
Adrienne von Speyr descrive l'incontro con Gesù di tre donne del Vangelo: la Maddalena, la peccatrice anonima che asciuga con i suoi capelli i piedi di Gesù, Maria di Betania. Seguendo il Vangelo di Luca, la mistica svizzera individua di volta in volta la specificità della vocazione delle tre protagoniste. Maria Maddalena, nella sua vicinanza al Signore, appare come la portatrice della fede nel Signore risorto che per pri ma deve testimoniare al mattino della resurrezione. La peccatrice, invece, nella sua solidarietà con tutti i peccatori è il segno della speranza del perdono. Maria di Betania, infine, con la sua delicata e femminile attenzione per il Maestro, è il simbolo della carità. La prefazione di Lucetta Scaraffia illumina il "rap portospeciale che Gesù aveva con le donne", facendo risuonare in noi le istanze di fede, speranza e amore.
I racconti della pecorella smarrita, la moneta perduta e il figliol prodigo sono il cuore del Vangelo. Se solamente si fossero conservati questi passaggi
biblici nella storia, sarebbero bastati per contemplare il vero volto di Dio, la missione di Gesù, così come il nostro processo di salvezza e la meta della vita cristiana: essere misericordiosi come il padre lo è stato con i suoi due figli.
Da secoli la saggezza biblica nutre la mente e il cuore. I versetti dell’Antico e del Nuovo Testamento qui proposti continuano, giorno dopo giorno, la tradizione di una lettura quotidiana che aiuta la meditazione. Carichi di emozione e accompagnati da magnifiche foto di paesaggi, chiese, volti e icone, cantano per tutto un anno le lodi della creazione.
Descrizione dell'opera
Accogliendo l’invito del papa nell’omelia di indizione dell’anno giubilare paolino (28 giugno 2008 - 29 giugno 2009), il sussidio propone un percorso di catechesi per adolescenti incentrato sulla figura e sugli scritti di san Paolo. La cornice è quella del paragone sportivo: Paolo è presentato come «impareggiabile atleta di Cristo ed esperto allenatore di quanti desiderano farsi discepoli del Figlio di Dio» (dalla Presentazione di mons. Carlo Mazza, vescovo di Fidenza). I contenuti accostano episodi ed eventi della vita dell’Apostolo a temi propri dell’esperienza di vita e di fede degli adolescenti. Il metodo è particolarmente vivace e versatile: ogni capitolo offre un approfondimento storico-biografico, la testimonianza o intervista di personaggi dell’epoca, la biografia di un santo o testimone che ha incarnato nella propria vita gli ideali paolini, alcuni brani delle Epistole con un breve commento-attualizzazione, notizie e spunti di attualità, domande o proposte per il lavoro di gruppo e la riflessione, una preghiera ispirata agli scritti paolini. Completano il testo un biografia, un’intervista immaginaria all’Apostolo, una celebrazione finale e i riferimenti ai catechismi CEI per ciascun capitolo.
«Così, gli autori hanno sapientemente tracciato undici flash che testimoniano l’attualità del messaggio paolino per gli adolescenti e i giovani, sempre attratti da personalità forti, conquistate totalmente da Cristo Signore» (ivi).
Sommario
Presentazione (mons. Carlo Mazza). Istruzioni per l’uso del sussidio. Una traccia di biografia. 1. Inizia la gara. Dallo zelo che acceca alla luce abbagliante. 2. Il ritiro e l’allenamento. Dai rotoli della Legge alla croce del Risorto. 3. Gli allenatori. C’è che pianta, chi innaffia… e chi fa crescere. 4. Il profilo dell’atleta. Teso alla meta, servo di tutti ma libero. 5. La maratona. Sandali per camminare, ago e filo per unire. 6. La squadra in campo. Un corpo unico, tante membra. 7. Il regolamento e gli obiettivi. La parola e la penna, il bacio santo e il bastone. 8. La palestra e gli attrezzi. Una pista, un ring, armi e corazza. 9. La corsa a ostacoli. Un tesoro in vasi di creta e una spina nel fianco. 10. La staffetta. Architetto dell’edificio di Dio, scultore di «pietre vive». 11. Il premio. La corona di gloria. Celebrazione conclusiva. Al di sopra di tutto, la carità. Per non rimbombare come campane o tamburi. Appendice. Intervista-lampo a Paolo. Brevi informazioni turistiche sul regno dell’amore.
Note sugli autori
Don Luigi Guglielmoni è parroco e catecheta. Collabora a varie riviste di catechesi e pastorale e ha pubblicato una cinquantina di libri, alcuni dei quali tradotti in varie lingue.
Fausto Negri, coniugato e con un figlio, è stato docente di religione cattolica ed è impegnato nella pastorale giovanile e familiare.
Insieme, i due autori hanno pubblicato numerosi testi e sussidi educativi.
Vittorino Andreoli torna su una delle figure che più lo ha affascinato, influenzando il suo lavoro di studioso e di scrittore: Gesù. Un personaggio che fa tremare le vene ai polsi, sostiene lo psichiatra, non solo perché ci interroga da più di duemila anni, ma perché ancora nella modernità non ha smesso di sollecitare la mente di grandi studiosi e letterati. Ecco allora questo viaggio alla scoperta di quelle "Vite di Gesù" che sono state considerate capolavori della letteratura storica e religiosa di "grandi" autori del Novecento: da Giovanni Papini a Ida Magli, da Albert Schweitzer a Mohandas Gandhi, da Jean Guitton a Jacques Maritain, solo per citarne alcuni. Con una piccola eccezione alla rigidità cronologica, si parte dalla "Vita" scritta da Hegel all'inizio dell'Ottocento per arrivare a quella di Ratzinger degli inizi del nostro secolo. C'è poi una conclusione, inaspettata, sul "Gesù di carne" di papa Francesco. L'intento non è certo quello di comporre una sintesi di ciascuna opera, quanto di rilevare i tratti salienti di ogni raffigurazione letteraria, per ricomporli in un unico grande ritratto di Gesù, che si staglia sorprendentemente nitido per contemporaneità e originalità. Pagina dopo pagina, Andreoli ci regala un affascinante "Gesù di oggi", ricostruendo una vicenda che si crede, non sempre a ragione, di conoscere. E sintetizza con grande perspicacia decenni di discussioni, storiche e teologiche, che ancora animano i dibattiti degli inizi del nuovo millennio.
«Tre decadi cruciali della storia del mondo. Ecco quanto tempo è occorso. Tra il 33 e il 64 d.C. nacque un nuovo movimento e in questi trent’anni esso si sviluppò e acquistò sufficiente credibilità da diventare la più grande religione che il mondo abbia mai conosciuto e da cambiare la vita di centinaia di milioni di persone. È la religione diffusa in ogni angolo del globo. Ha avuto un impatto indelebile sulla civiltà, sulla cultura, sull’istruzione, sulla medicina, sulla libertà e naturalmente sulla vita di innumerevoli persone in tutto il mondo. E il vivaio di questo fenomeno, il periodo in cui ha messo radici definitive, è stato questo arco temporale di tre decadi. Tutto è cominciato con una dozzina di uomini e un esiguo numero di donne: e poi venne lo Spirito.»
«Il cristianesimo primitivo era un movimento di persone. Ecco perché ebbe successo. Non dipendeva da nomi famosi ma da piccole persone che avevano un grande Dio e non avevano paura di metterlo alla prova quando si muovevano nel suo nome.» L'analisi approfondita delle dinamiche che hanno caratterizzato la vita della chiesa degli Atti rivela quanto l'unica risorsa per il raggiungimento degli obiettivi non fosse affidata a strategie o a persone particolari, ma unicamente all’efficacia della potenza di Dio. Senza ipervalutare i protagonisti della chiesa delle origini, occorre leggere i fatti per il modello di verità e autenticità che essi rappresentano.
Michael Green, è Senior Research Fellow al Wycli e Hall, Oxford University, in Inghilterra, dopo aver insegnato per diversi anni presso il Regent College di Vancouver in Canada. Evangelista e insegnante molto apprezzato è autore di oltre sessanta libri. In italiano le Edizioni GBU hanno già tradotto Dire Gesù è dire libertà, 1978.
Lo scopo principale di questo studio è divulgativo, fa conoscere le monete citate nei Vangeli e, per quanto possibile, tenta di identificarle.
Il volume indaga la struttura poetica e la ricca simbologia che servono da supporto al salmista per descrivere situazioni di vita, atteggiamenti interiori, esperienze umane drammatiche e altissime tensioni religiose.L'analisi del linguaggio poetico, le parole e le figure, la costruzione dei periodi e i piani prospettici consentono di fare emergere l'organizzazione interna dei poemi e la loro unità, mentre l'approfondimento del ricco repertorio dei simboli religiosi permette di esaminare il vasto patrimonio di ogni comunità orante.I salmi, infatti, sono soprattutto preghiera, espressioni poetiche di intense esperienze religiose.
Trenta commenti ai Vangeli della domenica che non rispettano la sequenza liturgica, bensì quella dei Vangeli. Ogni commento è corredato da una preghiera di personaggi del nostro tempo quali Giovanni Paolo II, Paolo VI, Angelo Comastri, Anna Maria Cànopi, Tonino Bello, Frère Roger Schutz, Karl Rahner, Martin Buber, David Maria Turoldo.
La lettura delle pagine marciane offerta in questo lavoro, elaborato con attenzione e che perciò richiede anche qualche fatica al lettore, suggerisce il modo in cui Marco racconta l'intreccio tra rivelazione del mistero trinitario, realizzazione del progetto di salvezza e nascita della comunità ecclesiale. Mentre il racconto della vicenda di Gesù si dipana fino al suo precederci in Galilea come Risorto (cf. Mc 16,7), viene precisato l'affresco che fa da sfondo a tutto il nostro cammino, in cui Uni-Trinità, salvezza e discepolato cristiano sono il riferimento profondo che raggiunge e può animare anche la nostra esistenza. Vivere la sequela di Gesù con la lucidità triadica’è il modo per lasciare trasparire, da parte nostra, l'amore del Dio Uni-Trino che ci circonda, dando così il necessario contributo umano al compiersi della salvezza a partire dal popolo messo in piedi dalla risurrezione di Gesù. Trinità, Salvezza e Chiesa sono davvero intrinsecamente legate, come sostiene il presente lavoro che si pone a servizio di una lettura più attenta del Vangelo secondo Marco e di una teologia più plenaria. (dalla Prefazione di Ermenegildo Manicardi).
Sappiamo poco dell'infanzia dell'uomo chiamato Gesù. I vangeli canonici non si interrogano sui suoi primi anni di vita, limitandosi a indicare il luogo della sua nascita e a riportare l'episodio del confronto nel Tempio con i dottori della legge. I testi apocrifi colmano la lacuna con narrazioni fantasiose che alimentano una ricca tradizione figurativa e accostano il tremendum della divinità all'apparente insignificanza della fanciullezza. E, pur non offrendo alcun appoggio alla ricostruzione del Gesù storico, forniscono uno straordinario materiale per indagare la concezione dell'infanzia nel mondo antico. È di queste tracce pedagogiche che il libro si mette in ricerca perché per ogni genitore e maestro, per ogni madre in attesa o padre che si interroga sul nuovo destino che lo attende, la sfida è sempre la stessa: che cosa fare quando, al termine di un viaggio, come i pastori e i Magi in quella lontanissima notte, troveremo un bambino. Che ci attende e ci chiama per cambiare per sempre il senso e la direzione della nostra vita.