
"Questo libro, proprio per il suo nitore e la sua essenzialità, può diventare una guida non solo ad attraversare 'la porta stretta e la via angusta che conduce alla vita' ma anche a scoprire quanto luminoso ed esaltante sia quell'orizzonte che alla fine si scopre" (Dalla Prefazione di Gianfranco Ravasi). Un agile strumento per suscitare il desiderio di approfondire la conoscenza della Sacra Scrittura, di pregare con essa e attraverso di essa, sentendola come l'indicatore di direzione per la propria vita.
Il testo presenta un itinerario biblico attraverso cui il lettore può riscoprire il senso dell’amore secondo il disegno di Dio. Esso ricalca le tappe presenti nell’enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est attraverso la lettura di alcuni brani biblici, articolandoli in due momenti: una prima parte dedicata all’amore umano nelle sue componenti fondamentali (amicizia, eros, filantropia, volontariato); una seconda parte inerente alla possibile conoscenza dell’amore divino come fonte e alimento dell’amore umano (amore come agape, come perdono, come frutto dello Spirito, come relazione con Dio).
È evidente che le due parti del testo si richiamano e si illuminano reciprocamente permettendo al lettore di compiere un vero e proprio cammino alla riscoperta dell’essenza dell’amore come fondamento della sua stessa identità di persona.
Il metodo utilizzato è quello della lectio divina
Il libro è arricchito da alcune domande conclusive, per indurre il lettore a riflettere sulla Parola e portarla nel tessuto della propria esperienza quotidiana.
Destinatari
In modo particolare i giovani-adulti che scoprono nella loro vita la centralità dell’amore nelle sue varie dimensioni. Può essere utilizzato anche come traccia di approfondimento biblico-meditativo per gruppi di giovani, coppie e famiglie.
Autore
Gabriele Corini (1975), sacerdote della diocesi di Albenga-Imperia, si è licenziato in scienze bibliche e archeologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (1999-2003) e ha conseguito il dottorato in teologia biblica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale in Milano (20032008). Membro dell’Associazione Biblica Italiana, è ora direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Albenga-Imperia e docente di Antico Testamento, lingue bibliche e teologia fondamentale.Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Mons. Valerga: un loanese come noi (Edizioni Delfino 2001); Dt 28,69 30,20: la «nuova» alleanza in Moab. Israele tra memoria ed identità (Edizioni Glossa 2010) con la presentazione del card. Carlo Maria Martini; e presso le Paoline Non di solo pane (2007), con la prefazione del card. Gianfranco Ravasi.
Nell'attualità degli studi biblici rimangono ancora in primo piano le questioni dell'identità e fondazione d'Israele e del rapporto tra storia come scienza moderna e testo biblico. Questo volume attraverso lo studio della pericope dell'alleanza di Moab di Dt 28,69-30,20 cerca di dare una risposta articolata e nello stesso tempo accessibile ad entrambe le problematiche attraverso la categoria di memoria fondatrice. Essa è prodotto del processo storico-teologico che ha visto Israele come protago-nista della comprensione di sé e delle proprie vicende dopo l'evento dell'esilio babilonese. In questo lavoro si dimostra quindi che "quello che da molti è stato considerato, nel corso delle ricerche, come un gesto tardivo e secondario, può in realtà essere ritenuto come il vertice sintetico di un filone di pensiero di Israele, anzi addirittura come un momento fondante della realtà storica del popolo eletto" (dalla presentazione del card. Carlo Maria Martini).
Questo volume è la seconda edizione, riveduta e corretta, del testo "Dt 28,69-30,20: La "nuova" alleanza in Moab. Israele tra memoria ed identità" (2010). Il testo ripropone i contenuti di allora, semplicemente riorganizzati in modo più congeniale e appropriato. Questo studio si inserisce nel quadro degli approfondimenti dedicati all'identità d'Israele ed al rapporto che intercorre tra la storia, intesa nella sua realtà di scienza moderna, ed il testo biblico. Partendo proprio dalla ripresa del contesto storico in cui si inserisce il testo dell'alleanza in Moab ed al suo studio esegetico e teologico, il volume propone una possibile risposta ad entrambi i quesiti.
Durante un incontro con la Curia Romana, papa Francesco ha indicato quindici malattie dell'anima nei confronti delle quali ciascuno di noi dovrebbe compiere un esame di coscienza. Ma il Santo Padre, infaticabile evangelizzatore della misericordia divina, ha anche chiarito che Dio è Amore infinito e che nessuno, qualunque sia il suo peccato, è escluso dallo sguardo divino. Don Gabriele Maria Corini prende spunto dalle parole del Papa e dalle quindici malattie dell'anima da lui elencate , per proporre un percorso che attraverso le pagine della Scrittura - suggerisce delle possibili cure per le nostre infermità spirituali. Un volume pensato per chi, da solo o in gruppo, vuole dedicare un po' del suo tempo a dei proficui esercizi spirituali.
Dona al tuo servo, Signore, <<un cuore in ascolto>>, sono le parole del re Salomone in 1Re 3,9 rivolte a Dio per ottenere il dono di un cuore docile, reso capace di ascoltare la voce del suo Signore. Esse ben sintetizzano l'itinerario proposto nel presente volume: da una parte il profeta è colui che è chiamato ad ascoltare la parola di Dio per farsene strumento ed interprete presso il popolo d'Israele e dall'altra Salomone è la figura del re saggio spesso ripresa dai testi sapienziali come icona del giusto sapiente.
Nella tradizione giudaica il movimento profetico e quello sapienziale diventano ripresa. sviluppo ed approfondimento della Torah. Per questo motivo le due ampie parti del Primo Testamento qui proposte possono essere presentate insieme. Da una parte dunque la profezia in Israele si articola intorno ai cosiddetti profeti scrittori, proponendo però un messaggio teologico ed un vocabolario proprio già presente in periodo monarchico con le figure di Samuele e Natan. Da questo nucleo originale si è giunti poi ad un profetismo definito attraverso i tre periodi del pre-esilio, dell'esilio e del post-esilio, in cui la voce di Dio, attraverso il ministero profetico, guida il suo popolo che rischia di perdere la sua identità di proprietà esclusiva del Signore.
Dall'altra parte il movimento sapienziale, interrogandosi sulle questioni fondamentali della vita, della sofferenza, del senso, del rapporto creatore-creatura. della morte, affronta il confronto con la cultura ellenista diffusa in Israele dopo la conquista da parte di Alessandro Magno. La sapienza diventa davvero magistra vitae nell'indicare non solo una buona pratica dell'esistenza, ma il cammino per giungere all'autentico timore del Signore, all'amore che dona pienezza, benedizione e vita.
Profezia e sapienza diventano così per Israele le due principali direttrici per avere un cuore in ascolto, capace di rendere efficace e feconda la voce di Dio presente nella storia della salvezza.
Gabriele Maria Corini (1975), dottore in Teologia biblica, ha compiuto i suoi studi presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale a Milano ove attualmente insegna Ebraico e Introduzione ai Profeti e Scritti.
Membro dell’Associazione Biblica Italiana è direttore dell’ISSR di Albenga-Imperia e dell’Ufficio Regionale per l’Educazione, Scuola e Università della regione Liguria. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Dt 28,69-30,20: la «nuova» alleanza in Moab. Israele tra memoria ed identità (Edizioni Glossa 2010); L’amico dello sposo. Storia di un’amicizia straordinaria con Carlo Maria Martini (Edizioni In Dialogo 2013); presso Paoline Editoriale Libri Non di solo pane. Parole ed Eucaristia, alimento nel cammino (2007) e Educati all’amore. Itinerario biblico (2010). Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Contro la sciatica del cuore. Spunti biblici sulla divina misericordia (2015).
"Le Scritture hanno un potere e non comunicano soltanto un sapere o delle informazioni. Danno la salvezza attraverso la fede e rendono capaci di opere buone" (P. Beuchamp). Indagando elementi e metodi di approccio al testo biblico, come la Lectio Divina, l'autore propone la Parola di Dio come risorsa feconda per il counseling pastorale, l'accompagnamento nell'itinerario dell'individuazione dell'identità di maturazione integrale della persona. Attraverso le teorie di diversi autori psicologici - tra cui Anselm Grün e Massimo Recalcati - mette in luce la peculiare dynamis della Parola di Dio nell'interpellare la vita e il suo potere risanatore che, al di là del cammino fede, la rendono strumento autentico ed efficace nella conoscenza del proprio io.
Mi pare felice l’espressione “donne impertinenti” che raccoglie in questa categoria donne che si distinguono non tanto per la loro grazia e femminilità, quanto piuttosto per il loro agire non convenzionale facendo cose, talvolta, del tutto inaspettate…
È importante, come sottolinea l’autore, ricordare il paradigma teologico soggiacente al libro dei Giudici che si rinnova nel corso della narrazione ed è costituito di quattro elementi fondamentali: la descrizione del male commesso da Israele (soprattutto il peccato di idolatria); la conseguente ira del Signore; la sottomissione di Israele alla forza dei suoi nemici; Dio che suscita un giudice-liberatore per portare a compimento il suo disegno di salvezza.
(dalla presentazione di Massimo PAZZINI)
Gabriele Maria CORINI (1975), discepolo del Cardinale Martini, licenziato in Scienze Bibliche ed Archeologia presso lo SBF di Gerusalemme (2003), ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica alla FTIS di Milano (2008). Membro dell’Associazione Biblica Italiana, è docente stabile di Sacra Scrittura presso l’ISSR regionale ligure, di ebraico e Profeti – Scritti presso la FTIS di Milano e parroco dell’Antica Collegiata di S. Ambrogio in Alassio (Sv).
È autore di numerose pubblicazioni a tema biblico, pastorale e spirituale, tra cui L’amico dello sposo. Storia di un’amicizia straordinaria con Carlo Maria Martini (2013); Contro la sciatica del cuore. Spunti biblici sulla divina Misericordia (2015); Non rimanere caduti. Le quindici malattie dell’amore cristiano secondo Papa Francesco (2016); Chi non serve non serve. Il volto bello dell’amore cristiano (2017); La riforma del cuore. L’Evangelium Gaudium come pratica della vita nel Vangelo secondo Matteo (2018) e Giudici. Introduzione e commento (2018); Israele tra memoria e identità. L’alleanza di Moab come manifesto programmatico della memoria fondatrice d’Israele (2018); I verbi della familiarità cristiana (2020); Donne impertinenti. L’intreccio narrativo al femminile nel Libro dei Giudici (2021).
Genitori imbarazzanti è un itinerario biblico sulla questione della genitorialita; una delle questioni che più risente del diluirsi della sostantività; l’autore scova alcune figure bibliche genitoriali "nascoste" nella teoria dei personaggi spesso "secondari" con maestria e sicura conoscenza del testo e tratteggia non solo il loro ruolo nella prospettiva storico salvifica che li vede protagonisti dell'agire liberante di Dio, ma li studia con competenza anche nelle loro dinamiche profonde dell'agire umano; se è vero com'è vero che "biblia vel anima", in ogni figura biblica s'annida un po’ di ognuno di noi e ciascuno può vedersi rispecchiato vedendosi restituire le profondità del suo animo, le sue armonie e le sue disarmonie.
dalla Prefazione di + Guglielmo Borghetti vescovo
Questo studio si propone di offrire una lettura approfondita della figura di Ester, protagonista dell'omonimo libro biblico, non solo come personaggio storico e letterario, ma come una figura simbolica, capace di incarnare diversi valori come il coraggio e la determinazione, la fede, l'intelligenza e la saggezza, in particolare l'audacia di una donna che è stata capace di cambiare il destino di un intero popolo. Il testo, dunque, esplora il modo in cui Ester, attraverso le sue azioni e le sue scelte, diventa un'eroina che porta alla liberazione del popolo ebraico e, allo stesso tempo, un esempio di virtù per il lettore di ogni epoca.
Il tema del potere coglie la sostanza stessa del messaggio biblico, cioè il patto dell'Alleanza tra Dio e l'uomo e la sua attuazione nella storia.

