
Un commento ai libri di Rut ed Ester, due diverse personalita della Bibbia, entrambe guidate dall'azione di Dio. Il volume contiene i commenti ai libri di Rut ed Ester. Il libro di Rut e piccolo quanto a lunghezza, quattro capitoli soltanto, ma grande quanto a qualita; il libro di Ester non raggiunge le stesse vette letterarie ma l'ha superato in quanto a popolarita: e il rotolo" per eccellenza, che occupa un posto privilegiato nelle case degli ebrei. A causa di cio che incarnano le due protagoniste femminili, i due libri hanno avuto fama e apprezzamento analoghi. Nella dolce Rut, la moabita, si manifesta l'amore di Dio che imprevedibilmente la sceglie affinche diventi la bisnonna del re Davide. Ester, personaggio fittizio, e fredda e calcolatrice, ma ardita e coraggiosa. Rappresenta il popolo ebraico, ingiustamente perseguitato ma salvato da Dio. "
Questo volume raccoglie saggi teologici scritti con la sensibilità e nell’ottica dello scritturista, e benché opera di un biblista non intendono essere un’invasione del campo altrui bensì soltanto l’espressione di una collaborazione iniziata nei giorni caldi del concilio Vaticano II e continuata e coltivata, nello stesso spirito del concilio, in tutta la vita di padre Luis Alonso Schökel. Si tratta quindi di studi che sono frutto di riflessione e di critica personale, i cui risultati vennero spesso esposti in conferenze pubbliche suscitando reazioni di sorpresa, di stupore, e anche di rifiuto. Molti sono i motivi sorprendenti sviluppati nelle pagine di questo biblista indimenticato, due in particolare: l’idea di una rivelazione che non si basa esclusivamente sulla parola e quella di una tradizione che non è soltanto rivolta verso il passato, nella convinzione che la tradizione è la realizzazione dell’essere storico della chiesa, che si riferisce sempre a un inizio e a un termine.
Il discorso della montagna non dà risposte rassicuranti, a buon mercato, ma pone domande decisive, nel rispondere alle quali viene interpellata da cima a fondo la nostra condotta di vita. Tradurre per il nostro presente il discorso tenuto da Gesù in Matteo 5-7 esige grande onestà, richiede cioè che lo si accetti come una spina nel fianco del cristianesimo. La tentazione di "addomesticare" le Beatitudini e le cosiddette antitesi di Gesù, per disinnescarne il potenziale dirompente, è sempre dietro l'angolo. Schockenhoff, noto teologo tedesco studioso di etica, raccoglie la sfida di leggere il testo in modo rigoroso e credibile, cercando di applicarne le sollecitazioni esigenti alle sfide etiche del presente - nell'ambito privato dell'esistenza personale, nella convivenza sociale degli uomini e nella cooperazione tra i popoli nel sistema internazionale degli stati.
La storia raccontata nel c. 16 di Nm è il 'resoconto' della contestazione capeggiata da Core, Datan e Abiram contro l'autorità di Mosè e Aronne durante la traversata del deserto. I ribelli, con argomenti apparenti, mettono in dubbio la legittimità della loro guida e insinuano il sospetto che Mosè e suo fratello si siano attribuiti da sé, sin dall'inizio, l'autorità e il potere che ne deriva. La reazione divina non tarderà a manifestarsi nella punizione più drastica e impressionante del cammino esodale. Il presente studio riabilita il testo, affrancandolo dal giudizio di maldestra compilazione di fonti e incoerente intreccio di tradizioni, e, attraverso le tappe dell'analisi narrativa, fa emergere l'importanza teologica e la perenne attualità del racconto. La sua strategia, infatti, stabilisce ironicamente che chi aspira disonestamente al comando terreno 'scende' vivo sottoterra, e chi brama un potere spirituale che non gli compete 'sale' al cielo bruciato come un sacrificio. La ricostruzione del complesso processo editoriale del testo, poi, permette di situarlo nel contesto storico più ampio della formazione del Pentateuco. In particolare permette di percepire la contemporaneità del dibattito teologico sull'autorità, focalizzando gli elementi che caratterizzano la comunità in relazione alla mediazione umana dell'autorità divina.