
''Altri semina, Altri raccoglie'' è la norma non di un tempo cieco e tirannico, ma la condizione della pazieza, la prova della speranza, la verifica della fede.
Dopo una breve biografia di frère Roger, arricchita anche dalle parole di alcuni testimoni, il libro presenta una serie di riflessioni e spunti meditativi, distribuiti su un arco di 15 giorni. Pagine che diventano per il lettore invito a trascorrere un po’ di tempo in compagnia di un maestro spirituale; quasi «giornate di ritiro» che aprono una breccia di luce nell’universo del proprio quotidiano. Ogni giornata si compone di una serie di brevi citazioni di Frère Roger riferite ad argomenti e realtà che hanno visto il coinvolgimento della comunità di Taizé: la preghiera, l’amore di Dio, la fiducia, l’umiltà, il mistero della comunione, il lutto, l’attesa, il fuoco (carico di simbolismi) e altre. Alle citazioni seguono i commenti spirituali che offrono al lettore lo spunto per meditare e arricchire la propria interiorità. Al termine di ogni capitolo, è possibile trovare melodia e testo di alcuni «canoni» di Taizé.
Autori
Frère Roger (1915-2005) è il fondatore della Comunità di Taizé (Borgogna-Francia), una comunità dove si concretizza tutti i giorni una riconciliazione tra i cristiani, «dove la bontà del cuore è vissuta molto concretamente, e dove l’amore è al cuore di tutto». In tutta la sua vita, frère Roger si è impegnato per costruire la pace, la riconciliazione, la comunione ed ha ardentemente atteso una primavera della chiesa quale «riflesso limpido dell’amore di Dio».
Sabine Laplane, appartiene alla comunità apostolica Saint-François-Xavier, fondata da Madeleine Daniélou. Ha svolto vari incarichi: insegnamento, educazione e accompagnamento spirituale, in Francia e in Ciad. Attualmente è responsabile dei corsi di preparazione letteraria di Sainte-Marie de Neuilly. Ha più volte incontrato personalmente Frère Roger e tuttora è amica della comunità di Taizé.
«Pagine intense, di quotidiano stupore della vita. Con la gioia di un fiore che nasce, per un bel libro letto, per un gesto di sincera amicizia. Con la “voce” di Santucci, Turoldo e di tanti altri “compagni di viaggio”. E soprattutto con uno sguardo sensibile e attento su tante questioni sociali e religiose» (dalla prefazione di Luca Frigerio).
La libertà è uno dei temi fondamentali non solo del pensiero umano, ma soprattutto della vita religiosa, in modo particolare del Cristianesimo. La vita del cristiano quaggiù in che modo può essere veramente piena libertà, assoluta libertà? L'assoluta libertà per l'uomo non è propria soltanto della vita futura?Questo libretto si propone di meditare questo tema, di approfondirlo, non di capirlo, certo, ma di avere nozioni se non altro più esatte, che d'altra parte ci daranno una grande luce sulla condizione dell'uomo quaggiù, sulla condizione dell'uomo nei confronti di Dio, sui rapporti dell'uomo riguardo a Dio nel Cristianesimo e finalmente nella vita del Cielo. Un testo ideale per la meditazione personale e per approfondire la propria fede.
Parole che accompagnano le immagini dei mosaici nella discesa che porta alla cripta dove sarà il corpo di padre Pio. Il percorso verso la cripta è ideato come un cammino spirituale che aiuta a prendere atto che la vita che viviamo non è semplicemente quella ricevuta dai genitori, che finisce nella tomba, ma la vita che Dio vuole concedere all’uomo e che noi riceviamo nel battesimo affinché la sviluppiamo e la maturiamo in pienezza assorbendo nell’immortalità anche la vita naturale. Tale cammino non è un intimismo soggettivistico tra il fedele e un suo presunto Dio, ma si compie all’interno della memoria della tradizione della Chiesa. Perciò è accompagnato dalla comunione dei due santi particolarmente significativi per questo luogo: Francesco e padre Pio. Scene della loro vita, messe “a contrappunto”, aiutano a cogliere i tratti di questa vita nuova.
La fedeltà come ribellione all'oblio. "Quando l'ho conosciuto appena trentenne, mi ricordo che mi aveva molto colpito rivelandomi che tutti i giorni richiamava alla sua mente in una sua speciale preghiera i volti e i nomi degli amici morti in giovane età. Ed era così vero che frequentandolo anch'io ho imparato le storie di questi ragazzi come se li avessi conosciuti"(dalla prefazione di Laura Rozza Giuntella)
100 diverse invocazioni del NOME DI GESÙ, tratte dalla predicazione di San Bernardino da Siena.
“Gesù perdona ogni mio respiro senza di te”.
La Ss.ma Trinità compì il miracolo dei miracoli, che è l'Incarnazione del Verbo, la prima e la massima opera di Dio, duemila anni fa, però essa si perde nell'eternità dell'Eterno Consiglio. Così pure, fin d'allora mi destinò per Madre del suo Figlio, Uomo-Dio, e per questo mi creò Immacolata, per dare la mia carne e il mio sangue al suo Verbo e mandarlo quaggiù in mezzo agli uomini, a rivelare loro il mistero di Dio Uno e Trino, il suo amore misericordioso, la sua Paternità, per insegnare all'umanità la via del Cielo. Quella che Gesù proclamò sulla Croce prima di morire: "Donna, ecco tuo figlio", e a Giovanni e a tutti i suoi fratelli: "Ecco tua madre", questa era la volontà del Padre decretata fin dall'eternità: che la mia Maternità divina abbracciasse tutte le sue creature celesti e terrestri. Madre universale di tutti i figli di Dio.
Il presente libro, opera di monsignor Carlo Vivaldelli, è la prima tuttora più valida e completa interpretazione italiana del mistero della misericordia di Dio, secondo le rivelazioni di Gesù a santa Faustina.
"Verrà un momento in cui l'opera, affidatami da Dio, parrà annientata ma, all'improvviso,
l'azione divina riprenderà tutta la sua forza e testimonierà la verità. Quest'opera della misericordia recherà alla Chiesa uno splendore nuovo, benché già da lungo tempo la conservi
dentro di sé come assopita".
Saggio rosa autobiografico che, traendo spunto dal brano del Qoélet noto ai più come «C’è un tempo per ogni cosa», ne dipana i contenuti in una riflessione sulla vita. In un percorso delicato, ironico e infarcito di sano pragmatismo femminile, l’autrice conduce alla valorizzazione dell’esistenza nella sua declinazione quotidiana, attraverso il racconto fresco e coinvolgente della sua esperienza di giovane moglie, madre e lavoratrice. Lo scorrere del tempo è la presa di coscienza che a ogni momento della vita è associata una diversa realizzazione. I desideri cambiano, le persone maturano, qualcuno nasce e qualcun altro muore: in tutto questo c’è un significato e una bellezza da scoprire. A ogni età corrisponde la sua soddisfazione, a ogni passo verso la maturità, un obiettivo. E se il tempo corre via, restano le riflessioni a 360 gradi sul come e con chi se ne è andato: dal marito che si crede di conoscere, ai figli che si cerca di non «rovinare». Dalla ricerca di senso in una giornata storta, al retrogusto di ciò che ci lasciamo alle spalle spegnendo la luce la sera. E se anche sembra che alla fine qualcosa non quadri, niente fretta: «C’è un tempo per ogni cosa».
Marcella Manghi Catania è laureata in Matematica e si occupa di editing digitale. Nata a Parma nel 1975, ora vive a Milano con il marito e tre figli. Questo è il suo primo libro.
«A Taizé uomini di diverse e talvolta opposte origini confessionali, etniche, culturali, linguistiche pregano e lavorano insieme. Tutto cominciò durante la seconda guerra mondiale, quando alcuni dovettero accontentarsi dell’essenziale. Costoro di fronte all’orrore e alla morte non poterono più mentire né mentirsi, né restare divisi, soprattutto coloro che tentavano di essere cristiani. La fondazione di Taizé si accompagna all’ecumenismo dei campi di prigionia, un ecumenismo vissuto come servizio reciproco, come una speranza inseparabile dalla preghiera e dall’amore.
Durante la mia riflessione e la mia ricerca, non ho potuto non incontrare Taizé. Ben presto ho scoperto non soltanto il pensiero ma anche la tranquilla forza creatrice di frère Roger e dei suoi compagni, quella forza magnetica che attira a Taizé ogni anno decine di migliaia di giovani. Flussi che si rinnovano ogni volta e rendono Taizé il luogo di un incontro prodigioso dove si costruisce l’Europa dello Spirito. Frère Roger parla a questi giovani, sempre brevemente, con una totale semplicità, con – si potrebbe dire – un amore disarmato. In un mondo in cui maturano, sì, delle promesse, ma che non vengono che derise, Taizé è un luogo in cui si avverte “qualcos’altro”. Non temete, guardiani delle ortodossie! Taizé non si impossessa di nessuno, non pretende di essere la Chiesa, ma soltanto
la soglia e il segno della Chiesa, in una prospettiva di riconciliazione.
A Taizé ci si “desta” al silenzio, alla preghiera, all’amicizia. E ognuno ritorna al proprio paese, alla propria parrocchia, con il gusto incontenibile di questo risveglio.»
Olivier Clément
L'AUTORE
Olivier Clément (1923-2009) è stato docente di teologia presso l’Institut de Théologie Ortodoxe Saint-Serge di Parigi. Tra le sue numerose opere pubblicate in italiano ricordiamo: La Chiesa degli ortodossi, Riflessioni sul Natale, I volti dello spirito.