
Un libro di parte e di denuncia. Trattandosi dei giovani, un libro di parte: sin dall'inizio vuole esplicitare la simpatia per le nuove generazioni che ispira ogni sua pagina. E occupandosi di pastorale giovanile, un libro di denuncia: l'identità di questa giovane disciplina nata e cresciuta all'ombra della catechetica, infatti, corre oggi il rischio di dileguarsi. La pastorale giovanile costituisce una sfida cruciale per la prassi cristiana, se non la sfida per antonomasia, il punctum dolens più delicato e decisivo per la Chiesa. Stando così le cose, il ragionamento dell'autore si muove sia nella direzione dell'identità interdisciplinare della pastorale giovanile, sia nel rispetto della sua metodologia particolare, che consiste nell'analisi della prassi e nella ricostruzione ermeneutica dell'educazione alla fede.
La corsa come ricerca spirituale e forma di ascesi, la corsa come preghiera. Partendo dalla sua esperienza personale, dal suo correre fin dall’infanzia, l’autore approfondisce il significato teologico della corsa, di alcune eminenti “corse bibliche”, degli aspetti più spirituali e ascetici che riguardano il correre. Suggerisce che questo gesto atletico, vissuto in una determinata maniera, può divenire esperienza spirituale profonda e preghiera integrale, capace di coinvolgere l’uomo nella sua totalità. Una domanda, infatti, percorre tutto il libro: dove va l’uomo che si mette sulla strada e sui sentieri? Qual è la sua meta? Cosa vuole raggiungere attraverso la fatica e la bellezza delle sue falcate? Verso cosa o verso “Chi” sta correndo?
Negli ultimi anni fare riferimento all'applicazione di un'etica dei media è un luogo comune che raramente viene messo in discussione. Quali siano però i criteri e le basi normative che giustificano e regolano una tale etica, è una domanda che difficilmente trova una risposta univoca e condivisa. Sullo sfondo variegato e complesso del recente dibattito il presente studio ricostruisce un nucleo centrale di valori messi in rilievo dalla prassi concreta: trasparenza, correttezza, rispetto, responsabilità e competenza. Il punto di partenza della ricerca ricostruttiva è l'analisi di alcuni tra i principali codici internazionali di autoregolamentazione formulati per i diversi agenti mediatici. Il consenso minimale sui valori comuni, che vi può essere identificato, è d'aiuto per giungere a una risposta eticamente fondata e corretta.
Pensieri di auguri di buon compleanno
"Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l‘'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi? Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari" (Sal 8, 4-9)
Abbruzzese William nato a Erba (Co) nel 1977.
Ordinato presbitero nella Chiesa di Milano nel 2005.
Licenziato in Sacra Teologia con indirizzo spirituale presso. la Facoltaà teologica dell'Italia Settentrionale nel 2018. Attualmente e vicario di pastorale giovanile presso la Comunità pastorale san Giovanni Battista con sede a Oggiono (Lc).
James Martin, in questo libro, ci introduce a varie forme di preghiera e di meditazione e ci aiuta a ritrovare il centro dell'orazione, che è semplicemente parlare con Dio. A partire da un assunto che sintetizza in questo modo: A volte i libri parlano di preghiera pratiche, tecniche, tradizioni, senza dire ciò che i principianti vogliono sapere di più: Che cosa succede quando una persona prega?, Che cosa dovrebbe succedere dentro di me?, questo Martin aiuta il lettore a non aver paura di porsi le domande essenziali sulla preghiera, così da poter entrare nel colloquio umano divino senza più timori. Con un occhio teso alle persone che sono nuove alla preghiera e, insieme, a incoraggiare le persone che già pregano, Martin risponde alla domanda di fondo che è il centro di ogni nostra relazione intima con Dio, per poi aiutarci a trovare, ciascuno, la propria maniera di pregare, secondo le ricchissime proposte che ci vengono dalla tradizione.
Luciano Pacomio incontra per la prima volta Carlo Maria Martini nel 1971, quando insieme danno vita al progetto I Libri di Dio. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, un primo manuale di introduzione alla Bibbia su cui si sono formate intere generazioni di teologi e biblisti. Fra i due nasce e cresce un'amicizia che dura negli anni e che ci permette oggi, attraverso il racconto intimo, ricco di aneddoti e ricordi, di mons. Pacomio, di scoprire un volto inedito del cardinal Martini, un uomo accogliente verso tutti, desideroso di promuovere le belle intuizioni degli altri, consapevole dei propri limiti, innamorato della Parola di Dio; un grande personaggio con un cuore di fanciullo, la mente di un ricercatore e le braccia di un costruttore. Questo agile volume, già significativo di per sé perché ci permette di conoscere il lato meno noto di uno degli uomini più rappresentativi della Chiesa italiana dell'ultimo secolo, è ulteriormente arricchito da alcuni testi di Martini, importantissimi ma poco noti, che vanno a costituire una sorta di antologia della vita e dell'opera del cardinale.
Questo scritto si rivolge soprattutto a chi è in crisi: e non tanto a chi attraversa una crisi passeggera, come una giornata uggiosa in cui è sufficiente pazientare un po', ma a chi ha visto crollare tutti i suoi progetti, a chi ha perso il senso del suo vivere, a chi è assalito da paure incontenibili, a chi si sente trascinato nel vortice della compulsione, a chi è tentato di dire: basta. A queste persone, Tiziano Ferraroni non risponde con una teoria, ma raccontando un'esistenza, quella di Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù: a lui, infatti, nonostante la distanza temporale da noi, capitò qualcosa che somiglia molto alle nostre crisi di donne e uomini di oggi. Gli accadde di vedere crollare, in un breve istante, ogni certezza che l'aveva fino a quel giorno sorretto. Ebbene, da quel drammatico momento in cui tutto sembrò finire, Ignazio trovò il modo per ricostruire un'avventura umana che avrebbe cambiato non solo la sua vita, ma quella di milioni di persone.
Questo tempo, definito di postmodernità o di tarda modernità, è certamente di transizione per l'uomo. Le bussole di un nuovo umanesimo sono la paternità di Dio e la fraternità tra gli uomini, secondo uno stile cristiano. L'insegnamento di papa Francesco nella Fratelli Tutti diventa così una proposta valida per il futuro di ciascuno di noi. Il testo riflette sulla natura dell'uomo, sulla sua apertura al trascendente, e soprattutto intende evidenziare che il messaggio cristiano è possibile e realizzabile.
Mentre si espande l'industria dei profumi disimpariamo a percepire la fragranza dei fiori: percorrere il reparto frutta di un supermercato inodore, lasciando da parte il fatto che è cento volte più pratico, non è la stessa cosa che attraversare quella cattedrale di aromi che è un frutteto.
E questo vale anche per gli altri sensi che richiedono prossimità: il gusto e il tatto.
La nostra distanza dalla natura e cosi profonda che non siamo più capaci di fare cose tanto facili come camminare scalzi, chinarci in un bosco e scostare dolcemente le foglie dalla fonte per soffermarci a bere, o accarezzare la vita indifesa che Si avvicina a noi.
Cosi, ci siamo trasformati negli analfabeti emozionali che siamo. (J.T. Mendoza, La mistica dell'istante)
In questo volume, pur non esplicitando ancora quanto presente nel processo trinitario in cui tutto si realizza tramite Cristo, il lavoro teologico ne presenta la persona e la missione. Ne conseguono i chiamati e gli inviati e la grande risposta della donna, di Maria. Ne consegue la risposta della Chiesa, a partire da Cristo e da Maria. Chiesa come sposa e come istituzione, Chiesa di ebrei e di pagani, Chiesa come abbraccio unificante. Comunione e missione, ma anche esperienza e significato del singolo nel mondo. Tramite Gesù, il figlio di Dio, si giunge allo spirito e alla presenza trinitaria nel dramma del mondo. Trascendenza e immanenza: il dramma entra nella pienezza.
Un'azione teodrammatica può esistere se ci sono dei soggetti in relazione, se ci sono dei personaggi che mettono in atto l'azione stessa. Chi vuole introdursi al dramma prima che si alzi il sipario scorre la lista dei personaggi. Questo secondo volume della Teodrammatica, così come lo sarà il terzo, è dedicato ai personaggi del dramma, cioè ai soggetti dell'azione. In queste pagine è nel rapporto uomo-Dio che Balthasar indica il fondamento di una creatura libera, elemento capitale per l'antropologia cristiana. Quanto descritto in questo volume, che ha un excursus topico nel paragrafo "Immagine e somiglianza di Dio", così come quanto descritto nel volume successivo avranno la piena esplicitazione nei volumi finali riguardanti la via della salvezza e la trinità.