
Il Beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, non era uomo da palcoscenico. Come tutti i profeti, preferiva spingersi in avanti, scrutare orizzonti ancora lontani e lavorare per raggiungerli in fretta, consapevole che gli orizzonti raggiunti erano solo una postazione aperta per vederne di ulteriori e più lontani. Ha lavorato nella Chiesa perché gli strumenti dell'informazione fossero assunti per l'evangelizzazione; a spingerlo in questa direzione era la certezza che questi mezzi avrebbero condizionato il sapere e le forme della comunicazione, cambiando profondamente la cultura. Negli anni tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, questa era davvero una intuizione profetica.
«Bisogna attaccarsi alla corona come a una fune che è tenuta in mano da Maria e risalire su, verso il cielo».
La spiritualità di don Giacomo Alberione nell’anno della sua beatificazione, proposta attraverso la preghiera del Rosario.
"Dare in primo luogo la dottrina che salva. Penetrare tutto il pensiero e sapere umano col Vangelo. Non parlare solo di religione, ma di tutto parlare cristianamente".
L’opera Appunti di teologia pastorale segna l’inizio della produzione editoriale di don Giacomo Alberione (1884-1971) ed è uno dei frutti più significativi dei primi anni di ministero sacerdotale. Questi lo vedono impegnato dapprima in parrocchia, a diretto contatto con i fedeli, poi in seminario come formatore dei chierici.
Il libro vede la luce nel 1912 e porta in sé la freschezza dell’impegno pastorale e del confronto con altri sacerdoti, coinvolti nella stesura del volume. L’attenzione alla pastorale caratterizzerà il giovane sacerdote anche quando egli si dedicherà totalmente alla Famiglia Paolina, che tra il 1914 e il 1971 vedrà sorgere ben 10 istituzioni, di cui cinque congregazioni religiose.
Come don Alberione ha maturato il passaggio da un ministero diretto e tradizionale a uno più indiretto e moderno? La risposta va cercata nel desiderio profondo di portare il Vangelo al maggior numero possibile di persone, desiderio che nasce da un cuore che ha fatto sua la “compassione” di Gesù per le folle. Pur valorizzando i mezzi “più celeri ed efficaci”, don Giacomo continuerà ad esortare i suoi figli e le sue figlie a farne un uso “pastorale”. La nascita stessa, nel 1938, delle suore di Gesù Buon Pastore (Pastorelle) è il segno evidente di quanto quei primi anni di “esperienza sul campo” continuino a segnare lo slancio creativo dell’Alberione.
Sommario dell’opera:
PARTE PRIMA: Dei fondamenti dello zelo (Della pietà in generale – Le pratiche di pietà – I frutti di pietà – Virtù sacerdotali – Lo studio – L’amministrazione dei beni materiali)
PARTE SECONDA: Della cura pastorale e dei suoi mezzi generali (Dell’azione pastorale in genere – Norme al clero in generale per riguardo alla cura d’anime – Relazioni del sacerdote – Dell’azione pastorale di alcuni sacerdoti)
PARTE TERZA: Di alcune opere particolari proprie dello zelo sacerdotale (Confessione – Della S. Comunione – Funzioni – Predicazione – Catechismo – Principali devozioni… – Azione cattolica – Opere particolari d’azione cattolica – Le vocazioni religiose – Organizzare feste – Costruzione di chiese)
Esercizi Spirituali, animati dal Fondatore e destinati a religiosi paolini, rispettivamente juniores chierici (luglio 1931) e sacerdoti (novena di Pentecoste 1938). Il primo testo,“Si vis perfectus esse”,consta di sedici meditazioni e sviluppa i temi concernenti la consacrazione religiosa in ottica di vita apostolica, con forte accentuazione delle realtà definitive,“i novissimi”. Il “Mihi vivere Christus est” contiene le meditazioni dettate da Don Alberione ai sacerdoti della Società San Paolo in Alba, nella novena di Pentecoste del 1938.Questa serie di meditazioni risulta sobria ed essenziale nelle tematiche,più curata nel dettato,più concreta e pratica ai fini di un indirizzo spirituale adatto a persone impegnate nell’apostolato specifico della Congregazione.
AUTORE
Giacomo Alberionenacque a San Lorenzo di Fossano (Cuneo),il 4 aprile 1884.Il 25 ottobre 1896 entrò nel seminario di Bra, dove rimase fino alla primavera del 1900; dopo sei mesi trascorsi in famiglia tra preghiera e lavoro nei campi,si trasferì nel seminario di Alba.Nella notte fra il 31 dicembre 1900 e il 1°gennaio 1901,durante l’adorazione eucaristica,ebbe l’intuizione di un cammino speciale voluto da Dio per lui e per altri. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1907 e,il 9 aprile 1908,conseguì la laurea in Teologia.Il 20 agosto 1914,ad Alba,pose il primo germe della futura Congregazione,che nasce col nome di Scuola Tipografica Piccolo Operaio.Il 5 ottobre 1921 fu costituita la Pia Società San Paolo,che il 12 marzo 1927 divenne società religiosa clericale di diritto diocesano.Il giorno successivo don Giacomo Alberione emise la professione religiosa, assumendo il nome di Giuseppe.Tra il 1915 e il 1960 fondò quattro Congregazioni femminili e diversi Istituti secolari.Nel luglio del 1936 si trasferì definitivamente a Roma,dove morì il 26 novembre 1971,confortato da una visita di Paolo VI.
Queste Brevi Meditazioni di don Alberione sono uno dei frutti più succosi di quel fertilissimo anno di grazia che fu il 1948:anno benedetto dal pontificio “decretum laudis” di Pio XII,che approvava ufficialmente la fondazione e le costituzioni delle Pie Discepole, ma anche anno consacrato da due morti “sacrificali”: quella di don Timoteo Giaccardo e quella di Fr.Andrea Borello. Il contenuto di questa raccolta è costituito dal “depositum fidei” del Credo,dei Comandamenti,della Liturgia e della spiritualità cristiana,consegnata dalla tradizione:il tutto filtrato ed elaborato da un’anima squisitamente evangelica ed assetata di perfezione. L’esposizione è tuttavia debitrice dei numerosi manuali teologici ad ascetici usuali a un Direttore di spirito quale fu don Alberione: egli sapeva far tesoro di tutto ciò che sperimentava e leggeva, integrando nel suo quadro mentale ogni apporto,ogni esperienza propria ed altrui,con una capacità di sintesi che gli consentiva di riassumere intere trattazioni in formule essenziali di estrema concisione.
AUTORE
Giacomo Alberione nacque a San Lorenzo di Fossano (Cuneo),il 4 aprile 1884.Il 25 ottobre 1896 entrò nel seminario di Bra, dove rimase fino alla primavera del 1900; dopo sei mesi trascorsi in famiglia tra preghiera e lavoro nei campi,si trasferì nel seminario di Alba.Nella notte fra il 31 dicembre 1900 e il 1°gennaio 1901,durante l’adorazione eucaristica,ebbe l’intuizione di un cammino speciale voluto da Dio per lui e per altri. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1907 e,il 9 aprile 1908,conseguì la laurea in Teologia.Il 20 agosto 1914,ad Alba,pose il primo germe della futura Congregazione,che nasce col nome di Scuola Tipografica Piccolo Operaio.Il 5 ottobre 1921 fu costituita la Pia Società San Paolo,che il 12 marzo 1927 divenne società religiosa clericale di diritto diocesano.Il giorno successivo don Giacomo Alberione emise la professione religiosa, assumendo il nome di Giuseppe.Tra il 1915 e il 1960 fondò quattro Congregazioni femminili e diversi Istituti secolari.Nel luglio del 1936 si trasferì definitivamente a Roma,dove morì il 26 novembre 1971,confortato da una visita di Paolo VI.
A cento anni dalla fondazione del primo nucleo della congregazione paolina, questa raccolta di scritti di don Giacomo Alberione nasce con l’intento di sensibilizzare l’uomo contemporaneo a dare testimonianza della propria fede con le nuove forme di comunicazione
e interazione umana, seguendo il percorso formativo che il beato ha lasciato alla famiglia paolina con i suoi scritti e predicazioni.
In questo nuovo anno accogliamo l’invito di don Alberione: «Un concetto, un’idea quest’anno deve dominare in tutti: portare progresso. L’uomo progredisce perché ha la libertà e può scegliere sempre ciò che è migliore». Giacomo Alberione nacque a San Lorenzo di Fossano (Cuneo), il 4 aprile 1884. Il 25 ottobre 1896 entrò nel seminario di Bra, poi si trasferì nel seminario di Alba. Nella notte fra il 31 dicembre 1900 e il 1° gennaio 1901, durante l’adorazione eucaristica, ebbe l’intuizione di un cammino speciale voluto da Dio per lui e per altri. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1907 e, il 9 aprile 1908, conseguì la laurea in Teologia. Il 20 agosto 1914, ad Alba, pose il primo germe della futura Congregazione, aprendo la Scuola Tipografica Piccolo Operaio. Il 5 ottobre 1921 fu costituita la Pia Società San Paolo, che il 12 marzo 1927 divenne società religiosa clericale di diritto diocesano. Il giorno successivo donGiacomo Alberione emise la professione religiosa, assumendo il nome di Giuseppe. Tra il 1915 e il 1960 fondò quattro Congregazioni femminili e diversi Istituti secolari. Nel luglio del 1936 si trasferì definitivamente a Roma, dove morì il 26 novembre 1971, confortato da una visita di Paolo VI.
DESTINATARI
Credenti, specialmente chi opera nel settore della Comunicazione.
La recita della Coroncina della Divina Misericordia accompagnata dai testi sulla vita di Santa Maria Goretti.
L'ultimo libro di p.Giovanni Alberti, rettore del Santuario di Nettuno, dal titolo "Tenda di Dio, Cuore della Terra".
Il libro nasce da oltre 25 anni di pellegrinaggi in Terrasanta compiuti dall'Autore che, dall'alto della sua esperienza come guida in quei luoghi, ha voluto raccontare la "sua" Terrasanta, così come viene scritto nell'introduzione:
<<Possono essere definiti appunti di viaggio e non hanno la pretesa di essere "un'altra guida di Terrasanta", essendoci già delle ottime ed interessanti edizioni. E' piuttosto la "mia" Terrasanta, quella che in oltre venticinque anni di frequentazioni si è manifestata ai miei occhi. Anni di visita, seppur limitata nel tempo, mi hanno permesso di diventare un testimone dei tanti cambiamenti succedutisi sia nella geografia sia nella storia di Israele.>>
Un testo carico di riflessioni, meditazioni e spiritualità, che accompagna idealmente ogni pellegrino che desidera, o ha già fatto, il viaggio nella terra di Gesù, in quei luoghi che Paolo VI definì <<il Quinto Vangelo>>.
Questo primo libro di spiritualità gorettiana desidera proporre la bellezza di un cammino ritmato sui passi del testamento non scritto di Santa Maria Goretti fatto di gesti, parole e scelte nella sua breve ma intensa stagione terrena. Marietta ha camminato fra noi, in assoluto abbandono ai voleri del suo Signore, lontana anni luce dalla provocante affermazione del "così fan tutte". Un testo di oltre 400 pagine, ricco di foto, testimonianze, angolo della preghiera che restituisce al lettore d'oggi la freschezza di una Santa tanto piccola per il mondo, ma un gigante agli occhi di Dio. Il volume è una raccolta antologica delle molteplici tematiche legate alla spiritualità di Marietta, non solo attraverso gli eventi che hanno segnato la sua vita, analizzati sotto molteplici punti di vista, ma anche attraverso la devozione che tutto il mondo dimostra continuamente nei suoi confronti. Prefazione di Angelo Comastri.
Sperare significa essere ottimisti? Che cosa sperare? Come si spera? Alla vigilia dell’Anno Santo 2025, accompagnato dal motto Pellegrini di speranza, questi interrogativi tornano attuali, anche alla luce dei grandi e drammatici sconvolgimenti mondiali che interessano il nostro pianeta: dalla pandemia da Covid-19, alle guerre, alla questione ecologica. L’ascolto di alcuni testi di san Paolo, che della speranza fa uno dei nuclei del suo instancabile annuncio missionario, tenta di raccogliere alcuni spunti per rispondere alle domande iniziali. Un intrigante itinerario tra gli scritti paolini, per misurarsi con le radici, gli effetti attuali e la pienezza futura della speranza cristiana.