissimi lettori, che hanno amato il suo libro e partecipato in massa ai suoi incontri pubblici. "Mamma Tonina" era una grande protagonista di quelle pagine, asse portante e motore di questa vita straordinaria. Dalla sua malattia e dal dolore della sua scomparsa, Simona ha saputo trarre una forza inattesa per andare avanti: "Il mio compito era capire che un altro modo sarebbe stato possibile, e dimostrarglielo". Simona Atzori racconta con parole toccanti le emozioni del distacco: "Adesso mi manca disperatamente raccontarle le cose. Se non lo faccio, è come se non mi succedessero realmente. Così, le ho scritte. E le ho scritte proprio a lei. Per dirle di come sono passata attraverso il mio dolore, cercando di essere all'altezza del suo esempio". "Dopo di te" è la risposta alla preoccupazione radicale dei genitori: "Cosa ne sarà di mio figlio dopo di me? Chi lo proteggerà?". E la perdita di Simona diventa il simbolo estremo di tutti i lutti, un insegnamento ad affrontare la mancanza, a trovare un equilibrio anche senza le braccia che ci hanno sostenuto.
"Mentre mia madre moriva, io piano piano perdevo, insieme a lei, anche le braccia e le mani che mi sostenevano e mi accompagnavano ovunque." La morte di un genitore segna per tutti un momento di passaggio e lascia un senso di vuoto. A maggior ragione nel caso di Simona Atzori, ballerina e pittrice nata senza le braccia. Con Cosa ti manca per essere felice? Simona ha dato emozioni e coraggio a moltissimi lettori, che hanno amato il suo libro e partecipato in massa ai suoi incontri pubblici. "Mamma Tonina" era una grande protagonista di quelle pagine, asse portante e motore di questa vita straordinaria. Dalla sua malattia e dal dolore della sua scomparsa, Simona ha saputo trarre una forza inattesa per andare avanti: "Il mio compito era capire che un altro modo sarebbe stato possibile, e dimostrarglielo". Simona Atzori racconta con parole profondamente toccanti le emozioni del distacco: "Adesso mi manca disperatamente raccontarle le cose. Se non lo faccio, è come se non mi succedessero realmente. Così, le ho scritte. E le ho scritte proprio a lei. Per dirle di come sono passata attraverso il mio dolore, cercando di essere all'altezza del suo esempio". Dopo di te è la risposta alla preoccupazione radicale dei genitori: "Cosa ne sarà di mio figlio dopo di me? Chi lo proteggerà?". E la perdita di Simona diventa il simbolo estremo di tutti i lutti, un insegnamento ad affrontare la mancanza, a trovare un equilibrio anche senza le braccia che ci hanno sostenuto.