
Terzo volume della collana Ascolta e Cammina che raccoglie gli scritti dell'abate generale dei Cistercensi Padre Mauro Giuseppe Lepori. Per il modo di esprimere i suoi pensieri e di fermarli sulla carta Lepori è uno degli autori più letti e seguiti nel panorama della cultura cattolica italiana. Nel libro il padre Lepori approfondisce il tema della preghiera che rappresenta un canale privilegiato per parlare e per ascoltare Dio. L'autore attingendo dalla tradizione dell'Ordine cistercense, di cui è abate generale, compie suggestive riflessioni sulla spiritualità propria del monachesimo occidentale.
Continua l'opera di don Danilo Zanella, notissimo animatore di ritiri spirituali, con "Ipnosi del sensibile. Rigenerati dal Vangelo" di Matteo. Dopo il Vangelo di Luca, e prima degli altri due evangelisti, ecco il primo degli evangelisti sotto la lente di ingrandimento del sacerdote padovano, il quale conduce coloro che desiderano percorrere un cammino spirituale alla ricerca di sé stessi, di Dio e del prossimo, nella direzione della rigenerazione che viene dal Cristo. Sussidio utilissimo per chi per professione e vocazione è chiamato a svolgere la funzione di padre spirituale.
Questo volume ci accompagna in un itinerario evangelico alla riscoperta dell'essenziale che è invisibile agli occhi, dell'uomo nascosto nel cuore. Il commento al Vangelo di Luca di queste pagine infatti, ci offre un itinerario di spiritualità per un corso di esercizi spirituali. Attraverso 37 tappe, ciascuna corredata da una scheda tematica, l'Autore ci conduce con il Vangelo di San Luca, tra spiritualità e testimonianza, alla conoscenza delle scritture. L'approfondire la conoscenza del Vangelo in un corso di esercizi spirituali fa parte di un'esperienza che è una vera terapia dell'anima: ci fa riscoprire la bellezza di Dio, la bellezza cui fa riferimento San Francesco nelle Lodi del Dio altissimo, l'espressione visibile del bene.
Ispirate dall’amore che Dio riversa in tutto ciò che ci circonda, le parole contenute in queste pagine sono un invito a scoprire la bellezza del creato e la forza della vita. L’autrice ce le dona, così come le ha ricevute, affinché siano di incoraggiamento, conforto e arricchimento per tutti.
“Se solo ci sentissimo dipinti sulla terra dal pensiero di nostro Signore, saremmo già grandi”.
Pietro Maranesi, tra i più apprezzati studiosi di Francesco di Assisi, ha concentrato nella collana "Io, frate Francesco" la sua ventennale ricerca sui testi redatti dal Santo: si tratta di un percorso in cinque volumi dove l'Autore, attraverso un approccio storico-critico, ne fa emergere l'umanità, la novità del rapporto con Dio e la bellezza della vita fraterna. In questo quarto volume Maranesi ha raccolto saggi e articoli - già pubblicati in varie riviste e oggi non facilmente reperibili - riuniti intorno ad una questione fondamentale dell'esperienza evangelica del Santo di Assisi: gli scritti. Il metodo con cui viene affrontato l'argomento e le conclusioni proposte dall'Autore fanno di questo lavoro un contributo tra i più importanti e innovativi nell'ambito degli studi francescani.
Pietro Maranesi, tra i più apprezzati studiosi di Francesco di Assisi, ha concentrato nella collana Io, frate Francesco la sua ventennale ricerca sugli scritti del Santo: si tratta di un percorso in cinque volumi dove l'Autore, attraverso un approccio storico-critico, ne fa emergere l'umanità, la novità del rapporto con Dio e la bellezza della vita fraterna. In questo terzo volume Maranesi ha raccolto saggi e articoli - già pubblicati in varie riviste e oggi non facilmente reperibili - riuniti intorno ad una questione fondamentale dell'esperienza evangelica di san Francesco: l'identità. Il metodo con cui viene affrontato l'argomento e le conclusioni proposte dall'Autore fanno di questo lavoro un contributo tra i più importanti e innovativi nell'ambito degli studi francescani.
Relazione. alterità, rapporto dialogico io-tu sono temi oggi al cnetro di un serrato dibattito. E tuttavia questa gran messe di riflessioni non sempre porta ad una maggiore e condivisa chiarezza sui significati da riconoscere e attribuire loro. Non solo. In contesti civili sempre più disumanizzanti aumentano le forme della diffidenza e del rifiuto, della distanza e del pregiudizio e , sovente, ci si imbatte in comportamenti poco rispettosi dell'alterità. Questi aspetti teorici e pratici motivano le riflessioni qui inserite, frutto di un partecipato convegno organizzato a Palermo dalla comunità Kairos il 29-30 Ottobre 2010.
In esse ampio spazio viene dato all'analisi delle dinamiche relazionali secondo le prospettive socio-antropologica, teologica e politico-economica
Ottimo approfondimento delle tre virtu teologali: fede, speranza e carita.
La poesia tende di per sé a essere oracolo. Il poeta accusa o esalta, egli vede il male del mondo, ne è turbato; ma contempla anche la gloria di Dio che si dispiega nell’universo e conosce la grandezza dell’uomo.
Giorgio Mazzanti ha accusato la rovina di un mondo dissociato e dissacrato, si è sentito coinvolto nella stessa rovina; non poteva tuttavia dimenticare che era nella sua missione l’annuncio della salvezza e il riconoscimento della grandezza dell’uomo. Questa grandezza è contemplata dal poeta nella Vergine Madre di Dio: nella Vergine, pura creatura, non è soltanto la natura dell’uomo ma è la persona creata che viene elevata a una sublime dignità. Nella Vergine risplende, più che in ogni altra creatura, la libertà di Dio e il suo amore infinito.
Dalla Presentazione di Divo Barsotti
La gratitudine non ha origine soltanto dai grandi doni, bensì dai piccoli gesti di tutti i giorni, dal riconoscimento quotidiano da parte dell'altro. Sono i dettagli che fanno una grande differenza.
Essere cristiani vuol dire "incontrare" una persona: Gesù. Se il papa Benedetto XVI ha voluto l'Anno della Fede, non lo ha fatto perché in quest'anno si parli di Cristo, ma perché i cristiani lo incontrino. Non basta dire che Gesù è esistito. Non basta aver letto i Vangeli. Occorre incontrarlo, stare con lui e parlargli. La fede non ci toglie le durezze della vita, ma rafforza la voglia di vivere e la decisione d'amare. Avere fede in Gesù vuol dire accogliere questa storia. Essa è dono, ma è anche conquista.