
"I "Saggi di linguistica generale" mostrano le forti connessioni tra ambiti di ricerca apparentemente lontani. Si veda per esempio come i principi della metafora e della metonimia, prima di essere portati nell'ambito critico, servano ad illustrare fenomeni dell'apprendimento della lingua e dell'afasia; e come viceversa la funzione poetica venga instillata nel pieno degli elementi basilari della comunicazione linguistica. Jakobson è stato probabilmente il principale promotore dei movimenti strutturalista e semiologico; ma a prescindere dalle etichette, è un linguista che ha rinnovato, oltre che la sua disciplina, gli studi di poetica e dato un originalissimo apporto ai metodi della critica letteraria." (Cesare Segre)
Londra 1928: a Bertrand Russell, matematico e filosofo di fama, il suo pacifismo incondizionato è già costato sei mesi di carcere e la cattedra al Trinity College. Eppure, Russell non si dà per vinto e pubblica i Saggi scettici. In diciassette brevi trattazioni passa in rassegna i miti e le credenze «intoccabili» della società occidentale – la psicoanalisi, la teoria della relatività, il declino della scienza, la guerra come garanzia di benessere, le briciole della libertà individuale, il monopolio dell’informazione e i principi dell’educazione tradizionale – professando l’unica fede che «potrà lacerare i veli che ci nascondono ogni verità» e trasformare «la nostra Terra in un Paradiso»: lo scetticismo. Una ricetta per la felicità che nella sua previsione di un futuro dilaniato dalle guerre di religione e destabilizzato dai capricci dell’economia si rivela straordinariamente attuale.
"Questa raccolta di saggi sulla scienza politica in Italia apparve la prima volta nel 1969... Fu ristampata due volte, senza variazioni, nel 1971 e nel 1977, come testo universitario... Da allora sono passati quasi vent'anni. Ma l'interesse degli studiosi per l'opera di Pareto e di Mosca, e in genere per la teoria delle élites, non è mai venuto meno. La presente edizione comprende due miei nuovi scritti su Pareto, un nuovo saggio su Mosca, una relazione congressuale sulla storia della scienza politica in Italia, e un frammento inedito sull'operetta d'ispirazione moschiana,'Essenza della politica'(1946), dello storico Gabriele Pepe." (Dalla prefazione alla nuova edizione di Norberto Bobbio)
Portando avanti il progetto della « Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante (NECOD) », concepito come massimo omaggio al Poeta nel Settimo Centenario della sua morte (1321-2021), il Centro Pio Rajna offre una nuova anticipazione del lavoro in corso per l'opera maggiore. È appena il caso di ricordare che il disegno generale dell'impresa venne illustrato in un ampio saggio di Enrico Malato, che ne approfondiva le ragioni e le modalità di attuazione: Per una nuova edizione commentata delle Opere di Dante (in « Rivista di studi danteschi », a. iv 2004, fasc. i pp. 3-160, poi in vol., 1° di questi « Quaderni », 2004, 20162, con una Postfaz.); seguíto poco dopo da uno specimen illustrativo proprio dell'edizione della Divina Commedia, per la quale si prometteva un testo interamente riveduto - assumendo a fondamento quello dell'edizione Petrocchi (1966-'68) - e un apparato esegetico pensato e attuato con criteri nuovi rispetto a quelli tradizionali: Saggio di una nuova edizione commentata delle opere di Dante. 1. Il canto i dell' 'Inferno' (in « Rivista di studi danteschi », a. vii 2007, fasc. i pp. 3-72, poi in vol., 3° di questi « Quaderni », 2007). Negli anni successivi, mentre la NECOD iniziava (nel 2012) e portava avanti le sue pubblicazioni (ad oggi sono usciti 8 dei 15 tomi complessivi previsti, un 9° è in corso di stampa, gli altri avviati al traguardo), il Curatore dell'edizione della Divina Commedia ha pubblicato altri "saggi" del lavoro in corso, per informazione degli avanzamenti e dei risultati via via conseguiti. Basti ricordare un contributo illustrativo del testo riveduto del poema: Per una nuova edizione commentata della 'Divina Commedia' (in «Rivista di studi danteschi», a. xvii 2017, fasc. ii pp. 235-300, a. xviii 2018, fasc. i pp. 3-132, poi in vol., 9° di questi « Quaderni », 2018), con l'anticipazione del nuovo testo e analitica giustificazione di ogni intervento innovativo (in sostanza, l'Apparato critico della nuova edizione NECOD); quindi, una edizione integrale del poema in un volume della collana «I Diamanti», con il nuovo testo di cui sopra e un commento essenziale a piè di pagina, quale gli spazi del formato ridotto hanno consentito, integrato però da un Dizionario della 'Divina Commedia', che dà corpo a un secondo volume collegato al primo, proposto come strumento utile alla ricerca e al rapido approfondimento di nodi più e meno problematici. Avvicinandosi tuttavia la scadenza del Settecentenario dantesco (settembre 2021) - quando sarà data una congrua anticipazione del lavoro definitivo - è sembrato opportuno esibire un secondo specimen, in funzione non più tanto di prospettiva di un progetto, quanto di documentazione di un processo esecutivo avanzato, ma tuttora in corso di attuazione. Si è scelto il canto x dell'Inferno perché nella "rilettura" complessiva dell'opera somma di Dante è stato focalizzato come uno snodo cruciale di un messaggio poetico che si sa bene estremamente complesso, non meno che affascinante, e tuttavia allo scavo esegetico si rivela portatore di ulteriori spazi di indagine, capaci di nuove comunicazioni e nuove straordinarie emozioni ai suoi lettori. Il lavoro, compiutamente definito nelle strutture fondamentali e in tutte le articolazioni particolari, è ancora in itinere. Si confida che l'anticipazione ulteriore che se ne offre giovi a rendere più agevole il percorso che resta.
"Qual era lo scopo di Sylos Labini nel distinguere diverse classi sociali? Era uno scopo politico: capire come le persone si sarebbero comportate politicamente, non tanto nel voto, quanto nella costruzione di una società moderna". (Innocenzo Cipolletta) Con due scritti di Innocenzo Cipolletta e Ilvo Diamanti.
La psicosintesi differenziale è un percorso di autoconoscenza ideata da Roberto Assagioli. Una via praticabile da tutti, con spirito libero da preconcetti e ideologie per aiutare a rispondere alle fatidiche domande: chi sono? da dove vengo? dove vado?
"Quando incontro i ragazzi dico sempre loro di non fidarsi di chi dice: "Il futuro è vostro" e di rispondere: "Il presente è nostro, non il futuro". Chi educa ha il compito di insegnare ai giovani la parola per difendersi e per difendere. Per essere subito in scena, protagonisti, seminatori di creatività. Quando Mattia era ancora mio alunno, un giorno mi chiese: "Maestro perché non scriviamo un libro anche io e te?", ho risposto con un "sì" dettato dalla sana incoscienza di chi ama l'avventura, ma con la certezza che avrei fatto solo il mio dovere: dare spazio a un ragazzo, prestare la mia penna al suo desiderio di esserci. Mattia ha alzato la mano per dire la sua e ha trovato chi gli ha dato la parola. Nulla di più. Insieme abbiamo fatto un viaggio che è durato quasi un anno. I nostri dialoghi si sono trasformati in un laboratorio di scrittura; passeggiate, mail, sms, lettere, cartoline, telefonate... Abbiamo usato tutti i mezzi possibili per confrontarci. Provate a parlare "sul serio" con un ragazzo, come ho avuto la fortuna di fare io con Mattia: vi servirà a fermarvi, a cercare la via nel labirinto dei sentimenti che non conoscono più la strada giusta. A me è successo così" (Alex)
SAIGON E COSÌ SIA, dal titolo di un famoso articolo di Oriana Fallaci pubblicato da “L’Europeo” nel maggio 1975, raccoglie per la prima volta in volume i reportage dal Vietnam del Nord e dalla Cambogia (1969-1970), alcune celebri interviste ai protagonisti di quel conflitto e lo straordinario resoconto della caduta di Saigon. Come scrive Ferruccio de Bortoli nella Prefazione, “è l’ideale continuazione di Niente e così sia, un diario preciso, un racconto fedele. Che comincia con una delusione, cocente. Con la sensazione, dolorosa (quando Oriana sbarca ad Hanoi), che quel Paese avvolto in ‘un silenzio disumano’ fosse molto diverso dall’immagine eroica e antimperialista che ne aveva gran parte dell’Occidente, e che aveva sedotto anche lei”. Quest’opera molto attesa, alla cui preparazione la Fallaci aveva messo mano più volte, ancora nei mesi precedenti la sua scomparsa, completa l’eccezionale testimonianza della guerra nel Sud-Est asiatico. “Gli elementari diritti delle creature sono infranti sia a Saigon che ad Hanoi, da nessuna parte della barricata v’è la risposta alle nostre speranze.” È il governo comunista di Ho Chi Minh a invitare Oriana, nel 1969, dopo i reportage dal Vietnam del Sud pubblicati da “L’Europeo” e tradotti nel mondo intero. La Fallaci incontra il generale Giap, parla con le giovani donne impegnate nella difesa antiaerea, intervista due prigionieri americani. Così come nel Sud aveva condannato la politica estera della Casa Bianca, qui sarà la prima a esprimere posizioni critiche su un regime immobile, cupo, “chiuso a chiave in una muraglia ideologica”. Quando la guerra si sposta in Cambogia, dopo aver registrato i travagli dell’opinione pubblica negli Stati Uniti e gli inutili sforzi del processo di pace, Oriana raggiunge Phnom Penh per raccontare i Khmer rossi e il corrotto e astutissimo re Sihanouk. Infine, torna a Saigon per documentare l’avanzata di nordvietnamiti e vietcong: “… gli angeli vendicatori giungeranno tra poco, con la loro voce di gelo, i loro occhi di marmo, la loro spietata incorruttibilità, a dare una bella ripulita e a punire. È davvero la fine”. Pagine uniche che mantengono a distanza di anni e manterranno nel tempo la loro profonda umanità, parole che condannano ogni forma di guerra, rivelando una volta ancora il coraggio delle idee e la forza della verità.
Oriana Fallaci (1929-2006), fiorentina, è stata definita “uno degli autori più letti ed amati del mondo” dal rettore del Columbia College of Chicago che le ha conferito la laurea ad honorem in letteratura. Ha intervistato i grandi della Terra e come corrispondente di guerra ha seguito i conflitti più importanti del nostro tempo, dal Vietnam al Medio Oriente. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Nel 2008 Rizzoli ha pubblicato il suo romanzo postumo Un cappello pieno di ciliege (BUR 2009) e nel 2009 l’inedito Intervista con il Potere. Il piano di pubblicazione della nuova collana BUR delle Opere di Oriana Fallaci comprende le riedizioni di: I sette peccati di Hollywood (1958), Il sesso inutile (1961), Penelope alla guerra (1962), Gli antipatici (1963), Se il Sole muore (1965), Niente e così sia (1969), Quel giorno sulla Luna (1970), Inter vista con la storia (1974), Lettera a un bambino mai nato (1975) sia in volume sia nella forma dell’audio libro registrato nel 1993, Un uomo (1979), Insciallah (1990) e la Trilogia composta da La Rabbia e l’Orgoglio (2001), La Forza della Ragione (2004) e Oriana Fallaci intervista sé stessa — L’Apocalisse (2004). Ogni volume è presentato con una nuova Prefazione.
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