
Per conoscere da vicino l'evento che ha diviso la storia e ha cambiato il destino dell'intera umanità. Tutto ciò che è accaduto dal Getsemani alla sepoltura di Gesù. Un libro rigoroso sul piano scientifico, storico, esegetico, ma al tempo stesso di alta divulgazione, da poter leggere con piacere per conoscere meglio "cosa è realmente successo". Un'indagine condotta con gli strumenti propri dell'investigazione. Inevitabilmente nel far questo si fa riferimento alla Sindone, anche se questo non è un libro sulla Sindone e tale reperto è qui utilizzato solo per il suo valore testimoniale. L'indagine si ferma alla soglia del sepolcro perché è questo l'obiettivo specifico che si è proposto l'Autore. Il volume, allora, affronta sia da un punto di vista medico-scientifico sia da quello teologico la passione e la crocifissione, dei suoi effetti sul corpo e sulla morte del condannato, degli strumenti e delle fasi della passione, nonché di alcune ipotesi su alcuni "reperti", oggetto di questa indagine.
Questa versione del Nuovo Testamento è sostenuta insieme da Cattolici, Ortodossi ed Evangelici. È la prima traduzione italiana ecumenica condotta con criteri letterari di aderenza al testo originale, frutto di un lavoro che ha coinvolto assieme traduttori e revisori di diverse chiese. Il lavoro è stato coordinato dalla Società Biblica in Italia (SBI) e approvato dall'Alleanza Biblica Universale.
Che cosa unisce un'apostola come Maria di Magdala e una donna del '500 come Angela Merici? Certamente l'audacia che nasce dal Vangelo e che, senza eliminare le differenze di tempo e di contesto, le fa contemporanee tra loro e con noi. Il tempo opportuno per andare da sorelle e fratelli a condividere una notizia buona - il kairos del linguaggio teologico - è adesso, così come è stato per Angela chiamata a «tenere l'antica strada e fare vita nuova» e per Maria fino alla Pasqua e oltre. L'apostola degli apostoli ha conosciuto le fasi varie e non sempre luminose delle interpretazioni, che ne hanno fatto spesso una figura borderline; la donna della Controriforma deve continuamente attraversare l'irrilevanza che la grande storia riserva a tutte le figure femminili. Ma nuove evidenze documentarie e interpretative e, in maniera tutta speciale, archeologiche dicono che è ancora urgente parlare di loro. Anche accostandole con audacia. Prefazioni di Marinella Perroni e Cristina Simonelli.
"Le diverse letture deformanti dell'Apocalisse non hanno reso un buon servizio al popolo cristiano, che di solito preferisce evitare di confrontarsi con questo splendido testo, che è posto come un sigillo a chiudere la Rivelazione; è in genere visto con sospetto o comunque ritenuto troppo difficile per il lettore di oggi. Il contributo di Giulio Barbieri, biblista e al tempo stesso parroco di periferia, giunge dunque quanto mai opportuno. Con semplicità e brevi osservazioni raccoglie e attualizza il succo dell'autentica tradizione ermeneutica della Chiesa, alla luce dei più recenti studi, in particolare quelli di Ugo Vanni, forse tra gli autori più qualificati sul tema. Il lettore viene condotto per mano a scoprire personalmente l'attualità della visione giovannea. Si palesa così la luce potente della Parola di Dio, in grado di dissipare le tenebre del mondo contemporaneo, attraversato da guerre, rivolgimenti e tanta disperazione; una luce in grado di riaccendere tanto le speranze dei popoli oppressi, quanto quelle personali, di ciascuno di noi, il tutto "senza aggiungere e senza togliere nulla dalle parole di questo libroprofetico" (cf. Ap 22,18-19)". (dalla prefazione di Antonio Grappone).
Il Nuovo Testamento è molto sobrio nel parlare di Maria e lei stessa è quanto mai essenziale. Nei vangeli di Marco e di Matteo non dice neppure una parola. Nel vangelo di Luca prende la parola quattro volte, e due in quello di Giovanni. Dunque, sei volte in tutto. Davvero essenziale! Ragione in più per dedicare la massima cura alle parole di Maria e lasciarsi interpellare dalle pagine di questa narrazione in cui l'autrice, con leggerezza e originalità, cattura l'attenzione e ci fa sentire straordinariamente vicina l'esperienza di vita e di fede della Madre di Dio. Le sei parole di Maria sono parole vive, che continuano a nutrire la vita della Chiesa, la preghiera liturgica e la vita spirituale dei fedeli. Sono parole che sgorgano dall'Immacolata, dalla piena di grazia e di bellezza, parole che danno voce e carne alla Parola.
Percorrendo il dramma della vita di Gesù e le sue profezie connesse con la sua resurrezione, siamo in cammino, per dir così, per inoltrarci nella "casa" del Padre e nel suo regno, nel quale siamo invitati a giungere. Dopo quella antica con i Padri, ritorna sempre l'assicurazione di "una nuova alleanza", ricordata nella Lettera agli Ebrei. Per chi si trova ad affrontare l'ultimo viaggio verso tale meta è quanto mai importante riflettere su tale obiettivo.
Il volume, "Appassionati di Gesù Cristo, dedicati ai giovani" curato dall'Associazione Biblica Salesiana, contiene tredici contributi di Lectio Divina sulla Parola di Dio in chiave salesiana in preparazione al Capitolo Generale 29. Ogni capitolo presenta riflessioni bibliche e salesiane su un tema biblico specifico. Ogni Lectio è articolata in tre nuclei intrinsecamente collegati: la centralità di Cristo nella vita personale; la dimensione comunitaria della nostra vocazione e missione nella corresponsabilità laicale; gli aspetti istituzionali dell'animazione e del governo della congregazione.
Le ultime parole di un uomo sono sempre importanti e tendono a essere ricordate. Si può immaginare, allora, quale valore è stato da sempre attribuito a quelle di Gesù in croce tramandate dagli evangelisti. Questa nuova edizione, completamente rinnovata e aggiornata dell'opera di Angelico Poppi, si propone di rileggerle, collocandole nel loro contesto letterario ed evidenziando il particolare orientamento teologico che ogni evangelista ha sviluppato nel proprio racconto. Infatti, le "ultime parole di Gesù", riportate con notevole diversità dai quattro vangeli, ricapitolano l'essenza del messaggio che ogni evangelista ha colto nel dramma sconvolgente della croce e ha voluto offrire ai suoi destinatari per ravvivarne la fede.
L'interrogativo a cui questo saggio intende rispondere è sostanzialmente duplice: come il Dio biblico si è rivelato con parole e azioni per bocca dei profeti? E una volta conclusasi la rivelazione pubblica e definitiva di Dio in Gesù Cristo, come Dio si manifesta nei "segni del tempo" della Chiesa? L'indagine si articola in tre momenti logici: nel primo tenta di focalizzare in che modo, nell'Antico Testamento, il Signore ha comunicato con uomini di fede com'erano i profeti; la seconda tappa dell'indagine mostra in che senso il Vangelo secondo Luca ha attribuito a Gesù il titolo di "profeta" e in che maniera si sono compiute in Lui le profezie dell'Antico Testamento; infine, l'ultima parte è dedicata a scoprire come Dio può "parlare" ancora ai nostri giorni.
Il testo offre una riflessione profonda e ricca di spunti sulla giustizia riparativa, riuscendo a coniugare teologia e pratica pastorale, evidenziando come questa visione si opponga alla giustizia retributiva tradizionale. Attraverso un'analisi di episodi dell'Antico e Nuovo Testamento, come la storia di Caino e Abele e l'insegnamento di Gesù, gli autori sottolineano l'importanza della riconciliazione e del perdono. Viene messo in luce il fallimento delle carceri nel riabilitare i detenuti, proponendo la giustizia riparativa come un'alternativa che mira a riparare le relazioni e a trasformare sia le vittime che i colpevoli. L'esperienza personale di don Franco nel contesto carcerario illustra la necessità di un cambiamento che favorisca il recupero e la dignità umana, andando oltre la mera punizione. Prefazione di Alex Zanotelli.
In tutti gli incontri con le persone traspare da Gesù una grande forza umana, vissuta sempre fino in fondo e irrompe il regno di Dio nella sua persona. Le emozioni e i sentimenti di Gesù ci sono offerti, perché "umani non si nasce, ma umani si diventa": è così che costruiamo la somiglianza con il Figlio di Dio. L'opera presenta le varie relazioni affettive tra Gesù e i personaggi nel Vangelo secondo Marco, il più antico e anche quello più ricco della umanità del Cristo, sui cui passi i lettori sono accompagnati per vivere l'esaltante esperienza del Vangelo, pagine aperte da abitare, perché sia profonda la relazione con Gesù che solo umanizza. Lungo il cammino di attraversamento del Vangelo di Marco emerge con chiarezza come Gesù viva le relazioni, quali sentimenti nutre, le sue emozioni profonde e come accompagni le persone a un riequilibrio emotivo e affettivo della propria esistenza. La Parola umanizza.