
«Come si fa a pregare?». Questo interrogativo parla di noi, e dice la verità: noi non riusciamo a pregare, dobbiamo impararlo. E nessuno è in grado di insegnarcelo, se non il Signore. I discepoli stessi riconobbero la propria incapacità chiedendo a Gesù: «Insegnaci a pregare». Coltivare questa domanda già di per sé conduce alla soglia dell’incontro con Dio: la richiesta, infatti, presuppone il riconoscersi poveri, e confessare la propria impotenza permette al dono di Dio di essere accolto. Dio dona la preghiera a chi gliela chiede: semplicemente e infallibilmente. Gratis. Con questa idea di fondo, il libro pone l’accento di volta in volta su aspetti diversi dell’esperienza orante: sulla fatica estenuante che un autentico apprendimento della preghiera comporta, ma, soprattutto, sulla dimensione di gratuità che abita la preghiera, e sola le consente di esprimersi in pienezza. Particolare attenzione è dedicata alla preghiera vocale, il canale per eccellenza dell’orazione nella tradizione ebraico-cristiana, nella quale si prega anzitutto per mezzo delle parole: i Salmi, il Padre Nostro, le preghiere mariane, quelle che si recitano a tavola, per strada o al capezzale dei malati sono altrettante formule con cui le parole pongono alla presenza di Dio e consentono di vivere nella sua alleanza. Ma nel dialogo con Dio le parole si accompagnano sempre al silenzio. C’è un silenzio che sta al di qua dell’espressione verbale, quando la parola ancora non ha preso forma: è la «preghiera originaria» con cui si apre il libro; e c’è un silenzio più forte e più ricco, esperienza che si compie al di là di tutte le parole: è la «preghiera perfetta» che conclude il prezioso itinerario tracciato da p. Standaert. In essa lo Spirito, secondo l’insegnamento di Paolo, «viene in aiuto alla nostra debolezza e intercede per noi con gemiti inesprimibili».
Benoît Standaert è monaco benedettino e uno tra i più innovativi e pensosi esperti di spiritualità biblica. In traduzione italiana ha pubblicato: "Il Vangelo secondo Marco", Roma 1984; (con O. Clément), "Pregare il padre nostro", Magnano Vercellese 1988; "Le tre colonne del mondo. Vademecum per il pellegrino del XXI secolo", Magnano Vercellese 1999; (con C.M. Martini e G. Danneels), "Lo spirito dell’apostolo. Quando il ministero ha un’anima", Milano 2002
Questo libretto – che ha come riferimento continuo il libro biblico di Tobia – mette in luce nella prima tappa il necessario distacco dalle rispettive famiglie di origine per creare una nuova coppia. Successivamente vengono approfonditi temi quali l’aiuto di Dio alla coppia, il percorso di maturazione che la coppia intraprende, le scelte della coppia, la necessità di non gravare la vita di coppia di false aspettative, come vivere una sessualità sana, e infine i progetti e le aperture della coppia perché sia vitale.
Gli autori
I coniugi Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini sono docenti all’istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia e nominati come esperti nella Consulta Nazionale della Famiglia della CEI. Laureati all’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano, vivono a Lecco. Sono due noti consulenti e formatori in ambito familiare e autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche tra le quali ricordiamo: Ben-essere in famiglia e Dio fa bene ai bambini. La trasmissione della fede alle nuove generazioni (Brescia 1994 e 2008); L’altra trama (Milano 1997); Il grande libro dei genitori, A pranzo da mamma, Genitori nella tempesta, La famiglia
nel giardino delle Scritture (Cinisello Balsamo 2004, 2005, 2006, 2008) e, con lo psicoterapeuta Matteo Selvini, autori di L’aiuto alla famiglia. Guida per gli operatori volontari (Cinisello Balsamo 2007); infine, hanno redatto la voce Famiglia per il Dizionario di ecclesiologia (Roma 2010)
Il nostro Dio si presenta sia come fuoco divorante e come colui che parla in mezzo al fuoco (Dt 4,12.24.33), sia come feconda «rugiada per Israele» (Os 14,6). L’ossimoro rugiada di fuoco presente nel titolo richiama questa polarità, che attraversa tutta la Sacra Scrittura. Le meditazioni proposte in questo libro cercano di cogliere e portare alla luce proprio la capacità della Parola di Dio di essere fuoco che brucia e genera ardore e profezia, e rugiada che rinfresca e consola, balsamo di guarigione. Il metodo usato è quello della lectio divina, con alcuni elementi nuovi, frutto di una lunga esperienza. Il lettore non può passare superficialmente attraverso queste pagine, ma è invitato a entrare nel segreto vivo della Parola per lasciarsi coinvolgere dalla voce che viene dal fuoco e lenire le ferite dalla «rugiada luminosa» (Is 26,1).
Destinatari
Indicato per la lectio divina di gruppi, associazioni, parrocchie, comunità, ma anche per la meditazione personale.
Autore
Bruno SECONDIN, carmelitano, professore ordinario emerito della Pontificia Università Gregoriana, dove ha insegnato per 40 anni teologia spirituale e storia della spiritualità moderna. Ha scritto una trentina di libri sui temi della spiritualità contemporanea, della vita religiosa, delle nuove esperienze pastorali. In particolare ha proposto un nuovo stile di lectio divina, nella collana «Rotem», frutto di molti anni di incontri nella Chiesa di S. Maria in Traspontina, vicino a San Pietro, Roma. Nel 2015 ha predicato gli esercizi spirituali alla Curia Romana, su invito di papa Francesco.
Il libro della Sapienza, scritto ad Alessandria d'Egitto verso la fine del I secolo a.C., si interroga sulla nascita dell'idolatria con il più lungo e circostanziato passo dell'Antico Testamento dedicato a questo tema. Interpretata come tradimento da parte d'Israele dell'amore di Dio per il suo popolo, l'idolatria consiste nello stravolgimento del senso della creazione e si regge sull'illusione di poter dominare la realtà e trasformare le creature in un possesso da poter sfruttare a proprio piacimento. In questo modo si comprende come tra le cause dell'idolatria vi siano il desiderio del guadagno e la tentazione del potere ai quali si associa l'esperienza del dolore, che porta l'uomo a rifugiarsi in realtà artificiali e a fare persino della religione un mezzo per trovare risposte facili a drammi insolubili. Come ricorda il libro dei Proverbi, la ricchezza materiale crea nell'uomo la presunzione dell'onnipotenza e - aggiunge il Qoèlet - anche il lavoro, quando viene inteso come mera ricerca del profitto, rientra nel novero delle illusioni, un affanno che si riassume nell'"inseguire il vento".
Nel corso di tutta la tradizione cristiana c’è un aspetto dell’amore di Gesù che sembra essere rimasto maggiormente in ombra, benché si tratti della tonalità più accesa: la «tonalità erotica».Volendo rappresentarla sulla scala cromatica si collocherebbe, infatti, senz’altro presso il rosso acceso della fiamma ardente. Questo tratto passionale dell’amore di Cristo è stato richiamato all’attenzione dei fedeli da Benedetto XVI, che lo ha audacemente nominato col termine di eros. Un eros passionale che rivela un’umanità straordinaria e mai abbastanza percepita e che ha portato il Figlio di Dio a unirsi a noi fino al punto di soffrire come proprie le conseguenze dei nostri delitti.
destinatari
Un ampio pubblico di religiosi e laici interessati ad approfondire un aspetto dimenticato della figura di Gesù.
L’autore Aristide Fumagalli, sacerdote dal 1991, ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna Teologia morale presso il Seminario Arcivescovile di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Diversi sono i suoi libri presso le Edizioni San Paolo
Prendendo spunto dalle quattro icone offerte al popolo di Dio al termine del Sinodo su La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, l’autrice ci conduce per mano all’interno di alcuni scenari descritti negli Atti degli Apostoli, facendoci “gustare” la voce, il volto, la casa, le strade in cui la Parola prende forma agli inizi dell’esperienza cristiana.Un percorso ricco e profondo che mette il lettore a contatto vivo con i protagonisti del primo annuncio: Stefano, Filippo, Barnaba, Febe, Priscilla, Pietro e, in particolare, Paolo.
AUTRICE Elena Bosetti,suora di Gesù Buon Pastore, è docente di esegesi del Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e l’Istituto superiore di scienze religiose di Modena.Membro del Settore di Apostolato Biblico nazionale della CEI,è attivamente impegnata in varie forme di servizio della Parola.Tra le sue pubblicazioni:Il Pastore. Cristo e la chiesa nella Prima lettera di Pietro (Dehoniane 1990);La tenda e il bastone. Figure e simboli della pastorale biblica(San Paolo 1992);Luca. Il cammino dell'evangelizzazione (Dehoniane 1995);Donne nel popolo di Dio: 16 proposte per incontri biblici (Elledici 1998); Marco. Il rischio di credere(Dehoniane 2000); Cantico dei Cantici:“Tu che il mio cuore ama”. Estasi e ricerca(San Paolo 2001);“Va' dai miei fratelli e dì loro”. Suor Elena annuncia il Vangelo in tivù(Paoline 2001);Matteo. Un cammino di speranza(Dehoniane 2002);Prima lettera di Pietro. Introduzione e commento(Messaggero 2006).
La Bibbia è il libro più letto al mondo, ma non è sempre il libro letto meglio. Leggere bene è come risolvere un enigma: occorre confrontare gli elementi, esaminare la storia di un personaggio, talvolta consultare un atlante. È più importante fare domande che affidarsi alle risposte. L'autore uno dei più noti teorici della narratologia biblica - descrive in modo semplice che cos'è e come si applica un metodo creativo di lettura, che mira a familiarizzare i lettori con intuizioni semplici ma potenti, e tecniche di arte narrativa di uso corrente da diverse generazioni oltre i confini degli studi biblici.