
L'esperienza di un'iniziativa amorevole venuta da Dio!
"Vi ho chiamato amici" sono scritti spirituali, quasi una catechesi biblica che Maria Teresa Crovetto, aperta al Dono dello Spirito, ha ricevuto sotto dettatura di Gesù e talvolta della Vergine Maria. Vuole portare serenità, pace e consolazione al cuore che cerca Dio nella confusione di questo tempo diradando tutte le inquietudini, perché "Gesù è con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (cfr. Mt 28,20).
L'esperienza mistica di Maria Teresa Crovetto fa comprendere che con lo Spirito Santo il Cristo risorto è presente, il Vangelo è potenza di vita, la Chiesa significa comunione trinitaria, la liturgia è memoria e anticipazione, l'agire umano è santificato.
È facile trovare l'intimità con Dio leggendo questo libro, comprenderemo che pregare è lasciarci penetrare dall'amore di Dio: Egli non aspetta altro che la nostra disponibilità.
Leggendo le pagine di seguito o aprendo il libro a caso, l'amore personale e unico di Dio potrà parlare al tuo cuore. Scomparirà allora il mezzo che le ha trascritte ed emergerà solo l'Amore che vuole vincere in te ogni timore.
«In questi Esercizi ho consegnato me stesso ai miei fratelli». Le meditazioni svolte da monsignor Camisasca in occasione degli Esercizi annuali per sacerdoti proposti da Comunione e Liberazione sono frutto di una lunga e intensa vita sacerdotale. Esse offrono un prezioso approfondimento della parola comunione. Dal dono della comunione sgorgano fraternità e amicizia a cui sono dedicate pagine intense e chiarificatrici. Il volume è arricchito dai contributi di Davide Prosperi e di don Stefano Alberto e dalla testimonianza di Matteo Severgnini sull'impegno educativo nei confronti dei giovani, una priorità che emerge dalla vicenda personale e dalla storia di don Giussani e di tutto il movimento.
Uno strumento indispensabile per i giovani e gli educatori che intendono partecipare alla GMG di Madrid e che vogliono scoprire come è possibile realizzare una vita buona, felice e riuscita. Un testo di meditazione che, a partire dal Vangelo di Giovanni, aiuta i giovani e gli adulti a comprendere più da vicino la missione che il Signore Gesù ci ha affidato, dandoci per primo l'esempio da seguire. Si prendono in considerazione le quattro virtù cardinali della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza, illustrandone il fascino e invitando i destinatari delle meditazioni a metterle in pratica nella loro vita.
"La preghiera è necessaria, perché è quella che ci fa mantenere il nostro rapporto con Dio e che alimenta la nostra fede. È un'esperienza che hanno fatto tanti: più si prega e più si pregherebbe, meno si prega e meno si pregherebbe... Ma siamo sinceri: all'inizio la preghiera è uno sforzo, richiede impegno... In questo breve libro l'autrice ci propone una vera e propria scuola di preghiera, in cui la maestra è addirittura S. Teresa d'Avila, una delle più grandi mistiche del cristianesimo." (dalla presentazione di don Gabriele Amorth)
Un padre che ha deciso di mettere il vangelo al primo posto, di frequentare la Scrittura per trarne parole che diano direzione alla sua vita. Un pastore da poco in pensione che traccia una sorta di bilancio su ciò che può dire della sua fede, su ciò che attiene all'essenziale, e lo indirizza ai suoi figli ormai lontani dalla chiesa. Commosso nel vederli diventare adulti, Antoine Nouis non vuole prendere la difesa dell'istituzione, ma racconta della scommessa della fedeltà e delle piccole e grandi lotte che essa ha comportato. Questa lettera, pastorale e personale al tempo stesso, traccia un percorso di speranza sulla mappa della vita, punteggiato da intense e vere narrazioni della libertà, dell'amore, della grazia... e della morte.
Vi voglio bene è l'espressione di don Tonino che utilizzava in più occasioni e in circostanze diverse. Essa esprime il desiderio che ha animato la sua vita e la sua azione pastorale: guardare con simpatia alle persone e agli avvenimenti della storia, per testimoniare a tutti la gioia del vangelo. L'ordinazione episcopale di don Tonino Bello è un evento che segna una certa discontinuità con il periodo precedente. In realtà, la discontinuità è solo apparente. Vi è infatti una continuità sostanziale con il tempo del ministero sacerdotale che costituisce un tassello fondamentale per comprende il flusso vitale, culturale e pastorale di don Tonino. Sembra che don Tonino abbia parlato e agito solo negli undici anni di Molfetta e sia stato muto e inerte nei quarantasette anni. L'introduzione evidenzia la linea di continuità e di sviluppo che caratterizza la vita e il ministero pastorale di don Tonino, come sacerdote a Ugento e vescovo a Molfetta.
Lo scopo della via Afflictionis è precisamente quello di camminare insieme a Gesù con la sua sofferenza psicologica, mettendo così nel suo cuore tutti i nostri disagi interiori. Egli, attraverso la sua morte, ha redento la nostra morte.
Saggio rosa autobiografico che, traendo spunto dal brano del Qoélet noto ai più come «C’è un tempo per ogni cosa», ne dipana i contenuti in una riflessione sulla vita. In un percorso delicato, ironico e infarcito di sano pragmatismo femminile, l’autrice conduce alla valorizzazione dell’esistenza nella sua declinazione quotidiana, attraverso il racconto fresco e coinvolgente della sua esperienza di giovane moglie, madre e lavoratrice. Lo scorrere del tempo è la presa di coscienza che a ogni momento della vita è associata una diversa realizzazione. I desideri cambiano, le persone maturano, qualcuno nasce e qualcun altro muore: in tutto questo c’è un significato e una bellezza da scoprire. A ogni età corrisponde la sua soddisfazione, a ogni passo verso la maturità, un obiettivo. E se il tempo corre via, restano le riflessioni a 360 gradi sul come e con chi se ne è andato: dal marito che si crede di conoscere, ai figli che si cerca di non «rovinare». Dalla ricerca di senso in una giornata storta, al retrogusto di ciò che ci lasciamo alle spalle spegnendo la luce la sera. E se anche sembra che alla fine qualcosa non quadri, niente fretta: «C’è un tempo per ogni cosa».
Marcella Manghi Catania è laureata in Matematica e si occupa di editing digitale. Nata a Parma nel 1975, ora vive a Milano con il marito e tre figli. Questo è il suo primo libro.
Padre Pio, il santo cappuccino stigmatizzato del Gargano, ha vissuto la sua esistenza come una continua Via Crucis. Le sue sofferenze fisiche e spirituali, unite alla profonda comprensione del mistero pasquale, lo hanno reso un testimone eccezionale della Passione di Cristo. Padre Pio incoraggiava fortemente la recita della Via Crucis, considerandola una delle preghiere più efficaci per entrare in comunione con Cristo sofferente e ottenere grazie spirituali. In questa opera coinvolgente, gli autori ci conducono alla scoperta di come Padre Pio ha vissuto la sua personale passione e di come, attraverso il messaggio della Via Crucis, ha insegnato a comprendere il mistero della sofferenza alla luce della Passione di Cristo. Ma questo libro non è solo un viaggio spirituale: è anche uno strumento unico e prezioso per la preghiera. Il volume propone una Via Crucis speciale, arricchita dalle parole e dalle meditazioni di Padre Pio, un invito universale rivolto a tutti i fedeli a immergersi nel mistero della Croce. Recitare questa Via Crucis significa unirsi al santo di Pietrelcina nella sua straordinaria devozione e scoprire una fonte inesauribile di grazia e consolazione spirituale.
Santa Faustina Kowalska sarà una figura di riferimento per il Giubileo 2016. Il classico sussidio quaresimale per parrocchie e comunità, ma anche per chi vuole pregare da solo. In questa Via Crucis secondo lo schema tradizionale, le meditazioni e le preghiere sono tratte dagli scritti di santa M. Faustina Kowalska (1905-1938), religiosa polacca che ha dato grande impulso alla devozione per Gesù misericordioso. Il suo "Diario" è diventato un vero e proprio best seller della spiritualità.