Questo volume, frutto della collaborazione tra la Congregazione delle Suore Pie Operaie dell'Immacolata Concezione e la Libreria Editrice Vaticana raccoglie le numerose lettere del Venerabile Francesco Antonio Marcucci (Padre Fondatore della Congregazione, di cui si riporta una breve scheda biografica) rivolte alle suore e alle educande. La ricchezza di questo epistolario (610 lettere) ha permesso di tracciare il profilo di uno dei più illustri personaggi della Chiesa del XVIII secolo, mostrandone la sua grande umanità e spiritualità, il suo temperamento mite, la sua erudizione, i progetti e gli ideali, ma anche le sue ansie e i suoi limiti, offrendo inoltre uno spaccato della sua vita, del contesto storico-sociale dell'epoca e dell'Istituto di cui è fondatore. Il lavoro, curato da Suor Maria Paola Giobbi, dirigente scolastica dell'Istituto delle Suore Concezioniste di Ascoli Piceno, è rivolto a tutte le religiose per rinnovare il loro impegno nel divulgare gli insegnamenti del Venerabile Mons. Marcucci, ma anche a quanti vogliano seguire l'esempio di un uomo che ha speso tutta la sua vita a servizio della Chiesa e dell'educazione.
La fortuna di questo volume, che ha avuto tre edizioni, sotto il titolo di Appunti per una scuola di preghiera, viene presentato ora con un nuovo titolo e con un importante contributo del card. C. M. Martini sulla preghiera di intercessione. Il libro presenta le varie forme di preghiera cristiana ed è utile per un approfondimento personale e di gruppo.
Dalla penna dello scrittore polacco Jan Dobraczynski, un romanzo tra il realistico e l'utopico, il morale e il filosofico, un po' thriller e un po' fantascienza, che al suo apparire nel 1961, poco prima del Concilio Vaticano II (di cui a ottobre di quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario), fece scalpore. In un lontano futuro un'esplosione atomica distrugge parte dell'Europa, Roma compresa. Come potrà la Chiesa, privata della sede papale, continuare la propria missione? Era forse un caso che proprio allora fosse stata ritrovata la tomba di san Pietro?
Un'agile carrellata, che si legge piacevolmente, delle straordinarie apparizioni di Gesù e di Maria a Paray-le-Monial, Rue du Bac, Lourdes, Pellevoisin, Fatima e a suor Faustina Kowalska per indagare sul messaggio che Dio ha voluto dare ad ogni uomo. Filo conduttore di questo percorso è l'attenzione al cuore: al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria. Perchè il Cielo vuole parlare al cuore dell'uomo, per indicargli la strada - la sola strada - che può salvare dall'abisso del peccato e del fallimento.
La grande rivolta dei samurai cristiani nel 1637 si legge come un romanzo storico. Circa quarantamila cristiani giapponesi, donne e bambini compresi, si ribellarono alla persecuzione e si arroccarono nella penisola di Shimabara, nel castello in disuso di Hara. Qui tennero testa per cinque mesi al più grande esercito di samurai che la storia del Giappone avesse mai visto. Vennero massacrati fino all'ultimo e fu la loro rivolta a provocare la chiusura ermetica del Giappone al mondo esterno per due secoli...
In questo numero l'esistenza del male che non pregiudica e non contraddice però l'esistenza di Dio. La presenza del male è la principale obiezione che da sempre viene mossa all'esistenza di Dio. D'altra parte, le possibili alternative all'esistenza di un unico Dio creatore, buono e onnipotente, si rivelano contraddittorie e inconsistenti. La ragione riesce a dire che l'esistenza del male non pregiudica e non contraddice l'esistenza di Dio, ma il significato del male resta in larga misura misterioso. Dove la ragione esaurisce le proprie risorse, incontra la Rivelazione del mistero della Croce.
Opera di sintesi, essa fa uso degli strumenti dell'antropologia culturale, della sociologia, della filosofia, dello studio comparato delle religioni e della storiografia per delineare alcune tesi di storia della cultura e della civiltà che, pur rielaborate e perfezionate, rimarranno sempre al centro del pensiero dello studioso. Analizzando l'evoluzione dell'idea di progresso, che tanta parte ha avuto nella storia dell'Occidente e che si riflette nell'ingenua ma persistente convinzione che il mondo evolva necessariamente verso il meglio, Dawson identifica nella religione l'anima e il principio dinamico di ogni cultura. Di conseguenza segnala il mortale pericolo che insidia la civiltà occidentale a causa del moderno processo di secolarizzazione, il quale ne recide le radici più profonde. Non solo l'aspetto religioso può essere irrimediabilmente compromesso. Anche le istituzioni politiche, le acquisizioni sociali, le conquiste scientifiche e tecnologiche di cui l'Occidente va giustamente fiero, rischiano una fatale corruzione.
Il concetto teologico-politico di un'"era costantiniana" ha rappresentato a lungo un modello di relazioni fra chiesa e potere sovrano, un ideale capace di successive riprese in diverse congiunture storiche, un paradigma che caratterizza un lungo periodo della storia del cristianesimo e della storia politica europea. All'aprirsi dell'ultima stagione conciliare, un celebre medievista domenicano, Marie-Dominique Chenu, ne diagnostica la "Fine". Il volume procede di qui a ritroso, genealogicamente, al fine di ricostruire i fondamenti teorici della discussione alla vigilia del Vaticano II, attraversando molteplici prospettive, seguendo il trasmettersi di questo concetto da opera in opera, e dunque anche attraverso mutazioni dovute non solo alla formazione teorica e disciplinare degli autori che ne fanno uso, ma al contesto in cui le loro opere sono state composte, fino a trovarne una attestazione archetipa all'inizio del XX secolo. Lungo il corso del Novecento, una costellazione di concetti legati alla "Fine dell'era costantiniana" è stata utilizzata allo scopo di diagnosticare (e nel contempo indurre) la crisi di un regime di cristianità, e conduce sino alla discussione, in Concilio, intorno alla struttura istituzionale stessa della chiesa. Il percorso storico che così si delinea permette la visione d'insieme di un filone di ricerca storica e teologica novecentesca su chiesa e politica, su cristianità e sovranità, e delle molteplici questioni che il nome di Costantino ha evocato.
Mao Zedong considerava i cristiani pericolosi nemici – anche se inermi – per sé e per il Partito e l’ansia religiosa degli esseri umani una sovrastruttura borghese. Il Partito pone se stesso, cioè lo Stato, al centro dell’universo e tutto deve servire a rafforzare il suo potere, perciò i criminali vanno puniti e « rieducati » attraverso il lavoro. A tal fine si riempiono i laogai, campi di concentramento mascherati da industrie o fattorie che esportano in Occidente buona parte dei loro prodotti a prezzi – ovviamente – molto competitivi. Questi campi sono ancora oggi attivi e operanti. Il loro numero e quello dei prigionieri è segreto di Stato. Harry Wu – fondatore della Laogai Research Foundation – e i dissidenti che sono in contatto con lui ne hanno individuati almeno mille; da tre a cinque milioni sono le persone che si ritiene siano attualmente detenute nei campi. Insieme con i criminali comuni sono imprigionati dissidenti, ministri e fedeli di diverse religioni. In queste prigioni, dopo sedici ore di lavoro forzato, i prigionieri subiscono un sistematico lavaggio del cervello per venire «rieducati». Dal 1949 a oggi, in Cina sono perseguitati i seguaci di ogni religione, soprattutto i cattolici, considerati pericolosi sovversivi al soldo di una potenza straniera (lo Stato del Vaticano). Ma anche i monaci buddisti hanno subito veri e propri stermini. Dal marzo 2011 a oggi una trentina tra monache e monaci tibetani si sono dati fuoco per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale su tali questioni, ma il silenzio delle istituzioni è ancora assordante. Il presente testo, che raccoglie numerose testimonianze, è corredato da foto di campi di prigionia, di detenuti, di persone scomparse e di moderni martiri della religione.
In Italia Toni Brandi ha fondato nel 2005 la Laogai Research Foundation Italia che collabora con la sede di Washington per sensibilizzare i mass media e le autorità politiche occidentali sulla continua violazione dei diritti umani in Cina, organizzando conferenze stampa, mostre fotografiche e convegni. Nel 2010 l’organizzazione è riuscita a far presentare alla Camera dei Deputati un progetto di legge contro l’importazione e il commercio dei prodotti del lavoro forzato. Per maggiori informazioni: www.laogai.it
Il libro è il risultato di una inchiesta dentro il cattolicesimo italiano; non però quello dei palazzi apostolici, degli intrighi curiali e delle sacre stanze ma quello, molto meno noto e celebrato, della "base", delle parrocchie e degli oratori. Tre immagini emergono dal libro. La prima è quella di un "banco vuoto", ovvero di un paese sempre più secolarizzato, in costante allontanamento da quella che è stata per secoli la "sua" chiesa. Marzano racconta la secolarizzazione italiana prima di tutto ridimensionando i dati più diffusi sulla pratica religiosa. La seconda immagine è quella del "fortino assediato". È in questo modo che la gerarchia cattolica vede la chiesa: un'istituzione assediata da ogni lato e intenzionata a resistere a tutti i costi, a non cambiare. La terza immagine è quella del "piccolo porto sicuro", quello rappresentato dai movimenti ecclesiali, dalle nuove sette cattoliche, la grande novità della chiesa italiana negli ultimi anni. Marzano ha scelto di descriverne in profondità una delle più potenti e attive: i neocatecumenali. Il racconto dei molti mesi di partecipazione alla vita del gruppo è affiancato da quello, spesso drammatico, di alcuni fuoriusciti dall'organizzazione. In mezzo, in preda all'afasia e stritolati dall'immobilismo che ha colpito la grande istituzione nell'impatto con la modernità, ci sono il clero, le parrocchie, il laicato "normale": un patrimonio umano, culturale e spirituale destinato a un'estinzione forse lenta ma certo inesorabile.
Madre Mectilde vede vede uno strettissimo rapporto tra la vita monastica benedettina, l'Eucarestia e l'annientamento kenotico. La regola, come lei stessa afferma nell'inedito "Avant propos du Cérémonial, è il testo che meglio si addice ad una esistenza eucaristica in cui la "monaca-vittima.ostia" si offre quotidianamente in olocausto: così come l'eucarestia è la suprema forma di kenosi di Cristo "annientato" nel pane e nel vino, la vita monastica lo è del cristiano chiamato alla "conversio forum".