
In coppia con Dio è una vivace riflessione sul rapporto di coppia e sulle dinamiche dell'amore alla luce della Parola del Signore. Paolo Curtaz affronta tutte le sfere della vita a due: affettive, erotiche e spirituali. Temi importanti come l'intimità, la convivenza, il divorzio, la fecondazione assistita, la maternità e la paternità vengono raccontati con grande sensibilità e un pizzico di humor, con un linguaggio semplice e diretto che invita alla riflessione. Nella Prefazione alla nuova edizione, Curtaz fa il punto sui cambiamenti avvenuti negli ultimi dieci anni nella famiglia, nella Chiesa e nella società e sul ruolo odierno della vita di coppia, e invita a ripartire dalla Scrittura, inesauribile miniera di riflessione sul tema dell'Amore.
Dopo una sintetica presentazione del Vangelo di Matteo, fatta da un biblista, il testo si sviluppa in una trentina di capitoletti partendo da un brano del Vangelo di Matteo. Il criterio di fondo è che davanti al testo biblico occorre rovesciare la prospettiva: non siamo noi a leggere il testo, ma è il testo che ci legge. Mentre leggiamo, siamo letti: possiamo vedere la nostra vita come in uno specchio, che pian piano diventa più chiaro. Oltre a cercare di evidenziare le nostre dinamiche umane dentro cui Dio si compromette, l'autore propone alla fine di ogni meditazione alcune domande che possono aiutare a ripulire lo specchio per vedere sempre meglio. Il linguaggio svelto e immediato, una visione acuta e propositiva, ci immettono nel progetto di Dio.
Esdra e Neemia: la ricostruzione dell’identità del giudaismo primitivo (pag. 4)
Tiziano Lorenzin
Esdra, il ricostruttore della società ebraica secondo la Toráh di Yhwh (Esd 7–10) (pag. 10)
Simone Paganini
La grande assemblea in ascolto del libro (Ne 8,1-12) (pag. 15)
Guido Benzi
Il postesilio e la nuova presenza di Dio nella storia (pag. 20)
Sebastiano Pinto
Neemia, un laico in missione (pag. 26)
Lucio Sembrano
Teologia e urbanistica: la ricostruzione di Gerusalemme (pag. 32)
Carlo Broccardo
Difendere la propria identità ad ogni costo? (pag. 38)
Donatella Scaiola
Cantando sulle mura. La costruzione dei personaggi di Esdra e Neemia (pag. 43)
Annalisa Guida
Nutrirci della parola, per essere servi della parola (pag. 48)
Valentino Bulgarelli
Nell'inverno 1886-1887 una missione archeologica francese scopre nella necropoli cristiana di Akhmîm, nell'Alto Egitto, un manoscritto greco in pergamena che contiene una narrazione mutila della passione e della risurrezione del Signore: si tratta di un pezzo di vangelo sconosciuto. Il manoscritto è senza titolo e viene poi battezzato come Vangelo di Pietro, perché in Eusebio si parla di un «Vangelo secondo Pietro».Quali rapporti ha questo testo con i Vangeli canonici e con la letteratura cristiana dei primi secoli? Dove e quando è stato composto? Quali correnti del cristianesimo primitivo ne sono all'origine?Il Vangelo di Pietro è in sintonia con i sinottici per la scansione degli episodi, ma con il Vangelo di Giovanni e l'Apocalisse per la teologia. Esso rivela anche una sorprendente affinità con diversi testi della letteratura cristiana primitiva e ciò dimostra che non è un testo isolato, ma anzi è al centro di influssi dati e ricevuti.La sua origine va cercata nell'ambiente siro-asiatico e la data di composizione più verosimile va posta tra la redazione del quarto Vangelo e quella delle omelie pasquali del II secolo.
Possiamo sapere chi era veramente Gesù? È possibile distinguere verità e mito in quello che la tradizione ci ha tramandato? A venti secoli di distanza, il racconto della sua vita e del suo insegnamento continua a esercitare un grande fascino sull'immaginazione umana. L'autore ripercorre i linguaggi, le fonti contemporanee, i reperti archeologici, le strutture sociali ebraiche e romane. Tiene conto dell'evidenza espressa dai Vangeli, ma considera anche altri scritti, compresi i misteriosi «vangeli gnostici».Agli studenti di Teologia fondamentale e di Storia del cristianesimo, ma anche a chi si interroga sulla credibilità storica della figura di Gesù, questo volume offre una risposta precisa nei riferimenti e semplice nell'esposizione.
Delle Lettere di Paolo il volume propone:- il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; - il testo greco; - la versione interlineare in lingua italiana.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Adatto anche a un pubblico laico.
A causa delle crisi dottrinali sul rapporto fra umanità e divinità di Cristo, la kenosi, l'abbassamento del Figlio di Dio, ha spesso richiamato l'attenzione dei teologi. Tuttavia, la lettura «dogmatica» non deve oscurare quella etica: dall'abbassamento di Cristo deriva, infatti, un insegnamento morale che esorta il cristiano a rinunciare a se stesso. In realtà, scrivendo la sua lettera ai Filippesi, Paolo si propone di rispondere a una precisa domanda: «In che senso il Figlio di Dio ha orientato la nostra vita umana quando "assunse la condizione di servo"?».
Pentateuco - il «libro contenuto in cinque astucci» - allude ai contenitori nei quali venivano custoditi i primi cinque rotoli delle Scritture ebraiche: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, chiamati dal Talmud anche «cinque quinti della Legge». Ciascuno ha un inizio e una conclusione, sempre segnalati dal punto di vista letterario con chiarezza, e un proprio innegabile profilo sia dalla prospettiva degli eventi narrati, sia sul piano teologico. Il numero cinque ha dunque un preciso significato e indica un insieme i cui componenti non possono essere fusi o confusi fra loro se non tradendone l'originaria organizzazione. D'altro canto, il Pentateuco non è la semplice addizione progressiva di cinque diverse opere rilegate insieme, ma un complesso ben definito e strutturato, intangibile, che Israele chiama nelle sue Scritture «libro della Legge di Mosè» o «Legge di Mosè». Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili ad un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
L'edizione quadriforme del libro di Isaia propone: - il testo ebraico masoretico (TM);- il testo greco nella versione dei Settanta (LXX);- il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio; - il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico; - la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale. Utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche.
L'itinerario dei Gruppi di Ascolto della Parola è interamente dedicato a un discorso del Vangelo secondo Matteo, il "discorso in parabole", contenuto nel capitolo 13. È l'occasione opportuna per mettere a fuoco che cosa sia una parabola, come funziona, come possiamo leggerla oggi. Gesù amava parlare in parabole e i Vangeli ci regalano alcuni gioielli narrativi e teologici, diventati ormai perle che si stagliano fra i classici della letteratura di tutti i tempi.Le parabole ci rivelano qual era lo sguardo di Gesù sul mondo, come si posavano i suoi occhi sulla vita. Egli si dimostra un attento osservatore della realtà di tutti i giorni, che tutti viviamo. Eppure quella realtà quotidiana diventa il linguaggio con cui egli parla del Regno di Dio. Nella nostra vita ci sono già tanti segni che parlano di Dio, della sua rivelazione: occorre riconoscerli. Si tratta di avere occhi attenti, sensi spirituali per valorizzarli, "allenati" anche grazie al cammino proposto dai Gruppi di Ascolto della Parola.
"Chi può narrare le potenti opere del Signore?" (Sal 106,2)
Modelli di intervento di Dio nella storia
XLIII Settimana Biblica Nazionale (Roma, 8-12 settembre 2014)
A cura di Flavio Della Vecchia e Anna Passoni Dell'Acqua
Il volume raccoglie assieme il "Commento al Cantico dei Cantici" di Origene di Alessandria e le quindici "Omelie sul Cantico dei Cantici" di Gregorio di Nissa. Il "Cantico dei Cantici" è un poema tradizionalmente attribuito al re Salomone in cui è celebrato l'amore di uno sposo e di una sposa. Soprattutto grazie alla spiegazione allegorica che Origene e Gregorio di Nissa propongono di questo scritto le Chiese di Oriente e di Occidente hanno interpretato, per quasi duemila anni, l'amore in esso cantato come l'amore sponsale di Cristo/Logos e dell'anima, o della Chiesa. Queste due opere, in cui sono custoditi i princìpi della mistica cristiana, offrono attraverso un linguaggio teologico, filosofico e poetico una visione della relazione fra l'anima e Dio che è fra le più profonde della storia del pensiero.