
In questo piccolo libro vengono proposti dieci testi tratti dalle lettere attribuite a Paolo, che cronologicamente sono le prime opere del Nuovo Testamento. Quattro sono inni usati nell’Ufficio delle Ore, la preghiera della Chiesa; altri sono brani lirici che “cantano” i diversi aspetti della vita in Cristo. Prima di ognuno di essi viene offerta una breve riflessione, allo scopo di invitare il lettore all’esperienza della “lectio divina”, l’antico modo monastico di ponderare le Scritture, caratterizzato da quattro fasi: lettura, meditazione, preghiera e contemplazione. Infine, dopo ciascun brano, si conclude con una preghiera.
Le immagini che illustrano il libro provengono dalla famosa “Bibbia di San Paolo fuori le Mura” (IX secolo), nota come “Bibbia carolingia”.
Edmund Power, osb, è abate della comunità benedettina della Basilica di San Paolo in Roma ed è stato chiamato da Benedetto XVI a lavorare per la riuscita dell’ “Anno di San Paolo”.
Raccolta di alcune riflessioni che sgorgano dalla vita o dalle lettere di Paolo, e dall'esperienza dell'autore. Queste riflessioni sgorgano dalla vita o dalle lettere di Paolo, e dall'esperienza dell'autore, l'Abate Edmund Power a cui è affidata la cura pastorale nella Basilica dell'Apostolo delle Genti. Il metodo è quello monastico della lectio divina.
L'Evangelo ha "parole d'una violenza inaudita: il loro attrito è febbrile, la loro sintesi più breve è pur sempre un invito perpetuo alla rivoluzione. Rivoluzionare me stesso: 'Puoi sempre ricominciare!' mi viene ripetuto una riga sì, l'altra anche". È sconcertante uno sguardo così: "pare che non sia più il figliolo prodigo a chieder perdono al Padre suo; sembra (quasi) che sia il Padre a chieder scusa al figliolo scostumato. Fingendosi dalla parte del torto pur di riciclare la mia vergogna". Il nuovo libro di don Marco Pozza è un'avventura lunga un anno in compagnia della "parola di Dio" che, dalla prima domenica d'Avvento, si ascolta nelle messe festive durante l'anno liturgico A, quello del Vangelo di Matteo (con qualche inserto dal Vangelo di Giovanni). È un libro scritto pensando al dramma di chi ha perso Dio, di chi non lo trova più, di chi non lo ha ancora trovato. Senza fame e sete nessuna pesca inizierà: chi ha il cuore freddo, chi dorme - chi ha il sonno della pancia piena - "non piglia Cristo". È un libro di divagazioni orizzontali, scavi in profondità, ospitalità accoglienti nei Vangeli domenicali. "Condivido le domeniche fuoriporta dell'anima mia" scrive don Marco. "Sono gite, vacanze, escursioni sul sentiero che conduce a Cristo e ai suoi segreti misteri. Quando esco di casa, la mia vita mi appare confusa, intricata, un po' inespressa. Quando rientro dopo averli incontrati, mi pare di vederla in HD, un po' più in alta definizione. Mi conosco un po' meglio, mi accetto un pizzico in più."
Un Uomo arriva sulla riva di un lago, il "mare di Galilea". Osserva quel povero "spettacolo di gente", pescatori spettinati, affannati, intrappolati in vite vuote. "Il mondo, tutt'attorno, aveva freddo: Lui, da parte sua, voleva accendere il fuoco, per scaldarlo un po' questo mondo che da trent'anni abitava. Serviva della legna, quella che non aveva. Lui, però, sapeva come si fa ad accendere il fuoco: si batte e si ribatte una pietra contro un'altra. Le pietre da sbattere, poi la legna e il vento. C'è solamente un segreto da calcolare: mai stancarsi. E la scintilla, prima o poi, scoccherà." Ognuno fa il fuoco con la legna che ha, e la legna bagnata con cui Gesù scalderà il mondo sono dapprima gli apostoli e poi tutti coloro che accettano di accendersi alla Sua parola. Alla "parola di Dio" dell'anno liturgico B, in cui si legge il Vangelo di Marco (con inserti dal Vangelo di Giovanni), è dedicato il nuovo libro di don Marco Pozza, il secondo volume della trilogia cominciata con Chi dorme non piglia Cristo. Dalla I domenica d'Avvento alla XXXIV del Tempo ordinario, la Buona Novella accompagnata dai commenti "a tratti quasi eretici" di don Marco scava nella mente e nel cuore di credenti e non credenti, mette in discussione le certezze, pone domande e lascia spazi "a disposizione di chi vorrà passare parte del suo tempo a scandagliare gli abissi dell'anima: quando si guarda fuori da un finestrino si inizia a sognare, quando si guarda dentro se stessi si inizia invece a svegliarsi".
«Beati gli ultimi perché saranno i primi. A sorridere della spudoratezza di Dio». È la vecchia storia della maglia nera che c'è stata al Giro d'Italia dal 1946 al 1951: a indossarla, e dunque a vincerla, era colui che si classificava ultimo. Era, chiaramente, l'esatto opposto della maglia rosa, quella indossata dal primo arrivato. Valeva tanto quanto. Uno che se ne intendeva era Luigi Malabrocca, famoso proprio per aver indossato una maglia così epica e strana. Non è mai entusiasmante, nel mondo degli uomini, arrivare ultimi. Quando, però, incontri un ultimo diventato primo, è l'attimo nel quale ti si svela l'evidenza di quell'apparente assurdità architettata dal Cristo: «Chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti» (Mc 10,44). Il Cristo che, quando voleva deteriorare alla base le verità dei presunti santi, insospettiva con creanza e savoir-faire: «Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi» (10,31). Detto e fatto. Detto e rifatto. Con lo stile dissacrante e profondo che ormai gli è proprio, il parroco del carcere di Padova, vicino da sempre a Papa Francesco, segue il Vangelo di Luca per andare in gita dentro le sue provocanti immagini, in un cammino mai prevedibile come quello di Gesù, per ritornarsene poi nella vita di tutti i giorni con un'evidenza più luminosa. Come se, specchiandosi nelle pagine dei Vangeli, la vita - quella che, sovente, fatichiamo a leggere nei minimi dettagli - si ripresentasse ai suoi occhi in alta definizione. È la magia di parole, quelle evangeliche, che non hanno mai finito di raccontare tutto ciò che sognano di raccontare ai loro innumerevoli lettori.
Il suo volto è dappertutto: pennellato sui muri, tracciato sulle rocce, tatuato sulla pelle. Anche il suo nome risuona in ogni dove: nelle chiese, nei manicomi, nelle galere. La sua popolarità è seconda solo a quella del Figlio. Un umano, di fronte a lei, mai si sognerebbe di prendere appunti: ha parlato così poche volte nei vangeli, solo sei, ch'è persino arduo indovinarne il timbro: soprano, mezzo soprano o contralto? Ancora oggi, però, è incredibile la potenza della sua voce, la destrezza dell'intuito. "Bisognerebbe essere mamma per capire certe cose" potrebbe risponderci. Il suo splendore è nato da uno spavento di naufragio. Che lei, come un marinaio scafatissimo, ha aggredito da vecchia lupa di mare. Dietro Lei, Maria di Nazareth, è rimasto soltanto il sole. Quello maiuscolo.
Il corso Emmaus è il secondo dei 21 corsi che integrano il programma di formazione della Scuola di evangelizzazione Sant’Andrea. Lo scopo di questo corso è far innamorare della parola di Dio,per convertirsi in testimoni di Gesù risorto,come i discepoli di Emmaus,i quali,ascoltando la parola di Dio lungo la strada,sentono che il loro cuore inizia ad ardere e,dopo aver riconosciuto Gesù nello spezzare del pane,ritornano a Gerusalemme carichi di speranza a dare testimonianza di Cristo vivo. Il corso segue uno schema ben preciso che si delinea attraverso quattro tappe: 1) la parola di Dio si presenta attraverso sette immagini, le quali descrivono ciò che la parola è;2) la parola di Dio ci offre sette effetti che la sua azione produce; 3) la parola di Dio aspetta una risposta da noi, perciò vengono presentati sette atteggiamenti che si devono avere verso di essa;4) una visione panoramica dei principali protagonisti, eventi e profezie dell’Antico Testamento che prefigurano il Messia e la sua missione. La Bibbia è il best seller per eccellenza,eppure ha una presenza quasi nullanella vita di molti credenti. Occorre far ardere di nuovo il cuore dei cristiani con la parola di Dio. Carlos Macías De Lara
AUTORE José H. Prado Flores meglio conosciuto come Pepe Prado,è un predicatore laico della scuola di evangelizzazione Sant’Andrea, predicatore in 52 Paesi nei 5 continenti (compreso il Vaticano), autore di oltre 30 libri su temi biblici, di evangelizzazione e di rinnovamento dello Spirito.
Duemila anni di storia cristiana si sono poggiati su due pilastri: Pietro e Paolo. Paolo è riuscito a diffondere e radicare il Vangelo in realtà tanto diverse: territori vergini,ambienti intellettuali,città dai contesti ostili. Com’è riuscito ad arrivare a tanto,lui che non era nemmeno uno dei dodici? C’è un segreto? Quale strategia ha adottato questo genio assoluto dell’evangelizzazione,perché il suo messaggio varcasse le frontiere del tempo e dello spazio? Giudeo, ma anche greco e romano. Fariseo e cristiano. Contemplativo e uomo d’azione. Evangelizzatore, testimone e maestro. Scrittore audace e teologo profondo. Instancabile nel suo cammino e immobilizzato dalle catene nel carcere. Accompagnato da molti collaboratori e amici e abbandonato da tutti alla fine dei suoi giorni. Questo è l’uomo di cui il presente libro ci spiega la metodologia di evangelizzazione. Paolo intraprende una carriera da atleta,che attua con molta cura,per riuscire a realizzare la grande missione che Dio gli ha affidato. Ha quali suoi allenatori Gamaliele, Anania e Barnaba, ma soprattutto si lascia dirigere dallo Spirito Santo. Così corre ad annunciare il Vangelo dappertutto,e perché il messaggio possa giungere fino agli estremi confini della terra,costituisce dapprima un’équipe di evangelizzatori, poi si dedica alla formazione di formatori di evangelizzatori,in modo che la parola di Dio possa correre anche senza di lui. Alla fine dei suoi giorni, scrive al suo discepolo Timoteo affidando a lui il suo testamento. Esso contiene il segreto del suo successo e l’ha voluto con segnare a tutti noi.
AUTORE José H. Prado Flores meglio conosciuto come Pepe Prado, è un predicatore laico della scuola di evangelizzazione Sant’Andrea, predicatore in 52 Paesi nei 5 continenti (compreso il Vaticano), autore di oltre 30 libri su temi biblici, di evangelizzazione e di rinnovamento dello Spirito.
Corso Giovanni è il terzo dei 21 corsi che integrano il programma di formazione della scuola di evangelizzazione Sant’Andrea (il primo è Corso Nuova Vita, il secondo è Corso Emmaus, già pubblicati da Paoline). Lo scopo di questo corso è formare nuovi discepoli che sappiano far innamorare di Gesù. Gesù era un Maestro particolare, che sceglieva personalmente i suoi discepoli, li ammaestrava in privato e poi li inviava come apostoli per far conoscere il regno di Dio a tutte le genti.
Il corso segue uno schema ben preciso che si delinea attraverso quattro tappe: 1) Dio ha affidato a Gesù una missione umanamente impossibile da realizzare: salvare tutti gli uomini di ogni epoca e di ogni latitudine; 2) per fare questo Gesù ha scelto e formato personalmente i suoi discepoli; 3) i discepoli diventano capaci di continuare l’opera di Gesù attraverso il dono dello Spirito Santo; 4) i discepoli, diventati ora apostoli, chiamano a loro volta nuova seguaci di Gesù e li formano per essere pronti al difficile compito di realizzare il regno di Dio.
Da notare però che questo testo si indirizza anche a chi non conosce e non segue la Scuola di evangelizzazione Sant’Andrea.
Punti forti
Contiene la terza tappa della Scuola di evangelizzazione Sant’Andrea che illustra i cardini didattici di una nuova metodologia di evangelizzazione.
È il testo completo delle catechesi, fruibile anche da chi non frequenta la Scuola di evangelizzazione Sant’Andrea. evento che consiglia l’uscita in tale data: anno sacerdotale.
destinatari
l Sacerdoti, operatori pastorali, animatori, giovani, appartenenti a ogni realtà ecclesiale (parrocchie, movimenti, associazioni).
Autore
José H. prado flores meglio conosciuto come Pepe Prado, è un predicatore laico della scuola di evangelizzazione Sant’Andrea, predicatore in 52 Paesi nei 5 continenti (compreso il Vaticano), autore di oltre 30 libri su temi biblici, di evangelizzazione e di rinnovamento dello Spirito.
I racconti della pecorella smarrita, la moneta perduta e il figliol prodigo sono il cuore del Vangelo. Se solamente si fossero conservati questi passaggi
biblici nella storia, sarebbero bastati per contemplare il vero volto di Dio, la missione di Gesù, così come il nostro processo di salvezza e la meta della vita cristiana: essere misericordiosi come il padre lo è stato con i suoi due figli.
Corso Giovanni è il terzo dei 21 corsi che integrano il programma di formazione della scuola di evangelizzazione Sant’Andrea (il primo è Corso Nuova Vita, il secondo è Corso Emmaus, già pubblicati da Paoline). Lo scopo di questo corso è formare nuovi discepoli che sappiano far innamorare di Gesù. Gesù era un Maestro particolare, che sceglieva personalmente i suoi discepoli, li ammaestrava in privato e poi li inviava come apostoli per far conoscere il regno di Dio a tutte le genti.
Il corso segue uno schema ben preciso che si delinea attraverso quattro tappe: 1) Dio ha affidato a Gesù una missione umanamente impossibile da realizzare: salvare tutti gli uomini di ogni epoca e di ogni latitudine; 2) per fare questo Gesù ha scelto e formato personalmente i suoi discepoli; 3) i discepoli diventano capaci di continuare l’opera di Gesù attraverso il dono dello Spirito Santo; 4) i discepoli, diventati ora apostoli, chiamano a loro volta nuova seguaci di Gesù e li formano per essere pronti al difficile compito di realizzare il regno di Dio.
Punti forti
Contiene la terza tappa della Scuola di evangelizzazione Sant’Andrea che illustra i cardini didattici di una nuova metodologia di evangelizzazione.
La prefazione di mons. Gérald C. Lacroix, vescovo ausiliario del Quebec, responsabile nazionale della Scuola di evangelizzazione Sant’Andrea in Canada.
Si tratta del manuale per la persona che guida il corso.
Destinatari
l Sacerdoti, operatori pastorali, animatori, giovani, appartenenti a ogni realtà ecclesiale (parrocchie, movimenti, associazioni).
Autore
José H. prado flores meglio conosciuto come Pepe Prado, è un predicatore laico della scuola di evangelizzazione Sant’Andrea, predicatore in 52 Paesi nei 5 continenti (compreso il Vaticano), autore di oltre 30 libri su temi biblici, di evangelizzazione e di rinnovamento dello Spirito.