
La direzione verticale della salita al cielo del Risorto ha la stessa traiettoria dei desideri di felicità e pienezza del cuore umano. In che senso il Signore salì al cielo, se oltre la luna e le stelle non si è trovata alcuna dimora fisica del divino? Perché alla morte del Maestro seguirono paura e smarrimento, ma dalla consapevolezza della sua Ascensione - che pure segna un distacco fisico definitivo - i discepoli riebbero gioia e forza? Indagine terminologica, scavo nel passato letterario, esegesi biblica e vita del credente si intrecciano in questo affascinante percorso.
Gli eventi della vita spesso ci bloccano, facendoci ripiegare su noi stessi piuttosto che osare una nuova traversata. E se invece fossero proprio gli imprevisti ad aprirci alla novità? Nessuno come Gesù ha saputo attraversare l’umano lasciandosi istruire dall’imprevisto, suscitando una fiducia che fa uscire all’aperto.
Nascere, scegliere, congedarsi, sperare diventano così passaggi vitali in cui riconoscere un Amore che ci precede e che non ci farà mancare il gusto di una destinazione buona verso cui camminare insieme.
Il volume è una raccolta di saggi dedicati al tema della legge morale naturale esaminata attraverso tre momenti: uno sguardo al passato per rivisitare la tradizione; uno sguardo al presente fra pensiero scientifico e dibattito contemporaneo; uno sguardo al futuro tra legge naturale e legge morale alla luce della rivelazione cristiana.
Romano Guardini nel corso della sua vita ha sempre nutrito un vivo interesse per la liturgia, come testimoniano i due scritti qui per la prima volta tradotti in italiano e accomunati dal tema del tempo liturgico, fondamentale nel rito cristiano. Il primo scritto difende la domenica dagli attacchi della modernità, non tanto in nome del cristianesimo, quanto dell'uomo che necessita del riposo settimanale per integrare nella sua esistenza la dimensione religiosa che lo completa. Il secondo scritto rispecchia il progetto di far incontrare la liturgia con la preghiera personale e la cosiddetta pietà popolare. L'intenzione è mostrare come la figura di Gesù Cristo - la sua vita, la sua morte e la resurrezione - possa diventare il contenuto della preghiera. Nonostante il mezzo secolo di riforma liturgica intercorso, resta attuale l'invito a una preghiera personale schietta e fiduciosa, ispirata dalla Rivelazione contenuta nelle Scritture e custodita dalla liturgia.
Era sessantenne Agostino, nella sua piena maturità teologico pastorale, quando predicò i 124 Trattati sul Vangelo di Giovanni, a cui ha aggiunto 10 Trattati sulla prima Epistola di Giovanni. Il suo uditorio era costituito dai suoi stessi fedeli di Ippona, che in quel momento, dopo un prolungato e profondo travaglio provocato soprattutto dall’impatto con eresie e scismi, avevano bisogno di una sostanziosa cura pastorale.
Attingendo ispirazione dall’evangelista Giovanni, ha consegnato loro, come singolare atto di amore pastorale, il distillato teologico, pastorale e spirituale, di molte delle sue opere, come la Città di Dio, la Trinità, opere polemiche, lettere poderose, piccoli ma interessanti trattati, principalmente sulla fede nel Mistero della Trinità, nel Mistero di Cristo, Verbo incarnato, nel Mistero della Chiesa, suo corpo, sua sposa, e sull’amore fraterno. Li ha incontrati per un anno intero, due o tre volte alla settimana, il sabato, la domenica e, spesso, il lunedì. L’esito si è tradotto in un percorso spirituale che potremmo definire da anno ignaziano, finalizzato a sintonizzare la vita della sua gente con la Parola di Dio.
L’opera è di estrema attualità anche per i Laici.
Il male, nelle sue infinite manifestazioni, ferisce la vita umana: malattie, ingiustizie, guerra, crudeltà e torture. Si può esprimere e tentare di dipanare un senso di fronte a tutto ciò pur sapendo che non si può avere l’arroganza di una risposta certa e sicura? Si può tentare di giungere, anche in mezzo al riconoscimento che sempre si dovrà lottare contro il male, ad avvertire e seguire il moto dell’amore? Questo é il tentativo di far nascere un percorso che si apra alla fraternità e alla solidarietà nella sofferenza... nonostante tutto l'assurdo male presente nel mondo.
Poiché il precetto é una lampada, in una luce e le correzioni della disciplina sono la via della vita [Proverbi 6:23]
La tua adolescenza e i tuoi anni di gioventù saranno utilizzati al meglio e al massimo se li farai essere un periodo di formazione e crescita nella santità. Gesù stesso é cresciuto da bambino ad adulto, dall’immaturità alla maturità. Anche Lui si é sottomesso ai Suoi genitori ed e maturato In saggezza, statura e grazia, avendo il favore di Dio e degli uomini.
Crescere spiritualmente, questo é l’appello rivolto dell’autore agli adolescenti e ai giovani affinché imparino da Gesù e facciano di questi anni un periodo di preparazione per il resto della vita.
Non concentratevi sui risultati esteriori ma prima su quelli interiori che plasmeranno il vostro carattere.
Siate come Gesù!
Siamo tutti figli: è la biologia più elementare, e dobbiamo tutti perseguire le benedizioni che derivano dall’ubbidienza al quinto comandamento. Esso non riguarda soltanto i bambini ma l'intera vita e ogni persona di ogni età. In casa, in chiesa e sul posto di lavoro, costituisce una base salda dove poggiare l'intera società. Eppure spesso lo trascuriamo e non riusciamo ad apprezzarne la rilevanza per la nostra vita.
Questo breve testo é una semplice disamina del comandamento: “Onora tuo padre e tua madre" e risponde a domande importanti per ogni cristiano.
Guarderemo insieme alla Bibbia e, in ultima analisi, a Gesù come perfetto adempimento del comandamento che abbiamo dimenticato.
Il libro, edito da Samuele Pinna, raccoglie alcuni suoi saggi che propongono una lettura spirituale e teologica del mistero dello Spirito Santo in rapporto con la Chiesa, ed è arricchito dagli interventi di Francesco Pinna, Teresa Gornati e Federica Favero. Il volume, impreziosito dall’opera di Milo in copertina, si chiude con il racconto dell’incontro avvenuto con papa Benedetto XVI e un ricordo fotografico. «Quando sono stato invitato a scrivere queste poche parole di Presentazione da don Samuele Pinna, affermato studioso di teologia, ho compreso l’importanza del volume che avevo tra le mani a motivo del suo oggetto. La relazione, infatti, tra Dio e la Chiesa è imprescindibile, oltre che per ogni teologo, per qualsiasi credente. Il tentativo poi di penetrare il mistero divino a partire dall’insegnamento magisteriale del Vaticano II permette di cogliere la ricchezza del patrimonio del deposito della fede che la Madre Chiesa ci consegna lungo la storia. Ricordare che lo Spirito Santo, il leggero soffio di Dio che aleggia sulle acque del mondo e della storia, è la guida e l’anima del Corpo di Cristo aiuta a superare la crisi di fede che, proprio dopo il Concilio, si è abbattuta sulla cristianità» (Dalla Presentazione del cardinal Robert Sarah).
Samuele Pinna, figlio di Francesco e Teresa Gornati, è docente invitato presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Collabora con numerose riviste ed è autore di diversi volumi, tra cui Meditazioni sul Concilio. Una lettura del Vaticano II con Benedetto XVI (2015); Spaghetti con Gesù Cristo! La «teologia» di Bud Spencer (2017); Il suo nome è Terence Hill. Una vita da film (2021); Un grande amico. Il Maritain di Piero Viotto (2018) Charles Journet: il Mistero della Chiesa (2018); Il viaggio. Inizio e fine dell’avventura cristiana (2021), A dottrina con don Camillo. I fondamenti dell’agire umano (2022) e, l’opera letteraria, Dalle lettere di don Augusto. Come rimanere cattolici nonostante tutto (2020). Con Davide Riserbato Filastrocche e canarini. Il mondo letterario di Giacomo Biffi (2018) e assieme anche a Giacomo Biffi Tutto liscio… come loglio? Ricapitolazione del disegno unitario (2020). Per IF Press ha pubblicato Il mistero di Dio e l’abisso del Male. Charles Journet e Jacques Maritain alla scuola di san Tommaso d’Aquino (2019), Il desiderio di vedere Dio. Amore e misericordia in Dante (2020).
Federica Favero è Dottoressa di Ricerca in Filologia e Letteratura Latina Medievale; i suoi ambiti d’interesse sono rappresentati dalla letteratura esegetica dell’alto medioevo, dalla cronachistica bassomedievale milanese e dal lessico delle opere latine di Dante Alighieri.
Un momento irrinunciabile della conformità e del discernimento è conoscere qual è la Volontà di Dio. Però già questa pretesa sembra molto azzardata. Può l’essere umano conoscere qualcosa della Volontà Divina? Essendo una realtà così fuori portata dall’uomo, non sarà totalmente impossibile conoscere anche qualche aspetto minimo di essa? Allora, in questo ultimo caso, non potendo conoscerla, siamo dunque in balia del caso, del destino, del fatum come per i greci? La stessa riflessione sulla possibilità dell’uomo di conoscere la Volontà di Dio diventa un grande problema, però siamo consapevoli che Dio si è fatto presente, Dio si è rivelato, e addirittura in una Rivelazione personale: il Cristo. Un altro discorso è sapere in cosa consiste questa Volontà, di che tipo sia, fino a che punto la possiamo conoscere, quali sono i limiti, e insieme a queste domande, rimane sempre una incognita: sapere fino quanto è vincolante, cioè, una volta conosciuta la Volontà di Dio, quanto è obbligante. Lungo la storia del Cristianesimo è stato questo lo scopo: cercare di capire cosa vuole Dio dall’uomo, dalla Chiesa e dal mondo. In questa indagine abbiamo cercato autori che hanno affrontato con schiettezza questa tematica. Tra loro, in un modo privilegiato, accompagneremo Santo Tommaso d’Aquino nella sua indagine, facendo tesoro di tutto il bagaglio della Patristica, sempre fondato nella Sacra Scrittura. L’Aquinate cerca di fare una sintesi di tutto il sapere su questo argomento fino quel momento, e lo fa in un modo sistematico e affrontando le obiezioni più complicate. Però, la tematica non si esaurisce con questo autore, nel secolo XIV appare un modo diverso di vedere la Volontà di Dio, principalmente con Guglielmo d’Ockham, che porterà la riflessione teologica in altra direzione.
Alberto Mestre, LC, dottore in teologia, laureato in filosofia nella Pontificia Università Gregoriana, laureato in Bioetica (APRA) e laureato in “Filosofia e scienze dell’Educazione” nella Università di Barcellona, è professore stabile di Teologia Morale presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum; professore di teologia morale fondamentale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Ha pubblicato: La conformidad de la voluntad humana con la voluntad de Dios desde la perspectiva moral en Santo Tomás de Aquino, Roma (2012); e diversi articoli sull’argomento: El discernimiento espiritual como distinción prudencial vivida teologalmente, Roma (2021); La Legge Nuova e la conformità con la Volontà di Dio, Roma (2020); «Neanch’io ti condanno Gv.8,11»: La coscienza in rapporto con la verità, la giustizia e la misericordia, Roma (2019); Robert Spaemann: ética de la responsabilidad cristiana, Roma (2007), ecc.