
Questo piccolo contributo è a metà tra lo studio biblico del libro di Tobia e la riflessione spirituale sul tema dell’accompagnamento medico del malato nella sua sofferenza.
Una rilettura in chiave religiosa di Tobia dimostra infatti che è veramente possibile operare nel mondo della sofferenza come “angeli” che guidano e accompagnano i malati. Le sofferenze di Tobi e Sara portano i due personaggi a invocare la morte. Ma Dio manda Raffaele per guarire e dare loro la luce.
Il libro intende così ricordare coloro che vivono nel mondo della sanità per essere ogni giorno portatori di luce.
Autore
Paolo Morocutti, attualmente docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e consultore Ad Casum della Congregazione delle Cause dei Santi.
Da sempre dotata di grandi doni mistici, all’improvviso un giorno Lydia si sente chiamare: “Sono qui, mio Piccolo Fiore!” e, tra una musica angelica di arpe e violini e un intenso profumo di rose e gigli, le appare Maria. Scelta dall’alto per un cammino della vita straordinario, Lydia continua a ricevere apparizioni e messaggi e a vivere esperienze mistiche eccezionali. Con amore e passione, mette a disposizione degli altri i suoi doni speciali, anche di guarigione.
Mauro Bergonzi mette a frutto in questo saggio la sua doppia qualifica di psicologo e psicoterapeuta da un lato ed esperto conoscitore delle filosofie e religioni orientali (e indiane in particolare) dall'altro, per offrire ai lettori un punto di vista nuovo sulla mente e sui suoi meccanismi, spiegando quali siano i benefici "scientifici" della meditazione e come questa antichissima pratica spirituale agisca in profondità sul benessere psicologico delle persone.
Molto di ciò che siamo viene da chi e da che cosa abbiamo avuto l'avventura di incontrare lungo il cammino. Così don Angelo Casati, uomo di fede e prete di città, si ritaglia uno spazio strappato alla notte per affidare alla carta le emozioni incontrate ogni giorno dietro i volti, le storie, dietro lo Spirito che le accende. A cavallo tra un secolo e l'altro il sacerdote, seguendo l'esempio illuminato del cardinale Carlo Maria Martini, suo grande amico, si trova a percorrere molte strade che si intrecciano con il suo cammino. Le strade della città, allora, non sono solo le strade del rumore, ma diventano anche strade della sorpresa, strade degli incontri imprevisti, strade della ricerca, di accompagnamenti invisibili, della grazia. Don Casati raccoglie gli incontri con i suoi fedeli, evocando il sorriso di Dio nella sua dimensione più intensamente umana, nella vicinanza alle persone: un Dio che fuoriesce dai suoi cieli per farsi uomo, con uno sguardo di fiducia alla vita, in queste pagine che "confessano la povera misura di uno che è stato semplicemente parroco di città".
Il testo presenta la biografia di Chiara Grillo, una mamma morta improvvisamente a trentasette anni nel 2017, raccontata dai suoi genitori, Lia e Virginio, che narrano l'intensa vita della loro amata secondogenita, cresciuta all'ombra del carisma di Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari, di cui Chiaretta ha fatto parte sin da bambina, sull'esempio degli stessi genitori. Chiara, assistente sociale, sposata con Davide ha tre figli ed è il perno, l'anima della sua cerchia familiare, degli amici, conoscenti e aderenti al carisma dell'Unità. Numerosi sono gli aneddoti raccontati dai genitori da cui emerge l'amabile e determinata indole di Chiara, accompagnata dal suo luminoso sorriso che incantava chi l'avvicinava, la sua robusta fede in Dio e l'amore per il prossimo, soprattutto verso i più fragili. Prefazione di Pierantonio Pavanello. Postfazione di Anna e Alberto Friso.
Questo libro contiene importanti flash sulla seconda venuta del Signore preceduta dalle tribolazioni e dallo straordinario triplice sollevamento degli "eletti". Si fa anche cenno ai primi tre paradisi che attendono i salvati. E molto altro sul futuro dell'umanità e sulla figura dell'anticristo...
Per tutti coloro che vogliono conoscere cos’è la “dimensione mistica” e sono interessati alla sua realizzazione concreta oggi, l’autore spiega e illustra come la tradizione dei monaci cistercensi abbia saputo cogliere e mettere al centro della propria esperienza l’aspetto mistico dell’uomo, “esperienza profondamente umana che precede tutte le religioni”.
Un libro ricco di insegnamenti preziosi e di parole chiave per l’uomo di ogni tempo.
Questo libro è un vero e proprio itinerario attraverso cui Chiara ci guida alla scoperta della spiritualità propria di Nuovi Orizzonti secondo quel carisma specifico che lei ha ricevuto per l’oggi della Chiesa e del mondo: vivere la gioia, dono dello Spirito, attraverso l’immersione negli inferi dell’umanità insieme a colui che ha preso su di sé e vinto ogni male e ogni dolore.
Un testo inedito del 1975, ritrovato fra le carte di Carlo Maria Martini. Un viaggio meditativo sulla vita dell'anima e la lotta spirituale, proposto dall'allora Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, che sarebbe poi diventato cardinale di Milano. In questo scritto - recuperato a seguito del lavoro di riordino e archiviazione a cura della Fondazione Martini - si rivela ancora una volta non solo il fine esegeta della Sacra Scrittura e il pastore che sarebbe stato poi grandemente ascoltato negli anni milanesi, ma anche il profondo scrutatore dell'animo umano capace di scandagliare le vanità e le debolezze dell'io nel costante combattimento fra l'opzione fondamentale per il bene e la resa di fronte alla fascinazione del male. Questa sorta di "manuale di vita interiore" aiuta a guardarsi dentro, a individuare le nostre inquietudini, a difendersi dal "morso dello spirito negativo" e ad affrontare quello stato di "desolazione spirituale" sempre in agguato sulla strada di chi vuole seguire il Vangelo; non manca un'instancabile esortazione alla fiducia, soprattutto quando si cade nei tentacoli delle forze oscure del maligno, perché come scrive Martini in queste pagine: "Tornerà il sereno. Dovremo solo attendere il riapparire del sole interiore, della luce dell'anima, con disposizione paziente, risoluta e coraggiosa". Prefazione di Enzo Bianchi.
Il testo si presenta come una piccola antologia, con un pensiero per ogni giorno dell'anno, che, mentre mette a disposizione un ricco patrimonio di saggezza cristiana, offre l'occasione per meglio approfondire la conoscenza della spiritualità di don Primo Mazzolari e di coglierne lo sforzo «nel faticoso ascendere verso Dio e nel non facile scendere, a braccia aperte, incontro agli uomini da lui sentiti e chiamati soltanto fratelli» (dall'Introduzione).
La raccolta è costruita in modo tale da concentrare temporalmente ciò che don Primo ha detto su uno specifico argomento. Così facendo, ogni mese viene proposto un tema attorno al quale incentrare la riflessione.
Sommario
50° Anniversario della morte di don Primo Mazzolari. Cenni biografici. Introduzione (M. R. Spingardi). Gennaio. A mensa con Dio (o della fede). Febbraio. Ribelli autorizzati (o della bontà). Marzo. L'arte dei folli (o dell'amore). Aprile. Sotto l'albero dei violenti (o del dolore). Maggio. Nell'officina degli inutili (o dell'umiltà). Giugno. Tempo di camminare (o della giustizia). Luglio. La tunica dalle maniche larghe (o della generosità). Agosto. In ferie… ma con Dio! (o della fiducia). Settembre. Trenta bacche sull'ulivo (o della pace). Ottobre. A scuola dagli "schedati" (o della testimonianza). Novembre. Naufragio della stanchezza (o della speranza). Dicembre. A cena con i senzatetto (o della solidarietà). Fonti bibliografiche.
Note sull'autore
Don Primo Mazzolari (1890-1959), prete dal 1912, dopo essere stato cappellano militare al tempo della prima guerra mondiale, trascorse la sua vita come parroco di piccoli paesi di campagna. I suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all'attenzione pubblica, ma attirarono su di lui anche molte misure disciplinari della gerarchia. Don Primo si sforzò di vivere e di proporre il vangelo nella sua integralità, anticipando molte acquisizioni del concilio Vaticano II. Di grande rilievo furono le sue riflessioni sulla parrocchia, sui «lontani» e sui poveri, sulla pace e la giustizia sociale.
Diversus in latino significa "voltato" in altra direzione. Purtroppo, però, è uso comune intendere "diverso" come "contrario", "opposto", e in alcuni casi addirittura "deviante" o "sbagliato". È innegabile che esistano diversità, ma è altrettanto ovvio che non si possa considerare la propria singola visione del mondo come l'unica e "la" giusta. Bisogna accettare e convivere con tutte le differenze, e questo rappresenta non un limite, bensì la vera ricchezza del nostro mondo. Un'opportunità per scoprire e discutere sulle diversità ci è data dal festival denominato appunto "Uguali-Diversi", il cui intento non è quello di fornire risposte, ma semplicemente di "aiutare a porre correttamente le domande". Ne è nata anche una collana, voluta dal Comune di Novellara e da Aliberti editore, che raccoglie gli interventi di personaggi noti e studiosi sul tema dell'integrazione e della necessità del confronto in un momento storico come il nostro, di rapide trasformazioni.
Continuando il cammino intrapreso nel suo "Pomeriggio del cristianesimo" (2022), il teologo Tomás Halík ci racconta qui il suo sogno della Chiesa che verrà. Un sogno a occhi aperti di un nuovo mattino, che prende la forma di dialogo con l'immaginario papa Raffaele del futuro, vero archetipo della figura papale che già nel nome (in ebraico, letteralmente: 'Dio guarisce') si manifesta come un padre spirituale che ispira e incoraggia, pastore di tutte le persone alla ricerca di senso. Halík mette per iscritto questi dialoghi tra il sogno e la veglia sotto forma di lettere (dodici come i dodici apostoli) in cui, con la libertà del figlio, confida e affida a papa Raffaele le sue speranze e i suoi dubbi, le idee e le preghiere di fronte al destino dell'esperienza religiosa, che non sta scomparendo, ma piuttosto cambiando nel suo modellarsi nel contesto della contemporaneità, mandando segnali di grande richiesta di senso, e che per questo va compresa e interpretata in modo nuovo. Cercatore tra i cercatori, in queste sue lettere immaginarie e concretissime Halík si interroga senza sconti sulle difficoltà e i problemi attuali cui il cristianesimo si trova a rispondere, dalle guerre al cambiamento climatico, dagli scandali e gli abusi alla sfida dell'intelligenza artificiale, al senso che per le donne e gli uomini di oggi possono avere l'inferno e il paradiso... Ne nasce, in questo che è forse il suo libro più personale, la visione profetica di una Chiesa davvero cattolica, cioè universale ed ecumenica, che, senza perdere la propria identità, non rinuncia a «uscire da sé stessa» e a leggere con coraggio e senso di responsabilità i segni dei tempi, intraprendendo un cammino sinodale per tornare a essere sale della terra, lievito per il pane fresco di domani.