
"Mezzo secolo fa è avvenuto il primo sbarco sulla luna. Le porte dello spazio cominciavano finalmente ad aprirsi e l'uomo non era più destinato ad essere confinato sulla Terra. La scienza ci ha reso la Luna più vicina ma non ha reso meno intenso il fascino e la gioia che trasmette il suo benevolo sguardo. La sua luce rischiara ancora le nostre notti e scrittori, poeti ed innamorati continuano ad essere suoi devoti ammiratori. L'argomento di questo libro è la gioia, raccontata nei vari momenti e situazioni della vita. È una dimostrazione che la gioia, tanto necessaria ai nostri giorni, esiste, anche se talvolta non è così facile da trovare. Per rendere ancora più evidente questo fatto, ho raccolto nelle ultime pagine del libro una serie di testimonianze di persone, diverse per età ed esperienze, che descrivono le varie sfaccettature nelle quali la gioia si manifesta." (Mario)
Magdi Cristiano Allam – già vicedirettore del “Corriere della Sera”, autore di libri di successo, europarlamentare, convertitosi dall’islam al cristianesimo – in una conversazione con Rita Coruzzi – giovane scrittrice in carrozzina dall’età di dieci anni – racconta come la fede in Gesù sia un dono inestimabile, che regala forza, coraggio e una gioia interiore capace di trasformare la vita.
Argomento
C’è Alessia, che affronta la leucemia con l’aiuto di un angelo protettore; c’è don Giordano, che pedala per oltre 4000 chilometri per raggiungere Gerusalemme; c’è Debora, che sceglie di non affrontare le terapie che potrebbero uccidere la vita che porta in grembo e si sacrifica per la sua piccola Alice; c’è Tatiana che, sospesa su un ponte decisa a farla finita, viene trattenuta da una forza misteriosa che le ridona la speranza. E ci sono tante altre storie di quelli che non vanno sui giornali, quelli che non fanno notizia, uomini e donne comuni. Che sono però il tessuto vivo dell’altra Italia, quella che non si arrende alla crisi – di valori, prima che economica – e continua a lottare e a sognare un domani migliore. Guardando a se stessi, intrecciando le proprie esperienze, Magdi Cristiano Allam e Rita Coruzzi innalzano un cantico di ringraziamento alla vita e prendono per mano chiunque voglia unirsi a loro per ritrovare quella speranza che aiuta ad affrontare ogni giorno.
"Sabato 22 marzo 2008, nella notte della Veglia pasquale, dopo cinquantasei anni trascorsi da musulmano, sono rinato nella piena consapevolezza della fede in Cristo, ricevendo dalle mani del suo vicario, papa Benedetto XVI, il battesimo, la cresima e l'eucaristia."
A meno di un anno di distanza, Magdi Cristiano Allam ha compiuto la seconda scelta radicale della sua vita. Ha deciso di porre fine, dopo trentacinque anni, a una brillante carriera giornalistica - che lo ha portato alla carica di vicedirettore ad personam del "Corriere della Sera" e, nello stesso tempo, a diventare il principale bersaglio in Italia dei terroristi islamici e a vivere sotto scorta - per scendere direttamente nell'agone politico e, non riconoscendosi appieno negli attuali schieramenti, fondare un nuovo partito, i Protagonisti Per l'Europa Cristiana.
Una scelta che, come quella della conversione, è stata tanto clamorosa quanto, forse, inevitabile. Nel suo giornalismo, infatti, era diventata sempre più evidente l'urgenza di integrare la testimonianza resa con la scrittura e la parola con la testimonianza tramite l'azione, capace di tradurre in fatti le idee, per dare un seguito concreto all'implacabile denuncia della natura intimamente violenta e aggressiva dell'islam ("non esiste un islam moderato, ma solo musulmani moderati") e, insieme, all'allarme lanciato contro quella "deriva etica" che sta inquinando le radici giudaico-cristiane dell'Europa, rendendola terra di conquista per altre culture e religioni "forti".
Europa Cristiana Libera è, quindi, l'esortazione con cui Allam chiama a raccolta tutti gli uomini di buona volontà per difendere i principi non negoziabili che sostanziano la nostra civiltà (Verità e Libertà, Fede e Ragione, Valori e Regole), contro i pericoli che la insidiano dall'interno. Fra questi, il nichilismo, cioè la negazione di ogni valore; il materialismo e il consumismo, che hanno portato alla "cosificazione " della persona e della vita stessa; il relativismo, che pone sullo stesso piano di verità tutte le confessioni e tutte le ideologie; il laicismo, che rifiuta la presenza della religione e della spiritualità nell'ambito della sfera pubblica. Ma anche il buonismo, che immagina il rapporto con l'altro solo in termini di arrendevolezza e acquiescenza, e il multiculturalismo, ovvero l'illusione che si possa gestire una comunità di persone appartenenti a culture, fedi ed etnie diverse senza un collante identitario, limitandosi a elargire a piene mani diritti e libertà.
L'obiettivo della nuova missione a cui Allam ha scelto di dedicare la propria vita ha la chiarezza e la semplicità dei grandi sogni: "Sogno un'Europa che ridefinisca eticamente il proprio modello di convivenza sociale e culturale, sulla base di valori e regole che salvaguardano il bene comune e l'interesse generale, fondati sul rispetto dei diritti e l'ottemperanza dei doveri, sul godimento della libertà, sull'adesione alla democrazia sostanziale, su una spiritualità condivisa, sulla partecipazione alla costruzione di un futuro migliore per tutti, senza alcuna eccezione e discriminazione".
Ogni epoca, con le sue culture, ha segnato semanticamente la parola "tristezza", è interessante perciò vedere se le tante sfumature di senso contengono tratti comuni. Molti uomini di pensiero (storici, filosofi, teologi, antropologi, psicologi, sociologi) hanno dedicato e dedicano molte pagine allo studio della tristezza nel loro specifico ambito di ricerca. Guidati dalla loro precomprensione della realtà hanno cercato di comprenderne la natura, per cogliere le varie forme con cui si manifesta, per capirne le ragioni e i rimedi. Anche quando si afferma di disinteressarsi di essa, non si può far a meno di coglierne la presenza in molte esistenze, come ebbe a scrivere Montaigne nei suoi Essais.
La Galilea, terra da cui è partito il cammino di Gesù e il percorso della Chiesa, è un luogo simbolico, da cui può idealmente prendere il via l'esperienza di ogni laico cristiano, chiamato a vivere la propria spiritualità nelle realtà che abita quotidianamente: dalla famiglia al lavoro, dalla parrocchia alla città.
L’epoca contemporanea potrebbe essere ricordata come una delle più imponenti fabbriche di paradisi artificiali della storia.Dinanzi a questa proliferazione idolatrica abbiamo tutti bisogno di anticorpi:chi crede di non credere,perché continui a cercare,e chi vive una vita cristiana pigramente adagiata su se stessa,perché non profani il mistero della trascendenza con l’arroganza di false sicurezze o con la banalità dell’abitudine. I “cieli di plastica” sono quegli idoli che promettono felicità,ma ingannano e schiacciano l’uomo: il Piacere, l’Avere, l’Apparire, ma anche la stessa Libertà o l’Amore di sé possono diventare un paradiso artificiale che rischia di trasformarsi in inferno.Vengono smascherati in questo libro due pregiudizi:il contrario della fede non è l’ateismo,ma l’idolatria;lo stereotipo del “crollo delle ideologie” nasconde in realtà il riemergere impetuoso di un’ideologia idolatrica. Il libro si articola in due parti. La prima, più breve, ha un andamento narrativo: due vecchi compagni di liceo,ormai sessantenni,ricevono uno strano invito da un terzo compagno,di cui avevano perso le tracce,entrato da anni in monastero.Si mettono in viaggio per andarlo a trovare e attraverso il viaggio e l’incontro rileggono la propria vita e condividono, da punti di vista opposti,ricordi e disillusioni.Il monaco,che è in fin di vita,promette un piccolo quaderno in cui proverà a mettere in ordine quel che è emerso nel loro colloquio. La seconda parte, più organica e ragionata, è il quaderno che viene inviato ai due amici, concepito come una specie di mappa delle idolatrie dominanti.Per mostrare che nessuno è esente da questo pericolo.
AUTORE Luigi Alici è nato nel 1950 a Grottazzolina (AP),arcidiocesi di Fermo.Èsposato con Piera Romanelli, ha due figli, Luca e Guido, ed insieme alla sua famiglia vive da sempre nella città marchigiana. Professore ordinario di Filosofia morale,presso l’Università di Macerata, e docente di Filosofia teoretica presso la Lumsa,ha ricoperto dal 2001 al giugno 2005 il ruolo di direttore di Dialoghi, la rivista culturale dell’Azione Cattolica; fa parte del Gruppo di lavoro del Progetto culturale promosso dalla Chiesa italiana e del Comitato scientifico-organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. È stato presidente nazionale di Azione Cattolica Italiana dal 2005 al 2008.Èautore di numerose pubblicazioni accademiche e divulgative, con San Paolo ha pubblicato Il terzo escluso (2004).
La speranza cristiana trasfigura l'attesa e promette un Regno alla comunità dei testimoni. Ci sono molti modi di incontrarsi sulla via della speranza. Il libro ne suggerisce alcuni, sulla base di tre approcci, dentro i quali affiorano tracce di un futuro diverso: l'analisi culturale, l'impegno pastorale, il racconto di esperienze di vita quotidiana. Sperare è riconoscere che il cielo e la terra si toccano; e il cielo è credibile quando illumina, promuove e riscatta la terra, non quando la demonizza, la dimentica o l'abbandona a se stessa.
La collana di studi Rachamim, frutto del lavoro del Centro Studi dell'Amo- re Misericordioso di Collevalenza (Pg), nasce con l'intento di dedicare uno spazio di riflessione e di confronto al tema della misericordia. Articolando- si in due sezioni (Percorsi e Fontù,la collana intende proporre nelle Fonti la traduzione di alcuni classici sulla misericordia e nei Percorsila riflessio- ne di alcuni studiosi che offrono, ciascuno a partire dal proprio contesto, i contributi piìr accreditati sul tema della misericordia.
VENTUNO INCONTRI CON IL VANGELO, CON LE SUE PAROLE E I SUOI PERSONAGGI, IN CUI RIVIVE L ENTUSIASMO ESPLOSIVO DI TUTTI I GIOVANI CHE SI ACCOSTANO AL MISTERO. L'AUTORE CALA LE FRASI NOTE E TANTE VOLTE MEDITATE DEL VANGELO DENTRO I NOSTRI GIORNI ATTRAVERSO VENTUNO RACCONTI NEI QUALI SI IDENTIFICA,DI VOLTA IN VOLTA, CON UN PERSONAGGIO DEL TESTO SACRO. I PESCATORI, LE PROSTITUTE, I MENDICANTI , GLI AMMALATI, I BAMBINI: TUTTO E`RIMASTO COME QUANDO GESU`PREDICAVA. PERSONE FELICI, PERSONE AMMALATE, SITUAZIONI INSOPPORTABILI, DOLCI SOFFERENZE, MOMENTI DIFFICILI. GESU`PARLA ANCORA, COME DUEMILA ANNI FA, PER RAGGIUNGERCI NELLE STESSE SITUAZIONI DI SEMPRE E LE SUE PAROLE NON HANNO PERSO NEMMENO UN FILO DELLA LORO ATTUALITA, VERITA, PROFONDITA. IL VANGELO, DUNQUE. DI TUTTE LE ETA, CERTO, MA IN QUESTO CASO GIOVANE PERCHE L'HA SCRITTO UN GIOVANE. P ERCHE`IN ESSO RIVIVE L'ENTUSI ASMO ESPLOSIVO DI TUTTI I GIOVANI CHE SI ACCOSTANO AL MISTER

