
Nato nel 1932 nel Bronx, un quartiere periferico di New York, Mons. Hilary C. Franco racconta, in questo volume dal sapore profondamente autobiografico, la sua intensa esperienza pastorale negli Stati Uniti agli inizi degli anni Sessanta, ripercorrendo le tappe più importanti della sua vita, interamente spesa al servizio della Chiesa, lungo il pontificato di ben sei Papi: l'esperienza nel profondo Sud, il suo lavoro a Roma durante il Concilio Vaticano II, il tempo trascorso nelle missioni diplomatiche a Washington DC e alle Nazioni Unite. Monsignor Franco condivide i ricordi di alcune delle personalità più affascinanti che ha conosciuto nel corso degli anni. Presidenti degli Stati Uniti, Capi di Stato stranieri e santi come Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta. Dal Bronx si ritrovò a lavorare con le figure più autorevoli e influenti della Chiesa cattolica. Frequentò da giovane il più importante Seminario di Roma, divenendo, di lì a poco, assistente speciale dell'arcivescovo Fulton J. Sheen, di cui è in corso la Causa di Beatificazione.
Abbandonarsi in Dio significa perdere il controllo sulla propria vita, su quella degli altri e anche su Dio. I "maniaci" del controllo perdono il gusto della vita per l'ansia di tenere tutto sotto controllo. «Lascia fare a Dio, fidati di Lui, vivi e lascia vivere, scenderà nel tuo cuore una pace profonda e vedrai i miracoli», così consiglia fra Emiliano Antenucci, perché, egli sostiene, «abbandonarsi nel Signore continuamente, con atti di fede, è l'unico vero modo con cui darsi da fare per realizzare la missione per cui sei sulla terra». Abbandonarsi in Dio è vivere il mistero della vita senza tante spiegazioni e analisi: questo è il segreto della felicità. Siamo troppo presi da preoccupazioni e pensieri di morte che piano piano ci distruggono, dobbiamo essere ottimisti e pieni di pensieri di luce: solo così possiamo fare grandi cose ed edificare gli altri. Non basta solo fidarsi, come Abramo, affidarsi e abbandonarsi.
Come possiamo parlare di eternità quando sappiamo bene di appartenere al tempo, addirittura di essere tempo, un tempo finito e limitato? Che significato può assumere per noi espressione vita eterna V VVV quando è evidente che la nostra vita terrena è finita e indirizzata verso la morte? Fin dalle epoche più remote si cerca di immaginare l'eternità e si spera nell'immortalità. Religioni, filosofie, teologie, spiritualità si sono da sempre interrogate sulla destinazione ultima dell' essere umano: morte senza appello, oppure un'altra vita che ci attende?
Nel presente volume, che ospita le riflessioni illuminanti di un biblista di una teologa, questa antica domanda è assunta in tutta la la sua radicalità e trova, alla luce della speranza cristiana, una rinnovata e promettente riformulazione: forse che l'eternità non si affaccia già qui e ora infilata in qualche misura nella vita presente, come anticipazione di ciò che potrà manifestarsi pienamente oltre l'esistenza terrena?
Aveva solo 12 anni, ma la sua vita è stata una testimonianza di forza, amore e fiducia in Dio. Silvio Dissegna, venerabile, è un ragazzo che - anche nella malattia - non ha mai smesso di sorridere alla vita e di affidarsi al Signore. Un libro per chi cerca luce nel buio, coraggio nella prova, speranza nella fede. In questo nuovo volume della collana I Santi del Messalino, Emilia Flocchini ci accompagna alla scoperta della vita, spiritualità e messaggio di Silvio. Un profilo intenso, accessibile e arricchito da una splendida galleria fotografica.
In una appassionante intervista, padre Gianni Sgreva dialoga con Alphonsine Mumureke, la prima veggente di Kibeho, che apre il suo cuore per raccontare aspetti inediti della sua famiglia e della sua vita personale. I suoi ricordi offrono una nuova prospettiva sugli straordinari eventi che hanno segnato le apparizioni di Maria Santissima. Dalla quiete della sua vita monastica claustrale, Alphonsine condivide una profonda lettura spirituale, personale e attualizzata dei messaggi ricevuti, rivelando la ricchezza del loro significato e l'urgenza per il mondo di oggi. Chi, meglio di lei, può essere testimone e interprete delle parole della Madre del Verbo?
Un breve e dinamico testo per accompagnare i pellegrini nell'anno giubilare ma anche in qualsiasi momento della propria vita in cui si decide di intraprendere un percorso interiore. Una serie di immagini simpatiche, allegre, accompagnate e arricchite dai brillanti commenti di Valerio Bocci, salesiano, catecheta e biografo. Cos'è il pellegrinaggio? Quale percorso interiore ci impone? Quale passo tenere? Quale rivoluzione dell'anima può provocare il lungo cammino intrapreso? E soprattutto, il cammino è qualcosa di solamente fisico o è il cuore che prima di tutto deve riprendere a muoversi? Uno spillatino da portare sempre con se, per riflettere e interrogarsi. Una serie di domande chiude e arricchisce il tutto. Per giovani, adulti, formatori, credenti e dubbiosi.
"E voi chi dite che io sia?". Questa domanda di Gesù ai suoi discepoli attraversa i secoli e giunge fino a noi. Con un linguaggio chiaro e coinvolgente, l'autore accompagna il lettore a dare la sua risposta, in un viaggio affascinante che parte dalla venuta del Messia fino alla testimonianza appassionata dell'aposto Paolo. Un percorso storico e profondamente spirituale, perfetto per la crescita personale, per i gruppi di preghiera e per la formazione di ragazzi e giovani. Prefazione di Giacomo Perego.
Leggere questo libro mi ha fatto bene due volte. A parte l'amicizia con Giorgio, e l'amore e la stima per Carmen, mia catechista, che ho conosciuto, ascoltato tante volte, apprezzato ed amato, il libro mi ha fatto bene perché mi ha dato tutta una serie di conoscenza, un approccio scientifico a questa meraviglia che ci circonda e di cui tante volte neanche ce ne rendiamo conto: la luce, l'arcobaleno, l'albero, il sale, le cellule, l'universo.
Vedere come sia possibile avvicinarci a tutta questa realtà, anche con una conoscenza di tipo scientifico che non guarda solo le cose, ma anche dentro le cose, al come delle cose, mi ha aiutato a cogliere un poco la bellezza che circonda la nostra vita di tutti i giorni, ma sono state utili anche le provocazioni, gli interrogativi che da questa scienza possono venire alla Scrittura, alla fede!
Tante volte si è detto che non c'è contraddizione tra fede e scienza, ma percepire attraverso tante citazioni che davvero questo si dà, vedere questa scrutatio, illuminata dalla scienza, e la scienza stessa aprirsi e affascinarti con il mistero del suo creatore è qualcosa che ti tocca dentro.
La fede e la ragione, dice San Giovanni Paolo II, sono come due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui, perché conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso». Dio ci ha provvisto di queste due ali, perché potessimo salire a Lui, fede e ragione, fede e scienza.
dalla prefazione di Ezechiele Pasotti
In un'epoca in cui le tentazioni sembrano celarsi a ogni angolo, questo libro si erge come una guida preziosa per chi desidera intraprendere il coraggioso cammino del combattimento spirituale. Ispirandosi agli insegnamenti senza tempo del grande sacerdote don Giuseppe Tomaselli, l'autrice ci conduce in un percorso illuminante, volto a superare gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione dell'essere umano. L'opera affronta i nemici interiori, il demonio, le debolezze del corpo e le sfide del mondo moderno, offrendo strumenti concreti per trasformare le prove quotidiane in tappe di crescita spirituale. Oltre agli insegnamenti di don Giuseppe Tomaselli il testo è arricchito anche dal contributo di voci autorevoli, come padre Livio Fanzaga e i compianti padre Lorenzo Montecalco, don Dolindo Ruotolo, l'arcivescovo Fulton Sheen e san Giovanni Bosco. Questo volume rappresenta una miniera di insegnamenti indispensabili per chi aspira a riscoprire la forza interiore e a vivere una vita all’insegna del bene.
I Vangeli ci offrono esempi straordinari di preghiera di intercessione. Questi episodi ci insegnano che l'intercessione non è solo un atto di fede, ma anche un gesto d'amore capace di trasformare le vite. Attraverso questo libro, il lettore è guidato in un percorso di guarigione interiore che abbraccia ogni aspetto della vita: il rapporto con Dio, con gli altri e con sé stesso. Superare le relazioni conflittuali, imparare l'arte dell'autoperdono, vincere la bassa autostima e la mancanza di umiltà sono passi fondamentali per una crescita spirituale autentica. Il testo propone cinque condizioni essenziali per costruire una relazione profonda con Dio e offre preziose preghiere per liberarsi dal male, guarire il proprio passato, vivere con serenità il presente e affrontare il futuro con fiducia.
Ansia, stress, paura e panico spesso affliggono l'anima e il corpo, ma la preghiera è un potente strumento di guarigione. Il libro si conclude con una raccolta di preghiere specifiche per la guarigione interiore e psicologica, offrendo un auto concreto per chi desidera ritrovare equilibrio, pace, speranza.
L'incontro diretto con un miracolo un evento che trascende le leggi della natura senza negarle ha spinto l'autore a interrogarsi sul significato profondo di questa esperienza. Cosa definisce realmente un miracolo? È possibile dimostrarlo scientificamente? Chi può operare miracoli? E cosa significa, nella Chiesa cattolica e nelle altre confessioni cristiane e religioni, essere proclamato santo o beato? Questi interrogativi assumono un valore ancora più significativo per l'autore, medico legale, che ha cooperato per la dimostrazione del miracolo attribuito a Camille Costa de Beauregard riconosciuto dalla Chiesa cattolica come elemento decisivo per la sua beatificazione. Attraverso il racconto di questa esperienza, l'autore ricostruisce i fatti con rigore scientifico e riflette sulle implicazioni spirituali, fino a una considerazione intima e personale su Dio, la fede e il senso profondo della religione.
Vicente Bosch, Santificare il mondo dall'interno, Corso di spiritualità laicale, Rialp.
«Bisogna respingere il pregiudizio secondo cui i semplici fedeli dovreb-bero limitarsi ad aiutare il clero in attività di carattere ecclesiastico.(…) Il modo specifico che hanno i laici di contribuire alla santità e all’apos-tolato della Chiesa è la loro libera e responsabile azione all’interno delle strutture temporali, nelle quali essi infondono il lievito del messaggio cristiano». (San Josemaría Escrivá, Colloqui, nn. 59 e 303 [1968]).
«Molte volte siamo caduti nella tentazione di pensare che il laico im-pegnato sia colui che lavora nelle opere della Chiesa e/o nelle cose della parrocchia o della diocesi, e abbiamo riflettuto poco su come accom-pagnare un battezzato nella sua vita pubblica e quotidiana; su come, nella sua attività quotidiana, con le responsabilità che ha, s’impegna come cristiano nella vita pubblica. Senza rendercene conto, abbiamo generato una élite laicale credendo che sono laici impegnati solo quelli che lavorano in cose “dei preti”, e abbiamo dimenticato, trascurandolo, il credente che molte volte brucia la sua speranza nella lotta quotidiana per vivere la fede».
(Francesco, Lettera al Card. Oullet, Presidente della Pontificia Commissione per L’America Latina, 19.3.2016).