
Il rapporto tra Stato e Chiesa, tra politica e mondo cattolico attraversa come un fil rouge la storia dell'Italia dall'unità (1861) ad oggi. Una storia ora di netta separazione, ora di avvicinamento e di impegno diretto. Un percorso storico che va dal "Non expedit" di Pio IX (1868) - con il quale la Chiesa invitava i cattolici all'astensione dalla vita politica italiana alla Rerum novarum di Leone XIII attenta ai problemi sociali e politici. Il volume porge un contributo importante al dibattito in corso attraverso l'esame del pensiero di Antonio Rosmini, Giuseppe Toniolo, Romolo Murri, Don Luigi Sturzo e la nascita del Partito Popolare: interclassista, non conservatore, democratico, cristiano, ma non confessionale per arrivare a De Gasperi con la DC e l'apporto fondamentale al processo di unificazione europea.
Il pensiero di Arnaldo di Villanova costituisce un importante momento della storia della religiosità fra XIII e XIV secolo. Egli infatti è uno tra i primi laici che nel Medioevo centrale rivendichi sia la dignità del suo stato sia la legittimità della sua competenza esegetica e teologica. In questo volume si esaminano due aspetti della produzione letteraria del maestro catalano. Anzitutto il "Tractatus quidam", la cui paternità arnaldiana è stata recentemente negata ma che risulta invece confermata, alla luce delle prove offerte da un nuovo e puntuale esame di testi in precedenza solo parzialmente presi in considerazione. Proprio questi testi fungono da trait d'union teorico fra la prima e la seconda fase del suo pensiero; difatti la presente ricerca muove dall'ipotesi che fra il 1301 (quando Arnaldo conobbe il movimento degli Spirituali provenzali e italiani) e il 1305 (anno di elezione al pontificato di Clemente V) in Arnaldo sia maturato un profondo ripensamento delle sue prospettive teoriche, a cui contribuì anche il desiderio di dare maggiore enfasi a una lettura apocalittica delle vicende drammatiche della fase in corso della Chiesa. In secondo luogo il saggio mette in luce come Arnaldo, da vivace polemista qual era, si scontrò non solo con i domenicani ma con la stessa dirigenza dell'Ordine dei minori. La comune esperienza di persecuzione, vissuta con i dissidenti appartenenti al movimento degli Spirituali.
Le regioni italiane sono costruzioni artificiali o entità territoriali che appartengono alla nostra memoria culturale? La questione, oggetto di dibattito politico e storiografico sin dal Risorgimento, fa da sfondo a questo volume, incentrato su una fonte significativa per gli studi della storia delle identità regionali: le raccolte territoriali di vite di santi. Forgiate tra la fine del medioevo e la piena età moderna nelle officine degli ordini religiosi e nel fuoco delle controversie dottrinali, tali opere ridisegnano, in continuità con la cultura umanistica, le entità regionali della penisola, dal Piemonte alla Calabria, dalla Toscana alla Lucania, dall'Umbria alle isole maggiori. Gli eruditi agiografi, attraverso un intenso lavoro di scavo archivistico e l'uso combinato di una pluralità di testimonianze archeologiche, cronachistiche, epigrafiche, iconografiche -, promuovono antichi e nuovi luoghi di culto, creano narrazioni identitarie, disegnano inediti paesaggi sacri: una inventio, qui intesa nel duplice senso di "riscoperta" e "invenzione", di tradizioni, spazi e confini regionali, sostenuta non di rado da una sensibilità di tipo geo-cartografico.
In un unico volume tutti gli scritti di Teresa di Gesù Bambino per assaporare genuinamente il pensiero teresiano nella sua sostanza e nelle sue sfumature. Da Storia di un'anima ai Novissima verba, dalle Lettere alle Poesie e Preghiere, ovunque promana la fragranza di quel "piccolo fiore primaverile" che ha voluto dare gioia a Gesù, diventando mezzo e strumento della missione che Teresa in vita sente di dover compiere in cielo, quella di "additare alle anime la sua piccola via" dell'infanzia spirituale.
Strumento utile per quanti si interessano alla tipologia della letteratura di viaggi nell'Occidente medievale, che va dalle guide per pellegrini e mercanti alla corrispondenza espistolare, alle relazioni di ambasciatori e missionari, e arriva fino ad opere di carattere prettamente geografico. Presentazione di Franco Cardini.
L'Istituto Paolo VI di Brescia propone ai lettori una biografia di Paolo VI che ripercorre le tappe fondamentali della vicenda umana ed ecclesiale di Giovanni Battista Montini, a partire dalle origini familiari e dall'ambiente bresciano in cui aveva mosso i primi passi, attraverso il servizio in Segreteria di Stato e il ministero episcopale a Milano, fino al periodo del pontificato, il quale è stato indissolubilmente intrecciato con la prosecuzione del Vaticano II e con l'attuazione degli orientamenti maturati dall'assemblea conciliare. Il volume si basa sul lavoro di raccolta di documenti, di edizione di fonti, e sugli studi storici e teologici condotti nel corso degli anni dal centro di studi bresciano e, per la prima volta, può giovarsi della pubblicazione dello scambio epistolare che negli anni giovanili Giovanni Battista Montini ha intrattenuto con numerosissimi corrispondenti. Gli autori, infine, hanno potuto avvalersi delle testimonianze su Giovanni Battista Montini-Paolo VI raccolte in vista del processo di beatificazione.
Il libro è la ripresa, con qualche variazione, di un saggio dell'autore apparso in Divus Thomas, 116 (2013) sull'interpretazione di John Milbank, fondatore di Radical Orthodoxy, del pensiero di san Tommaso d'Aquino, aspirando a ricollocare il Maestro domenicano al centro dell'elaborazione teorica contemporanea, in quanto capace di oltrepassare il dualismo del pensiero moderno e postmoderno, che trova le sue radici nell'univocismo di Scoto e nel nominalismo di Ockham e la succedanea invenzione del concetto di secolare. L'oltrepassamento, secondo Milbank, viene dato da una rinnovata valorizzazione della nozione di partecipazione.
L'autore ripercorre la straordinaria vita di Giovanni Paolo I, mettendone in evidenza i grandi insegnamenti, cercando di individuare quale sia l'eredità che egli ci ha lasciato. Ha fatto dell'umiltà la virtù per eccellenza che trascendeva ogni sua azione. Nel suo breve Pontificato ha posto le basi per una riforma radicale della Chiesa, affinché essa potesse essere ancora più vicina a tutti e pienamente fedele al messaggio di Cristo.
Il volume raccoglie gli articoli scritti dal cardinale Walter Brandmüller e pubblicati durante un arco di tempo di dieci anni su L'Osservatore Romano. L'autore vuole far percepire il ruolo didattico del passato a fronte dei problemi dell'oggi e del domani. Non si tratta di pura imposizione didattica ma di condivisione di atteggiamenti e pensieri del passato per dimostrare come l'universalità del pensiero umano si rispecchia tanto nella reiterazione delle sue pulsioni quanto nella testarda tendenza a ripetere i propri errori. Ciò che risalta da questi scritti è il coraggio della Chiesa ad essere presente nella Storia affinché il messaggio cristiano non sia escluso dal mondo ma sia ispirazione a procedere nella giusta direzione: essa intende partecipare attivamente al tessuto della storia adoperandosi per il bene, affrontando il dialogo con i protagonisti delle epoche e imparando dal passato affinché la sua azione sia sempre più efficace in ogni campo del sapere. I saggi presentati in questo volume contribuiscono pertanto a comprendere meglio il ruolo della Chiesa nella sua missione di servizio.
Il volume raccoglie le più belle parole del Vaticano II sulla famiglia, secondo un linguaggio semplice e concreto. È stato chiesto ad un gruppo di famiglie di vari continenti di commentare i testi conciliari tradotti in testimonianza di vita, di spiritualità e di santità coniugale. I titoli dati ai vari capitoli sono suggestivi e coinvolgenti sono le risposte che considerano il grande mare del Concilio un saldo punto di riferimento per ogni fedele impegnato nella vita familiare.
Il volume raccoglie gli interventi dei Relatori che hanno partecipato alla presentazione dei primi quattro tomi dell'edizione bilingue, latino-italiano, dell'opera di Benedetto XIV (Prospero Lambertini), De Servorum Dei Beatificatione et Beatorum Canonizatione, tenutasi il 3 aprile 2014 presso l'Istituto Patristico Augustinianum di Roma. Le relazioni sono del Card. Tarcisio Bertone, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, già Segretario di Stato di Benedetto XVI e Papa Francesco, del Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, di S.E. Mons. Marcello Bartolucci, Segretario del Dicastero, P. Vincenzo Criscuolo, ofmcap., Relatore Generale del medesimo Dicastero e di Don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana che ha edito i quattro volumi. L'introduzione è di P. Bogusaw Turek, Sotto-Segretario del medesimo Dicastero.
Il volume propone un percorso originale che si snoda fra due figure femminili: Chiara d'Assisi, la fondatrice del secondo ordine francescano, e suor Francesca, al secolo Isabella Farnese, protagonista nel secolo XVII della riforma che da lei prende il nome; attraversa poi il territorio della Sabina francescana rivisitata nei suoi documenti storici e cartografici; si concentra infine sul monastero delle Clarisse di Fara, con il suo ricco patrimonio artistico e cultuale, finora largamente sconosciuto. Il percorso si conclude con una presentazione del Museo del Silenzio, un innovativo esperimento che mira a comunicare al visitatore le suggestioni della vita claustrale.