
Prosecco contro Champagne: una sfida possibile? È quello che si chiede questo libro-intervista che prende spunto da una curiosa scritta tracciata da un misterioso writer sul muro di una strada vicino a Valdobbiadene in Veneto: "Viva il Prosecco, Abbasso lo Champagne". Solo una provocazione campanilistica o l'inizio di una vera sfida al re delle bollicine da parte di un vino per molti anni considerato troppo popolare? Un botta e risposta, senza peli sulla lingua, con uno dei più noti produttori di Prosecco, Gianluca Bisol, che di questo possibile confronto ha fatto una filosofia. Un tour alla scoperta di un interessante imprenditore e di una splendida tradizione italiana.
"Quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l'è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, contro lo spirito della Costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione. Alla veneranda età di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l'automobile. Ma lo Stato sì... Qui si racconta il suo lato B, finora - salvo rare eccezioni - ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce 'lesa maestà'. Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al Quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni. In un altro paese, un paese davvero democratico intendo, se ne discuterebbe liberamente e laicamente. In Italia è come se fosse vietato. Tabù. Non lo è (ancora) per legge: lo è nei fatti..." (Marco Travaglio)
Come la Resistenza anche il Risorgimento, a 150 anni dall'Unità d'Italia, è negato. Dalla Lega, dalla sinistra, che con il Risorgimento è sempre stata critica, e dalla destra di Berlusconi. Ma oggi è in dubbio perfino la sopravvivenza stessa della nazione, stemperata nell'Europa e nel mondo globale, frammentata dalle leghe, dai particolarismi, dai campanili. Aldo Cazzullo ha scritto un libro di storia e, insieme, politico: il racconto - privo di retorica e ricco di tanti dettagli curiosi - dell'idea di patria, dei protagonisti del Risorgimento e della Resistenza, dei combattenti che sono morti gridando “Viva l'Italia”; con un capitolo sulla Grande Guerra - Ungaretti in uniforme, Gadda indignato da “La grande guerra” di Monicelli che considera antipatriottico - e un capitolo sui caduti dell'Iraq e dell' Afghanistan. Accanto al racconto, una forte tesi politica in difesa dell'Unità nazionale e di un dato storico: in epoche diverse gli italiani hanno dimostrato di saper combattere per un'idea di Italia che non fosse solo quella del Belpaese e del “tengo famiglia”.
Una raccolta di scritti rivoluzionari, da Robespierre a Marx, Gramsci, Bakunin e gli anarchici italiani, Lenin, Trotzkij, Mao Tzetung, Che Guevara... con i canti della rivoluzione, dalla Marsigliese ad Hasta siempre comandante. Miti, icone entrate nel nostro immaginario collettivo. Pensieri scomodi che testimoniano la forza di chi, nel bene e nel male, voleva cambiare il mondo, sognando l'impossibile.
Nel pomeriggio di una bella giornata dell'aprile 1979, un giovane insegnante di fisica si ferma davanti al pesante cancello che chiude il giardino dell'Osservatorio Astronomico di Trieste. Lo aspetta la direttrice, alla quale deve sottoporre il progetto di una nuova rivista dal taglio divulgativo. Catapultato dal caso in un'avventura editoriale, l'improvvisato redattore si presenta con la preoccupazione di chi sta per affrontare un esame troppo difficile, ma ad accoglierlo trova una signora sorridente e schietta, entusiasta dell'idea di diffondere l'astronomia tra il pubblico degli appassionati. Un incontro che gli cambierà la vita e darà inizio a una lunga collaborazione e a una profonda amicizia. Ripercorrendo i momenti più significativi del loro rapporto, Corrado Lamberti offre in questo libro un ritratto di Margherita Hack nel quale mette in luce i tanti insegnamenti che ne ha ricevuto. Lo sguardo affettuoso e acuto dell'allievo segue la maestra nel tenace e appassionato lavoro, nell'appuntamento quotidiano con la colonia di gatti da sfamare, nel confronto con i colleghi universitari, nelle passeggiate sul Carso e nella relazione affettiva e professionale con Aldo, il suo compagno. E anche nei momenti meno gloriosi della sua vita, come quello dei pasti, quando Margherita e Aldo, in una cucina tristemente sfornita di cibo che non sia quello per gli amati felini, cuociono in acqua fredda una generosa porzione di spaghetti, che trasferiranno maldestramente nei piatti...
Questo libro raccoglie otto storie di donne vissute in anni e contesti diversi nel periodo dei regimi totalitari di tipo sovietico. A unirle è un senso profondo dell’umano, che ha ridestato in loro e intorno a loro il gusto della bellezza, dell’amicizia, il desiderio di vivere una vita autentica che non censuri la pietà, il dolore, il dovere, la responsabilità. Mogli, madri, monache, artiste, insegnanti, hanno dalla loro la forza vitale dell’esperienza, dell’amore, che come un esile filo d’erba, è in grado di bucare l’asfalto di ogni cortina ideologica.
Testimonianze vere, in grado di ridestare anche in noi – uomini e donne oggi sballottati da un profondo vento di crisi – un moto di speranza.
GLI AUTORI
Marta Dell’Asta è direttore della rivista «La Nuova Europa». È autrice della biografia del gesuita Pietro Leoni, e della storia del dissenso Una via per incominciare. Giovanna Parravicini ha curato varie pubblicazioni sulla storia della Chiesa in Russia e la storia dell’arte bizantina e russa. Tra le opere: Lituania popolo e Chiesa; Ave Gioia di tutto il creato; Julija Danzas; Vita di Maria in icone; Icona: immagine di fede e arte; Liberi; Marija Judina la pianista che commosse Stalin. Angelo Bonaguro si occupa della storia del dissenso dei paesi centro-europei. Ha al suo attivo numerosi articoli apparsi su vari organi di stampa.
Gli autori sono ricercatori presso la Fondazione Russia Cristiana.
Manuela Ulivi, che da quasi trent'anni collabora con la Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano, racconta le storie di donne vittime di maltrattamenti e i percorsi di rinascita di molte di loro, sfatando i tanti stereotipi legati al tema e mettendo in evidenza gli aspetti poco conosciuti e ignorati delle violenze in famiglia, un universo che nasconde le contraddizioni di una società moderna, che su questo tema tanto moderna non è... La Casa delle donne maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza italiano, incontra, ascolta e ospita le donne vittime di violenza adottando la metodologia dell'accoglienza, un orientamento fondato sulla pratica della relazione tra donne e sull'accompagnamento senza giudizio e direttività.
L'intervista è roba da artigiani... Artigiani che con i loro attrezzi microfoni, cuffie, registratori, videocamere - creano racconti e storie. Artigiani di storia orale, di giornalismo, di antropologia, di sociologia, che hanno riconosciuto nell'intervista una fonte di documentazione da privilegiare per la propria attività professionale e le proprie ricerche. Fonti orali che ancora faticano a essere accreditate pienamente al pari di quelle "classiche" presenti negli archivi e nelle biblioteche. Ma questo pregiudizio per fortuna sta scomparendo, grazie anche alla consapevolezza da parte di quegli stessi artigiani che le fonti da loro prodotte debbano poi essere rese in qualche modo fruibili da altri. Per consultarle, riutilizzarle, o anche confutarle. Si tratta di una documentazione "parlante" la cui consultazione richiede alcune accortezze: prima fra tutte, il rispetto della sfera privata delle persone che l'hanno resa possibile. Da questo punto di vista è cruciale la funzione degli archivi: custodi di quelle arti che sono in gioco nel mestiere di chi intervista, ovvero l'ascolto e la conservazione. Questo volume, che prende spunto da un convegno promosso dall'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, cui hanno partecipato importanti studiosi e giornalisti, mostra come l'intervista sia diventata ormai uno strumento imprescindibile per alcune discipline - storia, antropologia, sociologia - e come essa sia il cardine di una ricerca dialogica.
Più che un libro Vivere a colori! è un vademecum. Ognuno di noi ha un destino, ma non si tratta di una fatalità, si tratta di un copione che abbiamo elaborato noi stessi, generalmente in modo inconsapevole. Questo copione, se lo vogliamo, possiamo riscriverlo e realizzarlo. Come? Prima di tutto procedendo a una esplorazione delle nostre risorse nascoste: sono infinite e le neuroscienze confermano che rimangono disponibili per tutta la vita. Il libro propone strumenti per scoprire i nostri talenti, ignorati o sottosviluppati e indicherà come liberarli e svilupparli. Siamo tutti creativi, il "magma" esiste in tutti noi, basta creare falde per farlo uscire; e poi incanalarlo verso realizzazioni che corrispondono ai nostri desideri. Un'altra risorsa formidabile sono gli altri. Se sappiamo trovare le giuste porte di accesso si mostreranno disponibili non solo per aiutarci ma anche per diventare partner di opere che difficilmente saremmo capaci di realizzare da soli. È la famosa sinergia: 2 + 2 più grande di 4. Una volta realizzato il bilancio delle nostre forze, risorse, competenze, talenti, è possibile cominciare a immaginare copioni di successo. Poi scegliere tranquillamente quello che desideriamo veramente realizzare, in funzione dei risultati materiali e psicologici che vogliamo ottenere. E dell'energia che siamo disposti a investire. Tutto con un motore principale: il piacere.
È la biografia di Angelica Tiraboschi, nata a Treviglio il 22 novembre 1995 e morta il 29 agosto 2015, a diciannove anni, dopo quattordici mesi di lotta contro un cancro al seno, combattuta con grande fede.
Giovane dalla forte personalità, apparentemente simile a tante sue coetanee, alimenta il rapporto con Dio mediante la preghiera, la meditazione e l’appartenenza al movimento del Rinnovamento nello Spirito. Il progetto di un libro su Angelica prende forma subito dopo la sua morte. Molte persone, affascinate dalla sua vicenda, desiderano conoscerne la storia e come ha fatto a vivere e a morire con intensità disarmante. Il volume riporta le testimonianze e i ricordi di chi l’ha avvicinata e ha potuto constatare il suo abbandono incondizionato alla volontà di Dio. Arricchiscono la pubblicazione riflessioni e preghiere di: don Davide Banzato, cardinal Angelo Comastri, Paolo Curtaz, padre Enzo Fortunato, Tiziana Lupi, Salvatore Martinez, padre Franco Mosconi, monsignor Pierangelo Sequeri.
Cosa possiamo fare noi - cittadini-attivi, consum-attori, società civile - per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Come possono le imprese prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e anche sociali assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi a trecentosessanta gradi: non solo alimenti, acqua ed energia ma anche rifiuti, mobilità e logistica, acquisti e forniture, comunicazione... ? Come potrebbero intervenire le istituzioni internazionali per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali limitate? Andrea Segrè tratteggia in questo libro un orizzonte che porta concretamente alla progressiva riduzione del consumo di risorse naturali e le emissioni nell'ambiente mediante il controllo e la prevenzione delle attività pubbliche e private. Una nuova visione nel rapporto fra ecologia ed economia, dove la seconda - letteralmente "l'amministrazione della casa" è parte integrante della prima: la nostra grande casa, il mondo. Ma anche una vetrina di buone pratiche - in parte già esistenti come il Last Minute Market - che se replicate su scala nazionale ed europea porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale e soprattutto sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell'umanità.
L'amore si impara come qualunque altra cosa nella vita. Non è definibile a parole, è piuttosto un modo di vivere, di essere e di sentirsi vivi. Se si assimila questo concetto nella forma più piena, spiega l'autore, si può alla fine ottenere dalla vita il premio più ambito: quello di essere completamente se stessi. L'arte di amare spiegata in tutti i suoi aspetti fisici e psichici.