
Commento su: Orientamenti per l'utilizzo delle competenze psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al Sacerdozio. In questo volume troviamo gli orientamenti delineati nel documento della Congr. Per l'Educazione Cattolica che esprimono una chiara consapevolezza della responsabilità della Chiesa nel processo di formazione dei futuri presbiteri, individuando opportuni strumenti che possono contribuire ad una formazione umana e cristiana.
Per i giovani che stanno cercando il progetto di Dio sulla loro vita e per
quanti stanno muovendo i primi passi in una scelta vocazionale, la Scrittura
si presenta come un “angelo accompagnatore”, il Libro cui riferirsi per capire la propria vocazione, per approfondire la propria fede, per verificare il
proprio cammino di coerenza con la chiamata ricevuta.
Il presente lavoro intende facilitare l'incontro tra il giovane in ricerca e la
Bibbia, suggerendo alcune attenzioni di metodo e alcune importanti disposizioni di partenza, grazie alla guida esperta dell'autore,impegnato da decenni nella formazione biblica dei giovani in discernimento e formazione vocazionale.
AUTORE
Patrizio Rota Scalabrini, è prete diocesano dal 1976. Ha conseguito il dottorato in
Filosofia all'Università “La Sapienza” di Roma
e la licenza in Scienze bibliche presso il
Pontificio Istituto Biblico. Docente di Esegesi
e Teologia biblica presso la Facoltà Teologica
dell'Italia Settentrionale e presso il Seminario
di Bergamo,è autore di diversi volumetti di
pastorale biblica. Per le Edizioni San Paolo ha
pubblicato:Famiglia e Parola di Dio. Quando si
legge la Bibbia(2003) e Innamorati e fidanzati :
Cammini di autoformazione(2003).
Il volume, attraverso un'armonia a più voci e una serie di documenti inediti, presenta quei percorsi della memoria che ci avvicinano ad una ricca esperienza culturale e religiosa di storia francescana.
Uno studio sul monachesimo orientale.
Un testo sui conventuali riformati italiani (1557-1670) e la loro organizzazione. Origine ed evoluzione di una riforma dei francescani conventuali sorta tra il XVI e il XVII secolo. Sono presentati i documenti su tutti i loro insediamenti e una ricca appendice circa la loro organizzazione.
Storia della Provincia Patavina di Sant'Antonio dei francescani conventuali dagli anni 1952 al 1979.
Pierbattista Pizzaballa cerca di indagare tanti aspetti diversi legati alla storia dei luoghi in cui visse Gesù di Nazareth, mentre Edio Costantini parla dello sport come fattore educativo.
I monasteri esercitano oggi un fascino sorprendente. Dopo l'epoca della loro soppressione sembra diffondersi intorno a essi un crescente interesse che abbraccia ampi strati sociali. Le ragioni di questo interesse sono numerose e molto diverse perchè i monasteri hanno qualcosa da offrire a ognuno. Questo dizionario enciclopedico è il risultato di un processo di raccolta e di ricerca durato un decennio e colma una sensibile lacuna nella letteratura sul manachesimo, tentando per la prima volta di riunire in un libro una selezione di monasteri estesa a livello internazionale...
Il tempo di invernoin cui viviamo chiama la vita consacrata a tornare con coraggio alle radici della propria identità,così come il magistero conciliare le ha indicate: riscoprire di essere un dono dello Spirito attraverso il quale Dio stesso vuole sempre di nuovo rianimare la Chiesa e spingerla nell’avventura della missione.È per questo che la vita consacrata oggi non può che essere un coraggioso laboratorio dello Spiritoe di umanizzazione,in cui sperimentare e testimoniare che è ancora possibile vivere radicalmente il Vangelo nel nostro tempo. Il percorso si articola in quattro tappe: l’assunzione delle sfide del nostro tempo,non casualmente definito invernale;la riaffermazione della vita consacrata come irruzione dello Spirito nella vita della Chiesa;una lettura d’insieme delle varie forme di vita consacrata colte come vero e proprio laboratorio dello Spirito;una presentazione delle possibili sfide antropologichedel nostro tempo,tra le quali emergono con forza quelle della santità e della cultura. “Che cosa vuol dirci il tempo d’inverno in cui ci troviamo a vivere? In una parola,antica ma sempre nuova,è un appello appassionato a tornare all’essenziale della vita cristiana.”
AUTORE
Alessandro Andreini, nato a Firenze nel 1965, è presbitero della Comunità di San Leolino. Laureatosi in Filosofia a Firenze nel 1994,nel 2000 ha conseguito il dottorato con una tesi sul pensiero etico di Bonhoeffer sotto la guida di Bruno Forte,tesi che è stata successivamente pubblicata con il titolo Dietrich Bonhoeffer. L’etica come confessione (Paoline, 2001). Ha svolto gli studi teologici presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale ed è ora docente di Catholicism presso la Gonzaga University di Firenze.La sua ricerca si concentra particolarmente sulla comprensione delle prospettive del concilio Vaticano II.
Carmelo Mezzasalma, nato a Ragusa nel 1945,si è laureato in Filosofia a Firenze.Poeta, saggista e critico letterario, ha pubblicato numerosi studi di letteratura, teologia e musicologia,in varie riviste italiane e straniere,con un attenzione particolare alla mistica carmelitana. Ha fondato e guida la Comunità di San Leolino,che si dedica al dialogo tra fede e cultura, con una riflessione attenta all’esperienza della santità cristiana, promuovendo seminari, convegni e attività culturali presso l’omonima Pieve nel Chianti,in diocesi di Fiesole.È docente di Letteratura poetica e drammatica presso l’Istituto Superiore di Alti Studi Musicali «L. Boccherini» di Lucca.
A più di quattro decenni dalla decisione del Vaticano II di ripristinare l'esercizio permanente del diaconato nella Chiesa latina, la sua ricezione, ancora in corso, permette di coglierne l'originalità in rapporto al ministero sacerdotale del vescovo e dei presbiteri e nel contempo i rischi della sua attuazione nelle circostanze presenti della vita della Chiesa.
La modalità in cui esercitare il diaconato è multiforme: ci sono i «samaritani», impegnati soprattutto nel servizio caritativo e umanitario; i «profeti», attivi nel proprio ambiente professionale, socioculturale o associativo; i «pastori», che esercitano un incarico ecclesiale al servizio delle comunità e delle parrocchie. Queste diverse forme si dispiegano tuttavia tra due poli estremi: la supplenza presbiterale, sempre a rischio di fare del diacono un 'sub-prete', e la supplenza apostolica, che rischia invece di fare del diacono un 'super-laico'.
Il diaconato permanente è quindi una novità che fatica a esprimersi nella sua originalità di ministero ordinato. In tale prospettiva il volume intende contribuire all'elaborazione di una teologia del diaconato, muovendosi tra teologia speculativa, pastorale e spiritualità, elementi di diritto canonico e perfino di sociologia delle organizzazioni.
La cultura contemporanea è incentrata sull'individuo e i suoi bisogni, mentre il cristianesimo è essenzialmente relazione con Dio e relazione con il prossimo. Anche la vita consacrata si trova dunque ad affrontare la sfida dell'individualismo imperante. Una formazione seria chiede alle religiose e ai religiosi di misurarsi sul proprio bisogno di relazione e sui modi in cui esso si concretizza.
I vari contributi offerti dal volume trattano il tema sotto diversi profili - filosofico, teologico, pedagogico, socio-pastorale, spirituale - riconducendolo a unità vera e offrendo ai lettori nozioni teoriche e piste concrete per una relazione costruttiva e maturante.
Che cosa è il noviziato e come può essere presentato alle nuove generazioni che si affacciano alla vita religiosa? È un tempo di ‘prova’ o di messa alla prova? È un tempo ‘iniziatico’, dunque ‘misterioso’ e ‘sacro’ che toglie alle persone la possibilità del contatto con la vita e il mondo per una esperienza di full immersion nella vita consacrata alla sola presenza di Dio? Ha ancora senso riproporre oggi tale esperienza che, agli occhi di una cultura laica e laicista, è vista come una sorta di mistica trasformazione delle personalità plasmate in modo da perdere ogni colore identitario? Cosa può significare realmente l’iniziazione alla quale il noviziato intende accompagnare la persona perché scelga in maniera decisiva di seguire Gesù nella professione dei consigli evangelici?
È attorno a questi interrogativi che è stato progettato un percorso di formazione per maestre di noviziato delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nell’intento di ripensare la formazione e di ri-progettare, a partire dai nuovi e variegati contesti culturali, dei percorsi formativi ‘inculturati’.
Il focus di tutti i diversi contributi presenti nel volume è sul noviziato e sui modelli di formazione che lo strutturano come tappa di un processo formativo più ampio e come ‘luogo-spazio-temporale’ che consente l’attivazione di processi di crescita vocazionale.
Sullo sfondo l’istanza prioritaria di una responsabilità condivisa, l’urgenza di uscire da una privatizzazione o individualizzazione eccessiva della formazione che rischia di scadere in un protagonismo autoreferenziale.
La formazione è una questione profondamente relazionale e comunitaria: ben venga allora la tipica e carismatica pedagogia d’ambiente che ha caratterizzato le comunità formative delle origini.