
Contesto storico, struttura letteraria e insegnamenti teologici dell'ultimo libro storico
L'evoluzione personale di un'affascinante figura biblica
Il libro di Ester e il canone
Come vivere un'esistenza da credenti in un mondo ateo? Come bilanciare con equilibrio piaceri e doveri? Come affrontare con fiducia le avversità?
Con le sue molteplici traversie, la storia della regina Ester offre utili spunti di riflessione e possibili risposte a domande come queste.
Un’opera che fa il punto sulla figura e sulla teologia di Paolo. Destinata a “non specialisti”, perciò scritta senza apparato di note, in un linguaggio semplice, e tuttavia basata sugli studi più importanti, anche recenti. Può essere considerata una “biografia teologica”, perché la presentazione della teologia paolina non è mai separata dalle sue radici biografiche. Qui sta l’interesse principale dell’opera: mostrare la fonte da cui scaturiscono i grandi temi paolini.
Perché partire dal fondo, dall'ultimo testo delle Sacre Scritture? Perché iniziare i propri studi teologici proprio dall'Apocalisse? Forse perché è uno dei testi più enigmatici di tutti, quello di cui lo stesso san Girolamo diceva che ogni parola racchiudeva in sé un mistero e meritava riflessione e considerazione; forse perché è uno dei testi più dibattuti, per cui Beda può (e vuole) inserirsi in un ampio e vario dibattito. Forse perché l'inizio dell'VIII secolo fa sentire il giorno del Giudizio particolarmente vicino? Certo le pagine di Beda affascinano il lettore anche moderno, nella loro capacità di costruire giochi di immagini e significati, sempre avendo in mente lo scopo primo: aiutare il lettore nella crescita della sua fede. E questo fine ha cercato di rispettare anche la presente traduzione, unendo il rispetto per il testo con la comprensibilità che non allontana il lettore.
Rivista bimestrale n. 6/2002. Commento spirituale alla Lettera di S. Paolo ai Filippesi.
Una nuova traduzione, ricca di note esegetiche e corredata da paralleli tratti dalla letteratura classica e rabbinica, che si propone di esaminare il singolare vocabolario marciano mediante una dettagliata analisi filologica, ideata come utile sussidio a chi intenda affrontare lo studio scientifico del secondo vangelo.
Draghi rossi con sette teste. Cavalli infernali che sprigionano fuoco, fumo e zolfo. Violenti scoppi di tuoni, terremoti, tempeste di grandine. Stelle che precipitano sulla terra. Isole inghiottite dalla furia del mare. Nugoli di mostruose cavallette che tormentano gli uomini. Tenebre, piaghe, sofferenze inaudite. Città che sprofondano, torri e mura che crollano. Stagni di fuoco ardente... Ci troviamo all'interno dell'ultimo libro del Nuovo Testamento che sigilla, con il suo enigmatico linguaggio, la lunga serie dei libri che formano la Bibbia. Si tratta dell'Apocalisse, un testo straordinario quanto difficile, formato da scene sovraccariche di immagini, metafore e visioni, molte delle quali si impongono per la loro spaventosa rappresentazione. Ma questo singolare libro sacro che ha i bagliori di una bellezza severa, da gioiello barbarico, non deve essere letto come la summa delle catastrofi. Nonostante la stranezza dei particolari e l'orrore di certe descrizioni, l'Apocalisse è un libro ispirato da Dio e, dunque, portatore di un messaggio di salvezza e consolazione.
Le pagine della Bibbia sono spesso costellate di simboli e di eventi emblematici che la parola interpretativa dei profeti e dei sapienti e, in genere, di tutti gli altri autori ispirati ha il compito di sciogliere dal loro involucro fenomenico per far brillare il segreto di verità, di luce, di salvezza che in essi si annida. Questo è il percorso in­tra­preso anche da Alessandro Belano, attraverso 82 riflessioni di grande freschezza stilistica, spesso intarsiate di citazioni illuminanti, sostenute da applicazioni esistenziali, così da comporre «un vero e proprio arcobaleno policromo». È soprattutto il volto di Dio ad apparire con tutta la misteriosa varietà dei suoi lineamenti spirituali. A quel viso teofanico si accostano quello dell’uomo e della donna con il loro carico di oscurità e di luminosità, fino a sfociare nel profilo comunitario della società umana dove allignano miserie, ma dove risplendono anche testimonianze alte di amore. Un panorama immenso, quindi, che il lettore percorre come un pellegrino stupito.
Chi sei, veramente, quando nessuno ti sta guardando? Ester ha dovuto porsi questa domanda allorquando il suo popolo si trovò in pericolo. Si sarebbe fatta avanti e rischiato la sua vita? Si sa che le personalità sante si sviluppano quando si è sotto pressione. Questa guida allo studio del libro di Ester, con indicazioni per i conduttori e per i partecipanti a gruppi di studio, aiuterà il lettore a scoprire come affrontare le sfide di una cultura che ha rigettato Dio.
L’autore offre un cammino al fianco di Elia, uno dei grandi personaggi dell’Antico Testamento presentato però non come un profeta di tempi antichi ma come nostro contemporaneo, testimone fedele e coraggioso della fede e della verità. Avvalendosi delle testimonianze dei Padri della Chiesa, di santi e di uomini e donne del nostro tempo, il libro rende così sorprendentemente attuale il suo messaggio profetico.
Olivier Belleil, laico, sposato e padre di sette figli, è guida spirituale della Comunità del Verbo di Vita, in Belgio. Dopo aver insegnato filosofia, da parecchi anni guida i percorsi biblici proposti a tutti/e coloro che vanno al «Verbo di Vita» per un anno di formazione. La profondità dei suoi insegnamenti, che attingono alla sorgente della tradizione ebraica e dei Padri della Chiesa, rivela in lui un cristiano autentico, desideroso di rendere accessibili i tesori della Parola di Dio a un pubblico il più vasto possibile.