
Talvolta si coltiva un'immagine della preghiera come astrazione dal mondo che consente di entrare nei cieli rarefatti della mistica e incontrarvi l'insondabile mistero divino. Le cose, almeno per la preghiera cristiana, non stanno così: i salmi, che ne sono il modello, lo dimostrano con suggestiva sovrabbondanza. Questi centocinquanta componimenti poetici ci parlano di uno stare ?davanti a Dio' fatto dei molteplici toni e colori dell'esperienza umana, di quella terra con cui sono impastati i figli di Adamo. I registri che risuonano nei salmi sono infatti quelli della lode, del ringraziamento, della benedizione, ma insieme anche quelli della domanda smarrita, dell'invocazione e perfino dell'invettiva. I salmi ci insegnano a superare il mutismo dei nostri sentimenti nel colloquio con Dio, offrendoci una sorta di lessico e di grammatica della preghiera. La verità dell'esperienza umana, con tutte le sue durezze e i suoi interrogativi senza risposta, non viene mai dissimulata attraverso quella prospettiva spiritualizzante o edificante che sempre fa tornare i conti della vita. Nello stesso tempo, i salmi attestano che questi molti modi di stare davanti a Dio sono accomunati da una radicale, e talvolta nuda, fiducia in lui. La tensione così disegnata è all'origine del fascino che queste preghiere tutt'oggi continuano a esercitare. Bruno Maggioni nei suoi rapidi commenti al libro dei salmi mostra di essere in piena sintonia con lo spirito che li anima. Questi sobri suggerimenti di lettura conducono fino alla soglia del salmo. Tocca al lettore varcarla.
Il biblista Bruno Maggioni propone in questo libro semplici e sapidi ritratti dei più noti profeti dell'Antico Testamento: da Amos, voce della giustizia sociale, a Osea, teologo dell'amore di Dio, a Geremia, uomo dalla preghiera interrogante, fino a Ezechiele, profeta dell'esilio, e Isaia, con la sua luminosa e poetica esperienza della fede. Ognuno con la sua spiccata caratteristica, ma tutti accomunati dalla medesima urgenza, quella di interpretare e annunciare la volontà di Dio in un momento preciso della storia di Israele. Il profeta sa leggere i segni dei tempi e il suo messaggio risulta di sorprendente forza e attualità, ma spesso, e forse proprio per questo, suscita irritazione. I profeti infatti sconvolgono gli schemi consolidati su cui poggiano le religioni e le società: i rapporti di forza che producono ingiustizia e povertà, l'amore per gli idoli, l'arrogante fiducia in se stessi, il culto separato dalla vita e dal cuore. Si capisce perché, allora come oggi, tutti i profeti siano rimasti incompresi e isolati, quasi sempre messi a tacere o uccisi. E tuttavia, attraverso la loro testimonianza critica e perseverante, Dio ha tenuto fermo il suo spazio originale dentro la vita di un popolo dalla dura cervice, aprendosi sempre un varco verso il futuro.
La "difficile fede", esposta continuamente alle sfide e alle minacce degli avvenimenti, è quella del Popolo d’Israele il quale non si è mai stancato, nonostante tutto, di riconoscere e proclamare la presenza e l'azione di Dio nella sua storia. L’autore, tra i massimi esperti di Bibbia e di divulgazione della Parola di Dio, rilegge in questa chiave le principali figure dell’Antico Testamento - Abramo, Mosé, Elia, Isaia, Giobbe e altri – proposti come simboli della fede di un popolo. Emerge da queste pagine un invito per il credente a guardare fiduciosamente alla propria vita come al luogo nel quale Dio si fa riconoscere e agisce.
La speranza ritrovata è quella del popolo d’Israele, che – nonostante le sfide e le minacce degli avvenimenti di una storia difficile – è chiamato a cogliere in questa storia i segni dell’agire di Dio. L’autore, tra i massimi esperti di Bibbia e di divulgazione della Parola di Dio, continua in questo volume un percorso di rilettura delle figure principali dell’Antico Testamento iniziato con “La difficile fede”, edito da Àncora nel 2002. Ora, prendendo in esame il periodo che va dall’esilio babilonese (587 a.C.) sino alle soglie della venuta di Cristo, affronta figure come Ezechiele, Giona, Giobbe, descrivendoli come modelli di speranza, rappresentanti di un “nuovo inizio” per il popolo ebraico.
Dopo il fortunato “Era veramente uomo”, Bruno Maggioni torna a indagare sulla figura di Gesù, partendo da un aspetto preciso e con cui chiunque leggendo il Vangelo può imbattersi: il paradosso. Il libro passa così in rassegna i detti, i racconti, le parabole paradossali di Gesù, come pure i suoi gesti e le circostanze strane e sorprendenti della sua vita. Il testo, scritto, come è tipico di Maggioni, in modo piano e accessibile a tutti, senza tecnicismi, poggia su una scienza esegetica solida e indiscussa.
Al termine del libro, un accurato indice biblico mette in luce la fitta trama delle citazioni evangeliche che sorreggono la trattazione. Scopriamo così che quest’opera non si occupa di un dato “laterale” del Vangelo, ma punta diritto al suo cuore, fornendo una chiave di lettura globale della figura di Gesù.
Il libro è concepito sulla falsariga degli altri quattro già in collana, dedicati alle figure di Enrico Chiavacci, Severino Dianich, Rinaldo Falsini, Luigi Sartori. Si tratta cioè di un colloquio fra un intervistatore competente e un testimone autorevole di una fase decisiva per la storia della Chiesa, quella cioè che ruota attorno all’evento del Concilio Vaticano II (1962-1965).
Il testo ripercorre così la vicenda personale di don Maggioni intrecciandola con la ricostruzione dell’ambiente teologico ed ecclesiale in cui si forma il giovane prete e studioso di scienze bibliche, caratterizzato da nuovi fermenti di pensiero e difficoltà con le autorità ecclesiastiche.
Nel colloquio-intervista si ricostruisce così tutto il lavoro del post-Concilio, fino ai giorni nostri, che ha visto don Maggioni fra i protagonisti più significativi proprio per la sua capacità di usare per la spiegazione della Bibbia – sia nei libri sia nella predicazione – un linguaggio semplice, ma mai banale e fondato su una preparazione scientifica di alto livello.
Il colloquio è punteggiato da gustosi ricordi personali ed è attraversato dall’ironia e dalla bonomia tipiche di don Maggioni, perfettamente assecondato da don Saverio Xeres, prete comasco come lui e a sua volta figura di spicco nel panorama della teologia italiana.
Si tratta della nuova Bibbia Àncora nella confezione in brossura "olandese" con una speciale sovraccoperta lavorata con oro a caldo che la trasforma in un regalo ad hoc per la Cresima dei regazzi. Nell'aletta interna uno spazio è riservato alla personalizzazione, dove si può incollare la foto del cresimando e scrivere una dedica.
L'unica Bibbia per la Cresima che offre un primo approccio al testo INTEGRALE della Sacra Scrittura.
Contiene:
– spiegazioni su come si citano i testi della Bibbia
– domande e risposte su come studiare, capire e interpretare la Bibbia
– riferimenti alle preghiere bibliche e alle basi bibliche dei sacramenti
– introduzioni per più di 100 pagine
– 900 box di commento
– post-it biblici per mettere in rilievo le frasi che “parlano da sé”
– dizionario biblico
– riferimenti al ricco bagaglio della tradizione cristiana
– simboli biblici illustrati e commentati
– presentazione dei personaggi principali, collocati nel loro tempo e nella
loro cultura
– suggerimenti per pregare e riflettere con la Sacra Scrittura
– riferimenti paralleli ad altri orizzonti culturali nei quali la fede cristiana si è
incarnata
– la testimonianza di santi, modelli per la vita cristiana di oggi
– schema dei Lezionari romano e ambrosiano
– 7 piani tematici di lettura
– 8 indici tematici
– 22 mappe geografiche
Molti i volumi editi finora che hanno affrontato il lato divino di Gesù: i suoi miracoli, la sua Risurrezione, il suo amore per tutti, spesso a scapito però della dimensione umana.
E sta qui l’originalità del nuovo volume di mons. Maggioni, uno dei massimi esperti di Bibbia e di divulgazione della Parola: analizzare i brani dei Vangeli che meglio descrivono i tratti dell’umanità di Gesù e offrirli alla meditazione del lettore.
Per dirla con le parole dell’Autore, dalla lettura del libro emerge che “L’umanità di Gesù ha un valore teologico irrinunciabile, perché è la “trasparenza” del volto di Dio, non l’involucro che lo nasconde. I tratti umani di Gesù - la storia concreta e precisa che egli ha vissuto, le sue scelte, i suoi comportamenti e i suoi sentimenti - sono importanti non soltanto per conoscere l’uomo Gesù né soltanto per conoscere il progetto di uomo che egli ci ha offerto, ma per conoscere - e non è un paradosso - il lato divino della sua persona”.
Vangelo, chiesa e politica: non è facile porre in corretta relazione questi tre termini. Si rischia di farne una lettura sbilanciata. Don Maggioni affronta il complesso argomento con la competenza del biblista, con l’esperienza di chi ha vissuto in prima persona le vicende della chiesa che è in Italia, con la sapienza e la libertà dell’uomo di fede. È un saggio quanto mai attuale che può aiutare i credenti a orientarsi tra silenzi pavidi, interventi interessati e grida settarie.
Bruno Maggioni, sacerdote della diocesi di Como, ha studiato teologia e scienze bibliche alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Docente presso l’Università Cattolica di Milano, è direttore de «La rivista del clero italiano». Ha pubblicato con Àncora numerosi saggi di esegesi e teologia biblica, fra cui Era veramente uomo, La difficile fede, La speranza ritrovata, I personaggi della Natività, La cruna e il cammello, Al pozzo della Parola (Anni A-B-C), Alle radici della sequela e il libro-intervista La Parola che appassiona (con Saverio Xeres). Con Gregorio Vivaldelli ha curato La Bibbia Àncora.
In questo volume, don Maggioni dà colore e vita alla sacra rappresentazione del Natale facendo rivivere i suoi personaggi. L'accorrere dei pastori, la visita dei Magi, Maria, Giuseppe e il Bambino, vengono fotografati come in una istantanea cogliendo i protagonisti nella loro semplicità e concretezza, lontano da ogni stereotipo sentimentale o devozionistico. L'immagine di copertina è un particolare del dipinto "Il censimento di Betlemme" di Pieter Bruegel. Nella grande tela il pittore fiammingo rappresenta Maria e Giuseppe che arrivano a Betlemme passando in mezzo a tanta gente indaffarata nel lavoro e totalmente incurante della presenza divina. È quello che capita anche oggi: il Signore viene tra la sua gente, ma nessuno se ne accorge. Don Maggioni con queste meditazioni ci dona una piccola ma preziosa mappa evangelica per aiutare noi, gente indaffarata e incurante, ad andare incontro al Signore che viene.
L’intento di queste pagine è di mostrare, attraverso l’ascolto della Parola di Dio, che matrimonio e famiglia non sono semplicemente alcuni luoghi dell’esistenza, ma sono luoghi in cui scorgere e vivere tutta l’esistenza umana, perlomeno nel suo dato più importante che è l’amore. Il paragone – che ha suggerito il titolo del libro – è quello della famiglia come una finestra aperta, affacciandosi alla quale si vedono passare le cose più importanti della vita, e ci si sente interpellati nel centro più profondo della fede.
«Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?» (Es 17, 7). «Signore, se tu sei con noi, perché ci è capitato tutto questo?» (Gdc 6, 13). La fede di Israele non è facile. Spesso è messa in crisi non da ragionamenti astratti, ma dagli avvenimenti della storia che sembrano smentire le promesse del Signore. Nell’esperienza dell’abbandono la fede non scompare: è messa alla prova. Purificata, non vinta. Don Bruno, con la sapienza del maestro, guida il lettore a ripercorrere il difficile cammino di fede dei personaggi biblici, per scoprire che il vero modo di stare davanti a Dio – a volte misteriosamente incomprensibile – è affidarsi.