
Questo libretto offre la lettura di alcuni capitoli del libro della Genesi che riguardano la storia di Rebecca, la sposa di Isacco e madre di Esau e Giacobbe; e la storia delle moglli di Giacobbe, fino alla nascita dei dodici figli, i patriarchi del popolo di Israele e immagine della Chiesa.
Continua la proposta di una "lectio coniugale" in schede: nel terzo sussidio vengono messi a tema le tonalità degli affetti e i diversi linguaggi dell'amore. Dopo le uscite sul Vangelo di Matteo, presentato nell'anno A, e sul Vangelo di Marco, proprio della liturgia dell'anno B, il progetto prosegue con il Vangelo di Luca per l'anno C. Il racconto lucano può essere infatti definito il Vangelo degli affetti; la Parola di Dio è una luce che rischiara e valorizza le infinite risonanze del cuore. Gesù non solo ci mostra l'amore del Padre, ma vuole risvegliare in noi la capacità di amare da figli. Nel narrare gli incontri del Maestro con la gente, attraverso le parole e i gesti, l'evangelista ne illustra i risvolti affettivi: in questo specchio, ciascun credente è invitato a sostare per riconoscersi e aprirsi all'amore. Seguire Gesù significa imparare ad amare. Scaturito dall'esperienza di un gruppo di famiglie della diocesi di Milano, l'itinerario non vuole essere un commento esegetico completo, ma piuttosto esprimere spunti e interrogativi che possano interpellare le coppie di oggi: la peculiarità del percorso sta infatti nel rivolgersi anzitutto ai due, che sperimentano ogni giorno le fatiche e le gioie dello stare insieme.
Una guida illustrata che presenta una panoramica della storia biblica, una descrizione del mondo della Bibbia, il suo contenuto essenziale e risponde alle domande principali sugli autori, le traduzioni e il significato di questo libro fondamentale per la vita di chi crede in Dio.
Chi è veramente Gesù? Cosa sappiamo di lui? Perché è così importante nella storia del mondo? Questo volume illustrato presenta un ritratto chiaro, avvincente e ricco di informazioni del fondatore del cristianesimo.
"Dopo avere scritto molti libri e molte storie, ho deciso di affrontare il rischia di raccontare, ancora una volta, i fatti e le parole dell'uomo chiamato Gesù. Il Gesù che incontrate in questo libro è il figlio di Maria, una donna di Nazareth, che, ormai adulto, lascia la madre, la casa, il lavoro, per percorrere, insieme con un gruppo di amici, le strade di polvere e di gelo che lo condurranno tutte e sempre in uno stesso luogo: Gerusalemme, la città fatale dalla quale Gesù fugge e alla quale inesorabilmente ritorna per morire su una croce." (Ferruccio Parazzoli)
Vista, udito, tatto, gusto, olfatto. La fisicità della divinità deve essere presa alla lettera. Erri De Luca e Gennaro Matino vanno dritti alla sostanza della lingua sacra. Perché le scritture per parlarci devono adottare vie di comunicazione a noi familiari. Gli apostoli vedono Dio, lo toccano, sentono la sua voce, ne percepiscono il profumo, condividono il pane nell’ultima cena. Dai sensi legati alla percezione della divinità il passaggio alla sacralità del sentire espressa dal corpo avviene quasi automatico. Intendere l’essenza di Dio è anche scoprire la forza degli utensili (i sensi) che permettono questa comprensione. Se De Luca percorre come suo solito una strada che va dall’evidenza delle cose alla loro manifestazione divina, Matino fa il cammino inverso, dalla spiritualità alla concretezza. Si trovano a metà strada. E a metà strada li aspetta una verità da condividere.
Dopo più di venti secoli dalla vicenda di Gesù sono migliaia coloro che si recano a Gerusalemme pensando ancora a lui. Ma il riferimento a Mosè e ad Elia, assolutamente indispensabile per «conoscerlo come il Signore» sembra quasi spento nelle loro coscienze. E in questo modo Gesù si riduce al “nostro Gesù”, quello che già conosciamo, a volte così diverso dal Gesù del Padre, il quale ce lo ha presentato tanto pazientemente per molti secoli, in Israele tra Mosè ed Elia, attraverso tutte e ciascuna delle pagine bibliche.
«Da Dan a Bersabea, il sacramento della Terra ci ha fatto “sentire” il sacramento della Parola in modo nuovo, come l’acqua accompagnata dalla parola battesimale. La geografia ha inciso la storia nella nostra carne. [...] Dopo aver lungamente percorso il Libro e la Terra, tentiamo di comunicare ad altri quanto abbiamo imparato a “sentire” pregando su di essi» (dalla Prefazione). Pregare e camminare in tutta la Parola e la Terra di Dio è il metodo e la prospettiva indicata dal volume, che costituisce una «guida alla lettura spirituale della Bibbia».
Sommario
Prefazione. Nel Libro (F. Rossi de Gasperis). 1. Fare il vuoto dentro di noi, facendo il pieno della Parola. 2. Inseguire appassionatamente tutto il discorso di Dio. 3. Crescere in Cristo facendo memoria di tutte le Scritture d’Israele. 4. La nostra crescita in Cristo e l’Antico Testamento. 5. Chiamati a diventare figli del Signore Dio. 6. Gesù compimento e pienezza della vicenda d’Israele. 7. La contemplazione spirituale di tutta la storia biblica con i suoi insegnamenti. 8. Indugiare lungamente su Abramo, Mosè, Samuele, Davide, Geremia..., salendo verso Gesù, e ridiscendendone, contemplando e prendendo sul serio in se stesse tutte le tappe delle Scritture d’Israele. 9. La semplificazione della preghiera nell’oratio contemplativa. Sulla Terra (A. Carfagna e F. Rossi de Gasperis). 1. Una lettura della Terra nella sua interezza e bellezza globale. 2. La lettura archeologica del sottosuolo. 3. Il pellegrinaggio nei “luoghi santi”. 4. La lettura dei testi biblici. 5. Un esempio evangelico: Marta e Maria. Ghichon, l’acqua del santuario (A. Carfagna). Un esempio di visita integrata nella “lectio divina”. 1. Sion e la sua collina. 2. Ghichon. 3. La città di Davide e il suo sistema idrico. 4. Siloe. Conclusione.
Note sugli autori
Francesco Rossi de Gasperis, gesuita, dal 1966 al 1995 ha tenuto corsi di teologia biblica, dogmatica e spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Si è occupato di lectio divina e si interessa alle radici ebraiche della fede cristiana e alla teologia cristiana di Israele. Dal 1977 fa parte della comunità del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme. Tra le sue più recenti pubblicazioni: La roccia che ci ha generato (Dt 32,18). Un pellegrinaggio nella Terra Santa come esercizio spirituale, Roma 41997; Maria di Nazaret icona di Israele e della Chiesa, Magnano (BI) 1997; Cominciando da Gerusalemme. La sorgente della fede e dell’esistenza cristiana, Casale Monferrato (AL) 1997; Paolo di Tarso evangelo di Gesù, Roma 1998.
Antonella Carfagna ha compiuto gli studi filosofici, teologici e biblici presso la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico di Roma, perfezionandosi a Gerusalemme. Insegna Sacra Scrittura in alcuni Istituti di scienze religiose e coadiuva diversi gruppi e comunità nella lectio divina in Italia e a Gerusalemme.
Insieme i due autori hanno pubblicato con le EDB: Prendi il Libro e mangia! 1. Dalla creazione alla Terra Promessa (1997); Prendi il Libro e mangia! 2. Dai Giudici alla fine del Regno (1999); Prendi il Libro e mangia! 3.1. Dall’esilio alla nuova allenza: storia e profezia (2003); Prendi il Libro e mangia! 3.2. Dall’esilio alla nuova alleanza: pietà, poesia, sapienza (2003).
Il filo rosso del racconto di Abramo non è lo sviluppo di una trama, come nelle storie di Giacobbe e di Giuseppe, bensì l’evoluzione del patriarca nella sua relazione con Dio. È da lui che viene il progetto ed è lui che accompagna il percorso dell’eletto, confermandolo nelle sue scelte o correggendolo. Dio agisce soprattutto attraverso parole, ordini, impegni, promesse, domande e dialoghi, mentre Abramo risponde con l’obbedienza, la fiducia, il dialogo e gesti di riconoscenza.
Il patriarca sperimenta che le separazioni e le rinunce sfociano in un sovrappiù di vita e ogni volta che acconsente a una perdita la sua esistenza si ritrova dilatata e benedetta come l’esito felice di una paziente pedagogia.
Se nel linguaggio comune il profeta è colui che predice il futuro, una specie di «indovino» che anticipa gli avvenimenti, nella Bibbia egli è invece un uomo «catturato» dalla Parola di Dio e investito del compito di portarla al popolo. Per questo la sua vocazione - la chiamata profetica - è fondamentale per comprenderne la figura e la missione. E per incontrare quella pagina della Scrittura che può strappare anche la nostra vita «al luogo comune» per farla diventare un'opera d'arte nelle mani del Creatore. Nelle vocazioni profetiche - come quelle di Isaia, Geremia ed Ezechiele prese in esame in questo libro - ogni uomo può trovare la strada per ascoltare l'appello unico e inedito che Dio rivolge alla sua vita e che rende anche la Chiesa autenticamente profetica solo se viene rapita dalla parola di Dio.