
Lo studio intende analizzare l'ultima sezione del libro di Daniele, comunemente ritenuta di marca apocalittica, prestando speciale attenzione alle forme sapienziali ivi attestate. scopo dell'indagine, infatti, e accertare se sia poss1bile rilevare la presenza di un particolare modello sapienziale soggiacente alla composizione in questione. Dapprima si pongono in luce alcuni tratti della cosiddetta sapienza apocalittica per ricercarne quindi, all'interno delle visioni di Daniele. i contenuti precipui e le procedure espositive. Questi, rinvenuti mediante il confronto con precise espressioni della mantica babilonese e con tecniche letterarie impiegate negli scritti sapienziali dell'Antico Testamento, condurranno a cogliere in Dn 7-12 una lezione che vuole insegnare a riconoscere nella concretezza degli eventi storici la realizzazione del decreto di Dio sulla sorte degli uomini. Appresi gli elementi costitutivi del genere letterario, si potrà meglio apprezzare il ruolo del figlio dell'uomo e della promessa della risurrezione. Si assumeranno categorie necessarie per una maggiore penetrazione dei racconti di visione dell'Antico e del Nuovo Testamento.
"Tre libri in uno" non è soltanto una frase evocativa, ma descrive accuratamente questo lavoro che tesse insieme tematiche apparentemente separate ma profondamente interconnesse, tutte radicate nella Bibbia e focalizzate sull'impatto dell'esperienza pentecostale nella vita di un credente consacrato a Dio. L'autore trasmette in questo volume la sua profonda conoscenza e il suo impegno nel sottolineare l'importanza del battesimo nello Spirito Santo e dei doni spirituali nelle comunità cristiane. Attraverso le pagine di questo volume, i lettori avranno l'opportunità di esplorare e approfondire il proprio cammino di fede, arricchiti dalla saggezza e dall'esperienza di uno dei più influenti pensatori pentecostali.
Il volume prosegue l’itinerario di spiritualità su testi biblici visti alla luce del messaggio di san Francesco e dell’attualità, avviato con la Genesi, letta per temi. Ora l’attenzione è rivolta ai libri sapienziali, gli ultimi dell’Antico Testamento: Giobbe, Proverbi, Qoèlet, Siracide, Sapienza, Cantico dei cantici.
Lo schema è quello collaudato: si parte dal testo biblico (la sezione Parola...), si passa poi a osservare com’è stato recepito e vissuto nel francescanesimo (...e sandali), per arrivare infine alle sfide dell’oggi (...per strada). Il tutto «con brevità di sermone», come consigliava Francesco d'Assisi. È un modo semplice e chiaro di presentare una visione cristiana e francescana della vita.
I testi proposti hanno già subito l'esame dei lettori su Messaggero Cappuccino, il bimestrale dei Cappuccini bolognesi-romagnoli. L'apprezzamento ricevuto ha indotto la rivista a farne un libro.
Sommario. Presentazione. I. Giobbe e la sofferenza dei perché che non spiegano. II. I proverbi molecole di saggezza esistenziale. III. La gratitudine del niente di Qoèlet. IV. La strada del Siracide, dove Dio incontra i maestri e i discepoli. V. La Sapienza guida i nostri passi sulle vie del mistero. VI. Io, tu, noi: il gioco amoroso dei pronomi nel Cantico dei cantici.
Note sul curatore
Dino Dozzi (Montese - MO, 1944) è frate cappuccino. Ha conseguito il dottorato in scienze bibliche presso il Pontificio istituto biblico di Roma. È stato rettore del Collegio internazionale San Lorenzo da Brindisi e ministro provinciale dei frati minori cappuccini di Bologna. Ha insegnato presso il Pontificio Ateneo Antoniano di Roma; attualmente è docente di Sacra Scrittura a Modena, a Ravenna e presso lo Studio teologico Sant’Antonio di Bologna. Ha pubblicato: Il vangelo nella Regola non bollata di Francesco d’Assisi, Roma 1989; Chiara. Francescanesimo al femminile, Roma 1992, curato con D. Covi; «Così dice il Signore», EDB, Bologna 2000; Genesi: cantico della creazione, cantico della creatura (a cura), EDB, Bologna 2002.
Il libro della Sapienza è l'opera più filosofica della Bibbia. Uno scritto affascinante anche se in qualche passaggio oscuro, teologicamente elevato e curato nella lingua e nella forma. Offre uno spaccato della cultura e della religione giudaica nel secolo I a.C. ad Alessandria d'Egitto, e si presenta come una riflessione teologica raffinata. Nella sezione introduttiva del commentario si dà contezza del variegato Sitz im Leben che ruota attorno a Sapienza. La sezione esegetica ha un taglio prettamente storico-critico. L'attenzione alla filologia, alla retorica e alla storia, permette di attingere al meglio il significato profondo dei diciannove capitoli che compongono l'opera. Il richiamo alla fonte storica è guidato dal desiderio di attingere con maggiore oculatezza alla ricca teologia del testo. La terza sezione del commentario si focalizza sulla teologia di Sapienza: legame con gli altri biblici, escatologia, spiritualità.
UNO STUDIO APPROFONDITO DELLA SAPIENZA" NELL ANTICO TESTAMENTO. " di ogni elogio" dell'antico testamento, l'autore offre un a lettura attenta e approfondita del testo e, attraverso una rilettura cristologica dei testi esaminati, evidenzia l'ap porto specifico di ogni singolo elogio alla formulazione dottrinale dei maggiori testi cristologici del nuovo testamento. Ne emerge un quadro estremamente interessante che, se utilizzato dai teologi, puo`contribuire ad arricchire e a dare unita al discorso cristologico e aiutare a guardare alla predestinazione di cristo, verbo incarnato, come alla piu`grande opera di dio e alla stessa ragion d'essere delle opere di "
Una dotta e approfondita ricerca sui temi della sapienza nella bibbia e non solo. La traccia dell'indice è: cap.1 - Il cammino dall'ignoranza alla conoscenza. cap. 2 - Conoscenza: ascolto, apprendimento e conoscenza. cap. 3 - Sapienza: memoria, sapienza umana e sapienza divina. Adamo è il primo uomo. Come Adamo è nato nell'ignoranza e quindi è incapace di conoscere il bene e il male, così ogni uomo deve affrontare il problema della conoscenza, deve industriarsi, aprire gli occhi e le orecchie, mettere in moto il cervello per giungere dall'ignoranza congenita alla conoscenza del mondo che lo circonda. Il tema dell'ignoranza fu affrontato anche dagli antichi Greci, i quali furono tesi per lo più alla conquista delle conoscenze in tutti i campi, come fecero pure gli Egiziani e gli altri popoli contemporanei. I Greci, come gli Ebrei, raggiunsero il più alto grado nello studio dell'ignoranza, della conoscenza e della sapienza. In tutti i libri dell'Antico Testamento si trova un accenno alla sapienza e alla conoscenza, soprattutto nei cosiddetti libri sapienziali, in cui argomento precipuo è proprio la sapienza, che proviene da Dio, come una potenza misteriosa, che Dio non concede agli uomini comuni, ma solo a quelli muniti di capacità profetiche e a sacerdoti, patriarchi, re.
Sapienza nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Descrizione dell'opera
Della Sapienza il volume propone:
- il testo greco: è tratto dalla versione dei Settanta (LXX) che si basa sul Codex Vaticanus, risalente al IV secolo d.C., integrato da altri codici più recenti (Teodoziano, Alessandrino, Sinaitico);
- la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica;
- il testo della Bibbia CEI, a piè di pagina con a margine i passi paralleli.
Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione': un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà del greco e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
Sommario
Indicazioni generali. Sapienza.
Note sul curatore
ROBERTO REGGI (1974) è laureato in filosofia con una tesi sul mito e la sua interpretazione, baccelliere in sacra teologia, licenziato in teologia dell'evangelizzazione. Con le EDB ha pubblicato: I «fratelli» di Gesù. Considerazioni filologiche, ermeneutiche, storiche, statistiche sulla verginità perpetua di Maria (2010) e le traduzioni interlineari in italiano di Esodo (2001 22007), Genesi (2003 42011), Salmi (2004 32011), Profeti minori (2005 22010), Isaia (2005 22009), Megillot. Rut, Cantico dei cantici, Qoèlet, Lamentazioni, Ester (2006 22008), Giosuè Giudici (2007), Deuteronomio (2008), Geremia (2008), Proverbi Giobbe (2009), Daniele (2009), Ezechiele (2009), Levitico (2010), Numeri (2010), Samuele (2011), Pentateuco (2011), Profeti (2011), Re (2011), Esdra Neemia (2012) e Cronache (2012).
Descrizione dell'opera
Questo libro, che vede la luce nel momento in cui la riscoperta dei «sapori» della narrazione biblica spicca il volo, vuole mostrare la fecondità di alcuni strumenti dell'analisi narrativa applicandoli a sequenze scelte dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Da una trentina d'anni i ricercatori hanno a disposizione metodologie appropriate per lo studio della narratologia biblica, ma dopo i balbettii iniziali si tratta di affinarle mettendone in luce le potenzialità. La sfida non è soltanto percorrere in ogni direzione i retroscena del racconto per osservarne l'architettura nascosta - anche se questa scoperta, per così dire archeologica, vale da sola la svolta: l'interesse sta piuttosto nel portare alla luce effetti di significato insospettati, scaturiti da narrazioni che pure si pensava di conoscere bene. Ai lettori e alle lettrici stanchi di approcci convenzionali, di percorsi ripetitivi, questo libro apre le porte a domande originali e significative.
Sommario
Introduzione. I. Quattro lettori per quattro vangeli (D. Marguerat). II. Alla ricerca della trama. Una lettura della Passione (Mc 14 e Lc 22) (D. Marguerat). III. La temporalità della storia di Giuseppe (Gen 37-50) (A. Wénin). IV. Giuseppe interprete dei sogni in prigione (Gen 40). Alcune funzioni della ripetizione nel racconto biblico (A. Wénin). V. Il punto di vista nel racconto biblico (D. Marguerat). VI. Luca, regista dei personaggi (D. Marguerat). VII. Il gioco dell'ironia drammatica. L'esempio dei racconti di astuzie e inganni (A. Wénin). VIII. Costruzione del discorso e costruzione del racconto. Il discorso comunitario di Mt 18 (D. Marguerat). IX. Davide e la storia di Natan (2Sam 12,1-7) ossia: Il lettore e la «fiction» profetica del racconto biblico (A. Wénin). X. Il serpente di Nm 21,4-9 e di Gen 3,1. Intertestualità ed elaborazione del significato (A. Wénin). Bibliografia. Alcune pubblicazioni degli autori.
Note sugli autori
DANIEL MARGUERAT(1943), biblista, professore emerito di Nuovo Testamento all'Università di Losanna, è un noto specialista della ricerca su Gesù e delle origini del cristianesimo. Le sue pubblicazioni gli hanno meritato una fama internazionale. Tra le sue opere tradotte in italiano segnaliamo: L'uomo che veniva da Nazareth. Che cosa si può sapere oggi su Gesù, Claudiana, Torino 2005; Paolo di Tarso. Un uomo alle prese con Dio, Claudiana, Torino 2004; Risurrezione, Claudiana, Torino 2003. Presso le EDB ha pubblicato Gli Atti degli Apostoli. 1. (1-12) (2011) e Chi ha fondato il cristianesimo? Cosa dicono i testimoni dei primi secoli (2012).
ANDRÉ WÉNIN, gesuita, dottore in scienze bibliche, insegna greco, ebraico biblico ed esegesi dell'Antico Testamento all'Università Cattolica di Louvain-la-Neuve. È professore invitato alla Pontificia Università Gregoriana, dove insegna teologia biblica. Presso le EDB ha pubblicato: Entrare nei Salmi (2003), Non di solo pane... Violenza e alleanza nella Bibbia (2004), Da Adamo ad Abramo o l'errare dell'uomo. Lettura narrativa e antropologica della Genesi. I. Gen 1,1-12,4 (2008), L'uomo biblico. Letture nel Primo Testamento (22009), Il Sabato nella Bibbia (2006), Giuseppe o l'invenzione della fratellanza. Lettura narrativa e antropologica della Genesi. IV. Gen 35-50 (2007), con C. Focant La donna la vita. Ritratti femminili della Bibbia (2008), con J.-D. Causse ed É. Cuvillier Violenza divina. Un problema esegetico e antropologico (2012). Collabora con la rivista Parola Spirito e Vita.