
Nel 1950 comincia la sua esperienza di predicazione alla radio, con Radio Vaticana e con la RAI. Dal gennaio 1955 inizia la sua intensa e appassionata attività di apostolato televisivo (che durerà 17 anni), inventando e conducendo tre rubriche "La Posta di Padre Mariano", "In famiglia" (dal 1958) e "Chi è Gesù?" (dal 1959). Con la sua simpatia, la sua schiettezza e serenità, la sua saggezza e spiritualità profonda guadagna presto una grandissima popolarità, lasciando nel cuore degli italiani un ricordo indelebile. Alla fine del 1971 gli viene diagnosticato un male incurabile. Muore il 27 marzo 1972. Papa Benedetto XVI lo dichiara Venerabile il 15 marzo 2008.
La venerazione della Madonna "che scioglie i nodi" ha origine da un dipinto votivo del '700 conservato ad Augsburg in Germania. Il quadro rappresenta Maria Immacolata nell'atto di sbrogliare un lungo nastro aggrovigliato apparentemente inestricabile; il nastro mirabilmente sciolto e senza nodi è poi presentato da un angelo ai fedeli osservatori. L'ex voto testimonia la risoluzione felice di una disperata situazione coniugale e il ritorno dell'armonia famigliare, grazie all'intercessione amorevole ed efficace della Vergine Maria.
Il presente saggio si propone una riflessione sulle finalità, obiettivi, scopi degli educatori credenti nel senso più ampio del termine. Gli insegnanti sembrano chiamati - oggi più che mai - a incarnare la virtù della carità intellettuale, riscoprendo la loro primordiale vocazione a formare le generazioni future non solo mediante l'insegnamento, ma anche attraverso la testimonianza della propria vita. Questa è la loro vera sfida: essere testimoni.
Un vademecum offerto ai singoli fedeli e alle comunità parrocchiali per «aiutare a vivere il Giubileo come evento di Chiesa, tempo di grazia, cammino di speranza» (Mario Delpini). Le dodici parole chiave dell'Anno santo, da "desiderio" a "beatitudine", da "penitenza" a "pellegrinaggio", fino ai "segni di speranza", spiegate nel loro significato più profondo, accompagnano la presentazione delle chiese giubilari dove invocare l'indulgenza plenaria, i riti e i gesti per le celebrazioni, i pellegrinaggi e la preghiera. Dopo una prefazione dell'arcivescovo Mario Delpini e l'introduzione di Massimo Pavanello, Incaricato regionale Turismo e Pellegrinaggi Delegato diocesano Giubileo - Milano, la prima parte di questo volume ci introduce alle « parole del giubileo ». Sono 12 parole tratte dalla Bolla di indizione del Giubileo di papa Francesco , con una breve citazione iniziale tratta dal documento Spes non confundit . Ciascuna parola viene spiegata e approfondita da diversi autori (biblisti, psicologi, teologi, filosofi). Conclude un approfondimento dei segni di speranza di Fabio Landi, direttore de «Il Segno». La seconda parte, «Pellegrini in terra ambrosiana», preceduta da una nota introduttiva su e come strutturare i pellegrinaggi delle comunità e dei gruppi, presenta le 13 chiese giubilari della Diocesi di Milano, con cenni storici, artistici e architettonici. Vengono poi presentati i segni giubilari che accomunano tutte le chiese, i riti giubilari e le chiese penitenziali nelle sette zone pastorali. Conclude la preghiera del pellegrino.
Una sintetica ed avvincente ricostruzione del cammino umano di due coniugi che hanno profondamente vissuto la loro fede in Cristo, nelle gioie e nelle difficolta del quotidiano.
Oggi si riconosce ampiamente che la pratica della confessione sacramentale è calata.
Non è poi tragedia, se da cosa da fare per obbligo o per devozione, per abitudine o per consuetudine, il sacramento della penitenza diventa incontro decisivo di conversione cristiana, sbocco di umana sofferenza, approdo alla verità rasserenante che viene da Dio, tappa di un cammino sempre più audace sulla sua strada.
Vivere nello spirito è una sfida che si ripropone in ogni tempo e che dobbiamo ogni volta attualizzare, nella terminologia e nei contenuti. L’aspetto più difficile di tale sfida consiste nel mantenere intatta la verità che ci è stata tramandata, e nello stesso tempo renderla fruibile al variare dei costumi e del- le culture. Non vogliamo offrire un trattato scientifico, ma una guida agile con criteri chiari e traducibili nella vita quotidiana. Il taglio divulgativo nulla toglie al rigore e all’affidabilità della proposta...
dalla presentazione
Georges Bernanos, scrittore brillante e fervente cristiano, parlando con alcuni amici fece questa confidenza: «Non vivrei neppure cinque minuti fuori della Chiesa Cattolica; e se venissi cacciato, vi tornerei subito a piedi nudi, in camicia e con la cenere sul capo e accetterei qualunque condizione per rientrare nella Chiesa». Perché? Perché solo nella Chiesa Cattolica poteva ricevere il perdono di Dio, del quale tutti abbiamo bisogno. Il profondo pensatore Soren Kierkegaard ha scritto: «Perché ci si possa veramente fidare di un uomo, si esige la sua parola. Anche Dio ci ha dato la Sua Parola: Cristo!». E Cristo, in mezzo alla nostra cattiveria, ha gridato: «Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno».
Uno studio sulla figura di Cristo che emerge come segno decisivo della verita del cristianesimo. All'inizio del terzo millennio si costata un processo di scristianizzazione in regioni tradizionalmente cristiane e una crisi della fede e della vita cristiana. Allo stesso tempo ci sono indizi di un rinnovato interesse per la questione di Dio. In questa situazione possiamo domandarci se il pensiero cristiano e all'altezza delle circostanze. Questo studio offre una proposta di fondamento razionale della fede. Gli elementi della proposta sono la filosofia della realta, il riconoscimento di una coerenza e di un senso nella scelta per un mondo senza Dio", il "senso del silenzio di Dio" e l'affermazione razionale di Dio. Da questa prospettiva si deve riconoscere che non sono le testimonianze su eventi straordinari che fanno credibile la fede cristiana. La figura di Cristo crocefisso emerge invece come il segno decisivo della verita del cristianesimo. "