
Huimanitas è una rivista bimestrale di cultura cattolica fondata nel 1946 e diretta da Ilario Bertoletti.
Nell'età pre-nicena della Chiesa e del pensiero cristiano, Tertulliano svetta, insieme a pochi altri, nell'orizzonte della latinità. Don Samuele Cecotti si concentra sul Tertulliano esegeta autore dell'opera polemica Adversus Marcionem, individua tutte le tipologie sviluppate nel testo tertullianeo e ne offre breve ma efficace trattazione. Tertulliano adotta la lettura tipologica dell'Antico Testamento, valorizza la natura profetica della Scrittura ebraica, si spinge sino alle soglie dell'allegoria per una ragione squisitamente teologica: l'unità dei Testamenti, l'unità della Rivelazione, unità in Cristo, unità perché uno e unico è Dio rivelatosi a Mosè e incarnatosi nel seno di Maria.
Il nome di Bossuet viene abitualmente associato al suo immenso sapere, dal quale scaturirono i numerosi testi storici e filosofici che illuminarono la vita cultuale del XVII secolo. Autore di circa 230 fra sermoni e orazioni funebri., la sua fama di oratore eloquente e raffinato gli meritò la nomina, nel 1671, a membro dell' Académie Francaise, ponendolo ai vertici del milieu culturale del "Secolo d'oro" che vide la Francia orbitare intorno al Re Sole.
Il presente volume offre al lettore un Bossuet quasi inedito, ispirato da una fede profonda che lo rende tuttora un efficace direttore spirituale. I testi qui proposti sono gemme di devozione e di misticismo; contengono istruzioni e consigli pratici che, nella loro semplicità, possono tuttora considerarsi un efficace supporto per chi vuole impegnarsi nella sequela di Cristo.
Il sacramento della Riconciliazione è quello in cui Cristo, che opera nella forma invisibile per mezzo di un ministro visibile che è il sacerdote, tende a riconciliare a sé il peccatore. Questi, pentito e umiliato davanti a Dio, confessa umilmente i propri peccati, vi mostra contrizione, cioè dolore sincero, manifesta la volontà di emendare la propria vita e ottiene così il perdono del Signore per mezzo della formula di assoluzione del sacerdote. In seguito all’assoluzione da parte del penitente si esegue una “soddisfazione” o penitenza come segno di gratitudine a Dio che in Cristo lo ha riconciliato a sé... Riflettere sul sacramento della “misericordia” ci permette di scoprire il nostro bisogno di amore, il nostro bisogno di verità e di perdono (Don Giuseppe Rugolo).
Rosario Colianni è nato a Calascibetta nel 1961. Laureato in Medicina nel 1986, ha conseguito la specializzazione in Pediatria nel 1990. È spostao e padre di due figli. Nel 1994 dà vita, insieme a 35 giovani, al Movimento Mariano “Giovani Insieme”. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato numerosi libri.
Il testo si presenta come un romanzo attraverso il quale riflettere su ciò che rende generativa una comunità parrocchiale, passando da un attivismo senza prospettiva pastorale (legato ad abitudini e tradizioni) a una visione rinnovata, corresponsabile. Quando il parroco ha un malore ed entra in coma, si decide di tenere nascosta la notizia perché si teme che, in assenza del suo pastore, la parrocchia sia accorpata con quella vicina. La comunità si assume responsabilità nuove, ma presto si verificano liti e divisioni. Un giorno, anche l'eucaristia sparisce dalla cappella. La ricerca che ne segue aiuterà a riscoprire ciò che più conta, ciò che è veramente essenziale, e a passare da una sopravvivenza forzata alla ricerca del Sempre Vivo. La comunità «si risveglia» e con essa il parroco, ma in tutti c'è la consapevolezza che qualcosa è cambiato per sempre, senza alcuna nostalgia. Il testo evidenza tutti i cliché della vita in parrocchia: riunioni, processi comunicativi, dinamiche relazionali, progettualità, divisione in gruppi autoreferenziali.
Antonio Ruccia, conquistato dall'esempio di don Tonino Bello, vuole una Chiesa che sconfigge le sonnolenze e combatte le dis-missioni di persone e di comunità. Non si può mai dire: «La Missione è finita». Abbiamo bisogno di persone affascinate da Gesù, missionari senza confini. Abbiamo bisogno di una Chiesa «estroversa, protesa, non avviluppata dentro di sé», a cui papa Francesco ha aggiunto: «contempl-attiva, innamorata di Dio e appassionata dell'uomo», riprendendo proprio le parole di Tonino Bello. È la proposta di una nuova pastorale per tutti i cristiani, espressa con un linguaggio provocatorio, spiazzante, che costringe a riflettere e non permette alcun «non tocca a me!». Le parole di don Ruccia vanno di pari passo con quelle di don Tonino Bello, scelte dagli interventi più illuminanti, provocanti e pungenti - ma anche appassionati e gonfi di tenerezza - del vescovo salentino.
L'itinerario per i Gruppi di Ascolto della Parola si propone di ascoltare e meditare la Lettera ai Filippesi. Leggere Paolo è sempre una scommessa: caratteristica dell'apostolo delle genti, infatti, non è la chiarezza ma la densità. Egli procede a ondate, con un linguaggio carico e spesso complesso. Quella che abbiamo tra le mani non è una delle grandi lettere teologiche (come Galati e Romani) e nemmeno una lettera dove la situazione della comunità chiede a Paolo una serie di interventi circostanziati (come la Prima ai Corinti). In Filippesi prevale il tono della consolazione, della gioia, dell'affetto. Inoltre la sua brevità (si tratta di quattro capitoli) permette di leggerla per intero, dall'inizio alla fine, senza alcuna omissione, raccogliendo tutti gli spunti utili alla vita personale e alla condivisione nella comunità cristiana di oggi.
In queste pagine, ispirate all'Evangelii Gaudium, viene proposta una riforma pastorale relativa al percorso di Iniziazione Cristiana, e un nuovo stile di evangelizzazione, in cui al centro non c'è un "progetto", bensì la sollecitazione a porre attenzione alla persona, alla storia e ai vissuti dei bambini e delle loro famiglie. Al centro viene posto l'impegno, per i catechisti e i parroci, a curare la trama delle relazioni, affinché ciascuno si senta accolto, amato, accompagnato e sostenuto a crescere nella vita e nella fede. Il testo aiuta ad entrare passo-passo in questo cammino di conversione pastorale.
La duplice fedeltà alla terra e al cielo nell'unica persona dell'uomo responsabile che crede e che pratica la giustizia: in dialogo con Italo Mancini la cifra ermeneutica della responsabilità viene qui proposta come chiave di volta per una ripresa religiosa e culturale dell'Occidente, la cui storia e identità sono intrecciate alla verità del Cristianesimo. Questo orientamento fondamentale, che rilancia la questione veritativa in prospettiva storico-dinamica, consente un'efficace incursione nei territori della salvezza teologica, riconoscendone la strutturale correlazione con la storia.
Questo libro propone una piccola, ma autentica, esperienza di Chiesa sinodale attraverso le relazioni, gli interventi dei partecipanti e i contenuti dei laboratori della terza edizione delle Giornate di studio dedicate a diaconia, ministerialità e corresponsabilità. Proprio nella Chiesa sinodale uomini e donne possono scoprire, esprimere e far crescere la propria specifica identità, mai svincolabile da una relazione di reciprocità che si traduce anche in responsabilità e apporti condivisi e rafforzati da un sincero desiderio di comunione.
La solidarietà con le popolazioni oppresse, l'appoggio al condono del debito estero dei Paesi poveri e il dialogo interreligioso sono alcuni dei temi che la Teologia della missione elabora a partire da una nuova visione culturale e pastorale del compito evangelizzatore della Chiesa. Questo testo ripercorre la storia della teologia missionaria, dall'impostazione tradizionale al suo superamento, evidenziando le problematiche pastorali del triplice dialogo con le culture, i poveri e gli oppressi e le religioni. Il risultato è un'indagine composita e documentata su contesti, problemi e dibattiti delle diverse confessioni cristiane nell'ambito della Teologia della missione. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Cosa possiamo dire di Gesù di Nazaret? Come affrontare la diversità imbarazzante dei vangeli? La teologia può sviluppare riflessioni storicamente informate? L'episodio del battesimo di Gesù nel Giordano a opera di Giovanni Battista costituisce un'ottima occasione per un'indagine sugli aspetti fondamentali del metodo storico-critico. Questo libro spiega in che modo gli studiosi si avvicinano ai testi della Scrittura, come si ricostruisce la figura storica di Gesù e quali criteri si utilizzano per affermare la «storicità» di un episodio evangelico. L'autore, scrive nella postfazione Gérard Rossé, «vuole aiutare il lettore a distinguere tra storia e fede, tra fatto e testo, a cogliere l'intenzione propria dell'evangelista, a capire principalmente che razionalità e fede non solo non si oppongono, ma hanno bisogno l'una dell'altra».