
Il cuore è uno dei simboli universali della vita affettiva, diffuso in molte civiltà sin dai tempi più antichi. Oggi, tuttavia, questo fondamentale simbolo richiama quasi unicamente un vago e impalpabile sentimentalismo, assai lontano dalla consistenza ontologica e dalla capacità di apertura alla trascendenza che l'immagine del cuore ha sempre teso a delineare. In questo breve testo, Hildebrand mostra come il "cuore" sia la sede di un'intensa attività vitale e affettiva, indispensabile per accedere alla conoscenza vissuta di tutta una serie di strati di beni e valori che compongono la realtà. Inoltrandosi nella via aperta da Max Scheler, Hildebrand offre uno dei maggiori contributi all'analisi fenomenologia di questa fondamentale sfera della persona umana, incidendo con apporti determinanti su una riflessione che ancora oggi è al centro dell'interesse filosofico. Il testo di Hildebrand, però, non contiene soltanto una raffinata analisi filosofica dell'affettività umana, ma anche una riflessione intima e meditata sul mistero del Sacro Cuore di Cristo, che aiuta a comprenderlo nella sua profondità teologica evitandone letture superficiali e sentimentalistiche.
Dieci suggerimenti per superare i momenti di difficoltà.
La felicità è il traguardo ideale che sta davanti a ognuno di noi, ma non esistono facili scorciatoie per raggiungerla. Papa Francesco, in un'intervista rilasciata a un giornale argentino, con la sua semplicità e il senso pratico delle cose, traccia un decalogo di suggerimenti che possono aiutare a vivere meglio.
Il demonio meridiano è il demonio temuto dai Padri del deserto, che tenta il credente nel mezzogiorno della vita, quando maggiore è il rischio di disattendere le scelte fatte nella propria giovinezza. Jean-Charles Nault, che durante la sua formazione monastica era stato messo in guardia nei confronti dell'accidia, ha intuito che questa non riguardava soltanto i monaci ma che minacciava tutti gli stati di vita e che intaccava direttamente il rapporto dell'uomo con Dio. Nell'avanzare della sua ricerca, l'accidia gli è apparsa non come una semplice distrazione nella preghiera o una noncuranza dovuta alla pigrizia, ma piuttosto come un temibile male che riguarda il fine ultimo della vita umana, cioè la partecipazione alla vita trinitaria. Opera dallo stile semplice e diretto, in grado di interpellare il lettore e aiutarlo a riflettere su cosa è davvero essenziale nella vita, "Il demonio meridiano" è il frutto di una lunga ricerca sull'accidia.
Questo libro è diretto ai giovani adulti cattolici che, immersi in questo nostro tempo così complesso sotto tutti i punti di vista, si trovano spesso in uno stato di precarietà e con una frammentata e dolorosa dimensione psico-affettiva, sperimentando un senso diffuso di esclusione sociale e talvolta anche ecclesiale. Nella prima parte, con un linguaggio colloquiale e attingendo alla Tradizione della Chiesa, l'autore esplora le caratteristiche di quanti si trovano ad affacciarsi all'età adulta, con tutte le contraddizioni, i conflitti e le problematiche che contraddistinguono questo delicato momento di vita, analizzandolo in chiave sociale e spirituale. Nella seconda parte, rileggendo, secondo le categorie spirituali dei consigli evangelici, lo stato di vita attuale dei giovani adulti cattolici, tenta di interpretare il presente alla luce del senso cristiano dell'esistenza, proponendo una visione della realtà trasfigurata dalla vita nuova di Cristo risorto.
Meditazioni sul Vangelo dettate da A.M. Canopi, alla sua comunità monastica. Sono spazi di contemplazione, di riflessione e di preghiera per trasformare in giardino il deserto della quotidianità. Opportunamente adattate ad un pubblico più vasto ripercorrono le tappe salienti della vita di Gesù con l'obiettivo di agevolare il contatto con la Parola.
Un libro che parla di amicizia: dell'amicizia con Dio e dell'amicizia di Dio; dell'amicizia dell'accompagnatore e di quella dell'accompagnato; infine dell'amicizia di ognuno con se stesso. Nei primi capitoli mette in evidenza la nostra terribile incapacità di mettere in atto l'amore verso Dio, verso gli altri e verso se stessi. Da qui si comincia a vedere l'azione meravigliosa dello Spirito che ci dona la sua grazia e per mezzo di questa ci salva. Tutto il libro può essere riassunto in questi semplici concetti. Dopo ciò, però, discernere l'opera della grazia e saperla illustrare all'accompagnato rimane il compito entusiasmante di ogni accompagnatore spirituale. Un libro concepito per aiutare la meditazione e la preghiera dell'accompagnatore, ma anche dell'accompagnato.
Oggi l'esperienza monastica, diversamente dal monachesimo antico che prediligeva il deserto, è chiamata ad un più equilibrato rapporto con la terra, con la storia degli uomini e con la Chiesa, attraverso una riconsiderazione dell'importanza del lavoro, della partecipazione agli eventi e della comunione con tutte le realtà che costituiscono il popolo di Dio. Sollecitati da questa problematica, alcune comunità di monaci hanno voluto porsi in ascolto della Tradizione, avendo lo sguardo posto contemporaneamente nel passato e nel futuro e avendo come guida l'Evangelo. Interventi di: Suor Patrizia Bagni, Il monaco e la Parola; Mario Torcivia, Essere monaci nella Chiesa locale; Mons. Giancarlo Bregantini, Il vescovo e il monaco. Una testimonianza.
Con intuito e sensibilità, Jessica Coblentz propone una riflessione radicalmente nuova sulla depressione, quale esperienza umana e spirituale che segna in profondità. Colpita da depressione cronica fin da giovane, l’autrice si chiede come la teologia cristiana debba (e soprattutto non debba) parlare del senso della malattia, delle sue lacerazioni, della presenza (o dell’assenza!) di Dio nelle vite oppresse da dolore psichico - un male spesso condannato al mutismo, privo di parole adeguate per esprimersi e comprendersi, non di rado stigmatizzato dagli altri. Il libro rilegge le narrazioni bibliche che hanno come sfondo il deserto e approfondisce in particolare la spiazzante vicenda di Agar quale metafora della condizione depressiva: senza senso e senza colpa, eppure abitata da Dio. Così, la depressione può essere compresa come luogo in cui Dio si rende presente nel silenzio, nell’accompagnamento, nella fedeltà. Un libro necessario, che parla di salute mentale alla comunità cristiana. Un saggio straordinario che coniuga vita, esperienza personale, prospettiva psicologica e teologia accademica, mettendo in campo un linguaggio nuovo e potente, tutt’altro che moralizzante.
Il primo sentimento di una persona è percepirsi creatura e non pensarsi il Creatore. La piccolezza di fronte alla grandezza di Dio, però, non significa l'annichilimento dell'umano: è la nostra verità più autentica. Anzi, la scelta di Dio di farsi carne in Gesù svela la dignità "divina" di ogni persona. Ciascuno di noi dunque vive una duplice dimensione: la coscienza della piccolezza ma anche lo stupore di sapersi scelto e amato dal Padre. Da questa tensione scaturisce il desiderio, che - secondo Jorge Mario Bergoglio, discepolo di Ignazio di Loyola - è elemento essenziale dell'animo umano: "Il desiderio racchiude la chiave segreta di ogni esistenza. In esso risiede il tesoro del cuore", scrive il futuro papa in queste pregnanti meditazioni degli anni Ottanta, quando era gesuita in Argentina. Un testo da leggere e meditare per vivere gli Esercizi spirituali insieme al pontefice che sta rivoluzionando la Chiesa.
Il nuovo testo di meditazione di Mons. Luigi Mistò, Il desiderio è sempre di te, è teso ad aiutare ciascuno, illuminato dalla parola viva di Dio e dal magistero materno della Chiesa, a contemplare e abbracciare il proprio orizzonte nuovo e decisivo. Si tratta di tre "medaglioni" che vanno, ancora una volta, al cuore dell'esperienza di fede per infondere luce smagliante e sicura per il nostro cammino e informare in modo vitale tutte le esperienze e gli incontri.
«Il tempo passa e noi invecchiamo: solamente il desiderio rimane giovane per sempre». In questa massima di Gandhi c’è il viaggio di saggezza che il lettore è invitato a intraprendere in questo libro. Solo chi sa scrutare la propria interiorità trova la via, la verità e il segreto di una vita pienamente realizzata – pur attraversando dolori, fatiche e difficoltà.
Gandhi non fu solo l’eroe dell’indipendenza dell’India e della filosofia della non-violenza fra i popoli, fu anche una guida spirituale capace di orientare generazioni di uomini e donne in cerca di un posto nel mondo, di una strada significativa per la propria esistenza.
Nell’intimo di ogni essere umano abita quella Verità, quella Presenza, che chiede solo di essere cercata per indicare il sentiero giusto a ciascuno. Ecco spiegata l’insistenza sul mistero del rapporto fra vita e destino. Di qui la purezza e la linearità di pensiero che emerge da queste pagine – molte inedite per l’Italia e attinte ai 98 volumi dell’opera omnia raccolti dalla Gandhi Serve Foundation – nelle quali vibra quell’onestà morale e quel coraggio che solo la fede più profonda nel Divino riesce a generare.
Sono schegge fulminanti di un gigante dell’umanità che non ha mai smesso di farsi domande e di cercare la costruzione del bene. Parole che ancora oggi hanno molto da dire a chi si sente stanco, disorientato, affamato di senso.

