
Un viaggio attraverso immagini e parole in sei «piccoli confini» d’Italia:
Topolò (Udine), dove l’oblio imposto dalla guerra fredda ha quasi annullato il minuscolo borgo e la sua storia, rinati grazie a un particolarissimo festival di frontiera;
Gorgona (Livorno), la prigione senza mura;
Bagni di Craveggia (Verbano-Cusio-Ossola), sconosciuta enclave italiana in terra svizzera, ricca di storia e curiosità;
Mazara delVallo (Trapani),dove due civiltà del Mediterraneo si incontrano e scontrano, con le storie dei suoi pescherecci ostaggio;
Monte Forno (Udine), triplice confine d’Europa (tra Italia, Austria e Slovenia), dove si svolge una delle più grandi feste di fratellanza tra i popoli confinanti;
Materima (Novara), la «cittadella europea della scultura» immersa nelle risaie, dove ci si adopera per recuperare i mestieri della tradizione italiana che rischiano di scomparire. Dal viaggio emerge soprattutto che l’idea di confine non ha mai trovato veramente spazio nella mente delle persone, abituate a superarlo sempre e comunque per necessità, per il desiderio di ricongiungersi ai propri affetti o semplicemente per abbattere le
barriere imposte.
Punti forti
La singolarità delle storie narrate.
Le sei storie narrate nel libro sono accompagnate da foto in bianco e nero di Franco Paron, fotografo triestino di origini ferraresi.
Destinatari
In particolare le cittadine e le zone dove sono ambientate le storie.
Studenti, insegnanti, organizzatori di manifestazioni culturali nelle zone segnalate.
autore Marco Girardo è un giornalista di Avvenire. Con Paoline ha già pubblicato Sopravvissuti e dimenticati. Il dramma delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati (2006).
Il volume che ho la gioia di presentare è un prezioso aiuto per quanti vogliono meditare e vivere l’alleanza nel sangue di Cristo e vogliono pregare. Sono rimasto stupito dalla capacità degli autori di riuscire ad offrire ai lettori una rivisitazione del sangue di Cristo sotto il profilo biblico come quello spirituale, teologico o razionale e di testimonianza. Gli autori hanno voluto attingere alla Sacra Scrittura e non poteva che essere così. Essi recuperano la devozione al Sangue di Cristo attingendo direttamente dalla “Lectio Divina”. Non è possibile infatti parlare di identità cristiana se non passando attraverso la lettura, la meditazione, l’appropriazione e l’assimilazione della Parola che diventa preghiera e che viene donata perché nutre l’anima. Sono certo che il volume, porterà molto frutto a quanti lo mediteranno con attenzione, libertà di spirito e luce dello Spirito Santo. Auguro a quanti avranno fra le mani questo testo di farne tesoro e di sperimentare la preziosità e la forza dirompente del Sangue di Cristo e di entrare nel vivo dell’Alleanza.
Trento, 1943. Tra morti e distruzioni infuria la Seconda Guerra mondiale. È in questo contesto che nasce, con la consacrazione a Dio di Chiara Lubich, poco più che ventenne, il Movimento dei Focolari, espressione di una spiritualità nuova. Una realtà che rapidamente si diffonde in tutta Italia e da qui nel mondo, conquistando uomini e donne di diverse età, ceti sociali, Paesi, culture, fedi. La nascita del carisma dell'unità nella Chiesa è raccontata in prima persona dalla Fondatrice in una fitta corrispondenza epistolare alle sue compagne "d'avventura" e a quanti vengono in contatto con lei. Lettere vibranti di luce e di sapienza, documento prezioso della nascita di una realtà che si configura fin dalle origini come risposta puntuale di Dio alle necessità della Chiesa e dell'umanità di oggi. Il volume raccoglie e pubblica molte di queste lettere, alcune delle quali per la prima volta.
Contenuto
«Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, cristiani mossi dalla consapevolezza che l'amore pieno di verità, caritas in veritate, da cui procede l'autentico sviluppo, non è da noi prodotto ma ci viene donato». Benedetto XVI, Caritas in veritate, 79 Ognuno potrebbe avere la tendenza a vedere se stesso, i propri limiti e le difficoltà che talvolta sembrano insormontabili come maledizioni. Trasformare questo senso di impotenza in speranza e la disperazione in serenità, fa parte degli scopi della preghiera. In questo libretto vengono offerti alcuni Salmi e una serie di preghiere per aiutare tutti, ma soprattutto chi è più in difficoltà a causa della crisi economica, a «tenere le braccia alzate verso Dio».
Destinatari
Tutti
Autore
ALBERTO VELA biblista e liturgista, licenziato in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha studiato liturgia presso l’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina di Padova.
Dopo il successo dell’ultima ristampa, in libreria arriva un’edizione rivista e corretta.
Il Castello interiore è l’opera più matura di Teresa d’Avila; il simbolismo delle sue parole attraversa le pagine restituendo con la metafora del viaggio immagini evocative e suggestive. Attraverso le sette dimore del castello, Teresa descrive il percorso da intraprendere per arrivare alla preghiera, oltrepassare le fatiche, le illusioni e i rischi, sfiorando la gioia e la consolazione.
L’esperienza della Santa emerge in tutta la sua forza benché l’opera non abbia intenzioni autobiografiche; Teresa è una donna dei suoi tempi, cambiati dal suo carisma e dalla sua volontà riformatrice.
Le autrici di questo libro entrano “in punta di piedi” nell’interiorità di Santa Maria De Mattias. Una donna carica di passione per il Signore Gesù Crocifisso, suo “sposo adorabile”. Una donna vissuta nel 1800: tempo di devozioni e di coraggio profetico nella Chiesa. Il Sangue della Croce e del Costato trafitto del Signore è la sorgente a cui la santa attinge e da essa si disseta con brama e dolcezza. Per lei ogni persona: povera o ricca, giovane o adulta, vicina o lontana vale il Sangue di Cristo. Per la loro salvezza è pronta a dare il sangue e la vita. A tale scopo fonda, nel 1834 in Acuto (FR), la famiglia religiosa delle Adoratrici del Sangue di Cristo, presenti oggi nel mondo intero. La perizia grafologica dei suoi manoscritti rivela una personalità non comune, grande equilibrio umano e dinamica fedeltà al volere di Dio. E’ stata canonizzata da Papa Giovanni Paolo II il 18 maggio dell’anno 2003.