Il volume, in modo rigoroso e accattivante, approfondisce il senso dell'esperienza religiosa dei popoli, anzitutto a partire da quel patrimonio insuperabile che è dato dalle preghiere: "pietre preziose" e diamanti sulla via della considerazione religiosa dei popoli. Poi il libro si attesta sull'esperienza religiosa dei grandi autori (Schleiermacher, James, Otto), criticando invece i suoi facili detrattori d'indirizzo positivistico. E, come esemplificazione del senso religioso dei popoli, l'autore porta il discorso sui "nomi di Dio" e in particolare sulla relazione "Dio/cielo" per creare una prima fenomenologia. La fenomenologia storico-descrittiva si arricchisce sempre più, fino a creare un'architettura del senso religioso a partire dalle divinità di riferimento. Alla riflessione filosofica basata su Husserl e su Heidegger, che crea un implemento essenziale al valore dell'esperienza religiosa attraverso un fondamento fenomenologico insuperabile, segue la "messa in elenco" delle obiezioni cognitivistiche e neuro-scientifiche che oggi hanno fin troppa audience.
L'Autore approfondisce i nostri rapporti con gli altri, e soprattutto l'amore di carità come indispensabile fondamento della convivenza civile alla luce di alcune encicliche di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, degli interventi della Commissione Teologica Internazionale.
L'opera affronta alcuni aspetti del nostro rapporto con le persone con disabilità mentale. Con presentazione di Massimo Reichlin.
Si può amare Dio e fare i soldi? A prima vista si direbbe di no. Più facile che un cammello passi dalla cruna dell'ago... Eppure le riflessioni contenute in questo libro, frutto dell'esperienza di vita dell'autore, mostrano che può esistere una via morale all'economia. Le massime e i pensieri raccolti nel volume nascono dall'analisi dell'uomo e dei meccanismi che guidano il suo agire economico e sociale, ma anche dalla meditazione della Parola di Dio e da un grande amore per la Chiesa e i fratelli. E dimostrano che quando l'economia non è intesa come scienza esatta che piega a sé la natura ma come strumento di produzione del Bene allora essa diventa anche "divina", in grado cioè di condurre l'uomo alla realizzazione della sua felicità piena, che è maggior benessere per tutti sulla Terra e salvezza per ciascuno nell'eternità.
Bisogna distinguere, nel matrimonio cristiano, "ciò che non muore, e ciò che può morire". Per farlo occorre salvaguardare la tradizione con una coraggiosa riformulazione della dottrina della indissolubilità, che salvi la sostanza del depositum fidei, ma ne modifichi la disciplina. Papa Francesco ha dichiarato di volere una pastorale matrimoniale "intelligente, coraggiosa, piena d'amore". La relazione di W. Kasper al Concistoro ha impostato seriamente una risposta per l'accesso alla confessione e alla comunione dei fedeli divorziati risposati. Rimane la esigenza di un diverso riconoscimento delle nuove unioni, che non sia in contraddizione con la parola di Dio.
In un'epoca in cui la religione è tornata a influire fortemente sulle scelte morali e politiche, è possibile pensare a un sentimento religioso staccato dalla fede in questo o quel dio? Diversamente da quanto predicano fedeli dottrinari e atei zelanti, siamo tutti credenti, se credere significa coltivare l'ansia e la meraviglia della scoperta. Per Dworkin, come per Einstein, nella religione si esprime infatti il senso del mistero, del bello e del sublime che ci pervade di fronte all'universo. Né riscossa dogmatica né intransigenza razionalistica: ciò che queste pagine contengono è un'idea di divino come dimensione della ricerca umana, e come senso di infinito che trae nutrimento dalla conoscenza. Presentazione di Salvatore Veca.
La ricerca e il recupero della dimensione femminile in un viaggio tra le culture e le tradizioni religiose, questo è l'orizzonte del testo, frutto di un lavoro di équipe. Le dinamiche corporee - femminili come maschili - vengono svelate sia nella loro componente materiale che in quella spirituale tramite una duplice lettura, storico-sociale ed esoterica, ma sempre in ottica interculturale. I lettori vengono così accompagnati in un percorso attraverso le più diverse tradizioni (ebraiche e semitiche, islamiche e cristiane, orientali e andine), per approdare ad una proposta di guarigione - personale e globale - mediante una pluralità di piste suggerite. Il libro è uno strumento di meditazione ma anche di comprensione di sé per oltrepassare i tabù e superare le polarità contrapposte. Con testi di: Roberta Arinci, Gabriella Campioni, Silvia De Todaro, Mariapia Quintavalla, Sonia Scarpante.
Di Berlusconi conosce tutto: i segreti professionali, il carattere, le passioni, le debolezze. Lo ha visto in famiglia, forte e positivo sul lavoro, fantasioso e incontenibile in politica, ma anche fragile e impaurito di fronte ai ricatti. Ora, per la prima volta, Vittorio Dotti, suo avvocato e stretto collaboratore, lo racconta ricostruendo un pezzo fondamentale della sua storia: dal 1980 al 1996, l'anno delle dimissioni di Dotti da capogruppo di Forza Italia alla Camera e della fine dei loro rapporti. Dalla Milano da bere di Craxi e Pillitteri alla fine della Prima repubblica e l'inizio della nuova. Un cambiamento epocale. Dalle acquisizioni della Standa e Mediolanum a quella clamorosa del Milan (dopo averci provato con l'Inter), al boom televisivo del Biscione con la felice espansione in Spagna e gli insuccessi in Francia e in Germania e l'avventurosa e impensabile esportazione della pubblicità tv in Russia negli anni della Perestrojka. Attraverso aneddoti, ricordi, rivelazioni, ecco i particolari di questo incredibile e italianissimo copione teatrale che a poco a poco ha costretto personaggi come Dotti a un progressivo allontanamento.
Questa raccolta di saggi, esposti in occasione del II Convegno Nazionale dell'Associazione Cattolici Vegetariani che si è svolto a maggio 2012, pur affrontando un tema per nulla inedito, ha comunque qualcosa di originale: è la prima riflessione specifica in Italia sorta in ambito cattolico.
Nel gesto di affetto di Maria verso Gesù nell'orto dopo la resurrezione, come nel profumo versato prima della passione c'è tutto l'amore per l'umanità di Gesù che contiene anche la sua divinità, un po' come in questo libro dove si affaccia anche più di una volta anche il problema del rapporto tra fede e ragione. I due termini, non in contrasto secondo l'insegnamento della Chiesa cattolica, sono considerati da molti come inconciliabili. Sui fuochi accesi periodicamente in uno scontro che si alimenta di equivoci e disinformazioni, queste pagine possono scendere come una brezza rasserenante. Se accadrà, il merito non è di chi ha steso queste riflessioni, ma di Gesù di Nazaret, sicuro amico della ragione e maestro di piena umanità.
Che il Mistero si affacci così prepotentemente e chiaramente là dove non ce lo saremmo mai aspettato, sembra una sorpresa strepitosa che ci dovrebbe far sussultare di gioia. Per due motivi. Primo, perché è la riprova che davvero l'uomo è Mistero, Infinito. È la riprova che l'uomo, ogni uomo, è un miracolo, è epifania dell'Infinito. È la riprova che il trascendente abita le nostre case, le nostre strade, le nostre relazioni, il nostro quotidiano, le nostre gioie, i nostri dolori, perfino la banalità del nostro quotidiano. Secondo motivo di gioia è che ci riscopriamo così tutti più vicini fra noi, più di quanto non crediamo. Non ci sono barriere, se non quelle costruite dalla nostra superficialità. Se avessimo un po' più di pazienza e di attenzione gli uni verso gli altri, ci accorgeremmo di quanto siamo profondamente convergenti come esseri umani, di quanto, per certi aspetti, oserei dire, siamo uguali. Siamo tutti abitati dall'Infinito, in tutti è presente, più o meno chiaramente, la sua orma.
Il terzo volume presenta fra Pierre Benoit, esegeta e professore all'Ecole biblique et archéologique française di Gerusalemme, precursore nella riflessione biblica sull'Ispirazione e sulla Chiesa.