
Società intelligente o stupidità di massa? Che forma prenderà il mondo che ci aspetta? Davanti a noi una scelta di civiltà. Dopo la pandemia, la guerra in Europa. I due ultimi shock globali dovrebbero convincerci che la stagione della globalizzazione sta definitivamente tramontando. Siamo ormai oltre la modernità liquida, costretti ad affrontare gli esiti di un virus che non si lascia debellare e allo stesso tempo spinti a ripensare il futuro, nel quadro del paradigma tecnico-scientifico e del delicato processo di costruzione di un nuovo ordine mondiale. L'epoca nuova - quella della supersocietà - è caratterizzata da una vita individuale e collettiva sempre più dipendente dalla tecnologia, dall'intreccio inestricabile tra azione umana ed ecosistema, e dal rapporto sempre più stretto tra soggettività - nelle sue componenti anche psichiche e biologiche - e organizzazione sociale. E domani? Dove ci condurranno sostenibilità e digitalizzazione, i due grandi protagonisti della nostra quotidianità? Verso un mondo distopico, centralizzato e burocratizzato, o verso la società dell'intelligenza diffusa dove la libertà potrà ancora essere l'elemento cardine per tenere insieme sviluppo economico e democrazia?
Come superare la crisi
senza che il tuo lavoro ti rovini la salute.
Il lavoro è ancora un mezzo o sta diventando la nostra fine?
Lo stress da Lavoro:
- colpisce il 28 per cento delle persone
- è un fattore di rischio cardiovascolare
- causa almeno il 50 per cento delle assenze in ufficio
- costa all’unione europea 20 miliardi di euro l’anno
Oggi possiamo quantificare lo stress con criteri scientifici, isolare i sintomi e curarlo.
Questo libro racconta come.
Il lavoro non deve per forza fare male alla salute. Ma spesso lo fa: è tra le principali cause di stress, per di più sempre a rischio di acutizzarsi per via di eventi imprevedibili: un giro di vite che trasforma l’ufficio in una trincea, tagli al personale, invidie e pettegolezzi fra colleghi. E noi rimaniamo impotenti, come chi rientra a casa e scopre che gli hanno svaligiato l’appartamento: un grandissimo disordine, la sensazione di aver perso il controllo del proprio ambiente, l’organismo che si ribella con tachicardie, insonnie, gastriti. Che fare? Da dove cominciare per ripristinare la serenità? Per spiegarlo, questo libro entra nelle vite di alcuni “impiegati modello” che sono nel bel mezzo di una situazione simile. Chiara, che investe tutto sulla carriera ed è colta da intensi attacchi di panico. Gigliola, che dopo una vita a barcamenarsi tra lavoro e famiglia rischia di scoppiare tra i problemi della figlia e la pressione in ufficio. Sergio, che coi suoi quarant’anni di onorato servizio teme di essere scavalcato dal primo giovanotto di passaggio. E altri, a vari gradi di stress: capi compresi. Finché per fortuna in azienda arriva un’esperta in dipendenti e manager esasperati.
Daniela Lucini ci guida in un percorso di gestione dello stress lavorativo con un libro insolito: si segue come una fiction ed è utile come un manuale di pronto intervento. Grazie a Lorenzo, Chiara, Gigliola, Maurizio, Sergio, al racconto delle loro reazioni ai problemi, dei loro sintomi e del percorso per riprendere il controllo della situazione, Lucini spiega come valutare il nostro stato di stress e come correre ai ripari, evitando che la crisi, e le sue conseguenze sul nostro lavoro, inghiottano la nostra vita.
All'interno del complesso, incerto e contrastato scenario economico e politico attuale, il libro analizza il fenomeno del suprematismo e del terrorismo bianco che investe tutti i paesi occidentali. Vengono accuratamente ricostruite le caratteristiche di questo fenomeno, attraverso l'analisi delle sue basi storiche, economico-politiche, culturali e ideologiche, delle narrazioni retoriche delle forze politiche conservatrici e di destra, delle trasformazioni indotte dal neoliberismo. Ne emerge un mondo apocalittico e dispotico che affonda le proprie secolari radici nel colonialismo e nella nascita del capitalismo. D'altro canto, il suprematismo bianco è insito nella costituzione e nelle politiche dell'
immigrazione degli Stati Uniti, "faro della democrazia globale". Se negli anni Sessanta i movimenti sociali per i diritti civili hanno messo in discussione questo carattere fondativo della società americana, forme di razzismo e suprematismo continuano a essere istituzionalizzate nelle politiche del welfare e della sicurezza interna, in un mondo sempre più paranoico e classista.
Mi chiamo Stella, ho 22 anni e sono disabile dalla nascita per problemi alle gambe. Due anni fa in corso all’ennesimo ricovero in ospedale, il più lungo da quando sono nata, ho conosciuto un ambiente nuovo e alcune persone che mi hanno iniziato ad un percorso di crescita e sviluppo interiore ancora in corso.
In quel momento è nato in me un bisogno irresistibile di dare una forma ai miei sentimenti, a quello che stavo vivendo. Da qui crebbe in me la passione per la poesia, con la speranza di toccare i cuori non solamente delle persone che mi sono state accanto durante l’elaborazione dei versi e di me stessa, ma le anime di chiunque abbia una mente aperta e un cuore pronto a ricevere le emozioni più diverse e profonde per sentirle dentro e riempirsene.
"Una sveglia, una chiamata a raccolta. Nascono così queste pagine, un appello per chi nel mondo vorrà ascoltare". Piero Bassetti, politico di lungo corso e protagonista della vita culturale e istituzionale del nostro Paese, lancia un messaggio rivolto ai milioni di persone nel mondo che chiama "italici". Molto più numerosi di quelli che definiamo italiani, gli italici costituiscono una comunità fondata sulla condivisione di valori, interessi ed esperienze, che l'autore esorta a divenire consapevole delle proprie potenzialità. Il mondo di oggi è glocal: ciò vuol dire che sempre di più in futuro sarà il rapporto tra la dimensione globale e quella locale degli eventi a fare la differenza. Per questo è essenziale il riferimento a una presenza valoriale e culturale che trascenda la dimensione nazionale e che l'autore presenta nei suoi tratti essenziali. Nata come intuizione, l'"italicità" si è nel tempo sostanziata di molti elementi: esperienze dirette, elaborazioni teoriche maturate dall'incontro con grandi pensatori e dalla ricerca sul campo. Una ricchezza di spunti che mira a individuare ciò che lega gli italici, per favorirne sempre più il processo di aggregazione in una world community. Il punto di partenza è il mondo degli affari, non solo perché è nelle camere di commercio che questa ricerca ha preso avvio, ma perché è inizialmente nel business che si incarnano valori e interessi.
"Non sappiamo che cosa ci sta accadendo, ed è precisamente questo che ci sta accadendo." La celebre frase di José Ortega y Gasset, posta da Edgar Morin a epigrafe di questo pamphlet, vale a maggior ragione per il nostro tempo. La nostra miopia nella comprensione del presente dipende da una crisi del pensiero? O da una sorta di sonnambulismo generalizzato? In questo nuovo saggio, il grande filosofo francese sottolinea la necessità di trovare una bussola per orientarsi nell'oceano dell'incertezza in cui siamo dispersi. Una bussola che ci aiuti a comprendere la storia che stiamo vivendo, dalla marea di estrema destra dilagante in Europa alla crisi economica, fino al degrado ambientale del nostro pianeta. Grazie alle riflessioni del filosofo planetario, incalzati dalle sue domande possiamo tentare di comprendere come il mondo si sta trasformando e accogliere la sfida senza precedenti che siamo chiamati ad affrontare. Dunque... svegliamoci!
Svenimenti è un’indagine sulla perdita dei sensi, sull’universo delle mancanze. Svenire alla vista di un ago, svenire per una posizione eretta tenuta troppo a lungo, svenire a causa di un film impressionante. Ma anche essere costretti a venir meno. E cosa succede quando ci si ritira, naturalmente o non, in uno stato d’incoscienza?
Qual è la condizione dell’uomo nel sonno? E quella sperimentata durante un’anestesia, o dopo essersi iniettato cocaina in vena?
Ci sono risposte scientifiche a questi quesiti e ci sono letture degli stessi quesiti e delle relative risposte che nascono dalla riflessione e dalla vena narrativa di uno scrittore. Come succede nei tredici racconti di Albinati, a tratti saggistici, a tratti poetici, sempre affabulatori. Dalle sedute di rebirthing (oggetto di più racconti), in cui lo stato d’incoscienza del paziente si trasforma in generatore d’immagini così vive da far dubitare dell’incoscienza stessa, agli appunti freudiani sui casi di svenimento in quattro donne afflitte da isteria; dall’anestesia come bardo (stato intermedio, secondo un trattato buddista, prima che l’anima trovi la sua strada), alle situazioni in cui si parla di simulazione dello svenimento e fino alle lacrime faticose e liberatorie, indotte dagli accordi ipnotizzanti di una canzone: tutto è per l’autore materia narrativa.
Una fragilità originaria è presente nel corpo, nella carne di una persona, che proprio in quella mancanza, in quella perdita scopre una fonte di rivelazione e di sconosciuta energia. Albinati scandaglia coscienza e incoscienza, le interroga, ne evidenzia confini, misteri e contraddizioni, illumina il più possibile le zone oscure che esistono nel silenzio della fissità e del venir meno.
Il ritmo della scrittura è modulato su una bassa frequenza che, eccetto brevi passaggi, accompagna il lettore in una lettura fluida, armonica, consonante pur nella alternanza dei registri; la lingua puntuale e virtuosa connota i diversi brani e li accomuna in un percorso narrativo originale, che partendo dai particolari, dalle esperienze personali, dai racconti degli amici o da libri e film, attraversa la vita, il sogno, il cinema e la letteratura.
Mi interessano le condizioni di parziale visibilità e ascolto. Lo svenimento a prima vista è una perdita, una riduzione delle proprie facoltà, una mutilazione psichica… eppure, il desiderio parte sempre da una mancanza, o sviamento. Da una dispersione che impedisce l’approccio
pieno, padronale, il comando delle operazioni. Edoardo Albinati
“Sullo svenimento aleggia sempre il sospetto della simulazione. Non è semplice verificare se una persona ha realmente perso i sensi o stia fingendo: in che misura i suoi sintomi siano obiettivi: del resto, le ragioni che causano un collasso sono le stesse che istigano a fingerlo. Premesse e risultato sono validi nell'uno e nell'altro caso. La persona priva di sensi attira l'attenzione su di sè, o si cancella dalla scena, si cava d'impaccio, sottraendosi alle richieste e alle situazioni sgradevoli, ispira affetto, pietà, intenerimento, attrazione fisica, esige e ottiene aiuto".
EDOARDO ALBINATI è nato a Roma nel 1956. Ha pubblicato una raccolta di racconti, Arabeschi della vita morale (Longanesi 1988), e diversi libri di narrativa e di poesia, Il polacco lavatore di vetri (Longanesi 1989, nuova edizione Oscar Mondadori 1998), da cui è stato tratto il film omonimo di Peter Del Monte, Orti di guerra (Fazi 1997), Elegie e proverbi (Mondadori 1989), La comunione dei beni (Giunti 1995), Maggio Selvaggio (Mondadori 1999), 19 (Mondadori 2000), Sintassi italiana (Guanda 2001), Il ritorno. Diario di una missione in Afghanistan (Mondadori 2002). Con Svenimenti (Einaudi 2004), ha vinto il Premio Viareggio. Con Fandango Libri ha pubblicato Tuttalpiù muoio (2006) insieme a Filippo Timi, Orti di guerra (2007) e Guerra alla Tristezza! (2009).
Fa scandalo una donna vestita da uomo? Oggi forse no, almeno in Occidente, ma fino a quarant'anni fa era impensabile. Valeria Palumbo ripercorre la storia delle donne che in tutti i secoli, in tutte le culture, hanno assunto abiti maschili per conquistare un'indipendenza altrimenti irraggiungibile. Donne che si sono abbigliate da marinaio, da frate, da soldato, che si sono fatte passare per dottore, re, esploratore, bandito, semplicemente per navigare, viaggiare, combattere, studiare, scoprire. E ancora oggi molte ragazze in Arabia Saudita, Iran e Afghanistan si travestono per poter andare a lavorare. Il libro si propone come un saggio sulla libertà, o sull'aspirazione alla libertà.
Siamo dei malinconici o dei flemmatici, dei sanguigni o apparteniamo alla categoria dei collerici? A quali di queste personalità assomiglia di più la nostra? Questo libro presenta test, consigli e aneddoti per scoprire il nostro profilo personale.
Sviluppare le relazioni e instaurare rapporti veri e duraturi con gli altri richiede metodi di apprendimento appropriati, soprattutto in soggetti con disturbi autistici. Quest'opera nasce con il preciso intento di aiutare bambini, adolescenti e adulti affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo, autismo e sindrome di Asperger a sviluppare e a potenziare abilità fondamentali come la relazione in ambito sociale, la regolazione del comportamento, la reciprocità nella conversazione e la sincronia delle azioni. Il percorso proposto è articolato in sei livelli, suddivisi in due volumi: il primo dedicato ai bambini piccoli, il secondo rivolto a bambini più grandi, adolescenti e adulti.
Sviluppare le relazioni e instaurare rapporti veri e duraturi con gli altri richiede percorsi e attività di apprendimento appropriati, soprattutto in soggetti con disturbi autistici. Quest'opera si struttura in due volumi e nasce con l'intento di aiutare bambini, adolescenti e adulti affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo, autismo e sindrome di Asperger a sviluppare e potenziare abilità fondamentali come la relazione in ambito sociale, la regolazione del comportamento, la reciprocità nella conversazione e la sincronia nelle azioni. In questo volume, pensato per bambini già abbastanza grandi, adolescenti e adulti, sono state raccolte più di 150 attività che si distribuiscono sull'intero arco dello sviluppo sociale ed emotivo.
Recenti indagini epidemiologiche segnalano la relazione tra l’esperienza di traumi psicologici nell’infanzia e diversi disturbi psicopatologici nell’età adulta, caratterizzati soprattutto da processi mentali dissociativi.
Il volume descrive in dettaglio e con numerosi esempi clinici i differenti sintomi con cui i processi dissociativi possono manifestarsi e tratta diffusamente le linee guida che devono ispirare la psicoterapia di tutti i disturbi riconducibili allo sviluppo della personalità in contesti relazionali traumatici.
Giovanni Liotti, psichiatra e psicoterapeuta, è stato presidente della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Le opere della coscienza (2001) e I sistemi motivazionali nel dialogo clinico (2008).
Benedetto Farina, psichiatra e psicoterapeuta, insegna Psichiatria e Psicopatologia del comportamento all’Università Europea di Roma. Ha curato, con G. Liotti e A. Rainone, Due terapeuti per un paziente (Laterza, 2005).