
In circa quindici capitoli, seguendo i luoghi di Paolo (Grecia e Turchia, Israele e Cipro, Spagna, Malta, Italia meridionale e Roma), l’autore intende mettere a fuoco l’influsso e l’importanza dell’archeologia nel tentativo di rispondere alle domande sull’origine degli scritti neotestamentari e sulla storia del cristianesimo. Con tutta la documentazione archeologica a sua disposizione, Hesemann accompagna il lettore nell’avventura incomparabile dell’Apostolo delle genti, una delle personalità più avvincenti della storia. Paolo non conosce mezze misure: è totale per il Dio degli ebrei, come totale si dimostra dopo l’incontro con il Risorto, la Parola vivente del Padre in mezzo all’umanità: vive alla luce di lui. Paolo non conosce che Cristo e Cristo crocifisso, a cui invincibilmente dedica la vita annunziandone la buona notizia a tutte le genti. Senza esclusione di sorte.
Cittadino dell’impero, raffinato ed eloquente, colto e aperto, profondo conoscitore tanto dell’ebraismo quanto della cultura greco-romana, Paolo è il più cosmopolita degli apostoli. Ancora oggi, dopo duemila anni, il suo messaggio rimane di una «insuperabile» attualità nel momento stesso in cui ci riporta a contatto con le origini del cristianesimo, con il fondamento della nostra stessa civiltà. Per coloro che desiderano conoscere e comprendere Paolo e le origini cristiane, queste pagine sono opportune per immergersi nel suo mondo e ripercorrerne le strade percorse.
Punti forti
La dimensione universale dell’amore di Dio, estesa ad eletti e non, diviene per Paolo il criterio della sua evangelizzazione. Con i passi di Paolo, l’annunzio del Vangelo e il cristianesimo stesso entrano nella storia mondiale.
Destinatari
Giovani e adulti, per far conoscere questo personaggio unico ed esplosivo del primo cristianesimo.
Autore
Michael Hesemann, nato nel 1964, è uno storico, documentarista e giornalista specializzato in divulgazione storica e scientifica ormai apprezzato a livello internazionale. Dal 1983 al 1989 ha studiato storia, antropologia culturale, lettere e giornalismo all’Università di Gottinga. Con l’editrice Sankt Unlich ha pubblicato: Die Dunkelmänner. Mythen, Lügen und Legenden um die Kirchengeschichete (2007); Paulus vomTarsus.Archäologen auf den Spuren des Völkerapostels (2008). Oggi vive tra Düsseldorf e Roma. In Italia ha già pubblicato: Testimoni del Golgota. Le reliquie della Passione di Gesù (Cinisello Balsamo [MI] 2003); Contro la Chiesa. Miti, leggende nere e bugie (Cinisello Balsamo [MI] 2009). Con Paoline ha pubblicato Pio XII. Il Papa che si oppose a Hitler (Milano 2009).
Gli avvenimenti descritti nel libro di Giosuè sono tra i più appassionanti della Bibbia. Chi non si è emozionato di fronte alla solenne descrizione della marcia attorno a Gerico e della caduta delle mura? O chi non si è raffigurato mentalmente la scena drammatica della battaglia del "giorno più lungo", quando il sole si fermò in mezzo al cielo e Giosuè sferrò l'attacco contro i re del sud? Inframmezzati da tali colorite descrizioni, ci sono i racconti della creazione di una nazione nel proprio territorio, le cerimonie dell'alleanza per le quali tutto Israele si riunisce davanti a Giosuè e rinnova il proprio impegno con Dio, nonchè le assegnazioni particolareggiate del territorio, grande segno visibile della benedizione di Dio a favore del popolo eletto. Questo è il libro di Giosuè e oggi più che mai il suo messaggio è degno del nostro ascolto. ...
In questo volume tre esegeti cristiani, due cattolici e uno protestante, accettano la sfida di tornare al testo biblico, di attenersi ad esso e di rileggerlo senza tabù né pregiudizi, per chiarire ciò che la Bibbia dice sull’omosessualità. Essi accettano di sottomettersi al testo, senza ricorrere a interpretazioni personali o ecclesiali.
Per pronunciarsi sull’omosessualità a partire dalla Bibbia, bisogna infatti, prima di tutto, precisare ciò che la Bibbia dice e ciò che va oltre le sue intenzioni. Soltanto in un secondo momento, ci si può chiedere se l’insegnamento biblico mantenga il suo valore per la nostra società.
Il presente studio, senza essere un trattato di etica sull’omosessualità, evidenzia l’importanza dell’insegnamento biblico per tale questione.
Biblisti autorevoli e noti, Innocent Himbaza e Adrien Schenker sono membri del Dipartimento di Studi Biblici dell’Università di Friburgo, mentre Jean-Baptiste Edart, della Comunità dell’Emmanuel, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II in Roma, per gli studi sul matrimonio e sulla famiglia.
Il cimitero dei libri racconta una storia affascinante, che prende avvio sul finire dell’Ottocento, tra Cambridge e l’Egitto, e arriva fino ai giorni nostri. Una storia di ritrovamenti insperati, rivalità tra grandi università, avventure degne di Indiana Jones per acquisire un tesoro di cultura religiosa, letteraria e materiale.
Due vedove di origine scozzese scoprono in Egitto alcuni preziosi frammenti che Solomon Schechter, lettore in studi talmudici a Cambridge, identifica come parte della perduta versione originale ebraica dell’Ecclesiaste. Schechter parte per Fustat, la vecchia Cairo, e imbastisce una spasmodica corsa all’acquisto dei reperti della Geniza (dove i testi, sacri e non, venivano depositati prima di essere sepolti e obliati) della sinagoga Ben Ezra, attraverso i più incredibili mediatori: disertori che si fingono conti, rabbini ashkenaziti di Gerusalemme, ricche famiglie ebraiche del Cairo e autorità egiziane… e non manca un naufragio, a minacciare quanto recuperato (oltre ai papiri di Ossirinco!).
Oltre 280 mila frammenti provenienti dalla sinagoga della Cairo fatimide, spesso in giudeo-arabico, ma anche in yiddish e giudeo-spagnolo, offrono un incredibile spaccato della storia e della cultura ebraica e del Mediterraneo. Tre successive generazioni di studiosi – le cui storie esaltanti, curiose, a volte tragiche ci vengono narrate nel volume – hanno studiato questa messe di documenti: prima concentrandosi sui testi religiosi, dal Ben Sira a rari testi eretici del IX secolo (come Il libro delle domande di Al-Balkhi), poi su quelli letterari, complici i ritrovamenti di poesie portate con sé dagli ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna (Dunash, Yehuda Halevi), e i responsi di Maimonide, che era stato a capo della comunità cairota, e infine esplorando i documenti di storia materiale ed economica portati alla luce da S.D. Goiten. Proprio Goiten, basandosi sullo studio di questi frammenti scartati dagli altri studiosi, pubblicò i sei corposi volumi di A Mediterranean Society, e ricostruì l’incredibile rete di commerci che dal Cairo raggiungeva l’India e Samarcanda in Asia, Aden a Sud, Costantinopoli e Kiev a est, la Tunisia, la Sicilia e l’Italia, la Francia e la Spagna a ovest. Emergono vividi bozzetti di vita quotidiana, contratti matrimoniali, amuleti magici, petizioni alle autorità, ricette mediche, a comporre il ritratto di una società vivace e aperta, colta e cosmopolita.
DESCRIZIONE: Il numero dei libri su san Paolo è incalcolabile, tuttavia pochi sono divenuti così noti come quello di Holzner, che ha avuto in Germania 25 edizioni ed è stato tradotto in 8 lingue. “Ne L’apostolo Paolo Holzner ci offre più che uno studio psicologico o un profilo della teologia paolina, anche più che un’agiografia nel senso tradizionale. La specificità di questo libro sta nell’accuratezza e maestria con cui egli delinea l’immagine dell’Apostolo delle Genti sullo sfondo del paesaggio dell’antichità, della grande e minore politica a lui contemporanea, soprattutto però su quello della storia della civiltà, della cultura e della religione della sua epoca, e in tal modo la fa comprendere sia nei suoi rapporti con le realtà anteriori che nel suo elemento di novità. Sotto la sua penna sorge un Paolo nel quale la connotazione di ‘santo’ in senso ufficiale non è affatto innata, come in tanti altri santi, un Paolo che, insignificante, anzi un po’ repulsivo all’esterno, pieno di ardore vulcanico all’interno, deve veramente ‘combattere’, ‘lottare’, ‘correre’ per raggiungere il trofeo della vittoria. Ed emerge un teologo per il quale il pensare teologico è passione bruciante e intima vita, e dal quale nulla è più lontano che trastullarsi da giocoliere con concetti astratti” (Karl Adam).
COMMENTO: Nell'anno di Paolo la più bella e la più classica biografia su di lui scritta in una nuova edizione.
LA BIBBIA PER TUTTI (36 volumi) Ogni volume comprende: l'edizione completa del testo biblico (traduzione CEI); – breve introduzione letteraria e teologica ai singoli libri; – commento articolato sul senso teologico delle varie pericopi; – esesegi condotta su solida base scientifica ma in linguaggio accessibile a tutti; – proposta di quesiti e argomenti per la discussione.
L’ambito d’interesse e la tesi di questo saggio sono indicati nel titolo: il lavoro di Richard Horsley e Tom Thatcher è una lettura innovativa del vangelo di Giovanni come racconto della missione di Gesù nel contesto storico della Palestina romana. Intento degli autori è di illustrare la rilevanza del vangelo giovanneo per la problematica del Gesù storico, mostrando in particolare come scopo di Giovanni sia di raccontare di un Gesù impegnato nel rinnovamento del popolo d’Israele contro coloro che lo governano, le autorità di Gerusalemme e i romani che le hanno insediate, e come «Io sono la risurrezione e la vita» trasferisca la speranza del rinnovamento da un futuro lontano al presente.
Fino a tempi recenti la Galilea è stata considerata sullo sfondo del modello delle origini cristiane, interessato a spiegare il distacco del "cristianesimo" dal "giudaismo". Secondo questo modello, in quanto luogo delle origini e del ministero di Gesù la Galilea è lo sfondo della prima tappa della vicenda di Gesù. Soltanto da poco si è giunti a riconoscere che l'immagine della Galilea, e in generale del giudaismo antico, è stata fin qui elaborata all'interno di un paradigma storico molto discutibile. Il primo passo verso una seria ricerca storica sulla Galilea antica è quindi di cogliere le caratteristiche principali del paradigma dominante secondo cui nella ricerca europea e americana si sono concepiti il "giudaismo", con i suoi farisei e le sue sinagoghe, e Gesù e i suoi seguaci, fondatori del "cristianesimo". Lo studio di R.A. Horsley da una parte ricostruisce la storia della ricerca che ha condotto a molti luoghi comuni su una Galilea culla di grandi religioni, dall'altra ne ripercorre la storia sociale e culturale oltre che politica così da giungere a un'immagine più veritiera della Galilea come terra di frontiera.
L'autore studia la personalita' e l'opera di Gesu' nel loro contesto storico immediato, la Palestina del I secolo sotto il dominio romano.