
L'autore seleziona 35 donne dell'Antico Testamento e 35 del Nuovo per conoscerne la vita, le scelte e la testimonianza nel loro e nel nostro presente. Per ascoltare la loro voce e per imparare dalle loro azioni il coraggio e la responsabilità.
Che cosa accadde quando il Deuteronomio venne agganciato ai primi quattro libri della Bibbia? L’interrogativo orienta questo studio sull’intervento scribale di rilettura e di adattamento dei testi che in epoca tardiva accompagna il processo di formazione del Pentateuco. I racconti che contenevano somiglianze evidenti vennero ripresi e completati per farli meglio corrispondere. Si cercò di uniformare nel modo migliore le piccole differenze, le asperità, le divergenze.
Questo procedimento lascia segni evidenti soprattutto se si considerano i racconti che i libri dell’Esodo e del Deuteronomio hanno in comune. Al loro interno è possibile rintracciare la finalità precisa di offrire al lettore un impianto narrativo ben strutturato, una trama senza lacune, un percorso lineare di lettura.
Tre casi risultano emblematici. Il primo è Es 16, dove furono inserite nel racconto della manna le categorie tipiche e vicine alla sensibilità deuteronomistica, in particolare il tema della cosiddetta «prova di Israele nel deserto». Il secondo è Es 20, il Decalogo, che all’inizio non si leggeva nel libro dell’Esodo, ma che vi fu inserito per corrispondere esattamente al Deuteronomio, dove lo stesso testo aveva una sua centralità nel contesto della rivelazione dell’Horeb. Il terzo è rappresentato dai versetti dell’intercessione di Mosè sul monte dopo il peccato del vitello, in Es 32,7-14. Anche in questo caso, come nei due precedenti, è evidente il tentativo di completare il testo rendendolo meglio rispondente al racconto parallelo presente nel Deuteronomio.
Assunte come casi esemplari, queste tre pericopi rivelano che in epoca tardiva vi fu un lavorare astuto, preciso e minuzioso per far corrispondere tra loro testi paralleli, racconti con lo stesso contenuto, episodi emblematici di un solo e unitario corpus letterario chiamato Pentateuco.
Prendendo spunto dall'indirizzo degli esegeti che negli ultimi tempi si mostrano sempre più interessati agli aspetti normativi della Bibbia e del più esteso antico Vicino Oriente, l'autore riflette sulla legge del taglione nella sua formulazione tipica di "occhio per occhio, dente per dente". E offre una lettura aderente al significato letterale dei testi in cui ricorre tale lemma. Non si tratta di un principio di vendetta, ma di riparazione del danno procurato. Le pagine sfatano gli innumerevoli equivoci e pseudo-interpretazioni dell'antigiudaismo cristiano e della stessa cultura laica sedimentatisi nel corso dei secoli.
Accanto alla Sindone, conosciuta in tutto il mondo e oggetto di numerosi tudi scientifici e di tante polemiche, esistono altre vesti di Gesù come la tunica che Egli ha portato prima di morire. È una testimonianza di Gesù ancora vivo. È l'eco della sua vita pubblica che si conclude al Golgota. Il libro è dedicato a questa importante reliquia e al mistero che aleggia intorno a questa prova dell'esitenza e della vita di Cristo.
Questo nuovo libro fa bene al cuore, come una tazza di tè caldo in una giornata di gelo.
Diviso per capitoli, in base ai tempi liturgici dell'anno, presenta le cose che Gesù ha visto, toccato, utilizzato, e che hanno una storia da raccontare. Così, in questo volume prendono voce prima gli oggetti presenti nei Vangeli, e alla fine sarà Gesù stesso a raccontarsi. Sono storie di speranza, per ricordare la tenerezza che avvicina a Dio: strade nuove per leggere e riscoprire la bellezza della Sacra Scrittura. Tutte le storie uscite dalla penna dell'autore nascono - come si legge nella Introduzione di Suor Chiara Curzel - "prima di tutto dall'ascolto; poi da un secondo passaggio, perché tutto quello che viene ascoltato va ‘tradotto', donato, messo a disposizione. Infine c'è un terzo passaggio. Una volta che il ‘piccolo messaggio degli oggetti' è stato ascoltato e comunicato, esso diventa forza evangelizzatrice". Ecco perché questo volume si presenta anche come uno strumento valido per la catechesi. L'autore, prosegue Suor Curzel nella Introduzione al libro, "non ha paura di "fare la morale" ad ogni storia che ci racconta, la fa con garbo e col sorriso, ma con coraggio e chiarezza, Queste storie non sono fatte (solo) per dilettare o commuovere, ma per raccontare la "Buona Notizia". Sono uno strumento, piccolo ma con un suo valore, per parlare di Gesù, della sua missione; per parlare di noi, della nostra missione".
Un libro che fa bene al cuore, come una tazza di tè caldo in una giornata di gelo. Anche le cose che Gesù ha visto, toccato, utilizzato, hanno una storia da raccontare. Così, in questo volume prendono voce prima gli oggetti presenti nei Vangeli, e alla fine sarà Gesù stesso a raccontarsi. Sono storie di speranza, per ricordare la tenerezza che avvicina a Dio, e suggerire strade nuove per leggere e riscoprire la bellezza della Sacra Scrittura. I capitoli sono divisi in base ai tempi liturgici e possono diventare un valido strumento per la catechesi. Questa nuova edizione contiene un racconto inedito, una presentazione di mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, e la postfazione di don Emilio Salvatore, direttore della rivista “Bibbia Ieri e Oggi- della Elledici.
Diciotto racconti che vedono Gesù narratore e cronista della sua vita terrena. Dai primi battiti di cuore nel grembo di Maria, alla scelta dei dodici, alle nozze di Cana... fino all'arrivederci presso il Padre. Con lo stile che lo distingue, il sacerdote di Acerra, costruisce una serie di monologhi che coinvolgono e trasportano nella storia di Gesù fattosi uomo per noi. Il coraggio, la forza, l'amore, il sì alla volontà del Padre hanno la meglio sulla delusione e lo scoraggiamento, anche quando la paura lacera la carne e fa trasudare sangue. È un Gesù pienamente uomo, con tutte le fragilità umane, ma sostenuto dal suo feeling totale con il Padre del Cielo e interprete fedele della sua volontà e dall'amore di sua madre Maria e dalla tenerezza di Giuseppe, il padre terreno. Prefazione di Don Nico dal Molin.
Una introduzione ai libri dell'Antico Testamento che comprende un'indagine sulla genesi storica e sulla forma letteraria dei testi. Completa il volume una storia dell'interpretazione del testo sacro scritta dal curatore dell'edizione italiana Flavio Dalla Vecchia.

