
I discorsi, i pensieri e le meditazioni che compongono questa raccolta di scritti di papa Francesco ci accompagnano lungo l'arco di un anno, in una sorta di breviario quotidiano, e invitano ciascuno di noi a prendere coscienza di ciò che realmente conta nel messaggio cristiano, per chi davvero lo vuole vivere e annunciare "con evangelica purezza e francescana letizia". In queste pagine ogni giorno la sua parola è scandita sui motivi della misericordia, del perdono e dell'amore, ma è altrettanto ferma nel denunciare le ingiustizie e le contraddizioni del nostro modo di vivere. Francesco non risparmia critiche verso ogni visione politica ed economica che con sé trascina divisioni e conflitti, intolleranze ed emarginazioni sociali; verso ogni atteggiamento ecclesiale di rassegnazione, pessimismo o inconcludente protesta; verso ogni chiusura, resistenza o mancanza di coraggio nell'"uscire" da un privato comodo ed esclusivo, per esplorare la bellezza e la gioia di una strada da percorrere insieme agli altri, per un bene comune da conquistare e condividere. Questo è l'orizzonte verso il quale papa Francesco vuole che la Chiesa cammini. Raccogliendo tutte le sue migliori energie e rinnovando l'entusiasmo missionario di chi sa che, per restare fedeli a Gesù e rimanere nel suo amore, è necessario essere sempre in cammino.
In occasione della beatificazione di Paolo VI, Padre Gianfranco Grieco, fa rivivere in questo volume tutto il pontificato del papa Montini, ripercorrendo questi intensi quindici anni con fedele precisione cronologica e restituendo nel giusto contesto storico gli scritti e i gesti di un Papa che ha aperto una nuova epoca per la Chiesa.
Il volumetto offre un'agile presentazione del Concilio Vaticano II. La suddivisione in 31 capitoletti consente una lettura e una riflessione giornaliera sui grandi temi conciliari. Grazie al contesto pastorale in cui sono nati, i testi sono utili anche per la celebrazione di un originale "mese mariano", illuminato dalla prospettiva con cui il Vaticano II ha dialogato sulla figura della Madonna.
Nella storia del pensiero la svolta di san Tommaso costituisce un caso eccezionale per profondità e acume speculativo nonché per la sua fecondità e virtualità. Si tratta di una svolta metafisica che consiste nel portare a fondo l'emergenza dell'atto aristotelico nel definitivo oltrepassamento della forma e del contenuto. Tutt'altro che astratta e scollegata dal mondo reale, la svolta tommasiana ha delle conseguenze decisive per la fondazione della libertà radicale la quale, perché fondata sull'ipsum esse, diventa quel principio originario per il quale, nell'ambito esistenziale, possiamo essere quel che vogliamo essere mediante il nostro essere, fin d'ora e per l'eternità. Tutto è dunque da scriversi nella storia della persona e, per quanto condizionati da tanti fattori, siamo comunque radicalmente padroni di quel che saremo.
Un libro che ci spiega come i cristiani e gli anarchici, gli "atei per grazia di Dio", stanno facendo lo stesso identico, meraviglioso viaggio, percorrendo un unico binario condiviso. Liberi da falsi idoli, aperti alla coscienza dell'anima. Dopo duemila anni di storia parallela, e a volte di scontri, finalmente oggi cristiani e anarchici si stringono la mano e camminano verso un futuro condiviso.
Con san Tommaso il pensiero medievale ha toccato veramente una profonda sintesi fra Filosofia e Teologia, scrivono H. Fiers e G. Kretschmar e può continuare ad esercitare grande fascino, sempre nuovo, anche oggi. Queste parole motivano il presente lavoro, tra l’altro molto limitato, su una questione di non poco rilievo all’interno degli scritti del dottore d’Aquino: il concetto di persona. Tale concetto, all’interno della tradizione cristiana, è stato, per così dire, prodotto dal “dogma”. Essa ha definito il valore della persona umana, basandosi sul fatto che egli, l’uomo, è il destinatario della Rivelazione di Dio.
Il dottore angelico presuppone tutto ciò, anzi la sua definizione è ricavata — come ho cercato di evidenziare —, alla luce della teologia, gli scritti di San Tommaso rilevano però una grande armonia tra fede e ragione, Teologia e Filosofia. In base all’Index Thomisticus, è stata fatta una selezione che — pur nella brevità — permette di chiarire il pensiero di Tommaso, e allo stesso tempo di collocare le sue affermazioni nel presente, grazie all’ausilio di ricercatori contemporanei di studi tomistici, come R. Pasnau, J.F. Wippel, G. Basti, C. Fabro, F. Russo, J.A. Lombo, V. Possenti, S.L. Brock ecc.
Infine, dove risiede l’attualità dell’Aquinate? A ciò risponde lo stesso San Tommaso, il quale colloca l’uomo davvero al centro del mondo: solo la persona umana è voluta per se stessa nell’universo, mentre tutte le altre sono volute da Dio per l’uomo. Solo l’uomo si distingue dagli altri esseri viventi per l’intelligenza, che non si esaurisce solo alla comprensione della realtà finita, ma si allarga anche alle cose che trascendono l’essere dell’uomo “e quanto di più nobile c’è in tutto l’universo”.
Nel maggio del 1975 la Fraternità Sacerdotale S. Pio X - congregazione di vita in comune senza voti (pubblici) fondata cinque anni prima secondo tutti i crismi del diritto canonico da mons. Marcel Lefebvre ad Écône in Svizzera, nel Vallese - fu soppressa dall'Ordinario locale unitamente al Seminario che ne costituiva la sua stessa ragion d'essere. Secondo il diritto, solo al Papa spettava il potere di dissolvere una congregazione regolarmente istituita. O al vescovo diocesano, ma solo come esecutore dichiarato e dimostrato della volontà del Papa di sopprimere l'ente. Tale volontà doveva risultare da una pontificia "approvazione in forma specifica" della procedura di soppressione. Ma la prova di tale indispensabile "approvazione" non è mai stata fornita. Si è trattato di un caso da manuale di abuso di potere, abuso che il presente saggio espone in dettaglio in tre capitoli, con un'analisi della documentazione esistente, dalla quale risultano inequivocabilmente le numerose e gravi irregolarità che viziarono l'intera procedura.
Settant'anni fa, nella fase finale più drammatica (1943-1945) della "guerra dei trent'anni" che dal 1914 ha sconvolto l'Europa, la Chiesa e i cattolici svolsero un ruolo sul quale gli storici si stanno ancora interrogando. Questa cronaca racconta testimonianze dei cristiani in Italia e in Germania.
Si tratta di una raccolta di commenti ad alcuni testi significativi che Giovanni Battista Montini, divenuto il 21 giugno 1963 papa Paolo VI, ha indirizzato ai componenti della FUCI. Il progetto di questo libro intende pervenire ad una nuova progettazione della missione intellettuale del laureato adatta ai tempi in cui viviamo; e lo sforzo avviene attraverso il confronto tra il pensiero di Montini e i commenti degli autori. Attraverso di essi il lettore sarà condotto a riscoprire le radici delle fondamenta che hanno originato la FUCI scoprendo in esse il potenziale di novità in grado di mantenere perenne lo slancio apostolico della vita intellettuale cristiana.
"Ho vissuto accanto a un santo. O almeno, per quasi quarant'anni, ogni giorno, ho visto da vicino la santità come ho sempre pensato che dovesse essere." A otto anni dalla morte di Giovanni Paolo II, Stanislao Dziwisz ripercorre la vita straordinaria di un gigante del nostro tempo alla ricerca dei tratti distintivi di quella santità che sta per essere solennemente proclamata. E proprio adesso, dopo che il tempo ha fatto decantare passioni, giudizi e pregiudizi, si potrà comprendere meglio sia il papa che ha cambiato la storia della Chiesa e del mondo, sia il Karol Wojtyla in una dimensione più umana, più privata, più personale. E ad accompagnarci in questo viaggio è l'uomo che gli è stato così a lungo intimamente vicino, con gli occhi e con il cuore.