
Attivista di lunga data, autore e insegnante di nonviolenza, John Dear offre qui il primo commento sui Vangeli sinottici dal punto di vista della nonviolenza attiva. In particolare, in questo volume il commento si concentra sul Vangelo di Luca, tradizionalmente riconosciuto come il "Vangelo dell'amore e del perdono". Dear, con una lettura provocatoria e originale del testo, evidenzia la pratica e gli insegnamenti di nonviolenza di Gesù, quale antesignano e persino ispiratore del Mahatma Gandhi: presenza disarmante e curativa verso chi è nel bisogno e, insieme, vero rivoluzionario che sconvolge l'ingiusto status quo, il profeta di Nazareth è una minaccia per le autorità che, perciò, vogliono ucciderlo: proprio la sua morte lo porterà alle vette della nonviolenza, con il perdono dato dalla croce. Questo commento originale è per tutti coloro che cercano qualcosa di vivo e attuale nei Vangeli, e ispirerà soprattutto oggi, tempo di guerra permanente, crescente, di violenza armata e, drammaticamente, di povertà sempre più diffusa. Poiché solo nella nonviolenza si può ancora nascondere la speranza.
Redatti verosimilmente negli anni 80-90, il vangelo e gli Atti degli apostoli si inscrivono in un vero progetto letterario e teologico: presentare il dispiegarsi e il compiersi dell'opera della salvezza nella continuità dei due momenti, che sono il tempo di Gesù (Vangelo) e il tempo della Chiesa (Atti degli apostoli). Prima parte di un magnifico racconto, il Vangelo di Luca è quindi inseparabile dagli Atti degli apostoli perché per l'evangelista il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa, intesi come «tempi della testimonianza», formano due momenti dell'unica storia di salvezza
Contenuto
Queste pagine dedicate al Vangelo di Luca vorrebbero invitare alla lettura continua di un vangelo, soffermandosi in modo particolare su sette grandi episodi e lasciandosi guidare, giorno dopo giorno, in un’esperienza spirituale della durata di una settimana. Le sette tappe proposte corrispondono al modo in cui Luca, nella sua opera, presenta il ministero pubblico di Gesù. Ciascuna termina con una lettura di un passo degli Atti degli apostoli. L’autore introduce il lettore al progetto globale dell’evangelista Luca, invitandolo al tempo stesso a gustare questo testo come una Parola viva che lo tocca e lo risveglia.
Autore
Pierre Debergé, prete della diocesi di Aire et Dax in Francia, dottore in teologia, è stato docente di Nuovo Testamento alla facoltà teologica dell’Istituto cattolico di Tolosa, di cui è stato decano ed è oggi rettore. Autore di molte pubblicazioni, ha diretto con Jacques Nieviarts la Guida di lettura del Nuovo Testamento, Bologna 2006.S
Folle per Cristo. Sconvolto dalla sua fede bruciante. In principio persecutore crudele dei cristiani – i suoi metodi prefigurano quelli di alcune polizie politiche del XX secolo – riconosce il Figlio di Dio quando, sul cammino di Damasco, Gesù lo chiama: “Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto …” Mistico e stratega con un carattere impossibile. Fu il primo a comprendere che il cristianesimo non avrebbe avuto futuro se non si fosse rivolto anche ai pagani. Scrittore grandioso e convertitore geniale. Architetto del cristianesimo – secondo alcuni sarebbe lui il vero fondatore del cristianesimo - , fu in grado di imporre la sua visione di un Cristo che non ha mai conosciuto e capace di forgiare, molto prima degli scritti dei Vangeli, le leggi che reggono la Chiesa.
L’autore, accademico di Francia, ha esitato per vent’anni prima di decidere di scrivere un libro su di lui. Ha cercato Paolo sulle strade che egli ha percorso, da Tarso a Gerusalemme, da Antichi a Cipro, dall’Anatolia fino a Roma dove ha trovato la morte. L’ha rivisto imprigionato, torturato, lapidato e decapitato per ordine di Nerone. Questa è la sua storia.
Catechesi in chiave missionaria su brani del Nuovo Testamento. Sono nate in gruppi di preghiera giovanili ed hanno per leitmotiv la vocazione a una vita in pienezza. La finalità è accompagnare i giovani in un cammino lungo il quale "scrivere una contro-storia di giustizia e di bellezza" in un mondo che sembra diventato cieco al futuro.
Giuditta che taglia la testa di Oloferne nelle tele di Caravaggio o Artemisia Gentileschi, Dalila e Sansone come spunto per Mantegna e Rubens, la Creazione vista da Michelangelo e William Blake, il peccato originale raccontato da Jacopo della Quercia: le storie della Bibbia alimentano l'iconografia artistica fin dalle origini. Per usare le parole di Marc Chagall, "La Bibbia è la fonte cui hanno attinto, come in un alfabeto colorato, gli artisti di tutti i tempi". Per raccontare le storie dell'Antico e del Nuovo Testamento, il volume riprende le opere pittoriche che raffigurano vicende e personaggi biblici, scorrendo in ordine i libri che costituiscono la Bibbia: il Pentateuco, i Libri storici, didattici e profetici, i Vangeli, gli Atti degli Apostoli e l'Apocalisse. Nell'appendice, per facilitare la consultazione e aiutare la ricerca, presenti gli indici alfabetici degli episodi e degli artisti che illustrano, con le loro opere, il libro più letto e più famoso dei mondo.
Da Genesi a Esodo, da Levitico a Deuteronomio passando per Numeri, l'autore ci porta a incontrare personaggi lontani, ma capaci ancora di parlarci delle loro e delle nostre fragilità e bellezze, di interpellare il nostro modo di essere umani oggi. La Bibbia è un libro coraggioso e utile, ha il coraggio di svelare il reale, si immerge nella vita di tutti e prova a tracciare un sentiero di sopravvivenza. Pagine scritte con semplicità, quelle che il lettore può incontrare, pagine che nascono dal desiderio di condividere il gusto buono della vita quando viene immersa nella sapienza biblica. Leggere la Scrittura ha senso perché è una relazione, e le relazioni quando sono vere non lasciano mai uguali, non sono mai uguali e sono diverse, come diversi sono i capitoli e gli stili di questo libro.
Origene lamentava che i cristiani suoi contemporanei ignoravano il "levitino"; a distanza di molti secoli non è cambiato molto se l'autore di questa nuova versione nella Prefazione all'opera dichiara che "il Levitico ha il poco invidiabile primato di essere il libro biblico meno letto", anche da coloro che hanno una certa confidenza con la Bibbia. Si tratta di un libro non facile, ma molto importante per comprendere il significato antropologico del culto, senza di cui la persona umana non si riconosce appieno, e per interpretare le radici della liturgia cristiana. Il volume è articolato in tre parti: una introduttiva, la traduzione e il commento e una terza parte che ne sottolinea il messaggio teologico.
Il profeta Osea sposa una donna che sembra divertirsi a tradirlo. Il lettore che si limitasse a compiangere la triste esperienza del profeta rischia di non cogliere il messaggio fondamentale del libro. Il protagonista del dramma non è Osea ma Dio stesso, che vuole costruire una storia d'amore con ogni credente. Osea ci rivela una dimensione umana della personalità divina: Dio, per sua scelta, si è legato all'umanità e l'ha fatta oggetto del suo amore. La gioia di Dio dipende dalla risposta dell'uomo. Gioele ci dice che la creatura umana di fronte alle disavventure è chiamata a mettersi davanti a Dio per cogliere il messaggio che Egli vuole inviarci. Se la nostra condotta è in sintonia con il progetto divino, ogni sciagura può diventare un momento di salvezza. Lo Spirito effuso su ogni credente suggerirà, di volta in volta, la risposta del Signore.
La "Dei Verbum", la costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione, è il documento del Vaticano II che contiene le idee guida per uno studio della Sacra Scrittura validamente inserito nel contesto di una formazione teologica generale. La lettura del testo conciliare, integrata da altri fondamentali documenti della Pontificia Commissione Biblica, fornisce basi di metodo solide ed efficaci e le indispensabili nozioni preliminari per introdurre alla conoscenza della parola di Dio in sintonia con la dottrina della Chiesa. Le questioni legate al carattere sacro della Bibbia, aspetto connesso con i concetti di rivelazione e di ispirazione, portano in evidenza i criteri in base ai quali sono stati riconosciuti i libri considerati canonici. Ma la trasmissione del testo è importante come la sua composizione. Fanno perciò parte integrante del manuale approfondimenti riguardo la formazione dell'Antico e del Nuovo Testamento, la critica testuale e l'ermeneutica. Una breve guida alla ricerca biblica e una nutrita appendice documentaria completano il lavoro.
«In questi anni dedicati allo studio della Sacra Scrittura, prima all'Università Lateranense e poi presso l'Urbaniana, all'attività didattica ho affiancato quella di divulgazione, destinata a coloro che, senza aver compiuto studi specialistici, hanno però un vivo desiderio di accostarsi alla lettura della Bibbia. Ho cercato di "sbriciolare" i vari argomenti per renderli commestibili a tutti! Sono, quindi, brevi esposizioni di argomenti riguardanti il testo sacro presentati in modo essenziale con lo scopo di renderne accessibile la lettura. I temi affrontati abbracciano tutta la Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, con ampie parentesi sul mondo di Qumran e degli Apocrifi. Per ovviare alla frammentarietà, ho inserito brevi introduzioni che offrono un panorama più ampio ai diversi argomenti trattati, in modo che il lettore possa trovare un orientamento nella lettura personale del testo sacro».