
Meditazioni quotidiane per il tempo di Pasqua 2013.
È la prima riflessione, in forma di lectio divina, in preparazione al IV Convegno ecclesiale di Verona. E' un sussidio (sia per i vescovi sia per ogni cristiano) per approfondire, con spirito critico, alcuni dei temi importanti come:- l'educazione alla speranza- la liberazione dalle false speranze- la necessità del discernimento- la proposta di un cristianesimo estensivo, di una Chiesa che è, primariamente, dei laici ed è in cammino. Il volume di E. Scognamiglio evidenzia inoltre non solo le debolezze e i limiti dell'annunzio, ma sollecita anche due esigenze: 1) lasciarsi provocare dalla Parola meditata, per un approccio più profetico, intuitivo, critico, veritiero, alla realtà della Chiesa del terzo millennio; 2) sentire i bisogni, i desideri del mondo e le aspettative, nonché i rischi, i limiti, i peccati, insiti nella realtà sociale dell'uomo postmoderno. Attraverso la lectio, provare a sentire cum ecclesia e cum mundo!Annunziare il Cristo risorto significa, innanzi tutto, viverlo, sperimentare la sua presenza vivente.
L'evangelista Luca è stato chiamato 'il cantore dello Spirito Santo'. L'intuizione di questo grande teologo sta nell'aver concepito un vangelo in due parti con un piano preciso: l'annuncio del Regno non finisce con il Gesù terreno, ma continua oltre la resurrezione, attraverso l'opera dei suoi discepoli. Questa azione, che raggiungerà gli estremi confini della terra, è interamente assistita dalla forza dello Spirito Santo, presente fin dagli inizi del vangelo, al concepimento verginale di Maria.
Una raccolta di documenti a firma di due Autori – il giornalista Grzegorz Górny e il fotografo Janusz Rosikoń – sulle reliquie rimaste da dopo Gesù ad oggi. Una collezione frutto di studi archivistici, storici e di testimonianze apportate da scienziati di fama internazionale. Una vera e propria indagine giornalistica che identifica i frammenti sacri legati alla Passione di Cristo, alla sua morte, alla sua sepoltura.
«Volevo tentare di esprimere per il nostro tempo e per la nostra esistenza qualcosa di quello che Dante nella sua visione ha ricapitolato in modo audace. Egli narra di una “vista” che “s’avvalorava” mentre egli guardava e lo mutava interiormente (cfr Par., XXXIII, vv. 112-114). Si tratta proprio di questo: che la fede diventi una visione-comprensione che ci trasforma». Maria Gloria Riva
Un viaggio affascinante nel Vangelo di Luca attraverso le opere di Pontormo, De la Tour, Bellini, Gauguin, Masaccio, Caravaggio, Chagall, Rembrandt, Tintoretto. Una esperienza di lettura dell’arte a partire dalla fede di grandi artisti che, in ogni tempo, non si sono accontentati di credere ma hanno anche reso visibile la loro fede. L’Autrice è monaca di clausura. Da tempo si dedica a indicare le opere d’arte come la grande porta del Mistero.
Suor Maria Gloria Riva (Monza 1959), dopo gli studi artistici, ha lavorato nell’ambito del disegno a fumetti per la casa editrice Universo e ha militato in una compagnia teatrale dell’hinterland milanese. Entrata fra le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento nel 1984, accanto alla sua passione per l’arte coltiva lo studio della sacra Scrittura (con una particolare attenzione all’ebraico biblico e alla tradizione rabbinica), della patristica e della spiritualità di Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione, fondatrice dell’Ordine. Ha partecipato alla fondazione di un gruppo laicale associato all’Istituto (la Comunità Rete di luce) e propone, dal 1996, lezioni su Bibbia, arte e spiritualità, presenti sul sito Beth-or.org. Ha fondato con alcune consorelle una rivista (Nel Cuore del Lume) per diffondere la spiritualità di Madre Maria Maddalena. Ha pubblicato un libro su arte ed eucaristia dal titolo: Nell’arte lo stupore di una Presenza (San Paolo, 20052), Frammenti di bellezza (San Paolo, 2006). Collabora con alcuni quotidiani e riviste e, in particolare, con il sito www.culturacattolica.it.
Cosa resta di quel tragico pomeriggio sul Golgota? Quali segnali, oltre i testi dei vangeli, possono gettare più luce su ciò che è veramente accaduto sul patibolo della croce? Oltre la creduloneria o lo scetticismo ideologico, l’autore di questo saggio storico, traccia una mappa unica e ricchissima, degli oggetti coinvolti nel dramma della crocifissione, quelli che la tradizione cristiana ha identificato come “reliquie”: la croce, la corona di spine, i chiodi, il velo della Veronica, la lancia, la sacra tunica, il sepolcro, la Sindone. Questi sono i “muti testimoni del Golgota” e per ciascuno viene presentata la storia e il valore in termini squisitamente storici.
"L'albero della vita degli immortali, manifestato dal volere di Dio, è sito nella parte settentrionale del paradiso, per rendere immortali le anime dei santi, quelle che provengono dalle opere della povertà, allorché avverrà il termine dell'eòne. Il colore dell'albero della vita è come il sole; i suoi rami sono belli; le sue foglie sono come quelle del cipresso; il suo frutto è splendente come grappoli d'uva; la sua altezza raggiunge il ciclo. Vicino a esso si trova l'albero della gnosi, il quale ha la forza di Dio; il suo splendore è come la luna, quando è molto splendente; i suoi rami sono belli; le sue foglie sono come le foglie di fico; il suo frutto è come i buoni e magnifici datteri. Esso è sito nella parte settentrionale del paradiso per scuotere le anime dal sonno dei demoni, affinchè vengano dall'albero della vita, mangino del suo frutto, e condannino le potenze e i loro angeli."