
Gesù è sempre stato perseguitato, dalla sua nascita alla sua morte, e così sono sempre stati perseguitati i suoi apostoli e la Chiesa da loro fondata. Oggi la Chiesa è ancora perseguitata in molte parti della terra, ma ancora più spesso i cristiani vengono rigettati ed emarginati nella nostra società che mira ad attutire la coscienza e a far scomparire la verità dall'orizzonte della vita umana. "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi": questa frase di Gesù ci ricorda che la stessa vita del cristiano è da intendersi come sacrificio, offerta e martirio, seguendo la Croce di Cristo e bevendo al calice della sua Passione.
Introduzione Editoriale
Congedare il Messale dei fanciulli e scriverne uno per i giovani? (pag. 2)
Marco Gallo
Studi
In fuga dalla liturgia (pag. 5)
Franco Garelli
Liturgie, giovani e ‘cyber liturgia’ (pag. 10)
Pier Cesare Rivoltella
Il rito: l’avatar di Dio (pag. 16)
Lorenzo Voltolin
Una liturgia giovane: il caso Taizé (pag. 21)
Claudio Monge
Una liturgia con i giovani: il caso GMG (pag. 26)
Ivo Seghedoni
Liturgia senza emozioni? Il caso giovanile (pag. 31)
Domenico Cravero
I giovani e l’assemblea liturgica: le difficoltà di partecipazione (pag. 36)
Salvatore Currò
Formazione
Giovani e liturgia: una indagine empirica (pag. 41)
Daniele Piazzi
Giovani e liturgia 1. «Ci vogliono i riti!» (pag. 49)
Marco Di Benedetto
Guida per cantare la messa 1. Il canto d’ingresso (pag. 54)
Elena Massimi
DOWNLOAD
Sussidi e testi
Preghiera a portata di dita. Orientarsi tra le prayer’s App (pag. 61)
Domenico Donatelli
Rubriche Approfondimento
‘Questione liturgica’ e catechesi: l’ ‘inflazione antropologica’ (pag. 66)
Sajan Pindiyan
Cronaca
Una Liturgia viva per una Chiesa viva (pag. 75)
Alessandro Ghersi
Donne e uomini: il servizio nella liturgia (pag. 77)
Introduzione
Editoriale (pag. 11)
Maria Clara Lucchetti Bingemer, Solange Lefebvre, Erik Borgman, Mile Babic
Abstracts (pag. 15)
Tema monografico:
Letteratura, poesia e teologia 1. Teologia e letteratura
1.1 La teologia nel modo in cui viviamo oggi: una teopoetica del life writing (pag. 23)
Heather Walton
1.2 Letteratura: un’importante mediazione ermeneutica per la teologia (pag. 38)
Cecilia Inés Avenatti de Palumbo
1.3 La poetica del silenzio nel Cantico spirituale di san Giovanni della Croce (pag. 49)
Luce López Baralt
1.4 La lettura infinita. Scrittura e interpretazione (pag. 63)
José Tolentino Mendonça
1.5 La teologia di Dante (pag. 74)
Vittorio Montemaggi
1.6 Grammatiche della carne: eros, poesia e corpo in relazione (pag. 86)
Luis Gustavo Meléndez Guerrero
2. Voci dai cinque continenti
2.1 Sguardi teologici nella letteratura latinoamericana (pag. 98)
Carmiña Navia Velasco
2.2 Poetica di sopravvivenza (pag. 105)
Mayra Rivera
2.3 Lo scrittore e Cristo: «La parola è il verbo e il Verbo è Dio» (pag. 114)
Jean-Baptiste Sèbe
2.4 Fare teologia con la letteratura: un tentativo asiatico (pag. 127)
Huang Po Ho
2.5 Teologia e letteratura nella fede cristiana africana. Uditori della Parola in Africa (pag. 135)
Stan Chu Ilo
Forum teologico:
brani teologico-letterari
1. Pedro Casaldáliga, poeta e profeta di speranza (pag. 151)
Emerson Sbardelotti Tavares
2. Una sete infinita: Ernesto Cardenal (pag. 156)
Faustino Teixeira
3. Dietrich Bonhoeffer: la mistica della croce in un mondo divenuto adulto (pag. 160)
Márcio Cappelli, Edson Fernando de Almeida
4. Thomas Merton: fra azione, contemplazione e scrittura (pag. 166)
Marcelo Timotheo da Costa
5. Pierre Teilhard de Chardin e la preghiera al Cristo cosmico. Il primo saggio: La vita cosmica (pag. 170)
Ursula King
6. Adélia Prado: alcune considerazioni sulla sua poetica (pag. 174)
Cleide Maria de Oliveira
Gesù, per il sacramento del Nozze, ha reso capace la coppia
cristiana di diventare segno della sua presenza nel mondo. I
coniugi imparano da Lui ad amare sempre, amare per primi,
amare tutti. Un impegno non facile che domanda apertura
di cuore e generosità. Come imparare l’arte di un amore così
profondo? Come superare le lontananze, le incomprensioni, le difficoltà? l’Autore, con un linguaggio semplice e uno stile da guida spirituale, offre agli sposi risposte concrete per aiutarli a scoprire che la felicità nasce sempre dal diventare dono per l’altro.
Discernimento è un termine che, nel linguaggio teologico
e ascetico, fa riferimento alla possibilità di scoprire quale sia il movente delle nostre azioni. Esercizio conosciuto già nel monachesimo delle origini, ha trovato in sant’Ignazio di Loyola colui che ne ha fatto «la sua scoperta più autentica» (K. Rahner) applicandolo agli Esercizi.
L’Autore si propone di presentare la dottrina certa sul discernimento riportando soprattutto testi biblici, del Magistero ecclesiale e di santi, con la nalità di far capire il signi cato del termine per servirsene in ordine alla ricerca della volontà di Dio.
Suddiviso in cinque parti, il testo si sofferma nelle prime
tre sugli aspetti teorici (presupposti, mezzi e condizioni
del discernimento), mentre le ultime due si avvicinano alla pratica presentando le regole e i metodi. Il volume non è dedicato soltanto agli «addetti ai lavori» (direttori spirituali, guide di esercizi, formatori), ma anche un vasto pubblico può trovare risposte sapienti ed efficaci per l’attività pastorale e formativa.
In questo suo importante lavoro, Kurt Appel elabora una teoria teologica del tempo, mostrandone il ruolo centrale nella concezione di Dio da parte della filosofia speculativa – da Leibniz a Kant, da Hegel all’ultimo Schelling. Il concetto di tempo si mostra così come una chiave decisiva per la comprensione di questi due complessi sistemi di pensiero, la filosofia e la teologia. Il tempo al quale noi normalmente pensiamo, quello lineare e meccanico dell’orologio, scorre uniforme e indefinito, sempre uguale. È un continuum senza qualità di sorta, neutrale e asettico, del tutto indifferente: e pre- tende di dettar legge. Indagando il rapporto esistente fra il tempo della rivelazione (nel paradigma biblico) e il tempo secolarizzato (del paradigma post-moderno), Appel mette in scacco i presupposti di quest’ultimo. Mostra come la concezione del tempo cronologico in eterna espansione sia del tutto insufficiente. E svela come il senso del tempo aperto dalla creazione di Dio e occupato dall’intimità di Dio risieda «nelle infinite costellazioni dell’affezione che fanno il mondo degno di essere vissuto e il regno di Dio ospitale per una creatura realmente finita» (P. Sequeri). L’eternità, in questo scenario, risulta momento di un tempo intrinsecamente liturgico, nel cui passato – aperto e sempre da riscrivere – ci perviene il nome di Dio, e la cui dignità risiede nella vulnerabilità, nell’indisponibilità e nell’apertura dell’essere. Una sorprendente teoria teologica del tempo. Un modo inaspettato di guardare al Dio cristiano che si dona come nostro ospite nel tempo.
KURT APPEL, nato nel 1968, filosofo e teologo, è docente di teologia fondamentale e di filosofia della religione presso l’università di Vienna e direttore della piattaforma di ricerca interdisciplinare «Religion and Tran- sformation in Contemporary European Society». Tiene corsi universitari sia a Milano sia a Trento. In italiano ha pubblicato: Apprezzare la morte. Cristianesimo e nuovo umanesimo (EDB, Bologna 2015).
La celebrazione del sacramento della riconciliazione si colloca all’interno di un rapporto significativo con il Dio di Gesù Cristo.
Il desiderio di vivere un cammino di autentica riconciliazione non può ignorare, poi, l’importanza della durata, del tempo, del radicamento nella nostra esistenza di peccatori perdonati. Qui si possono individuare nuove piste, nuovi stili, oltre la celebrazione episodica frettolosa della penitenza individuale, con il suo ancoraggio allo schema tradizionale dei dieci comandamenti.
Questo sussidio vuole essere un tentativo in questo senso. O re alcune proposte concrete e diversificate per la celebrazione del perdono:
– celebrazioni comunitarie della penitenza;
– celebrazioni nella forma individuale, ma attraverso una proposta a -
data alla responsabilità del penitente;
– percorsi collegati all’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi;
– percorsi penitenziali a tappe, in una sorta di progressione di celebrazioni e di preghiera personale che aiuta a vivere il tempo di Quaresima, accompagnandolo con gesti significativi.
Che senso ha parlare di "riparazione"? L'autore vuole chiarire il Significato di questa espressione, così tipica della spiritualità del Sacro Cuore, tanto da caratterizzarne per secoli il linguaggio e la pratica. Gesù Cristo è l'unico che ha veramente espiato tutte le nostre colpe, e noi tutti viviamo nel Suo perdono: a noi dà, nella grazia dello Spirito Santo, la possibilità di amare Dio e il prossimo, proprio perché Lui ci ha amato per primo. I nostri atti di giustizia, dunque, non ottengono quella misericordia che ci è stata data gratuitamente, ma la rivelano; sono veramente atti umani, interamente nostri, e al tempo stesso dono gratuito di Dio a noi Suoi figli, che siamo stati creati in Cristo Gesù per le opere buone affinché le praticassimo.
Il testo vuole incarnare una possibile mediazione tra universi culturali lontani ed essere una lettura propedeutica per chi intenda addentrarsi nella tematica, lasciando che la fede cristiana s’interroghi liberamente sul ‘gender’. Un approccio sereno e critico sia alla cultura laica di genere – della quale si esaminano i nodi principali – sia a quella cattolica, con l’intento di superare le reciproche diffidenze e cercare insieme una verità umanizzante per tutti. L’obiettivo è gettare delle basi condivisibili su cui costruire una sintesi teologica più ampia. Un testo che, nell’esaminare i nodi teoretici, volge lo sguardo alla recente campagna ‘anti-gender’, cercando di fornire le coordinate utili a svelenire il clima e muoversi al suo interno con padronanza di lessico e concettualità. In questo senso, l’opera vuole essere uno strumento per formatori, pastori e attivisti che vogliano introdursi nella complessità senza scorciatoie, per cogliere la ricchezza del ‘pensiero di genere’: nell’orizzonte della promozione di un benessere comunitario e individuale.
Damiano Migliorini è dottorando in Scienze Umane all’Università di Verona, specializzato in Scienze Religiose, ‘Recognized Visiting Student’ a Oxford nel 2016 e Durham nel 2017. Docente di Filosofia e Storia, Casco Bianco nel 2014, ha pubblicato alcuni contributi teologici e filosofici in riviste scientifiche italiane e internazionali. Tra i suoi testi: L’amore omosessuale. Saggi di psicoanalisi, teologia e pastorale. In dialogo per una nuova sintesi (con B. Brogliato, 2014), Lineamenti di cristeologia (2017), Eternal Immolation (2017), Relations. Ontology and Philosophy of Religion (curato con D. Bertini, Mimesis 2018).
Chiesa latina XII secolo : primo periodo
Volume agile e divulgativo sull'esperienza del sacerdozio: pagine di comunione, magistero di preghiera, gioia di vedere Gesù e annunciarlo al mondo.
Dalla lettura di omelie pronunciate in occasione di particolari celebrazioni, traspaiono la gioia e la logica dell'amore, fondamenti necessari per vivere in modo autentico il ministero sacerdotale: per «essere preti e non fare i preti».
Questo volume, tra i testi più noti fra gli studiosi di patristica, considera l'evoluzione della teoria trinitaria nei primi secoli cristiani, in special modo presso i Padri greci: essa infatti deve la sua origine alle ampie e laboriose ricerche condotte da Prestige sui significati tecnici e correnti, teologici e profani dei termini usuali nella patristica riguardanti la dottrina della Trinità. Attraverso un esame penetrante di parole greche (per esempio theos, oikonomia, logos, prosopon, hypostasis, ousia) e latine (monarchia, dispositio, substantia, persona), l'autore si propone di mettere in evidenza il «valore positivo e permanente dello sviluppo teologico», ritenuto come «un naturale e necessario risultato del pensiero cristiano applicato ai rudimenti della fede». In polemica diretta o indiretta con studiosi illustri come Adolf von Harnack, Prestige propone e discute il problema del rapporto fra mondo ellenistico-romano e mondo cristiano e, più in generale, il problema fra rivelazione divina, ragione umana e ambiente storico.