
Ebrei è un magnifico documento del Nuovo Testamento. È costruito con maestria, è teologicamente profondo ed efficacemente argomentato. Sfida la nostra comprensione della realtà e ci "fa riflettere su un mondo in cui l'invisibile è più reale, più pregnante e più affascinante di ciò che si può vedere, toccare e raccontare". La Lettera, che dipinge splendidamente Gesù come Figlio di Dio e grande sommo sacerdote, che è a un tempo divino e umano, crocifisso ed esaltato, chiama i credenti di oggi, come fece per i primi lettori, a un impegno senza se e senza ma a una tenace perseveranza e a una determinazione a soffrire per la propria fede.
Su Gesù esiste un'INFINITà di libri. Molti però puntano sul sensazionalismo o si limitano a sollevare questioni di interesse meramente storico. La vera sfida risiede invece nel dramma religioso creato dalla vita, morte e risurrezione di Gesù di Nazaret: e per decodificarlo occorre ricostruire il messaggio del Nazareno, andando a riscoprire le sue motivazioni, i suoi stati d'animo, il suo vissuto.
Frutto di una profonda erudizione e al tempo stesso accessibile a tutti, ecco un libro mai scontato o banale, scritto da un eminente biblista e teologo sistematico.
Dalla quarta di copertina:
Molto di ciò che si vede o legge a proposito di GeSù è deliberatamente sensazionalistico o evasivo. Produttori e scrittori sollevano questioni di interesse meramente storico, mettono in evidenza questioni banali o dichiarano che la reale verità è stata insabbiata per secoli. Sono disposti a tutto, tranne che ad affrontare la sfida contenuta nel fondamentale dramma religioso creato dalla vita, morte e risurrezione di Gesù di Nazaret (Gerald O'Collins sj).
Esistono molti libri su Gesù. Ma pochi tentano di raccontarci come egli era in realtà. Raramente i vangeli menzionano le sue motivazioni o i suoi stati d'animo. Eppure, oltre a consentirci di ricostruire gran parte del messaggio e dell'impatto di Gesù, ce ne lasciano intravedere di tanto in tanto i sentimenti e le intenzioni.
In questo libro il tema va affrontato da un eminente biblista e teologo sistematico.
Un ritratto di Gesù che è allo stesso tempo accessibile e frutto di una profonda erudizione. Il tocco di O'Collins è sicuro. Leggere Gesù: un ritratto è una delizia (Timothy Radcliffe, autore de Il punto focale del cristianesimo).
Gerald O'Collins è uno di quei rari teologi cristiani che sono in grado di unire alla profonda erudizione un linguaggio accessibile e l'esperienza personale (Lord Carey, arcivescovo emerito di Canterbury).
A distanza di otto anni dall’impegnativo volume scientifico che ricostruisce la vicenda dell’Apostolo (Vita di Paolo, 2003), il domenicano Jerome Murphy O’Connor, grande esperto di Paolo e delle sue lettere (soprattutto 1-2Corinzi e 2Timoteo), come pure noto paolinista televisivo e radiofonico, ripropone in chiave “divulgativa” i frutti della sua ricerca, restituendoci un Paolo dal carattere forte, dagli eccessi d’ira mal celati, e dal destino poco trionfante.
Il centro del volume sta nel collocare il pensiero e l’azione di san Paolo nel contesto della complessa personalità dell’apostolo. L’autore tratteggia una cronologia narrativa della vita di Paolo in un contesto biografico che prende corpo dagli elementi intellettuali, emotivi e religiosi dell’apostolo: appassionato, contraddittorio e fallibile, con un caratteraccio insopportabile.
Jerome Murphy O’Connor è riconosciuto in tutto il mondo come un’autorità negli studi di Paolo. Domenicano, è docente di Nuovo Testamento presso l’École Biblique et Archéologique Française di Ge rusalemme. Tra le sue numerose pubblicazioni, in italiano sono disponibili La teologia della seconda lettera ai Corinti, Brescia 1993; La Terra Santa.Guida storico-archeologica, Bologna 1996, e Vita di Paolo, Brescia 2003.
Lo volevano morto da sempre, da quando era in fasce e un potente re ordinò ai suoi soldati di sterminare una schiera di piccoli innocenti, pur di eliminare il pericolo che incombeva sul suo trono. Adesso che ha poco più di trent'anni, un alto sacerdote vuole che sia ucciso per la minaccia che rappresenta da quando ha iniziato a predicare in pubblico parole mai sentite prima, che sembrano il compiersi di antiche profezie. Parole che scuotono le fondamenta di un potere insieme religioso, politico ed economico. Un seguace lo vende ai nemici, diventando l'emblema del tradimento. Un governatore che potrebbe salvarlo se ne lava le mani - e fornisce una squadra di efficienti sicari. Gli "uomini dell'oscurità" vogliono che sia eliminato. E Gesù di Nazareth muore. Sulla sua vicenda, sulle tracce che ha lasciato il delitto più noto della storia dell'umanità, indagano due investigatori di oggi. Armati di penna, di una mente aperta e di documenti, ripercorrono il cammino di un uomo condannato a morire e della sua parola, che non è morta con lui. Raccontato come un romanzo - giorno per giorno, ora per ora - un giallo verissimo, una storia che sfida le tenebre e lascia un indelebile solco di luce.
in questo libro l autore esamina il pensiero teologico di luca e ne mette in rilievo il tema fondamentale, partendo dalla convizione che i due libri di luca formano un unita inseparabile.
Il volume presenta il testo ebraico del Libro delle Lamentazioni, la traduzione italiana, un saggio introduttivo, un ricco apparato di note filologiche e di commento, un approfondimento di carattere liturgico.
Il testo fa parte di una nuova collana, curata da noti biblisti italiani, che riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico- teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Destinatari
Religiosi, gruppi di lettura biblica, biblioteche, semplici credenti.
Autore
Elzbieta M. Obara ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, la Licenza e il Dottorato in Scienze Bibliche nel Pontificio Istituto Biblico. Attualmente offre corsi e seminari nella Pontificia Università Gregoriana e nella Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato: Le strategie di Dio. Dinamiche comunicative nei discorsi divini del Trito-Isai (Roma 2010).
La conoscenza di Dio costituisce il nucleo teologico del libro di Osea. Le due metafore di sposo e padre sono strutture espressive portanti della comunicazione del profeta. Entrambe sono presenti in testi fondamentali dell'Antico e del Nuovo Testamento, ma trovano in Osea il loro qualificato testimone. Il profeta non si pone mai nelle vesti del «solito uomo» che, ricorrendo a luoghi comuni, non osa e non vuole mettere in crisi il «solito Dio», ma ha il coraggio di testimoniare i tratti di un Dio diverso e inaudito. Os 1-2 e Os 11 vengono affrontati nella prospettiva comunicativa in ogni stadio dell'analisi esegetica. In questo modo il senso del testo non è colto unicamente attraverso riferimenti storici o redazionali, bensì mediante le sue potenzialità pragmatiche. Più che nella speculazione teologica, i lettori si scoprono coinvolti nel pathos di un dinamismo interpersonale.
La parola è lo strumento principe della comunicazione, a maggior ragione quando ci si riferisce alla parola biblica, e proprio alla Sacra Scrittura come evento comunicativo è dedicato questo libro. La parola non solo "dice", ma "fa" qualcosa, perché non lascia, e non vuole lasciare, le cose come stanno, ma agisce per mutarle; per questa ragione l'interpretazione di un testo non può limitarsi al fatto semantico, ma deve tener conto della complessità dei meccanismi e degli agenti implicati nell'interazione comunicativa che si realizza nell'atto di leggere. Se in linguistica la pragmatica è un settore di studi consolidato, nel campo biblico è appena agli inizi; questo volume rappresenta quindi un'opera assolutamente innovativa e pioneristica.